Rifiuti: immobilismo della provincia. Ghisolfi di conservco (PDL) lo conferma.

Le dichiarazioni alla stampa, apparse mercoledì 13 luglio su EcoRisveglio, del presidente di Conservco Ghisolfi (in quota PDL) che sembrano, neanche troppo velatamente, in contraddizione con le politiche della Provincia e del suo assessore all’ambiente Pizzi (sempre del PDL), confermano semplicemente la mancanza di una strategia per il futuro, senza sapere che “pesci pigliare”.
Le nostre proposte in merito allo smaltimento rifiuti – afferma Gianni Desanti, responsabile ambiente del PD VCO – come Partito Democratico le abbiamo scritte e comunicate in assemblee pubbliche: chiusura del forno entro l’ottobre 2012 e, contemporaneamente, investimenti per impianto di biogas ed un forte impegno per un incremento ulteriore della raccolta differenziata e la costruzione di impianti di trattamento a freddo per diminuire drasticamente la parte residua del rifiuto indifferenziato.
Il problema è che su questo nulla si muove: nessun investimento per aumentare la raccolta differenziata, non ci sono progetti per trattare la parte del rifiuto indifferenziato, il “nero”, che viene bruciato al forno inceneritore.
Sull’impianto di biogas (per trattare la parte umida ed evitare i costi del suo smaltimento altrove) il Piano Territoriale Provinciale – così come era adottato e trasmesso alla Regione nel 2009 – prevedeva la sua costruzione sul sito di Mergozzo per altri interventi a tecnologia complessa come la trasformazione dell’impianto di incenerimento in impianto a biogas, salvo la “non approvazione” da parte della Regione di quanto scritto nel PTP.
Cosa aspetta la Provincia – afferma ancora Desanti – a verificare tutto ciò con la Regione a più di due anni di distanza? Se venisse considerato improponibile il sito di Mergozzo da un punto di vista urbanistico, si imporrebbe la sua bonifica e il trasferimento altrove di tutte le attività che in esso insistono (ovviamente con costi elevatissimi).
Nel nostro documento affermiamo che il rischio più grande per la gestione dei rifiuti nel nostro territorio consiste proprio nell’immobilismo e nelle “non scelte”.
Ed è quello che sta avvenendo da parte della Provincia.
Cosa succederà quando chiuderà il forno inceneritore? Cosa succederà alle tonnellate di rifiuti che in esso si bruciano?
Finiranno o in un altro forno inceneritore o in qualche altra discarica (con conseguenti e relativi costi).
Nulla invece si muove per impegnarsi a ridurre drasticamente questa parte dei rifiuti con gli investimenti necessari.

PD VCO
Ufficio stampa

OSPEDALE UNICO PLURISEDE: SCELTA CHIARA, DIFFICILE, OBBLIGATA. UNIRE E NON DIVIDERE!

Claudio Zanotti

Pubblichiamo gli interventi di Claudio Zanotti e Aldo Reschigna sulla questione sanità.
OSPEDALE UNICO PLURISEDE: SCELTA CHIARA, DIFFICILE, OBBLIGATA
Un ospedale “cardine” provinciale costruito sui due nosocomi esistenti, in grado di assicurare cure “ad alta intensità” e di elevata qualità sia a Domodossola sia a Verbania. Questo il senso del Consiglio Comunale “aperto” sulla Sanità.
La seduta “aperta” di Consiglio Comunale sulla sanità, voluta dai Gruppi di Minoranza e tenutasi lunedì 11, è stata un’occasione utile per iniziare a fare chiarezza sulle numerose e gravi questioni che nel breve volgere di qualche settimana hanno saturato e ingolfato il dibattito politico nell’intera provincia. I lettori di VB70 che volessero rinfrescarsi la memoria sui non hanno altro da fare che cliccare qui: http://www.verbaniasettanta.it/?cat=14.
Il dibattito in Consiglio è ruotato intorno a questo interrogativo: è ancora attuale il modello di “ospedale unico plurisede” che dalla fine del 2006 Regione e Asl si sono impegnate a realizzare gradualmente nelle due strutture del “Castelli” e del “San Biagio”? Interrogativo non peregrino. Se infatti questo modello viene accantonato, il destino dei due ospedali pubblici del Vco è segnato, esattamente nei termini da noi richiamato nello scorso numero (cfr.: http://www.verbaniasettanta.it/?p=3199) e ripresi quasi verbum de verbo dal consigliere e medico Sergio Cozzi durante la seduta di Consiglio: il “San Biagio” diventa ospedale pubblico provinciale (ospedale “cardine” di fascia B), il “Castelli” diventa ospedale pubblico “di prossimità” (fascia C), con specializzazione in oncologia medica e radioterapia.
Il Commissario Straordinario dell’Asl ha sostenuto che il modello di ospedale unico plurisede è ancora attuale. Se è davvero così, la strada da percorrere è chiara, difficile e obbligata. Chiara, perché avremo nel Vco un solo ospedale pubblico “cardine” di fascia C, articolato su due sedi; difficile, perché ci vorranno molti soldi per sistemare adeguatamente le due strutture e molta determinazione per integrare davvero due ospedali che sino ad oggi hanno viaggiato separatamente, nonostante la dicitura di “ospedale unico plurisede”; obbligata, perché non esisterà alternativa o “piano B” che non sia quella avere due ospedali separati, uno “cardine” e uno “di prossimità”.
La prima condizione perché questo disegno si realizzi è il rafforzamento della potenzialità chirurgica del “Castelli”, oggi fragilissima sotto il profilo impiantistico, logistico ed organizzativo. In questo senso va la richiesta del Gruppo Consiliare del Pd di realizzare al “Castelli” l’annunciato nuovo servizio di Emodinamica: solo così sarà possibile mantenere al “Castelli” un vero e proprio Dea e dare continuità – rafforzandola – alla vocazione chirurgica dell’ospedale. C’è poi una seconda condizione, che coinvolge entrambi gli ospedali e consiste nel costruire un ospedale unico plurisede ad alta intensità di cura, in grado cioè di assicurare prestazioni di qualità elevata per il tipo di ospedale (“provinciale” e di fascia B) in entrambe le sedi operative del “San Biagio” e del “Castelli”.
In altre parole: se è inevitabile che alcune prestazioni debbano vedere un’esclusività di erogazione specialistica in uno solo dei sue presidi (si pensi – a mo’ di esempio – a Neurologia e stoke unit a Domo e a Oncologia e Radioterapia a Verbania), le altre più significative prestazioni medico-chirurgiche devono poter essere erogate e fruite con i medesimi standard qualitativi al “San Biagio” e al “Castelli”. Ed è per questa ragione che sono indispensabili sia a Domo sia a Verbania i Dea, le sale operatorie moderne e funzionali, le Rianimazioni/Utic.
Poiché queste sono le condizioni minime e indispensabili perchè non vada vanificato il progetto di ospedale unico plurisede, a questo obiettivo devono essere subordinate altre esigenze o altre ambizioni, siano esse di “status” territoriale o di business sanitario privato.
Claudio Zanotti

SANITA’: UNIRE E NON DIVIDERE, COINVOLGENDO TUTTI I SINDACI.
Solo stamattina (ieri12.07.2011 ndr) ho saputo dell’incontro organizzato dal consigliere regionale Marinello con il direttore generale della sanità piemontese l’ing.Monferrino ed alcuni sindaci ossolani.
Non voglio assolutamente mancare di rispetto nei confronti dei Sindaci ossolani ma non parteciperò all’incontro e non solo perché ne ho avuto conferma solo stamane.
La ragione vera della mia mancata partecipazione sta nel fatto che non accetto che un tema così importante, quello quale della riorganizzazione della sanità nel VCO come in tutta la regione, venga affrontato senza coerenza e non assumendosi fino in fondo la responsabilità delle scelte e dei comportamenti.
Chi è oggi maggioranza in regione deve assumersi la responsabilità nel bene e nel male delle decisioni politiche che in Regione vengono assunte sulla sanità come su altro.
Chi è oggi maggioranza in Regione non può organizzare incontri solo con alcuni sindaci, perchè così facendo indebolisce un territorio e perché accentua le divisioni che stanno ritornando in modo prepotente.
Chi è oggi in maggioranza in regione deve assumersi la responsabilità di dire che quanto sta facendo il commissario straordinario dell’asl, di “fede leghista” come lui stesso si è autodefinito, è niente di più e niente di meno ciò che la Regione Piemonte vuole; e qualunque cosa verrà detta non cambierà lo scenario dei prossimi mesi.
Per queste ragioni io credo che tutto il Vco deve prendere consapevolezza delle scelte sbagliate che si stanno portando avanti, deve costruire un proprio progetto e poi tutti assieme deve rivendicare attenzione da parte della Giunta Regionale.
Un progetto che deve avere due punti comuni: i DEA nei due ospedali ed i posti letto di rianimazione nei due ospedali e poi tutto il resto distribuito in un’operazione di forte specializzazione dei due ospedali che garantisca qualità e sicurezza e tutela delle persone.
Un progetto che non guardi solo agli ospedali ma anche alla tutela, minacciata, dei servizi territoriali e dell’emergenza territoriale.
Aldo Reschigna
Capogruppo PD in Consiglio regionale

Mercedes Bresso alla festa democratica ad Omegna

Mercedes Bresso sarà ad Omegna in  occasione della festa democratica del Cusio attualmente in svolgimento allo stadio “liberazione” a Cireggio sino a domenica 24 luglio.
Sarà giovedì alle 21.30 a discutere sul tema ” libertè, fraternitè, egalitè” in occasione, appunto, del 14 luglio, presa della Bastiglia.
Segnaliamo che la Bresso sarà invece alle ore 18 alla libreria Ubik, sempre ad Omegna, a presnetare il suo ultimo libro giallo dal titolo “il lato in ombra del lago”.

Festa democratica a Verbania dal 14 al 24 luglio

Parte giovedì sera con il concerto della giovane band dei Folkamiseria ( gruppo che orami ha superato i confini provinciali) l’appuntamento per 11 giorni organizzato dal circolo PD di Verbania.
Tutti i giorni oltre alla cucina casalinga, all’interno della festa stand libreria con presentazioni di alcuni autori e appuntamenti sportivi e ovviamente buona musica. Da segnalare le due iniziative politiche: martedi 19 alle ore 21.15 dibattito: “il ruolo dei medici di famiglia per migliorare l’organizzazione della sanità”, relatore dr. Flavio Ravasio partecipano Aldo Reschigna Capogruppo PD in consiglio regionale e Bruno Lo Duca del comitato salute vco e venerdi 22 alle 21.15 dibattito 2 anni di centrodestra, l’opposizione e le proposte del pd. con Corrado De Ambrogi, Angelo Rolla e Claudio Zanotti.

giovedi 14
musica: concerto dei Folkamiseria
piatto tipico : paella

venerdi 15
musica: rassegna band giovanili del verbano
piatto tipico : bollito misto con salse

sabato 16
musica: liscio con lando landi
piatto tipico: fritto misto alla piemontese
alle 17: grande alborellata

domenica 17
musica: Fred e gli Elegants
piatto tipico : scottadito d’agnello alle erbe

lunedi 18
musica: lIscio con Felix
piatto tipico: trippa in umido

martedi 19
musica: Ellena orchestra
piatto tipico: paella
alle ore 21.15 dibattito: “il ruolo dei medici di famiglia per migliorare l’organizzazione della sanità”, relatore dr. Flavio Ravasio partecipano Aldo Reschigna cons. regionale e Bruno Lo Duca comitato salute vco

mercoledi 20
musica:liscio con Felix
piatto tipico: ossibuchi con pure’

giovedi 21
musica:Miichele Rodella orchestra
piatto tipico: polenta e cinghiale

venerdi 22
musica: Michele Rodella orchestra
piatto tipico: baccala’ alla boscaiola
alle 21.15 dibattito: 2 anni di centrodestra, l’opposizione e le proposte del pd.con Corrado De Ambrogi, Angelo Rolla e Claudio Zanotti.

sabato 23
musica : liscio con Lando Landi
piatto tipico: brasato con patate al forno
alle 17: alborellata

domenica 24
musica: fred e gli elegants
piatto tipico: paella

Il programma della Festa del PD del Cusio ad Omegna

Da giovedì 7 a domenica 17 luglio si terrà ad Omegna, presso lo Stadio Liberazione a Cireggio, la FESTA DEMOCRATICA DEL CUSIO.
Ogni giorno ristorante, bar, musica dal vivo, libreria, incontro con le associazioni di volontariato.
Il giorno iniziale  sarà caratterizzato dalla presenza del Sindacato Pensionati e dall’AUSER (apertura ore 17.30); mercoledì 13 due eventi sportivi: gara podistica per bambini (minigiro) e adulti e torneo notturno di scacchi (dalle ore 22); giovedì 14 (anniversario della rivoluzione francese) Libertè, Egalitè, Fraternitè con la presenza di Mercedes Bresso.
Ogni giorno un evento speciale.  Siete tutti invitati fin d’ora.

Giovedì 7 luglio:
ore 17.30:  Apertura della Festa
Saluti di Marco Travaglini, segretario del Circolo di Omegna e di Antonella Trapani, segretaria Provinciale con i coordinatori dei Circoli di Gravellona e Casale Corte Cerro, Incontro dibattito con il Sindacato Pensionati
ore 19.00: apertura del ristoranteore
20.30: Incontro con Associazione AUSER
ore 21.30: Serata musicale a cura dell’AUSER con “Luciana”

Venerdì 8 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 20.30:  presentazione del libretto di vignette di Giorgio Rava: “Compagni, avanti gran partito!”
ore 21.30:  si balla con l’orchestra di Emanuele Di Bari

Sabato 9 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 20.30: incontro con l’Associazione “ANDOS” – donne operate al seno
ore 21.30:  musica dal vivo con Emanuele Di Bari

Domenica 10 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 21.30:  musica e balli con il maestro Paolo Reina

Lunedì 11 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 20.30:  incontro con l’Associazione Emergency
ore 21.30: incontro dibattito dei Gruppi Consiliari PD al Comune di Omegna e in Provincia con i Consigli di Quartiere

Martedì 12 luglio:
ore 17.00 – 19.30: Antichi giochi per bambini e adulti
ore 19.00:  riapertura del ristorante
ore 20.30:  Incontro con Associazione Pro Niger
ore 21.30:  Balli Popolari aperti a tutti con Piretti

Mercoledì 13 luglio:
ore 19.00:  riapertura  del ristorante
ore 19.30: Gara Podistica aperta e tutti – Minigiro bambini e percorso lungo per adulti
ore 21.00: Premiazione gara podistica
ore 21.30: Incontro con Associazione Ipovedenti A.P.R.I.
ore 22.00 – 24.00: Torneo di scacchi organizzato dal Circolo Scacchistico del Cusio

Giovedì 14 luglio:
ore 18.00: Presentazione del libro di Mercedes Bresso “Il lato oscuro del lago presso libreria UBIK
ore 19.00: riapertura  del ristorante
ore 21.30: Libertè, Fraternitè, Egalitè – Incontro dibattito con Mercedes Bresso

Venerdì 15 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 20.30:  incontro con le Associazioni ANFFAS e GSH ‘82 del VCO
ore 21.30: Si canta e si balla con il maestro Paolo Reina

Sabato 16 luglio:
ore 19.00:  riapertura della Festa  e del ristorante
ore 21.30:  Esibizione della Scuola di Ballo “ASD Sport e Danza”

Domenica 17 luglio:
ore 19.00: riapertura della Festa  e del ristorante
ore 21.30: Serata di musica  dal vivo con Lando Landi
ore 24.00: Chiusura della Festa

A.A.A. CERCASI PIANO SOCIO-SANITARIO. RIPARTIAMO DALL’OSPEDALE UNICO PLURISEDE. EVITIAMO LA GUERRA TRA TERRITORI

<<Gli ospedali sono aziende, la Sanità produce Pil…>>: queste sono le parole che il presidente Cota ha pronunciato all’indomani della conferenza stampa con la quale a dicembre ha esposto le linee guida del “futuro” piano sanitario.
Futuro, non a caso, perché di piano per ora non se ne vede traccia. Nel frattempo assistiamo – afferma il segretario provinciale PD Antonella Trapani – a chiusura per ferie dei reparti del nostro territorio, allo smantellamento del progetto dell’Ospedale unico plurisede, all’indebolimento della sperimentazione del COQ per non parlare delle conseguenze indirette: allungamento liste di attesa per esami, spostamento di visite specialistiche prenotate da tempo, inserimenti in strutture di assistenza sospese.
Siamo consapevoli che c’era ancora molto da fare per rendere efficiente ed efficace il progetto di sanità pubblica sul nostro territorio promosso dalla precedente amministrazione regionale di centrosinistra, ma non ci saremmo certo prefigurati lo smantellamento di un’esperienza condivisa con i territori.
Un progetto strutturato che teneva conto della morfologia e di quella tanto decantata e bistrattata montanità. Oggi ci sentiamo con molti operai le cui fabbriche si sono trasferite dove la produzione è più conveniente, gli utenti della sanità stanno per essere licenziati perchè <<la sanità produce Pil>>.
Per il Partito Democratico – continua Antonella Trapani – la sanità e l’assistenza sociale sono un servizio primario da fornire al cittadino non una fonte di reddito per il bilancio della regione. E’ il contrario, chi amministra ha l’onere di investire per dare servizi ai cittadini.
Abbiamo sentito molte dichiarazioni del Direttore regionale della sanità Monferino di situazioni di grande spreco: concentrazioni di doppioni di reparti a distanza inferiori a quelle tra Domodossola, Verbania e Omegna e le valli collegate, scusater l’ironia, da larghe e dritte strade.
Per questo siamo allarmati dalla possibilità che i nostri presidi pubblici diventino un pasto per privati e speculatori e che chiudano i già risicati servizi che abbiamo.
Per questo aspettiamo che al più presto i veritci regionali presentino un piano per il VCO.

PD Ufficio Stampa