Sanità: linee guida senza conducente. Lega Nord non pervenuta.

image Dopo l’incontro di ieri dell’assessore regionale alla sanità con gli amministratori locali, pubblichiamo una dichiarazione del segretario provinciale Antonella Trapani.
Partono da Torino arrivano nel Vco e dicono testualmente “quello che possiamo dichiarare è che a una prima valutazione la rete sanitaria territoriale esistente ha le carte in regola per il suo mantenimento. All’interno di questa non c’è una ricetta univoca sul ruolo dei CISS o enti analoghi”.
Ci compiacciamo delle rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità ma non possiamo evitare di farci alcune domande.
La prima che viene in mente è: cosa succederà se l’assessore Ferrero farà una seconda valutazione?
Quali saranno le mosse future del presidente Cota per la sanità del territorio? Possibile che siano state trasmesse delle linee guida senza un’approfondita conoscenza ed indagine delle province?
Quello che è emerso, da un punto di vista politico, è che per l’ennesima volta i rappresentanti leghisti locali – i consiglieri regionali Marinello e De Magistris – mancavano all’appello.
Coloro che più di tutti si fregiano del titolo di difensori del territorio erano assenti ad un appuntamento così importante. Coloro che in televisione, in diretta, avevano candidamente ammesso che “uno dei Dea del VCO era seriamente a rischio” (ci riferiamo a De Magistris della commissione regionale sulla sanità). Accettare passivamente una riorganizzazione sanitaria il cui assetto finale non è chiaro neppure ai suoi estensori non si può dire certo rassicurante, e chi è stato eletto per governare non si può sottrarre alla discussione.
Riorganizzare gli enti locali, i consorzi e le società di gestione, è una responsabilità ed una possibilità di svolta per la provincia del VCO.
Sarebbe un grossissimo errore lasciarsi “organizzare” invece di mettere sul piatto una proposta di riordino che sia funzionale al territorio e che tenga in prima istanza le richieste dei cittadini.
Altra nota dolente di ieri è stata la bocciatura in commissione della richiesta, presentata dal capogruppo del Pd Aldo Reschigna, di finanziare nuovi interventi per l’edilizia sanitaria.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO

PD Ufficio stampa

Acqua e ATO: cambio di rotta di 180° di Nobili e del centro destra!

image Il Presidente Sozzani contro il Presidente Nobili sulla questione “acqua”? Lo confermerebbero le dichiarazioni apparse sulla stampa in questi ultimi giorni rilasciate dai due Presidenti delle Province di Novara e Verbano Cusio Ossola.
Per anni il centro destra del VCO aveva accusato il centro sinistra di voler gestire l’ambito insieme con Novara; si diceva “è più conveniente stare da soli”; ora si capovolgono le situazioni ed è Novara che chiede di uscire dalla gestione comune, poiché Nobili ha sbandierato che le tariffe 2011 prevedono aumenti più contenuti nel VCO rispetto a quelli del novarese.
Mettere insieme gestioni profondamente diverse è sicuramente difficile, ma era (ed è) la strada che con fatica, ma anche con coraggio, avevamo seguito nel precedente ciclo amministrativo quando, in larga maggioranza, gli enti locali (Province e Comuni) erano gestiti dal centro sinistra. Allora (2006) si partì da una situazione in cui le tariffe (ma anche i costi) erano più bassi a Novara (soprattutto Novara città) e più alti nelle città del VCO. Si stabilì che, con gradualità e preservando le località di montagna, si sarebbero unificate le tariffe entro il 2011. La gestione del centro destra era partita male, nel senso che la loro prima decisione (fine 2009) aveva allargato la forbice tra le tariffe e aveva sancito (nella delibera d’indirizzo) che ci dovesse essere un impossibile equilibrio tra costi e ricavi in ciascun “ambito omogeneo”.
Ciò è pura demagogia poiché è evidente che i ricavi sono di gran lunga superiori (e i costi sicuramente più bassi) dove ci sono tanti utenti concentrati in territori di pianura (Novara città è l’esempio più macroscopico) rispetto a territori ampi, di montagna e con un numero modesto di utenze (come gran parte del VCO). La decisione assunta nell’ultima Conferenza dell’ATO è solo ragionevole e riporta le scelte nel solco delle indicazioni che erano state fissate al momento della costituzione dell’ ATO e della società di gestione Acque Novara VCO.
Per il resto, ci pare che Nobili e Sozzani abbiano iniziato “il gioco delle parti” e che lo scontro tra di loro non è altro che il venire al pettine dei nodi strutturalmente interni al centro destra: una logica che mette al primo posto gli interessi corporativi piuttosto che quello della gestione solidale un po’ in tutti i campi; ciò diventa più grave se si tratta di gestire un bene fondamentale come quello dell’acqua.
Non sappiamo e non vogliamo intrometterci nella disputa tra chi ha avuto i maggiori o minori meriti all’interno del centro destra nel trovare gli equilibri che hanno portato alle ultime decisioni dell’ ATO; registriamo semplicemente una positiva inversione di rotta rispetto ad una situazione che avevamo ampiamente denunciato a partire dal 2009. Per il prossimo futuro e per le scelte che la Regione dovrebbe compiere a breve (assegnazione alle Province dell’autorità di governo del ciclo idrico integrato al posto degli attuali ATO) siamo per la “gestione associata” di Novara e Verbano Cusio Ossola e segnaliamo come positiva e clamorosa l’inversione di rotta dichiarata da Nobili che contrasta con tutto quanto il locale centro destra (Lega Nord in testa), aveva sbandierato in lunghi anni di sterile polemica compresa l’ultima campagna elettorale.
Rimangono da verificare alcune situazioni che riteniamo anomale come quella dei “Comuni Riuniti” e soprattutto quella di “Idrablu con Domodossola”: sono divisioni all’interno del VCO che Sozzani rileva come “squilibrio” e, al proposito, non possiamo dargli torto. Rimangono anche da verificare i motivi per cui le tariffe approvate sarebbero “più basse rispetto a quelle programmate nel 2006”: ci auguriamo che dipendano da migliorate gestioni, ma temiamo che siano tali per la semplice ragione che non sono stati fatti tutti gli investimenti previsti e che si siano tagliati i ristorni a favore delle Comunità Montane per diverse centinaia di migliaia di euro all’anno (dal 5% al 3% delle tariffe riscosse).

PD VCO
Commissione Ambiente
Segreteria Provinciale
Gruppo Provinciale

Borghi/Folino: la memoria cortissima del PDL. Le priorita del PD.

image Dichiarazione del segretario provinciale PD  Antonella Trapani.
E’ singolare verificare come, in un momento delicato della vita politica italiana, con un governo che sta crollando a pezzi a causa delle divisioni all’interno del partito di maggioranza, gli esponenti politici locali del PDL, con comunicati e dichiarazioni varie, si scaglino sempre contro il Partito Democratico con affermazioni del tipo “che sta continuando a perdere pezzi”.
Ci domandiamo dove vivono questi signori, se sappiano o no che martedì 14 dicembre in Parlamento si voterà una mozione di sfiducia presentata da parlamentari che fino a qualche settimana fa erano esponenti di spicco del Popolo delle Libertà e, in alcuni casi anche ministri, dell’attuale esecutivo guidato da Berlusconi.
E’ il PDL quello che ha già perso i pezzi!
Ci chiediamo poi quali sono i benefici portati in questi anni dal centro destra per il territorio provinciale vista la situazione economica e sociale nella quale versa il nostro territorio. E’ ora che la piantino di sbandierare risultati che alla prova dei fatti sono solo chimere. (SEGUE)E’ inutile gridare ai 4 milioni di canoni idrici che arriveranno alla Provincia del Vco quando, senza colpo ferire, ne cancellano 22 per la nuova ala del San Biagio da aggiungere ai tagli arrivati per il fondo per la montagna e per i trasferimenti sul sociale.
Detto ciò, ripetiamo quello che avevamo sostenuto dopo l’annuncio di Enrico Borghi di creare una sua associazione nel Vco: se questa serve ad arricchire la discussione all’interno del Partito Democratico, non può che essere vista positivamente.
Quello che speriamo è che, essendo un esponente del Partito Democratico, voglia condividere le sue opinioni anche all’interno degli organismi dirigenti e non solo nella sua associazione. Speriamo che voglia confrontarsi all’interno dei gruppi di lavoro del Pd prima del suo annunciato confronto sui temi della sanità.
La preoccupazione maggiore del PD oggi non è quella di perdere pezzi ma, invece, quella di perdere elettori e l’unico modo per invertire la tendenza è costruire una proposta che sia duratura nel tempo e credibile.
Nel VCO abbiamo riattivato la discussione e molto sta cambiando, per cercare di portare il partito verso posizioni più chiare e definite.
Questo percorso vuol dire guardare a Vendola? O a Casini?
Per noi prioritario è guardare agli interessi dei cittadini.
Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO
PD Ufficio stampa

BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA

image BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE NUOVI INTERVENTI DI EDILIZIA SANITARIA, TRA CUI LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA, SENZA AUMENTARE l’INDEBITAMENTO. UNA DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO REGIONALE PD ALDO RESCHIGNA.
Oggi la maggioranza di centrodestra ha bocciato in Commissione bilancio un emendamento alla legge finanziaria presentato dal PD che si proponeva di finanziare nuovi interventi di edilizia sanitaria, sulla base delle necessità emerse dai territori, senza peraltro aumentare l’indebitamento.
Tra gli interventi previsti, bocciati dalla Giunta Cota, anche la realizzazione della seconda ala del San Biagio di Domodossola. Incredibile la giustificazione addotta dall’assessore al bilancio per motivare il suo no alla proposta: l’assessore alla sanità – ha spiegato l’ass. Giovanna Quaglia – non ha ancora definito le priorità di edilizia sanitaria e non può quindi aderire alle proposte del PD. Questo, nonostante la Giunta sia pienamente operativa da sette mesi. Il nostro emendamento proponeva anche di reperire le risorse necessarie per i nuovi finanziamenti di edilizia sanitaria attraverso l’utilizzo dei fondi europei Fas, la vendita di immobili delle Asl non destinati a finalità istituzionali di valore inferiore ai 250 mila euro, la creazione di un fondo immobiliare delle proprietà della aziende sanitarie regionali.
La cecità con cui è stato detto di no alla nostra proposta è pari solo all’indeterminatezza con cui questa maggioranza procede nella realizzazione del nuovo bilancio. Un documento caratterizzato da un forte indebitamento, nel 2011 un miliardo e duecento milioni di euro in più, senza alcuna traccia di maggior efficienza e lotta agli sprechi, in un quadro che rischia di condurre la Regione Piemonte alla bancarotta nel 2012.
Riproporremo lo stesso emendamento nella discussione in aula, che comincerà la prossima settimana, convinti della bontà della proposta e dell’azione che intendiamo proseguire in Consiglio regionale.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Il San Biagio e gli elettori leghisti

image Pubblichiamo una lettera del coordinatore del circolo PD di Domodossola (Nino Leopardi) al direttore di Eco Risveglio.
Gentile direttore,
approfitto della Vostra ospitalità per un messaggio a quegli ossolani che, normalmente, danno la propria preferenza politica alla Lega (ma anche al PdL) e che sono rimasti perplessi di fronte alla posizione dei propri rappresentanti eletti sulla questione del San Biagio.
A diversi di noi del Circolo PD di Domo, durante la raccolta di firme per la petizione al Presidente Cota per lo sblocco dell’ autorizzazione alla seconda ala di degenza del S. Biagio, è capitato di parlare con concittadini che, dichiarandosi leghisti, in piena sincerità condividevano la nostra iniziativa in difesa dell’ Ospedale. Essi, con altrettanta sincerità, ci dicevano che non potevano firmare un documento PD, appunto perché di “fede” leghista. Ci ha colpiti la chiarezza con la quale, alcuni di essi, motivavano la necessità di mantenere e potenziare il nostro ospedale (la vastità del territorio servito, l’ invecchiamento della popolazione, il favorire lo sviluppo del turismo…) ma, allo stesso modo, ci ha impressionati il senso di smarrimento, di fatalismo, come se opporsi a quanto sta avvenendo fosse uno sforzo vano.
Eh no, cari concittadini leghisti!
Se non lo sapete, ve lo diciamo noi: in Regione, a Torino, non sono lì che aspettano quelli del VCO (e, a maggior ragione, gli ossolani) a braccia aperte. All’ inizio, questo succedeva anche quando, sia in Regione che in Provincia, c’ era il centro sinistra. Per modificare la situazione e spostare investimenti su questo nostro territorio marginale è stato necessario l’ impegno congiunto dei rappresentanti eletti di quella maggioranza, in Regione come in Provincia. Ma dietro – credeteci – c’ era chi, a quegli eletti, ha chiesto continuamente conto del loro operato.
Ora, il nostro scopo non è di “far propaganda”, di elencare la “lista della spesa” fatta per dire “…quanto siamo stati bravi”!
Vogliamo solo segnalarvi che avete eletto , in Regione in Provincia ed al Parlamento, uno “squadrone” che la nostra parte politica non ha mai avuto. Quello “squadrone”, alla prova dei fatti, appare balbettante o, peggio, muto.
Certo, è necessario far cambiare idea a Cota che già a luglio aveva affermato – unico Presidente in Italia – che gli andava bene il taglio della Finanziaria (per il Piemonte sono 400 milioni complessivi)! Lo sappiamo, è difficile, ma Voi, concittadini leghisti (e, più in generale, del centro destra) che credete nella necessità vitale per l’ Ossola di mantenere un Ospedale “efficace”, almeno uno strumento ce lo avete per provare a raddrizzare questa situazione. “Carta e penna” e mandate un messaggio chiaro ai vostri eletti: “il san Biagio si difende ed il consenso non è eterno”.
Noi ci siamo mobilitati perché vediamo buttare all’ aria il delicato equilibrio della Sanità su questo Territorio. Fate anche Voi la vostra parte.
Un cordiale saluto,
Antonio Leopardi, Segretario PD di Domodossola e Trontano.

Presentazione dell’ultimo libro di Giuliana Sgrena:

La Casa della Resistenza e la Biblioteca “Aldo Aniasi” invitano alla presentazione dell’ultimo libro di Giuliana Sgrena “Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq” con la presenza dell’autrice. Giovedì 9 dicembre 2010 ore 21.00 presso la Casa della Resistenza in Via Turati 9 – Verbania Fondotoce.
Introduce: Irene Magistrini Lettura di brani scelti: Flavia Lo Nigro ————————————————————————-
“Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq”
A cinque anni dal suo rapimento, Giuliana Sgrena è tornata in Iraq. Dapprima timidamente, nella regione di confine controllata dai curdi. Poi, finalmente, a Baghdad. Ora la vita, nonostante lo stillicidio di attentati sanguinari, sembra riprendere i ritmi del periodo di Saddam Hussein. La gente torna a mangiare sulle rive del Tigri e le donne riconquistano una visibilità sociale e politica, tanto da abbandonare il velo. Insomma, la nuova strategia americana di accordarsi con gli anziani dei villaggi sunniti ha di fatto tolto spazio politico alla propaganda armata del fondamentalismo islamista. Ma alla vigilia del “disimpegno” americano nell’area, solo alcuni dei problemi paiono essere risolti. Con grande sensibilità umana e giornalistica, Giuliana Sgrena racconta perché.

Giuliana Sgrena
Inviata de “il manifesto”, ha sempre seguito con grande passione l’evolversi della situazione in Iraq, Somalia, Palestina, Afghanistan e Algeria, con particolare attenzione alla condizione delle donne. Collabora anche con RaiNews24, il settimanale tedesco “Die Zeit”, la radio della Svizzera italiana e riviste di politica internazionale.