Agrano e la circonvalazione. Una scelta sbagliata dell’amministrazione Quaretta.

image In una recente riunione del Consiglio di Quartiere di Agrano il Sindaco Quaretta ha affermato che la società Terna si impegnava a finanziare 800 mila euro  come contributo per interventi di urbanizzazione connessi alle opere dell’elettrodotto. Un contributo che si configurava come quota parte dell’intervento di grande circonvallazione promesso dalla Provincia del VCO.
Alle domande e ai dubbi sollevati dall’opposizione, l’amministarzione comunale ha confermato che il costo della circonvallazione è circa 2 milioni di Euro, glissando sui problemi di natura ambientale.
La cosiddetta “piccola circonvallazione”, sostenuta e fatta propria dalla passata amministrazione, viceversa,  sarebbe costata intorno agli 800 mila euro concordati con Terna, o poco più.  Se davvero fossero disponibili altre risorse, sarebbe più logico impegnarle per riqualificare la viabilità cittadina, completare strutture importanti come il nuovo Liceo, finanziare attività di sostegno alle categorie economiche più sofferenti a causa della crisi.
Comunque,sull’impegno di spesa e sugli eventuali tempi  di realizzazione, nessun dato formale.
Come se, per l’amministrazione comunale omegnese, ci si dovesse fidare a scatola chiusa , bastando la parola.Ovviamente non siamo per nulla soddisfatti e anche ad Agrano, dopo che il quartiere si era espresso favorevolmente sull’opera ipotizzata, crescono dubbi, perplessità  e  preoccupazioni.
Sulla vicenda il Pd di Omegna abbiamo predisposto un manifesto pubblico.
Marco Travaglini
coordinatore circolo PD Omegna

Il lavoro, tra crisi e crescita. Incontro lunedì 29.11 a Domodossola con Sen. Ichino e On Damiano.

image Il lavoro, tra crisi e crescita. Le proposte del PD.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà lunedì 29 novembre 2010 alle ore 21 presso il teatro Galletti a Domodossola. Cliccando qui potete scaricare il volantino dell’incontro.
Un dibattito sui temi attuali della crisi economica, sulle non rispote del governo Berlusconi, e sulle proposte ed idee del Partito Democratico. Introduce la serata Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO, partecipa Aldo Reschigna, presidente gruppo consigliare PD Piemonte. A discutere saranno il Senatore Pietro Ichino, membro della Commissione lavoro (Vive sotto scorta per le minacce delle Brigate Rosse che hanno ucciso Massimo D’Antona e Marco Biagi, suoi collegh) e l’onorevole Cesare Damiano, responsabile nazionale del PD “Unità Aziende in crisi, già ministro del Lavoro.
Sono invitati all’incontro i lavoratori, le organizzazioni sindacali ed economiche, i cittadini. Pietro Ichino (chi è).
è docente ordinario di Diritto del lavoro all’Università statale di Milano. Ha svolto l’incarico di deputato dal 1979 al 1983, come indipendente di sinistra nelle file del PCI. Nel 2008 è stato eletto senatore nella circoscrizione della
Lombardia per il Partito Democratico ed è membro della direzione nazionale del PD. Vive sotto scorta per le minacce delle Brigate Rosse che hanno ucciso Massimo D’Antona e Marco Biagi, suoi colleghi.
Cesare Damiano (chi è)
E’ stato un importante sindacalista nella CGIL, segretario generale della FIOM negli anni ’90. Entra in politica con la nascita dei Democratici di Sinistra. Nel Governo Prodi dal 2006 al 2008 ha ricoperto la carica di ministro del lavoro. Onorevole, membro della commissione lavoro, dal febbraio 2010 è responsabile per il PD nazionale del settore “unità aziende in crisi”.

Organizza
Gruppo consiliare regionale PD,
Coordinamento provinciale PD VCO,
Circolo PD Domodossola e Trontano

PD – Ufficio stampa

Porta a Porta … non in tv.. ma nelle case dei cittadini

image Dopo i gazebo organizzati tra sabato e domenica scorsi (se pur penalizzati dal maltempo) prosegue la mobilitazione nazionale del Partito Democratico anche nel VCO.
Il prossimo week end (il 27 e il 28 novembre) si svolgerà il "Porta a porta" per consegnare il nostro materiale nelle case dei cittadini del VCO, e che vedrà impegnati tutti i circoli PD che, con i loro militanti, faranno il "giro" dei quartieri e dei principali comuni del nostro territorio.
Omegna, Domodossola, Gravellona Toce, Verbania, Mergozzo, Valle Antrona, Baveno, Piedimulera, Varzo, Stresa, Cannobio, Crevoladossola, Villadossola sono i principali comuni interessati.
inoltre sono previsti anche alcuni gazebo: sabato 27.11 dalle ore 09.30 in Piazza Dante a Baveno e a Domodossola sempre al mattino davanti al Municipio; a Vogogna venerdi 26 con un gazebo a partire dal mattino presto in occasione del mercato settimanale, sempre in zona chiesa
Distribuireno materiale contro le scelte del governo Berlusconi perché "la pazienza è finita", e di presentazione delle proposte del PD in materia di sanità, lavoro, contrasto alla precarietà, scuola, famiglie, infrastrutture, pari opportunità, costi della politica, ambiente, evasione fiscale, nuovo patto sociale.

FRONTALIERI, Campagna del PD

image l’ingranaggio di un orologio con una rotellina chiaramente tricolore e una scritta inequivocabile: “100% Swiss Made? Altro che ratt… Senza frontalieri la Svizzera si ferma”. Firmato Partito democratico.
E’ la contro-campagna del Pd, con affissioni che saranno fatte sui territori di confine e volantinaggio alle dogane, a sostegno dei lavoratori frontalieri – oggetto di attacchi da parte dell’Udc ticinese (niente a che vedere con
l’omonimo partito italiano e molto più a destra) – un’iniziativa portata avanti insieme dalle Federazioni del Pd di Sondrio, Como, Varese e Verbano-Cusio- Ossola, presentata nei giorni scorsi nella sede del partito a Varese, dal capogruppo e dai consiglieri delle province a ridosso del confine, assieme al capogruppo regionale del Piemonte per la provincia Verbano-Cusio-Ossola Aldo Reschigna. Il messaggio del Pd è chiaro: “I frontalieri sono una componente fondamentale per permettere all’economia del Canton Ticino e della Confederazione elvetica di funzionare. Abbiamo scelto come prodotto simbolo dell’economia svizzera un orologio, i cui meccanismi, da sempre sinonimo dell’efficienza elvetica, funzionano grazie al lavoro di tanti frontalieri che ogni giorno all’alba si alzano e attraversano i confini”.
In quest’ottica di sostegno ai lavoratori è diventato protagonista della battaglia del Pd anche il Piemonte, come ha detto Aldo Reschigna, capogruppo del Pd: “Per quel che ci riguarda, i frontalieri coinvolti in questo problema non si recano al lavoro solo in Ticino, ma anche nel Vallese. Si parla di migliaia di persone e altrettante famiglie. Quando c’è crisi bisogna gestire le reciproche paure, altrimenti si mette in discussione quella che per anni è stata una reciproca ricchezza. Si tenga conto, oltre tutto, che di solito vengono coinvolte professionalità molto elevate. Ma la questione non si può affrontare costruendo muri: serve una stagione di nuove politiche transfrontaliere che coinvolgano le comunità locali e le abitudini ad affrontare problemi e a scommettere assieme su scelte che possono portare
COMUNICATO STAMPA
Gruppo Consiliare
Partito Democratico
Torino, 19 novembre 2010

Centro antiviolenza sulle donne del VCO: c’è il rischio di un vuoto operativo!

image Il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, rischia per il VCO di non essere onorato come dovrebbe.
Nel VCO esiste un Centro antiviolenza sulle donne: una struttura dove le donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e abusi sessuali intra ed extra familiari possano ricevere, oltre all’accoglienza, aiuto concreto per superare le situazioni di grave disagio in cui versano.
Finora l’assistenza alle donne in difficoltà è stata garantita dallo “Sportello Donna” della Provincia gestito dalla cooperativa “la Bitta”, la cui convenzione con l’Amministrazione Provinciale per la gestione del servizio scade il 30 novembre, senza che, al momento, gli Enti locali e i Consorzi sociali del nostro territorio abbiano provveduto a istituire il Centro antiviolenza del VCO e senza che dalla Regione del presidente leghista Cota siano state trasferite le risorse previste per la completa attuazione della normativa. Infatti, la legge Regionale n. 16 del 29/05/2009, avente per oggetto “Istituzione dei Centri antiviolenza con case rifugio”, contempla siano istituiti, in ciascuna Provincia piemontese queste strutture gestiti dai Comuni o dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.
Si prospetta dunque, tra il 30 novembre, data di chiusura dello “Sportello Donna” provinciale, sino all’istituzione del nuovo Centro antiviolenza previsto dalla L.R. n. 16/2009, un “vuoto” operativo che peserà in modo grave sulle donne del VCO che necessitano di sostegno a seguito di maltrattamenti e abusi sessuali.
Su questo caso il Gruppo provinciale del PD in consiglio provinciale ha presentato un’interpellanza urgente al Presidente Nobili per sapere quale sia il numero delle utenti che si sono rivolte nei tre anni di attività allo “Sportello Donna” e, soprattutto, quali misure ha in progetto la Giunta Provinciale per tenere attivo il servizio in attesa della completa attuazione delle novità introdotte dalla Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009. 
Il rischio serio è che ci sia un vuoto operativo. Non si può dismettere un servizio così delicato rivolto alle donne in difficoltà, senza avere la certezza di una continuità operativa.
 
PD – Gruppo Provinciale
PD _ Coordinamento provinciale

Qui trovate il testo integrale dell’interpellanza

Al Presidente della Provincia del  Verbano Cusio Ossola

La Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009, avente per oggetto “Istituzione dei Centri antiviolenza con case rifugio”, contempla siano istituiti, in ciascuna Provincia piemontese, delle strutture ove le donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri e abusi sessuali intra ed extra familiari possano ricevere, oltre all’accoglienza, aiuto concreto per superare le situazioni di grave disagio in cui versano.

La normativa citata prevede che i Centri antiviolenza siano istituiti e gestiti dai Comuni o dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Finora l’assistenza alle donne in difficoltà è stata garantita dallo “Sportello Donna” della Provincia gestito dalla cooperativa “la Bitta”, la cui convenzione con l’Amministrazione Provinciale per la gestione del servizio scade il 30 novembre, senza che, al momento, gli Enti locali e i Consorzi sociali del nostro territorio abbiano provveduto a istituire il Centro antiviolenza del VCO e senza che dalla Regione siano state trasferite le risorse previste per la completa attuazione della normativa.

Si prospetta dunque, tra il 30 novembre, data di chiusura dello “Sportello Donna” provinciale, sino all’istituzione del nuovo Centro antiviolenza previsto dalla L.R. n. 16/2009, un “vuoto” operativo che peserà in modo grave sulle donne del VCO che necessitano di sostegno a seguito di maltrattamenti e abusi sessuali.

Tutto ciò premesso e considerato

SI INTERPELLA  LA S.V.

per sapere quale sia il numero delle utenti che si sono rivolte nei tre anni di attività allo “Sportello Donna” e, soprattutto, quali misure ha in progetto la Giunta Provinciale per tenere attivo il servizio in attesa della completa attuazione delle novità introdotte dalla Legge Regionale n. 16 del 29/05/2009.