Festa Democratica ad Omegna da giovedi’ 15 luglio a lunedi’ 19 luglio .

image Si svolge da giovedi’ 15 luglio a lunedi’ 19 luglio ad Omegna, in Fr Crusinallo presso il piazzale ex Bialetti in Via IV Novembre, la Festa dei Democratici.
Oltre alla buona cucina (con ristorante e servizio ai tavoli) ricordiamo:
– musica dal vivo: Giovedì 15 luglio Esibizione della scuola di ballo di Laura e Moreno Bionda; Venerdì 16 luglio: si canta e si balla con MARY PER SEMPRE; Sabato 17: Orchestra Emanuele Di Bari; Domenica 18 luglio: la musica di Francesco Simone; Lunedì 19 luglio: si balla con il maestro Paolo Reina.
– Alla festa è disponibile una libreria che, quest’anno, avrà come argomenti caratterizzanti le favole di Gianni Rodari e i testi di autori locali. Domenica 19, dalle 16.00 giochi per i bambini.
I dibattiti saranno incentrati su due importanti temi: la questione LAVORO (giovedì, alle 19), la qualità della AMMINISTRAZIONE LOCALE (venerdì, alle 19).
– Tutti sono invitati (grandi e piccoli, ciclisti o semplici amanti delle passeggiate in bici) alla OMEGNA IN BICI di (10 Km circa) che avrà luogo – con partenza e arrivo presso l’area della Festa – nella serata di LUNEDI’ (ritrovo ore 18.30). Iscrizione 2 € – Premi al gruppo più numeroso, al più giovane e al più anziano. Aperitivo o bevanda al termine.

Non è un paese per vecchi!

Festa Democratica a Villadossola, ore 18: «Non un paese per vecchi! Tra nuove e vecchie intolleranze. Incontro con le esperienze-speranze-culturali giovanili del VCO». Partecipano i rappresentanti delle associazioni giovanili, Kloaka, Samsara, Cool, Face Like a Frog, perchéNo?, Punchcale Production, Illegittimidiharbert e altre. Introduce Alberto Nobili della segreteria PD VCO. Modera Marco Tartari, Segretario Giovani Democratici, Interviene Giovanni Campagnoli, resp. Vedogiovane e Rete politiche giovanili.it

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO !

"Un’opinione pubblica bene informata è la nostra corte suprema. Perché ad essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l’indifferenza popolare o gli errori del governo; una stampa onesta è lo strumento efficace di un simile appello" (da Sul giornalismo, Bollati Boringhieri,  Joseph Pulitzer 1847 – 1911, giornalista ed editore ungherese naturalizzato statunitense).
Il nostro sito oggi 9 luglio aderisce alla giornata del silenzio decisa dall’Fnsi contro il DDL intercettazioni voluto dal Governo Berlusconi. Stiamo con i giornalisti che scioperano a tutela dei cittadini, cui la legge nega il diritto di essere liberamente informati, cioè di conoscere e di sapere, e dunque di rendersi consapevoli e di giudicare a ragion veduta.
NO ALLA LEGGE BAVAGLIO !
 

Ricorsi: lo “smemorato” Marinello.

image “Brutta storia quella dei ricorsi”. Ha titolato così un suo intervento nei giorni scorsi sulla stampa locale Michele Marinello, ex sindaco di Domodossola ed attuale consigliere regionale. A seguire una filippica sullo scippo della volontà del popolo, contro “la vergogna dei ricorsi” ecc.
Il riferimento è al ricorso, presentato da alcune forze del centro sinistra, contro presunte gravi irregolarità nella presentazione di alcune liste che appoggiavano il presidente Cota alle ultime elezioni regionali.
Come al solito gli esponenti della Lega Nord (e del centro destra) hanno la memoria corta.
Marinello non si ricorda che a Domodossola nel 1996 quando il centro destra (di cui faceva parte anche l’ex sindaco) non aveva gradito la vittoria elettorale di stretta misura del sindaco Cattrini, aveva presentato ricorso formale che, solo dopo due anni di carte bollate, ricorso al TAR, avvocati, si era risolto a favore dell’amministrazione comunale Cattrini?
Marinello non si ricorda la vittoria di Prodi nel 2006, con gli attacchi per il voto “truccato” ( a dire del centro destra) e i conseguenti ricorsi ed appelli? Marinello non ricorda che il “precedente pericoloso”, che a suo dire sarebbe questo ricorso delle regionali Piemontesi, c’è già stato con il centro destra nel 2000, dopo le elezioni regionali in Molise da loro perse, che presentò ricorso proprio sulla presentazione delle liste (e si tornò a votare)?
Adesso gridano allo scandalo, allo scippo della volontà popolare, ma in questi precedenti casi a lor signori è parso normale, invece, avviare dei ricorsi, senza tenere conto della volontà degli elettori.
l’ex sindaco Marinello ritiene inopportuno il ricorso in atto sebbene in questo caso non c’è in discussione il rifiuto di accettare la vittoria di Cota, ma la contestazione di regole e leggi (eventualmente) infrante che non possono valere solo per alcuni e per altri no.
Ricordiamo a Marinello che la volontà popolare non può superare le leggi e la costituzione vigente. Basta citare l’articolo 1 della costituzione: “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
E se la legge sulla presentazione delle liste è farraginosa la cambino. Governano a Roma, in regione Piemonte e in provincia del VCO e sembrano invece un partito d’opposizione, sembra che a Roma e nelle poltrone dei ministri ci sian altri e non Bossi, Maroni o Calderoli (basta che la nuova legge non la facciano fare a Berlusconi, lui consentirebbe solo la presentazione delle sue di liste – ci sia consentita la battuta -).
Vorrei suggerire all’ex sindaco Marinello che, in questa situazione, sarebbe più dignitoso aspettare con pazienza l’operato della giustizia che per quanto ci riguarda farà il suo dovere, qualunque sia il risultato di questo ricorso.
Non credo che Marinello e la Lega potranno vantare altrettanta tranquillità nell’accogliere un eventuale giudizio per loro negativo.

Lilliana Graziobelli
Segretario PD VCO

PD Ufficio Stampa

Incontro con Sergio Chiamparino

Venerdì 6 agosto ore 18.oo alla Festa democratica alla Lucciola di Villadossola: incontro con Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. Intervistato da Maurizio De Paoli, caporedattre di Famiglia Cristiana, sui temi dell’attualita’ politica. Modera Lilliana Graziobelli, segretario provinciale PD VCO, interviene Marzio Bartolucci Sindaco di Villadosola

Dal Governo una nuova gabella sui ruderi da accatastare

image Altro che federalismo. Dal Governo una nuova gabella sui ruderi da accatastare. Altro centralismo, burocrazia e spese a carico dei cittadini di montagna.
Una “bella” sorpresa è arrivata, dal governo Berlusconi, per i cittadini delle zone di montagna.
Come se già non bastasse questa manovra finanziaria che taglia fondi alle amministrazioni e i servizi ai cittadini.
Infatti, l’articolo 19 comma 14 del Decreto Legge del 31 maggio 2010 n° 78, in merito alla conformità dei dati catastali di fabbricati oggetto di atto notarile, ha sancito, a partire dal 1° luglio 2010, l’obbligatorietà di denunciare al Catasto Fabbricati tutti i fabbricati rurali oggetto di compravendita, permuta, donazione, divisione, cessione di quote, costituzione di servitù ecc.
“Tutti – sottolinea Stefano Costa del gruppo provinciale del PD – significa anche i ruderi o quei fabbricati ancora in piedi, numerosissimi in ogni comune della nostra Provincia, ubicati in aree marginali boscate, non raggiungibili da strade e difficilmente recuperabili anche in futuro ma oggetto, in particolare, di atti di divisione ereditaria”. Ferma restando l’esenzione da imposte e da dichiarazione al Catasto Urbano precisata dall’Agenzia del Territorio, dopo l’invio dei numerosi avvisi di accertamento degli scorsi mesi, in questo caso l’obbligatorietà risulta invece inevitabile ogni qual volta ruderi o vecchie stalle in luoghi remoti saranno oggetto di atto notarile.
“Ne consegue – afferma sempre Costa – che, volendo procedere comunque all’atto in questione, il proprietario o i proprietari dovranno farsi carico, oltre che delle spese notarili già cospicue, di spese tecniche aggiuntive orientativamente tra i 300 (per i ruderi) ed i 600 euro (per stalle e casere ancora in piedi) in più per ogni fabbricato oggetto dell’atto notarile in questione”.
“E’ un’altra gabella che va a colpire i territori marginali e di montagna – afferma Lilliana Graziobelli segretario provinciale PD – aggiunge burocrazia e va in una direzione diametralmente opposta alla necessità di agevolare gli accorpamenti fondiari in montagna, che a parole è sostenuta anche dalla Provincia del Vco, ma che è resa in questo modo più difficoltosa dal Governo Centrale. Interverremo nelle sedi istituzionali per denunciare questa scelta e chiedere un immediato dietrofront”.

Comunicato stampa
Coordinamento Provinciale PD VCO
Gruppo consigliare PD in Provinciale

PD Ufficio stampa