Piano di emergenza per il trasporto nucleare

Dal Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte pubblicato il 16 giugno, apprendiamo che con Deliberazione n. 64-2063 del 17 maggio 2011 la Giunta Regionale ha approvato il Piano provinciale di emergenza per il trasporto di materiale radioattivo predisposto dalla Prefettura del Verbano Cusio Ossola. Intesa ex paragrafo 3.2 del DPCM 10 febbraio 2006. Si tratta di un piano predisposto:

a)      dal Prefetto;

b)      sulla base di un rapporto tecnico elaborato dall’ISPRA (L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale);

c)      d’intesa con la Regione;

d)      e sentite le amministrazioni locali interessate;

Ora, dal DGR emerge che alle amministrazioni locali (Provincia VCO e Comuni interessati) è stata inviata con nota dell’8 febbraio 2011 il Piano di Emergenza predisposto dalla Prefettura e la richiesta di voler fornire eventuali osservazioni entro la fine del mese di febbraio ma queste ultime non hanno fatto pervenire alcuna osservazione.Da mesi quindi, il tema dei trasporti di materiale nucleare sul nostro territorio e del conseguente piano di sicurezza sono sul tavolo della Provincia del VCO e di alcuni comuni ma non sembra sia stata riservata loro alcuna attenzione né tanto meno si è pensato di coinvolgere in qualche misura i cittadini e le associazioni interessate. Tutto ciò nonostante sia stato recentemente istituito il Tavolo di trasparenza e partecipazione nucleare (DGR 17 maggio 2011, n. 66-2065) dove “i programmi e lo stato di avanzamento degli iter autorizzativi inerenti i trasporti di materiale nucleare e combustibile irraggiato” vengono illustrati coinvolgendo le associazioni di tutela ambientale, gli enti locali, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Il Partito Democratico del VCO denuncia quindi l’inerzia della Provincia, la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento dei cittadini su un tema particolarmente delicato e sentito ed  intende, inoltre, verificare le ragioni per la mancata convocazione del Tavolo di trasparenza e partecipazione e metterà in atto le azioni a sua disposizione per una sua convocazione e lavorerà affinché situazioni di questo tipo siano affrontate in futuro in modo più trasparente e chiaro per i cittadini.

 

67° anniversario della strage di Fondotoce

Ancora una volta, la sensibilità e il ricordo dei cittadini dei valori della resistenza si sono concretizzati questa mattina a Fondotoce, dove era in programma la celebrazione dell’eccidio dei 42 martiri avvenuto il 20 giugno 1944. Oltre alle autorità locali, era presente il sindaco di Petella Salto, città natale dell’unica donna dei 43 fucilati (42 morti e un solo sopravvissuto Carlo Suzzi) la partigiana Cleonice Tomassetti, volto noto perché era stata “incaricata” dagli aguzzini nazifascisti di aprire il macabro corteo che da Intra portò i condannati a Fondotoce. Molto applaudito l’intervento dell’oratrice Antonella Braga, ricercatrice e storica la quale come i valori della resistenza devono essere ancora il fondamento della vita sociale e democratica del nostro paese.

Domodossola: primo consiglio comunale

Giovedì sera si è svolto il primo consiglio comunale di Domodossola della seconda era Cattrini. Il luogo scelto per l’occasione è stato il teatro Galletti per dar modo ai cittadini domesi e non solo, di partecipare all’evento. Dopo la proclamazione degli eletti e la surroga del consigliere Graziobelli, neo vice sindaco, con la consigliere Cristina Giuliani, si è passati all’elezione del Presidente del Consiglio. Il nome proposto dal capogruppo del Pd, Damiano Delbarba, è stato Rosario Mauro al quale, oltre ai voti degli undici consiglieri di maggioranza, si sono aggiunti quelli del gruppo del Pdl. Due le schede bianche, presumibilmente quelle della Lega e un voto a Succi, dichiarato dal consigliere Daniele Folino. Si è proseguito con la nomina della giunta composta da: Lilliana Graziobelli vice sindaco e bilancio, Antonio Leopardi,  lavori pubblici e urbanistica, Salvatore Iacopino, istruzione e politiche energetiche, Bruno Iacopino, cultura e turismo, Daniele Maisano, Politiche giovanili e sport. Infine, l’illustrazione del programma al quale è seguito il dibattito dove si è registrata un’apertura da parte del consigliere Michele Marinello il quale ha sottolineato come il giudizio della Lega Nord sulla giunta e sul suo operato sarà determinato dai risultati ottenuti e non da giudizi predeterminati.

Domenica andiamo a Fondotoce

Che tristezza. E’ il sentimento che mi ha preso in questi giorni pensando al fatto che domenica mattina ricorre l’anniversario dell’eccidio dei 42 martiri di Fondotoce. Nell’esperienza della comunità del Verbano Cusio Ossola tale ricorrenza è sempre stata vissuta con grande significato,  attenzione e  rispetto nei confronti delle persone che hanno offerto la loro vita per la pace, la libertà e la democrazia e con la consapevolezza che questo momento non è solo un guardare al passato, ma è cercare di mantenere viva una memoria collettiva che sappia salvaguardare valori che, ancora oggi, appartengono al nostro presente e al nostro futuro.
In queste giornate mi sono ricordato che domenica 19 giugno è l’anniversario dell’eccidio dei 42 martiri di Fondotoce e ho telefonato alla Casa della Resistenza per avere il programma della manifestazione a cui, da almeno 30 anni a questa parte, partecipo. Ho telefonato perché nessun invito dal Comune di Verbania è giunto, così come non era giunto l’invito l’anno scorso e la presenza del gonfalone della Regione era stato frutto di una premurosa attenzione, il sabato mattina, da parte del Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, a cui mi ero rivolto, poiché neanche lui era stato invitato, né, tanto meno, era stato richiesto il gonfalone della Regione, come  ogni anno si faceva.
Ma non vi è solamente il mancato invito da parte del Comune di  Verbania. In questi giorni, ogni mattina, prima di partire per Torino guardavo con attenzione e speranza i tabelloni delle affissioni della città di Verbania per cercare un manifesto che ricordasse che il 19 giugno si svolge  la celebrazione per il ricordo dell’eccidio dei 42 martiri di Fondotoce, ma neanche questa mattina ho potuto vedere il manifesto.  Allora rivolgo un appello alla comunità di Verbania: anche se il Comune di non vi ha comunicato che domenica 19 giugno c’è la ricorrenza dell’eccidio dei  42 martiri di Fondotoce, ritorniamo in tanti a Fondotoce domenica mattina, dimostrando concretamente che la coscienza civica, il senso della memoria e la gratitudine nei confronti di persone che hanno offerto la loro vita sono sentimenti e valori che la città di Verbania non vuole dimenticare.
In me rimane una grande amarezza: quando ero sindaco di Verbania, ogni anno prestavo una grande cura a quella giornata. Spero che questa cura ritorni nelle attenzioni dell’amministrazione comunale di Verbania.

Aldo Reschigna

IN VALLE SENZA GUARDIA MEDICA?

Presentata oggi l’interpellanza del consigliere PD in Provincia, Stefano Costa, all’indomani della paventata riorganizzazione del sistem a sanitario locale che prevedrebbe la soppressione del servio di guardia medica in Valle Antigorio. L’interpellanza è stata presentata dopo l’organizzazione e la proposta di una petizione aperta a tutti gli abitanti delle Valli Antigorio Formazza agli altri rappresentanti politico-amministrativi del territorio, sindaci dei 4 comuni, Corda, Signorini, Braito e Antonietti da essi condivisa.

Riportiamo per esteso il testo.

INTERPELLANZA

IN MERITO ALLA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA)

– Vista la proposta avanzata all’asl 14 dalla Regione Piemonte e riportata dalla stessa azienda al comitato di gestione nei giorni scorsi in merito alla riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale territoriale meglio conosciuto come guardia medica;

– considerato che tale proposta prevede la chiusura di n° 5 presidi della stessa e più precisamente: la Centrale Operativa, Stresa, Cannobio, Vanzone e Baceno;

– considerato che il servizio di continuità assistenziale garantisce pari dignità alla popolazione residente in realtà marginali della nostra provincia quali le valli;

– considerato, in particolare,  che, ad esempio, il presidio di Baceno oltre a rappresentare uno storico punto di riferimento per il servizio di guardia medica delle Valli Antigorio e Formazza e Divedro, ricopre un’importanza fondamentale di supporto alle frequenti situazioni di emergenza che si verificano in strutture sanitarie e assistenziali quali l’R.S.A. di Baceno, la R.A.F. “Villa Clorina” di Baceno e la Casa di Riposo di Varzo e che analogo discorso può essere ripetuto per il presidio di Vanzone;

– considerato infine il prezioso servizio che la guardia medica stessa svolge nei periodi di maggior flusso turistico delle due valli, in continuo incremento grazie anche a realtà in crescita quali le terme di Premia, l’Alta Val Formazza e le aree protette del Veglia e del Devero nonché di località lacuali importanti e rinomate quali Stresa e Cannobio;

In qualità di consigliere provinciale del gruppo del Partito Democratico chiedo alla S.V.:

–     Se la Provincia del suddetto progetto di riorganizzazione;

–     Quali sono le iniziative che ella intende intraprendere a difesa di un servizio così fondamentale per il nostro territorio.

Per la presente interrogazione si richiede l’inserimento al primo Consiglio Provinciale utile con risposta scritta resa a verbale di tale seduta.

VERBANIA, 14 giugno 2011

 

 

CONTRO LA GUERRA DEI CAMPANILI PIU’ CONDIVISIONE CON IL TERRITORIO

La sanità provinciale non può esser nuovamente ridotta ad una lotta tra campanili. Le dichiarazioni da parte del Pdl verbanese che trasmettono questo senso di rissa tra poveri é la concreta sensazione che chi ci governa in Regione Piemonte e nella città di Verbania, non sappia più come uscire dal pantano nel quale è finito. Sono mesi che sottolineiamo ed evidenziamo i problemi della riorganizzazione sanitaria “non condivisa con il territorio” che ci trasmettono da Torino. Gli operatori del settore e i principali utenti del nostro sistema socio-sanitario ed ospedaliero della provincia sono seriamente preoccupati. Mai una risposta che non sia stata smentita dai fatti! E adesso ci rivolgono accuse di non coerenza? L’amministrazione di Domodossola nella figura del sindaco non ha fatto altro che ricevere ed ascoltare le preoccupazioni di operatori e utenti del servizio di pediatria e ginecologia. La posizione del PD verbanese sul tema della sanità è chiaramente riassunta nella proposta di disposto deliberativo allegata alla richiesta di Consiglio Comunale aperto. Rispediamo pertanto al mittente le accuse di incoerenza, anzi precisiamo che, in questo caso, chi deve fornire risposte chiare ai cittadini, sul tema del futuro dell’Ospedale di Verbania sono, in primo luogo l’Amministrazione regionale e , a distanza di sei mesi dalla nomina, il Commissario Straordinario Corrado Cattrini.

Noi riteniamo che questo sia il modo corretto di operare, peccato che ad attuarlo sia il PD che purtroppo poco potrà incidere sulla larga maggioranza di voti di cui gode il Governatore Cota per far passare qualsiasi cosa abbiano in mente per il nostro territorio. Diciamo proprio qualcosa, perché se facessero lo sforzo di interpellare gli operatori sanitari, gli amministratori e le altre figure coinvolte forse non cadremmo in banalizzazioni e accuse sterili. Adesso che sappiamo qual ‘è la posizione del Pdl verbanese ci chiediamo il Pdl domese se ne era informato e soprattutto se condivide? E la Lega Nord concorda?

Ricordiamo inoltre al PDL, che con la Lega è al governo della Provincia e che per crescere questo territorio è necessario unità e condivisione di obbiettivi da raggiungere. A nulla servono, anzi riteniamo dannosi tentativi di divisione e contrapposizione tra Verbania e Domodossola.

Circolo Pd Verbania

Segreteria provinciale Pd