Varata la riforma enti locali: l’autonomia amministrativa del Vco e’ legge della Repubblica

vcoCon 26o voti favorevoli, 158 contrari e 7 astenuti l’aula di Montecitorio ha definitivamente varato la riforma degli enti locali, che contiene il riconoscimento storico dell’autonomia amministrativa per le province interamente montane e confinanti con Paesi esteri (Vco, Sondrio e Belluno).
Su questo punto, ieri il dibattito aveva conosciuto un ultimo sussulto, in quanto un emendamento presentato dai deputati Russo e Centemero di Forza Italia, e poi appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega Nord, mirava a sopprimere la specificità’ delle province montane.
L’emendamento è’ stato poi bocciato a larga maggioranza dall’aula della Camera, spianando così’ la strada al definitivo riconoscimento della peculiarità’ dei territori alpini nel testo finale.
“Abbiamo dovuto sudare fino al termine -commenta l’on. Enrico Borghi, autore insieme con gli onorevoli Bressa e De Menech dell’emendamento per l’autonomia delle province montane- e ora abbiamo raggiunto un risultato davvero storico. La trasformazione della Provincia in agenzia di servizio del Comuni, dotata di autonomia amministrativa e di funzioni proprie, va nel senso di aumentare l’efficacia della pubblica amministrazione locale, ridurre drasticamente i costi della politica ed evitare contrasti e sovrapposizioni come spesso e’ accaduto in questi anni tra Comuni e Provincia. E la previsione della specificità’ e dell’autonomia amministrativa per le province montane consente di avere poteri e funzioni per governare le esigenze del territorio.
Dopo questo risultato, oggettivamente autonomistico e rispettoso delle peculiarità’ locali, ora si apre la battaglia con Torino per la legge regionale di attuazione, e su questo il territorio del Vco si deve organizzare come vera e propria lobby territoriale per ottenere dal prossimo Consiglio Regionale ciò’ che dovrà’ fare e che da oggi rientra nei propri diritti” .
Di rilievo, nel testo, anche la possibilità’ del terzo mandato per i sindaci dei comuni sotto i 3.000 abitanti, il ripristino della giunta nei comuni sotto i 1.000 abitanti e la determinazione dei consiglio comunali in 10 componenti nei comuni fino a 3.000 abitanti ( con giunta da due assessori) e in 12 da 3.000 a 10.000 (con giunta da 4 assessori).

PD VCO

Aldo Reschigna candidato del Partito Democratico del VCO alle prossime elezioni regionali.

Aldo Reschigna
Aldo Reschigna

Ieri sera l’assemblea provinciale del Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola, all’unanimità, ha votato la ricandidatura di Aldo Reschigna alle elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 25 maggio.
Il PD del Vco crede che sia necessario esprimere un candidato forte, credibile e competente affinché le istanze del nostro territorio, a partire da quella del riconoscimento della nostra specificità montana, possano essere ascoltate e accolte.
La legge elettorale regionale, a seguito delle modifiche legislative di questi anni, rende praticamente impossibile per il nostro collegio eleggere direttamente un consigliere regionale. Per questo il PD del Vco ha chiesto al segretario regionale, Davide Gariglio, e al candidato alla presidenza della Regione, Sergio Chiamparino, di inserire nel listino del Presidente un nome del Vco.
L’esperienza maturata in questi anni a Palazzo Lascaris e il ruolo di capogruppo del Partito Democratico regionale rende Aldo Reschigna un elemento fondamentale per il prossimo governo del Piemonte. Anche per questo, le risposte che sono arrivate da Torino sono molto incoraggianti e ci rendono ottimisti in quanto, in caso di vittoria di Sergio Chiamparino, il Vco potrà ancora avere un’autorevole rappresentanza in consiglio regionale.
Sentiamo, tuttavia, la necessità di una forte presenta sul territorio del nostro candidato che sappia utilizzare il suo valore aggiunto per una netta affermazione del partito e per rendere più importante il nostro ruolo affinché l’elezione di Reschigna non sia solo il frutto di un posizionamento sicuro, ma di un’affermazione di gruppo e personale sul territorio che rappresenta.
Per questo, Aldo Reschigna sarà anche il candidato della lista del Partito Democratico e siamo sicuri che più sarà forte la nostra e la sua affermazione più saranno possibili ruoli di primo piano nella futura amministrazione regionale.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

ANTONELLA TRAPANI, SEGRETARIO PD DEL VCO, CANDIDATA ALLE ELEZIONI EUROPEE

trapaniIeri sera la direzione regionale del Partito Democratico si è riunita per definire i nomi piemontesi che saranno in lista alle prossime elezioni europee del 25 maggio nella circoscrizione Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria)
Tra i nomi proposti dal segretario regionale Gariglio e votati all’unanimità, c’è anche Antonella Trapani, segretario provinciale del PD del Verbano Cusio Ossola.
E’ un riconoscimento importante non solo nei confronti del nostro segretario, architetto 37enne madre di due figli che, come più volte ha ricordato Matteo Renzi, è stata una dei due soli segretari provinciali che sostenne il Presidente del Consiglio fin dalle primarie del 2012, ma anche del nostro territorio che più di ogni altro della nostra regione si protende anche geograficamente in direzione dell’Europa.
Antonella Trapani unica donna con Mercedes Bresso nell’elenco dei 7 nomi piemontesi che vedono anche Alberto Avetta assessore alla Provincia di Torino, Giuseppe Catizone sindaco uscente del Comune di Nichelino, lo scrittore Alessandro Perissinotto, l’imprenditore novarese Carlo Roccio e Daniele Viotti ex segretario Pd di Alessandria.
Le prossime elezioni europee saranno un momento fondamentale per il nostro paese perché per la prima volta saranno i cittadini a scegliere il prossimo governo europeo. L’Europa che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni, è stata un Europa che si è concentrata troppo sulle regole e sull’austerity e poco sui bisogni reali dei cittadini europei. La commissione Barroso ha svolto un compito a garanzia delle banche e del sistema finanziario, spalleggiato in questo dai governi di centro destra del nostro continente a partire da quello tedesco della popolare Angela Merkel.
Come succede in tutte le competizioni elettorali, i cittadini dovranno scegliere se confermare questa impostazione e quindi dare il proprio consenso ai partiti di centro destra oppure se cambiare e allora l’unico modo per poterlo fare è votare per il Partito Democratico che Matteo Renzi ha portato con convinzione all’interno del la famiglia dei socialisti e democratici europei che candideranno alla carica di Commissario Martin Shulz.
Le altre possibilità non riuscirebbero a dare risposte reali ai cittadini e a cambiare in meglio le politiche europee anche perché il risultato delle politiche anti europee e di un eventuale uscita dell’euro avrebbero come unico risultato quello di far pagare direttamente a noi cittadini tutto il debito pubblico italiano.
Siamo convinti, invece, che la politica europea debba cambiare ma sempre all’interno dell’Europa rafforzando il suo ruolo politico, trasformandola sempre più in un Europa dei cittadini.
Il Verbano Cusio Ossola può avere un opportunità incredibile, quella di avere un eurodeputato sarebbe fondamentale per il futuro del nostro territorio.
E’ un impresa difficile, ma non impossibile soprattutto se il prossimo 25 maggio i cittadini del VCO voteranno le liste del Partito Democratico e scriveranno sulla scheda elettorale il nome di Antonella Trapani.

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Decreto Del Rio: riconosciuta la specificità montana al VCO

Il riconoscimento borghidella specificità montana è un risultato storico per i nostri territori” affermano congiuntamente il senatore Mauro Del Barba e i deputati Roger De Menech e Enrico Borghi, a seguito dell’approvazione in Senato del disegno di legge Del Rio sull’abolizione delle Province.
“Questa riforma riconosce e tutela le specifiche esigenze dei territori montani di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola e assegna ai loro organi di coordinamento maggiori competenze e funzioni. Fin dai primi giorni di questa legislatura ci siamo battuti perché le nostre province non seguissero il destino di tutte le altre: questo non per questioni campanilistiche o di bandiera, ma perché siamo convinti che i territori interamente montani abbiano necessità di una governance differente, capace di tenere conto delle specifiche particolarità di queste zone”, hanno dichiarato i tre parlamentari del Partito Democratico.
“In tanti, in questi mesi, hanno remato contro questo importante progetto di riforma” ha spiegato il senatore morbegnese Mauro Del Barba. “La nostra posizione, invece, è sempre rimasta coerente con quanto ci siamo prefissati: ritagliare, all’interno di una normativa-ponte che condurrà a una riforma costituzionale (che abolirà in modo definitivo le province), una disciplina speciale che riconosca e tuteli i territori di confine interamente montani, troppo spesso “dimenticati” all’interno dei grandi processi nazionali”.
“Ora è arrivato il momento di cogliere quanto il disegno di legge ci ha riconosciuto: se le cose restano soltanto sulla carta, sarà tutto lavoro e inutile. Io credo, invece, che come territorio e come cittadini, dobbiamo dare un segnale forte. Non vogliamo solo più autonomia, ma siamo anche in grado di gestirla al meglio, maturi abbastanza per avviare un processo autonomo di riordino amministrativo. Come dire – ha concluso Del Barba – la cornice ora c’è, non abbiamo scuse: ora tocca a noi disegnare il nostro territorio come merita“.
“Si tratta di un risultato storico” ha aggiunto il deputato ossolano Enrico Borghi “che consente alle realtà montane e alpine di potersi costruire un’autonomia amministrativa per cooperare e competere con le aree confinanti. Fin qui eravamo costretti a rincorrere Stato e Regioni: oggi invece viene assicurata ai nostri territori una specifica autonomia amministrativa. Dopo 20 anni di chiacchiere federaliste, un solo anno di governo a guida PD ha saputo dare risposte concrete alle terre alte alpine. Ora si apre la strada dell’attuazione, ma intanto è stata davvero scalata una montagna”.
“È la prima volta che una legge di questa portata, che va a riformare l’ordinamento amministrativo impattando sull’intero territorio nazionale, riconosce il diritto delle aree interamente montane a forme specifiche di autonomia e trattamento” ha concluso il deputato bellunese Roger De Menech. “Come deputati e senatori delle aree montane ora continueremo nella rivendicazione di una maggiore considerazione da parte dello Stato delle nostre specificità, perché ci vengano riconosciuti gli strumenti e le risorse indispensabili per sopperire ai vari gap di competitività dei nostri stupendi e “difficili” territori. Credo dunque che questo sia solo il primo passaggio di una lunga serie, un punto di partenza e non di arrivo”.

 

OPEN PD. POLITICA E RINNOVAMENTO: LA VERBANIA CHE VOGLIAMO.

pd_open3252_imgOPEN PD. POLITICA E RINNOVAMENTO: LA VERBANIA CHE VOGLIAMO.
E’ questo il titolo dell’iniziativa pubblica che si svolgerà SABATO 29 MARZO presso Villa Olimpia a Verbania, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
Con questa giornata il circolo Pd di Verbania vuole confrontarsi e lavorare per la costruzione di un programma vivo e partecipato per le elezioni comunali di Verbania.
Saranno messi in campo cinque tavoli tematici alla mattina, mentre nel pomeriggio si costruirà la sintesi con una seduta plenaria.
I tavoli saranno aperti a chi vorrà parteciparvi e sono coordinati da Giovanni Margaroli (cultura), Riccardo Brezza (politiche sociali), Davide Lo Duca ( lavoro), Stefano Rondo (gestione del territorio) e Diego Brignoli (semplificazione).
Per aderire ad uno dei tavoli di lavoro telefonare al 3481380144 oppure inviare una email a info@partitodemocratico.vb.it
Conclude la giornata il candidato sindaco del centro sinistra Silvia MARCHIONINI.
Vi aspettiamo.

Grazie a tutti e buon lavoro a tutti i volontari

migranti barconeIn un paese normale, non se ne sentirebbe nemmeno la necessità, ma avendo letto alcune dichiarazioni, non possiamo non esimerci da prendere posizione.
Il Pd del Vco è accanto a tutte le amministrazioni , a partire da quella di Domo,  e a tutti i volontari che in queste ore si sono adoperati per trovare una sistemazione decorosa ai 40 profughi in maggioranza provenienti dall’Eritrea, terra che l’Italia conosce bene, visto che è stata la prima colonia italiana in Africa.

Come al solito chi pensa di lucrare politicamente su questi episodi, rincorre alle solite frasi fatte come quella che le istituzioni sono pronte a dare aiuto agli stranieri e non agli italiani. Ci viene da dire che sono gli stessi che in questi anni con le loro esperienze governative hanno portato gli italiani sul baratro, il Piemonte in una delle crisi peggiori che si siano mai viste.
E’ un dovere umano oltre che istituzionale quello che stanno facendo questi sindaci e tutti ne dovremo andarne orgogliosi. Noi, lo siamo e lo siamo per  tutti coloro che mettono ancora davanti gli aspetti umani a quelli della convenienza elettorale e politica. E’ inutile ricordare che certi aggettivi che oggi abbiamo letto contro i profughi, sono gli stessi che i ticinesi rivolgono a noi italiani.
Leggere infine che il Governatore illegittimo del Piemonte ha detto che si tratta di un nuovo regalo di Roma, dimostra ancora una volta l’inadeguatezza di questa amministrazione regionale.

Pd Vco