Massimo Nobili incompatibile al C.O.Q.! E per Eurofidi indennità non consona?

Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha scritto una lettera all’assessore alla sanità Monferino, a quello alle partecipate Maccanti e al direttore generale dell’Asl 14 per chiarire la posizione del presidente della provincia Massimo Nobili su due questioni che lo vedono nel cda del centro ortopedico di quadrante e come presidenre di Europfidi.
Per la la vicenda della partecipazione del sindaco di Omegna Maria Adelaide Mellano al consiglio di amministrazione del centro ortopedico di quadrante (clicca qui per notizia Azzurra TV), ad una precisa richiesta preventiva di un giudizio sulla compatibilità di questo nuovo incarico, al sindaco Mellano è stato risposto dalla Regione che è imcompatibile in quanto è dipendente dell’Asl 14 e quindi legata a un rapporto esclusivo.
“Ritengo corretta la valutazione, ma ho voluto approfondire la questione”, spiega nella lettera Reschigna, “e nella normativa non viene fatta alcuna differenza tra chi, dipendente pubblico, svolge attività lavorativa e chi è in condizione di aspettativa”.
In base a quale normativa, dunque, l’attuale presidente della Provincia del VCO Massimo Nobili è stato nominato dalla Giunta regione nel consiglio di amministrazione del centro ortopedico di quadrante e, successivamente, quale presidente del consiglio di amministrazione di Eurofidi, considerato che è dipendente della Asl 14, in aspettativa per mandato amministrativo?”.
Esistono inoltre evidenti ragioni di opportunità nella nomina di Nobili nel cda del COQ, visto il rapporto di lavoro con l’Asl 14 che è detentrice della maggioranza delle quote nelle società”.
Per la nomina in Eurofidi”, conclude Reschigna, “intendo richiamare la vostra attenzione sull’indennità percepita quale presidente di quell’ente e la sua compatibilità con i limiti di retribuzione previsti dal regolamento dell’azienda sanitaria locale in applicazione del decreto legislativo, che a quanto pare prevede tali autorizzazioni per limiti di retribuzione nettamente inferiori”.

Ufficio Stampa Pd VCO

Sulla situazione preoccupante di ConserVco è necessario fare chiarezza al più presto

Il Partito Democratico del Vco esprime forte preoccupazione in merito alla notizia relativa allo stato di agitazione che i sindacati hanno lanciato lunedì scorso per la delicata situazione di Conser Vco.
La nostra speranza – afferma Antonella Trapani segretario provinciale del Pd –  è che l’incontro programmato prossimamente in prefettura possa rasserenare gli animi e dare le giuste garanzie a tutti i lavoratori, sia di ConserVco che delle cooperative che collaborano da anni con questa società.
Le continue voci che si sollevano intorno alla società, le difficoltà di collaborazione fra gli amministratori di ConserVco e quelli di Coub (palesate dal botta e risposta tra i due presidenti Campanini della Lega e Monti del Pdl) ci richiamano alla necesittà di un sereno confronto per trovare le soluzioni per uscire da una situazione di palese difficoltà di liquidità, economica e di qualità dei servizi.
Il budget della società presentato al “controllo analogo” un mese fa e illustrato ai soci nel corso dell’assemblea svoltasi a Villadossola, visto la previsione di perdita che supererebbe i 900 mila euro, è da molti considerato un dato preoccupante nonostante le rassicurazioni del Cda stesso.
Proprio in quest’ottica – conclude Antonella Trapani – crediamo necessario chiarire la situazione.
Innanzitutto da parte del presidente del Cda, il leghista Campanini (che tra l’altro aveva annunciato ai giornali mesi fa l’intenzione di dimettersi dopo la sua avvenuta elezione a segretario provinciale della lega Nord).
Chiarezza che devono chiedere con forza i soci e le amministrazioni comunali, a partire dal maggior azionista di ConserVco ossia il comune di Verbania che, purtroppo, appare troppo assente ed estraneo alla vicenda.

Pd VCO
Ufficio stampa

Cena democratica ad Omegna il 14 luglio

Il Partito Democratico di Omegna organizza sotto il tendone allo Stadio Liberazione ad Omegna una serata di festa con cena e musica.
E’ importante esserci, anche per dare una mano… sarà l’occasione per il finanziamento trasparente della nostra politica perché, come ha detto Pier Luigi Bersani NOI NON ABBIAMO PADRONI. Per noi la politica deve essere autonoma e autorevole, credibile e utile, al servizio della città e a  disposizione di tutti coloro che con noi vorranno impegnarsi per migliorarla. Sarà l’occasione per una serata all’insegna della convivialità e del piacere di stare insieme. Tra l’altro, il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia e avvio della Rivoluzione Francese del 1789, rappresenta una data importante per i progressisti, coincidendo con i tre principi-cardine dell’uguaglianza, della fraternità e della libertà.Dunque, grazie di cuore a tutti coloro che vorranno parteciparvi con gioia e generosità. Si richiede la prenotazione; il costo (tutto compreso) è di € 25.
Programma:
ore 18.00 – Partita di calcetto / ore 19.30 – Intervista al Sindaco e alla Giunta /  ore 20.00 – cena con musica e cotillons

MENU’:  aperitivo di benvenuto – antipasti misti – grigliata mista di carni con contorni di verdure – dolce – vino – acqua e caffè

Per prenotare: telefonare a Claudia (3398423610), Barbara (3348911385 ), Gianni (3311016850), Marco (3357168405 )

Il Circolo del Pd omegnese

Punto nascite: odg del consigliere Costa

Pubblichiamo l’ordine del giorno indirizzato al Presidente  del Consiglio Provinciale del VCO da parte del consigliere del Pd Stefano Costa.
Odg sul tema del punto nascite di Domodossola che verrà discusso nel prossimo consiglio provinciale.
ORDINE DEL GIORNO IN MERITO ALLA PREVISTA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITE DELL’OSPEDALE SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA
–        Ricordato che dal settembre 2002 la struttura ospedaliera complessa di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale San Biagio di Domodossola è stata trasformata in Punto Nascita;
–        ricordata la nota prot. N° 45770 del 7.7.11 a firma del Direttore Sanitario Aziendale dr. Sandrini congiuntamente al Commissario dr Cattrini ed il conseguente disposto del Direttore di Macrostruttura Ospedale Unico Plurisede dr. Garufi di pari data con il quale veniva chiesto di “procedere alla sospensione delle attività di degenza di Ostetricia.Ginecologia presso il Presidio di Domodossola a partire dalle ore 8.00  di lunedì 11 luglio e sino al 30 settembre 2011” a causa del venir meno delle condizioni di sicurezza per carenza del personale medico dovuta a motivi legati a turn-over e ferie delle stesso;
–        che il medesimo disposto, aveva causato la rinascita, a nove anni dalla chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia al San Biagio di Domodossola, dello stesso movimento spontaneo di protesta, ben rappresentato dai comitati ossolani, con la conseguente occupazione pacifica della sala consigliare di Domodossola per oltre 90 giorni;
–        vista che la Deliberazione della Giunta Regionale 27 aprile 2012, n. 9-3719 a oggetto “Determinazione dei compensi dei direttori generali, sanitari ed amministrativi delle AASSRR. – modifica Allegato D DGR n. 65-7819 del 17.12.2007. Art. 3 bis D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.. e nomina direttore generale dell’ASL VCO”, prevede nell’assegnazione degli obbiettivi di mandato (allegato A) al punto n° 6 “Attuare la chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Domodossola e l’attivazione del Laboratorio di Emodinamica compresa la sua localizzazione”
–        ritenendo che l’Ossola continui ad essere un’area di indiscutibile difficoltà oro-geografica e che tale disposizione evidenzierebbe gravi problemi di sicurezza nell’assistenza alle partorienti residenti in Ossola;
–        preso atto favorevolmente della posizione a firma dell’Assessore Provinciale alla Montagna che in data 30.06 testualmente cita: “ la lega sul punto nascite di Domodossola deve  ricercare uno scatto di orgoglio , ascoltando le ragioni e le non ragioni della gente ossolana ed adoperarsi per trovare una soluzione che  non svilisca la dignità di una parte importante del  territorio provinciale, tramite un confronto e un percorso che comporti anche sacrifici, ma salvaguardi  all’interno della sacrosanta riforma sanitaria regionale la palese volontà della nostra gente di  continuare a  far nascere i propri figli anche  nell’ ospedale S. Biagio  di Domodossola ,ospedale che  la lega nord da sempre ha difeso senza se e ma ,ed oggi  si e’ adoperata per migliorarlo con altri servizi come emodinamica, sul punto nascita nonostante le difficoltà che comporta  la riforma  causa il valore aggiunto del  debito sanitario, dobbiamo essere in grado di raccogliere in misura maggiore le grida di dolore per la non accettata perdita  del punto nascite, rivedere posizioni formulate od acquisite non comporta alcun disonore , la gente comune, la nostra gente  vuole questo !!!…ascoltiamola…!!!

–        constatato l’evidente disaccordo della nota a firma dell’Assessore Provinciale sig. Bendotti con le determinazioni che la sua stessa forza politica persegue in sede di governo regionale, possa contribuire ad una presa di posizione di codesta amministrazione provinciale a difesa dell’Ospedale San Biagio di Domodossola;

–        il Consiglio Provinciale

DELIBERA

di richiedere alla Regione Piemonte, nel tempo più breve possibile, la modifica del punto n. 6 della Deliberazione della Giunta Regionale 27 aprile 2012, n. 9-3719 all’allegato A “Individuazione ed assegnazione degli obiettivi di mandato (art. 3 bis comma 5 D.lgs n. 502/1992 e s.m.i.).” attraverso la cancellazione della frase “ Attuare la chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Domodossola”.
Il  CONSIGLIERE PROVINCIALE   DEL GRUPPO DEL PD Stefano Costa

Apre i battenti la seconda festa di ” Verbania città solidale”

La festa si apre dopo un articolato lavoro di alcune associazioni di volontariato presenti in città che hanno promosso una rete tra soggetti del non – profit che desiderano partecipare alla vita di Verbania in modo solidale, democratico e gratuit, e si svolgerà dal 5 al 8 luglio a Madonna di Campagna nel parco antistante alla chiesa.
Le associazioni hanno steso un Manifesto di intenti che promuove i valori costituzionali, il rispetto dell’integrità della persona umana ed i suoi diritti, la partecipazione dei cittadini alla gestione del bene comune e del sociale, la conservazione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’economia solidale e la finanza etica. La rete di associazioni   sostiene progettualità di pace  e di convivenza democratica.
La festa è stata progettata per essere uno spazio di progettazione sociale aperto a tutti, una grande piazza dove chi vuole può portare il proprio apporto personale o associativo. Quattro serate con un momento di dibattito animato da quattro associazioni.
Giovedì sera 5. luglio il tema del confronto verte sulla proposta nata dal coordinamento giovanile sulla decrescita e lo sviluppo a misura della persona e nel rispetto di ognuno.  Aperitivo alle ore 18,00 presso il cortile di Madonna di Campagna con dibattito coordinato da Lorenzo Lenzi  e con i relatori: Bernasconi Francesco, Paolo Rizzi, Daniele Ruscigna. Cena  per tutti con alcuni prodotti di provenienza biologica e a chilometro zero. Serata di teatro animato e costruito con le tecniche del teatro dell’oppresso della compagnia Antigone.
Venerdì 6. luglio  è la volta della proposta di mani tese, che quest’anno ricorda la sua presenza da oltre 30 anni  in città, e stimolerà le persone partecipanti sul tema della sovranità alimentare, Aperitivo ore 18,00 con  l’ospite: Giosuè De Salva. Cena e aperitivo etnico a cura delle donne migranti. Post cena con i “foresteri ” musicisti che raccontano attraverso la musica i colori del mondo, colori che si trasformano  in armonia musicale e narrano l’epopea di popoli e credenze di popoli lontani.
La legalità il tema sovrano di sabato 7 luglio. L’associazione Libera di Verbania propone l’esperienza di vita Mazzara del Vallo. Nel post cena concerto dei Marsalesi con le loro passionalità musicale tipica delle loro terre.
Domenica 8 luglio alle ore 18,oo aperitivo equo e solidale per confrontarci con il coordinamento di Banca etica di Verbania  sulla complessità  della finanza etica. Gli stimoli di riflessione saranno promossi da Riccardo Milano, Andrea Saroli. Seguiranno i giovani cantanti e musicista della nostra città: Sformat, Jolly Helloex, Toxicsax

RILANCIAMO I TERRITORI MONTANI

L’approvazione bipartisan della mozione da noi presentata, insieme a quella della maggioranza, nel Consiglio regionale straordinario richiesto dal PD sul tema della montagna, rappresenta una tappa importante per il rilancio su basi nuove di un territorio, quello alpino, che occupa il 52% della superficie del Piemonte.
L’avvio del percorso di costruzione della Macroregione Alpina, che avviene proprio in queste ore, rappresenta infatti un’occasione imprescindibile per guardare a questi territori con occhi nuovi. Le possibilità di coordinamento e sinergia di politiche e risorse che la macroregione offre sul piano comunitario è un’opportunità da non perdere per una politica seria sulla montagna.
Ma questo non è tutto. Il fatto che nel programma di aiuti comunitari 2014-2020 alla montagna venga per la prima volta riconosciuto un capitolo specifico, e che proprio in questi mesi sia in discussione in Regione il nuovo modello istituzionale di governo che subentrerà alle Comunità montane, rappresentano un’occasione per ridiscutere e rilanciare il futuro dei territori montani.
Perché questo avvenga è però necessario, come è chiaramente indicato nella mozione, che il Consiglio regionale diventi centro di discussione e di decisione su questi temi, e che le Comunità locali interessate vengano coinvolte nel confronto e nelle decisioni. Il fatto che su queste proposte si sia registrata la convergenza dei gruppi in Consiglio regionale e l’apprezzamento del presidente Cota ci rafforza nell’idea che la discussione di oggi non sia stata un semplice esercizio retorico, ma un impegno concreto per il rilancio su nuove basi dei territori montani piemontesi.
Alla Giunta regionale chiediamo però coerenza: alle Unioni dei Comuni montani si affidino le stesse funzioni che la legge regionale 16 considera come indispensabili per lo sviluppo economico della montagna. Né si può pensare che le politiche della montagna possano essere correttamente affrontate su grandi aree territoriali, e poi in Piemonte pensare a microaree territoriali. Non si può rafforzare la montagna frammentando e parcellizzando il sistema di governo.

Aldo Reschinga