Un nuovo statuto per il museo del paesaggio

museo-del-paesaggioArticolo dal blog di Diego Brignoli (clicca qui).
La recente approvazione del nuovo Statuto da parte del Consiglio di Amministrazione del Museo del Paesaggio rappresenta un enorme passo in avanti. Il futuro appare ancora incerto, ma quantomeno si è dato vita ad un consiglio più snello (cinque componenti rispetto ai precedenti venti) che potrà, ci si augura, portare ad una gestione corretta del prestigioso Ente. A far ben sperare l’unanimità dei consensi; tutti i venti consiglieri hanno approvato la proposta del Dr Terzi. Una concordia che pareva essere da tempo scomparsa.

Si può trarre auspicio che la ragione abbia finalmente preso il sopravvento sui dissapori e le liti, su una situazione esplosiva che ha provocato in questi anni di amministrazione del Centro Destra dimissioni a raffica e consegnato il Museo del Paesaggio ad una condizione di totale ingovernabilità.

Permangono certo i timori riguardo la generica definizione di “ente morale”, ma non è affatto vero che il nuovo Statuto abbia trasformato l’Ente in un’Associazione come si paventa, trasformandolo in ente “terzo” rispetto al Comune. Sarà possibile in futuro, quando la politica tornerà ad amministrare, definire la forma giuridica più appropriata (Museo Civico, Fondazione di Partecipazione) anche in base alla disponibilità di risorse. Il Museo del Paesaggio deve comunque restare patrimonio pubblico che l’ausilio dei privati potrà rafforzare.

Ad ogni buon conto è stato fatto un passo avanti, sarà possibile trovare ampio consenso nei soci e condividere così le scelte del consiglio di amministrazione con tutto il territorio; si auspica poi che si possano trovare unitarietà di intenti e sinergie tra il pubblico, rappresentato dai due consiglieri nominati dal Comune e da quello nominato dalla Prefettura, e il privato rappresentato dai consiglieri indicati rispettivamente dal partecipante privato (la o le fondazioni bancarie che investano partecipando al bilancio del museo) e dai soci.

Molto dipenderà dalle persone che entreranno a far parte del Consiglio e l’auspicio è che possano serenamente lavorare grazie al superamento della conflittualità che ha caratterizzato la gestione di questi anni. Solo così sarà possibile rilanciare attività che rappresentano un essenziale cardine della politica turistica e culturale di Verbania.

Diego Brignoli
candidato alle primarie per Verbania 2014

Linea ferroviaria Domodossola – Iselle: l’on. Enrico Borghi interroga il Ministro Lupi

borghiL’On. Enrico Borghi  ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente ieri pomeriggio alla Commissione Trasporti l’on. Enrico Borghi, parlamentare del Partito Democratico del Vco, per sottoporre all’attenzione del Governo e del Ministro ai trasporti Maurizio Lupi le preoccupazioni legate al futuro della linea Domodossola – Iselle.
Una linea di vitale importanza per i numerosi lavoratori frontalieri che quotidianamente la utilizzano per lavorare in Svizzera, unitamente ai numerosi turisti elvetici che frequentano il nostro territorio provinciale – commenta il parlamentare ossolano – per questo motivo ho presentato questa interrogazione urgente in Commissione Trasporti, affinchè venga fatta chiarezza e si diano delle risposte definitive alle migliaia di cittadini che usufruiscono di questa linea
Sulla questione l’On. Borghi ha registrato nei giorni scorsi la preoccupazione dell’amministrazione comunale di Domodossola e del Presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo.
“La tratta in questione è competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – conclude Borghi – sono sicuro che nelle prossime settimane verranno date rassicurazioni in merito, sarà mia cura appena avrò una risposta ufficiale dal Ministro renderla pubblica”.

 

 

Cota a Casa: incontro pubblico giovedì 19 dicembre a Casale Corte Cerro

cotaacasaLa giustizia ha stabilito che le elezioni regionali si sono svolte al di fuori della legge.
Il governo regionale ed il presidente Cota risultano sempre piu’ lontani dai bisogni dei cittadini del piemonte.
Il presidente cota ha mentito ai magistrati ed al Piemonte.
Cota è incapace di dare risposte elle emergenze economiche e sulla sanità.
Sono queste le ragioni per cui chiediamo lo scioglimento del consiglio regionale e nuove elezioni.
Chiamiamo il piemonte a far sentire con forza la sua voce e per questo giovedi’ 19 dicembre 2013, alle ore 21, è organizzato un incontro pubblico a Casale Corte Cerro presso il centro il Cerro
Partecipano Aldo Reschigna, capogruppo regionale, Gianfranco Morgando, segretario regionale, Antonella Trapani, segretario provinciale
Organizzato dal Gruppo Consigliare PD Regione Piemonte.

VERBANIA: RIPENSARE LA TARES

brignoliIn tempo di campagna elettorale è doveroso impegnarsi in progetti e proposte, anche se talvolta viene più facile lasciarsi andare a sogni e speranze, ma è la quotidiana realtà a riportarci con i piedi per terra.
È il caso della TARES, il nuovo tributo sui rifiuti che stiamo ricevendo in questi giorni. Un tributo giudicato da più parti iniquo e oltremodo penalizzante, addirittura devastante per alcune attività.
Si tratta certo di una legge dello Stato contro la quale poche sono le armi in dotazione alle amministrazioni locali. Una norma che prevede l’integrale copertura degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilabili, quindi raccolta, smaltimento, spazzamento strade. Una norma che prevede inoltre un simpatico balzello di 0,30 € per ogni metro quadrato di superficie soggetta al tributo; soldi che vanno direttamente allo Stato con il Comune nella veste di esattore. Come se ciò non bastasse sono stati previsti parametri e coefficienti standard che hanno reso ancor più rigida l’applicazione.
Detto questo viene da domandarsi se tutto sia stato fatto per limitare i danni. Certo in una città commissariata, dove le decisioni vengono assunte dal solo Commissario, non sono possibili trattative e discussioni e le tariffe sono state determinate non, come avvenuto in altre città, da discussioni che hanno impegnato per giorni i Consigli Comunali, ma con una Deliberazione del Commissario Straordinario, la n° 9 del 17 ottobre 2013.
Il costo complessivo di 6.066.923,30 Euro è stato ripartito in un sostanziale 50% tra utenze domestiche e utenze non domestiche, per ogni categoria sono state indistintamente applicati i coefficienti più bassi previsti dalla Legge. Scelte dunque ineccepibili dal punto di vista formale ma che hanno provocato non pochi danni.
A soffrire maggiormente, con effetti devastanti, alcune attività importanti e tipiche della nostra città, legata al turismo. Campeggi, alberghi, bar, ristoranti, pizzerie, birrerie, ma anche altre attività si trovano a dover corrispondere nel giro di pochi giorni cifre impressionanti, assolutamente fuori da ogni realtà. Il timore che molti di questi operatori già oppressi da una crisi drammatica non siano nelle condizioni di pagarle è quanto mai realistico.
Uscire dalla crisi che ci attanaglia presuppone se non un aiuto quantomeno la comprensione e una vicinanza tra le Amministrazioni e i cittadini e le imprese, quello che dovrebbe essere un “amico”, il primo contatto per il cittadino, diventa invece il primo forte ostacolo, un nemico che opprime.
Scarsa informazione, tempismo inadeguato (è a novembre che si concentra una grossa fetta di imposte), non considerazione di una evidente realtà, rappresentano un forte pericolo per la tenuta di un’economia già in precarie condizioni. Chi pensiamo possa investire e creare lavoro in una situazione simile?
Occorrono interventi che mitighino tali devastanti effetti e, in prospettiva futura, domandarsi cosa fare per correggere storture quanto mai evidenti e ridurre i costi.

Diego Brignoli

PRESENTATA LA NUOVA SEGRETERIA PROVINCIALE DEL PD DEL VCO

trapaniTerminata la complessa fase congressuale è tempo per il Vco di riprendere l’attività politica con maggiore slancio e concretezza.

Si riparte con la nuova segreteria provinciale composta da sei membri indicati dal segretario provinciale, attribuendo ai componenti deleghe di lavoro su vari settori.
Riconfermati il tesoriere Giovanni Alba, che assumerà anche le deleghe allo Sviluppo, Lavoro e Economia, e Sauro Zani all’Ambiente e Infrastrutture.
Primo incarico invece per Mauro Giudici che si occuperà di Welfare, Salute e Benessere, Stefano Costa seguirà le deleghe su Istruzione, Formazione e Montagna, Gianni De Santi agli Enti locali ed infine il segretario dei Giovani Democratici Matteo Giorgetti alle Politiche giovanile.
Si è cercata una giusta rappresentanza femminile che non trova, se non nella figura del Segretario Antonella Trapani adeguato spazio che ha dichiarato: “ho contatto alcune democratiche, peraltro già impegnate nel partito ed in amministrazioni locali che non se la sono sentita di accettare un ruolo al quale non avrebbero dato il tempo e l’energia necessaria. Mi riservo quindi di consolidare la segreteria in fasi successive verificando il lavoro che svolgeremo come gruppo dirigente aldilà del genere
Una segreteria che si pone da subito due obbiettivi:
– la costruzione di un progetto che coinvolga i prossimi candidati alle amministrazioni locali definendo temi di sviluppo per il territorio, ambiti ottimali per la gestione dei servizi
– il rilancio della discussione politica su tematiche di respiro regionale e nazionale.

Ufficio stampa

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I commenti al voto sulle Primarie

matteorenzi

Ancora una volta la risposta del popolo democratico è stata entusiasmante.
Un enorme ringraziamento va alle decine di volontarie e volontari, ai numerosissimi votanti che pazientemente hanno dedicato qualche minuto della domenica dell’Immacolata per scegliere il Segretario del Partito Democratico.
Sono stati veramente tanti nel Vco, 5584 persone e di questi ben 3544 hanno dato il proprio voto a Matteo Renzi.
Sono passati poco più di dodici mesi dallo scorso 2 dicembre data del ballottaggio Renzi / Bersani, un anno trascorso tra mille difficoltà susseguitesi, in primis la sconfitta elettorale per molti inaspettata la quale ha segnato la fine di un percorso e l’avvio di una sempre più evidente necessaria trasformazione.
Oggi Matteo Renzi vince ovunque, affermandosi in tutte le regioni e province d’Italia, in particolare in quelle regioni tradizionalmente di centro sinistra dove si pensava che più forti potessero essere le diffidenze e le istanze tradizionali.
E’ stata anche una risposta a chi continua a dubitare dello strumento delle primarie per la scelta del proprio segretario il quale con questo voto, con questa partecipazione ne esce forte e pienamente legittimato dal proprio popolo perché ieri a fare la fila ai seggi sono stati i nostri elettori.
Anche nel Vco la sua affermazione è stata importante superando in 30 seggi su 32 la quota del 50%.
Da oggi, Renzi è il segretario di tutti e fa piacere ascoltare e leggere le dichiarazioni di Cuperlo e Civati che rafforzano lo spirito del Partito Democratico. Il Pd è e rimane un partito aperto, plurale, una grande comunità dove è possibile confrontarsi, ma dove speriamo sia possibile prendere delle decisioni più chiare e nette senza i troppi bizantinismi che hanno spesse volte appesantito e rallentato la forza del partito in questi anni.
Con questa vittoria, come ha detto il neo Segretario Renzi ieri sera, non finisce la sinistra, ma si apre una nuova pagina con un nuovo gruppo dirigente che da oggi non avrà più alibi.
Personalmente, non posso che essere soddisfatta di questo risultato non solo perché mi permette di essere delegata in assemblea nazionale, insieme a Daminao Tradigo e Riccardo Brezza (per la mozione Civati), ma soprattutto perché è il traguardo di un percorso politico che da qualche anno ho intrapreso insieme ad altri democratici, ai quali va un forte abbraccio, e che hanno puntato sulla necessità di una forte svolta politica e generazionale.
Ero a Firenze nel novembre del 2010. Ero alla Leopolda e mi fu concesso di fare un intervento. Ogni intervento doveva individuare una parola chiave da spiegare in cinque minuti. Scelsi la parola “coraggio” perché per cambiare le cose serve molta risolutezza soprattutto se la strada sembra impervia da percorrere.
Renzi in questi anni ha dimostrato di averne molto di coraggio, ma altrettanto gliene servirà per affrontare le vere sfide che ha, anzi, che abbiamo di fronte. Si ha la sensazione che sia l’ultima chiamata, l’ultimo chance che ci viene concessa. O forse la prima e l’ultima. Sarà difficile, ma non possiamo fallire, ne va del nostro paese, della nostra vita, del futuro dei nostri figli.
Per questo è necessario partire dal lavoro e dalle politiche per l’occupazione ridando speranza a chi in questi anni l’ha smarrita.
Grazie a tutti
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO


“…Perché ieri è iniziato qualcosa ed è nato un progetto. Vale per tutto il Pd, che cambia fisionomia. E vale per me e per noi del #civoti. Con le nostre ragioni, con il nostro entusiasmo. E se uso il noi è solo perché siamo tanti e siamo plurali, come ci auguriamo sia, d’ora in poi, il Pd. Se lo aspettano milioni di persone e tra queste le 350.000 e passa che hanno messo la croce per noi sulla scheda…”
Queste le parole di Pippo Civati oggi, sul suo blog.

Io vorrei davvero ringraziare tutte le persone che nella provincia del VCO hanno creduto in noi, tanto da farci conquistare il secondo posto, portandoci a buon titolo a rappresentare la sinistra di questo partito.
La sinistra che però interpreta anche il rinnovamento, il cambio di direzione e di passo.
Sono molto soddisfatto del dato locale e in generale di tutto il Piemonte. Non mi sfugge chiaramente il dato nazionale che proclama, senza appello, Matteo Renzi vincitore e segretario di tutto il Partito Democratico.
Noi della mozione Civati abbiamo creduto nella nostra proposta, portando avanti una campagna eccezionale, collettiva, piena di temi e contenuti che ci hanno permesso di far entrare nuove energie e risorse nel nostro, amato e controverso, partito.
Resta di certo l’amarezza per un risultato generale che ci aspettavamo più alto. Resta però anche un grande grazie per tutti coloro insieme ai quali tutto questo è stato possibile. E voglio davvero abbracciare uno per uno, tutti gli amici e le amiche che mi hanno aiutato con la mozione Civati in tutta la provincia.
Grazie a loro abbiamo ottenuto qualcosa di insperato.
Resta, dopo questi mesi di congresso, una certezza profonda e credibile: i nostri temi rimangono sul tavolo, con convinzione.
La nostra strada continua nel PD, con questo PD. Perché abbiamo ancora la voglia di cambiare le cose, cambiandole assieme. Perché sappiamo di poter rappresentare una sinistra larga che possa incalzare e rafforzare la nuova segreteria nazionale.
La nostra strada continua nel PD, in questo PD che oggi vede la “prima Leopolda” essere maggioranza assoluta e ampia.
Il mio impegno in assemblea nazionale andrà in questa direzione: non far perdere la bussola al PD, mantenere vive le istanza di questi mesi. Ma tutto ciò sarà possibile solo se continueremo ad impegnarci e a coinvolgere come abbiamo fatto fino ad oggi.
Il nostro ruolo ora resta essenziale, perché Pippo Civati ci ha convinto, ci ha appassionato, ci ha coinvolto.
Ora, noi assieme a lui continueremo a camminare, “…finché ci sarà strada davanti a noi…”.
Grazie di cuore a tutti quanti!
Costruiamo assieme il nuovo PD che abbiamo sognato in questi mesi!
Riccardo Brezza, segretario circolo PD Verbania


Ha prevalso un cambiamento diverso da quello immaginato da noi.

Grazie lo stesso e ancora avanti.
Se vi dicessi, cari compagni e amici, che questo risultato era quello che mi aspettavo sarei due volte bugiardo.

Non me lo aspettavo perché la speranza era di raccogliere ben altra percentuale e perché, in fondo, non ci meritavamo un consenso così scarno. L’esito delle primarie porta con se il sapore amaro di una sconfitta anche se, va sottolineato, l’ampia partecipazione popolare è stata un segno di vitalità e di democrazia partecipata molto importante.
Sinceramente non pensavo ci sarebbe stata una difformità così grande rispetto al voto degli iscritti, anche se ciò conferma l’assurdità di eleggere il leader di un partito con questo sistema dove chiunque, versando una modica cifra e sottoscrivendo un generico impegno, può scegliere il leader del principale partito progressista.
Cosa che non succede in nessun’altra parte del mondo, che abbiamo sottovalutato e che rende un iscritto titolare solo di doveri mentre il principale diritto è riservato a chicchessia.
Ma non si piange sul latte versato anche perché non siamo di fronte alla fine di un’epoca ma, certamente, alla fine di un ciclo. L’ha detto Renzi con chiarezza: “Oggi non finisce la sinistra, finisce una classe dirigente. Che ha fatto la sua parte. Ma che ora si deve fare da parte. Ora tocca a noi guidare la macchina. Tocca ad una nuova generazione. Basta sentire raccontare la loro storia. Oggi bisogna iniziare a scrivere una storia nuova”.
Vedremo, alla prova dei fatti, se saprà corrispondere alle attese che ha generato ed ha saputo interpretare.
Da ieri l’onere è suo e, siccome al Pd non c’è alternativa, e io resto tra coloro che non hanno nessuna intenzione di aggregarsi alla folla di chi è andato o magari andrà in soccorso del vincitore, non resta che continuare a battersi per i valori della sinistra.
Certo, ora la nostra “prima fila” dovrà essere animata principalmente dai ragazzi e dalle ragazze che hanno fatto questa scelta coraggiosa e controcorrente. Non sono pochi e diranno la loro nello scrivere una storia nuova della sinistra. In questa chiave è giusto continuare a impegnarci nel partito, con lealtà e autonomia culturale e di pensiero.
Perché è vero ciò che ha detto Gianni Cuperlo, affermando che “nessuno scenderà dal treno” e “l’unità è un valore profondo” ma, ha aggiunto, ” si basa sulla chiarezza reciproca, sulla trasparenza delle scelte e sulla forza del pensiero”.
Con le primarie il Pd non ha scelto un padrone ma un segretario, fortemente legittimato dal voto. Dare una mano, far valere il nostro punto di vista, scegliere insieme cosa sarà necessario fare, offrendo il nostro contributo con la piattaforma culturale, politica e programmatica che abbiamo portato avanti in queste settimane, credo sia la cosa più giusta da fare.
Qualche parola vorrei dedicarla a Gianni Cuperlo. Anche lui fa parte di una generazione che ha cominciato a far politica nelle strade e che quando si è trattato di farla nei palazzi non si è smarrita, non ha sgomitato, non ha voluto compiacere, non si è lasciata cambiare.
Qualcuno ha detto che Gianni è stato troppo educato, troppo malinconico, troppo serio, troppo colto. E anche troppo di sinistra. Ma sono davvero difetti in un paese dove si sghignazza invece di sorridere, si tralascia la serietà a vantaggio della furbizia, si celebra l’ignoranza sbeffeggiando la cultura e si avverte la debolezza di un pensiero sociale e civile di sinistra? Forse sì, per i più. Decisamente no, per me e – mi auguro – per tanti altri. Sarà perché è nato a Trieste, città colta e dolente ( e io adoro la cultura mitteleuropea ) ma a me questo compagno dall’eloquio gentile e chiaro , dallo sguardo pulito e onesto, piaceva e continua a piacermi. Il vero peccato è che sia stato tenuto in panchina per tanti, troppi anni.
Ma ora è in campo, con le nostre idee – momentaneamente minoritarie ma culturalmente decisive per il futuro- e questo è un buon segno e una buona ragione per ringraziarlo e continuare la lotta con lui. Dunque, a presto. E ancora avanti.

Marco Travaglini assemblea provinciale PD