No ai nuovi ticket della regione Piemonte

No ai nuovi ticket sanitari previsti dal bilancio pluriennale del governo Berlusconi-Tremonti a partire dal gennaio 2014. Lo chiede il Pd, che su questo ha organizzato una conferenza stampa, presenti i consiglieri regionali Aldo Reschigna e Nino Boeti e i parlamentari Stefano Lepri e Nerina Dirindin.
Sarebbe inaccettabile, perché porterebbe a incrementare di un centinaio di milioni di euro la spesa delle famiglie piemontesi. Nel 2012 hanno pagato 196 milioni di ticket, l’aumento si aggirerebbe sui 350 euro a testa. Sarebbe un rincaro insostenibile in un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando, come una nuova IMU”, ha detto Nino Boeti.
Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha sottolineato l’impatto che i nuovi ticket avrebbero sul sistema sanitario pubblico, “incentivando il ricorso al privato, con immaginabili conseguenze negative per la sanità pubblica”.
In Parlamento è stata presentata una interpellanza urgente che chiede di bloccare l’aumento dei ticket.
La senatrice Nerina Diridin, prima firmataria, ha ricordato come, pur avendo la Corte costituzionale dichiarato l’illegittimità formale della norma, non è ancora chiaro se i ticket saranno abbandonati o la legge verrà riscritta: “Dobbiamo scongiurare questo nuovo aumento”, ha spiegato, “si vogliono ridurre l’IMU e l’IVA, non si possono aumentare i ticket in una situazione così difficile. Il governo Letta si è detto consapevole del problema, ma non ha ancora spiegato come intende risolverlo. Per noi la soluzione è solo la cancellazione. Anche perché, così come si sono andati strutturando, i ticket portano all’abbandono del sistema pubblico, né sono in grado di fare cassa, visto che aiutano il calo degli accessi alle prestazioni pubbliche”.
Per il senatore Stefano Lepri “con il passaggio delle prestazioni ai privati la collettività paga di più, perché i costi fissi della struttura pubblica restano, e rappresentano la quota maggiore del costo della prestazione. Occorre ripensare al sistema dei ticket e delle esenzioni: il ticket non può minare il principio universalistico del sistema sanitario”.

 

Consuntivo di bilancio 2012 in regione: ombre su centinaia di milioni da Finpiemonte

L’esame del consuntivo 2012,  in Commissione bilancio di fronte all’assessore regionale Pichetto, ha permesso di far emergere alcune ombre presenti nel documento. Tra queste, la vicenda dei residui attivi, solo in parte cancellati.
Abbiamo chiesto chiarimenti su alcune centinaia di milioni di residui attivi che la Regione attende da FinPiemonte. Per questo, abbiamo chiesto una certificazione da parte del collegio dei revisori dei conti di FinPiemonte sui debiti a bilancio della società nei confronti della Regione. E abbiamo anche chiesto una riconciliazione tra debiti e crediti vantati dai due enti, l’uno nei confronti dell’altro.
E’ evidente che residui attivi di alcune centinaia di milioni, se non esigibili, appesantirebbero ancora il passivo già di per sé importante nei conti regionali. Ad esso andrebbe poi aggiunta la brutta abitudine presa dalla Giunta Cota di spostare sull’anno successivo una parte delle spese dell’anno in corso. Una abitudine che rischia di portare al default dei nostri conti già nel 2013.
Ancora una volta è toccato all’assessore Pichetto giustificare conti, quelli del 2012, su cui non ha alcuna responsabilità, dato che è stato nominato assessore da poco.
Del resto lui non è solo l’uomo forte della Giunta. E’ ormai diventato l’unico interlocutore e interprete delle politiche del centrodestra, visto che ancora una volta il presidente Cota non ha sentito la necessità di dire una sola parola sul deficit 2012. Ormai da mesi Cota non gioca alcun ruolo nella politica regionale, se non quello del ripetitore del mantra “tutto bene, tutto sotto controllo”, smentito ogni volta che si passa dalla parola ai fatti. Più che un presidente del Piemonte, sempre più un “desaparecido”

Dichiarazione di Aldo Reschigna, capogruppo Pd in consiglio regionale

Borghi a Cattaneo: Incontro con il ministro Lorenzin? Partecipino anche Cota e Cavallera

Con riferimento alla richiesta avanzatagli dal Presidente del Consiglio Regionale on. Valerio Cattaneo di organizzare un incontro con il ministro della salute on. Beatrice Lorenzin in merito alle problematiche relative alla chiusura del Punto Nascite di Domodossola, l’on. Enrico Borghi (Pd) dichiara quanto segue:
Mi sono attivato sin dalla mattinata odierna per organizzare l’incontro richiestomi dal Presidente Cattaneo. In proposito, desidero precisare che a tale confronto si rende indispensabile anche la presenza del Presidente della Giunta Regionale on. Roberto Cota e dell’assessore alla sanità dott. Ugo Cavallera.
Tutto ciò per due ordini di questioni.
La prima di natura formale, in quanto trattandosi di materia di competenza gestionale esclusiva regionale non pare istituzionalmente corretto affrontare tematiche senza la presenza del soggetto preposto e responsabile.
La seconda di natura sostanziale, in quanto essendo la titolarità della decisione in merito di piena ed esclusiva competenza della Giunta Regionale del Piemonte, qualunque decisione del tavolo non potrebbe trovare seguito in assenza della competente autorità e della relativa disponibilità e volontà. Tutto ciò a maggior ragione stante il fatto che allo stato la Giunta Regionale piemontese nè con fatti né con atti ha modificato la decisione assunta di disporre la chiusura del Punto Nascite di Domodossola.
Fatte tali premesse, che come si può comprendere risultano di evidente importanza, sono al lavoro per conseguire il risultato e giungere ad una soluzione di una problematica che si complica di ora in ora e che -viste anche le recenti dichiarazioni dei pediatri- richiederebbe maggiore resipiscenza da parte della Giunta Regionale
“.

Morgando: risultati importanti per il Piemonte

Desidero congratularmi con Carlo Della Pepa, Alessandro Portinaro e Marzio Bartolucci che hanno vinto le elezioni amministrative ad Ivrea, Trino e Villadossola, e ringraziarli per l’impegno di servizio che assumono nei confronti delle loro città. Lo stesso ringraziamento lo rivolgo ai candidati delle liste, ai segretari dei circoli, ai militanti, agli iscritti e a tutti i Democratici che in tanti piccoli Comuni si sono messi generosamente a disposizione delle loro comunità.
Abbiamo ottenuto successi importanti che dimostrano la capacità del Partito Democratico di reagire al momento di crisi e smarrimento seguito al risultato delle elezioni politiche e alle vicende che hanno portato alla nascita del Governo Letta. Ovunque, in Italia il PD ha ottenuto risultati significativi, che confermano la bontà delle candidature messe in campo e rassicurano sulla prospettiva del partito.
Certamente l’esito di questa tornata non deve indurci a letture frettolose né a pensare che i problemi che hanno portato alle dimissioni di Pier Luigi Bersani si siano magicamente ridimensionati. Tutte le questioni restano aperte. A cominciare da quella del distacco tra la politica e i cittadini che il massiccio non voto ha confermato con numeri mai prima conosciuti. Un distacco che si sta trasformando in un abisso difficilmente colmabile nel breve periodo.
Il significativo arretramento dei 5Stelle formula un giudizio sull’inadeguatezza dell’azione parlamentare del Movimento di Grillo, ma è contemporaneamente una spia ulteriore dell’aggravarsi della crisi della politica.
Ciò che ora serve al Paese non è la scorciatoia populista, ma il recupero da parte della politica e dei partiti della capacità di essere credibili facendo cose concrete per i cittadini. Il futuro del Governo Letta e dello stesso PD passa da qui. A questo contribuirà la buona amministrazione che i nostri eletti assicureranno nelle responsabilità a cui sono stati chiamati.

Gianfranco MORGANDO
Segretario Regionale PD Piemonte

Marzio Bartolucci riconfermato sindaco a Villadossola

Clicca qui per vedere le foto e qui per il video all’intervista di Marzio Bartolucci
572 voti per Cittadino (5 stelle) 7,2%;
1813 voti per Bartolucci (C.S) 49,6 %;
1577 voti per Ravandoni (C.D.) 43,2 %.

Sono questi i dati dello scrutinio del voto a Villadossola, dove Marzio Bartolucci con la lista ViviAmo Villa Bartolucci Sindaco (di centro sinistra) ha vinto le elezioni. Sarà ancora Sindaco per il secondo mandato. Complimenti

Amministrative: bassa l’affluenza

Oggi seconda giornata di votazioni per eleggere nel VCO quattro amministrazioni comunali. alla fine della prima giornata si evince un calo nell’affluenza: 48,27% rispetto alla precedente tornata con il 61,65%.
Villadossola 48,11% rispetto al precedente 62,48%
Calasca Castiglione 57,82% (64,64%)
Cesara 50,70% (46,57%)
Gignese 40,60% (62,95%)
Affluenza in calo anche nel novarese : 48,47% contro il precedente 58,23%.
Ameno 47,27% (57,83%)
Miasino 49,64% (58,60%)