Rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 .

Sabato 31 Luglio – ore 21.00 VOGOGNA (VB) / Delle Valli dell’Ossola Piazza Pretorio Assemblea Teatro
– Giovedi’ 12 Agosto – ore 21.00 DRUOGNO (VB) / Delle Valli dell’Ossola Piazza della Chiesa Tékhné
– Martedi’ 31 Agosto – ore 21.00 CANNOBIO (VB) / Val Grande, Alto Verbano e Cannobina Piazza 27-28 Maggio Accademia dei Folli.
Sono le tre iniziative che si svolgeranno nel VCO in occasione della IV rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 che dal 9 luglio al 3 settembre 2010 interesserà 31 Comuni montani del Piemonte.
Lunedì 28 giugno, a Torino, il Consiglio regionale del Piemonte, il Comitato regionale Resistenza e Costituzione e il Comitato provinciale Resistenza, Costituzione, Democrazia hanno presentato la rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 , che si svolge da 9 luglio al 3 settembre in 31 Comuni montani. Alla conferenza stampa, tenutasi nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, sono intervenuti il presidente e i vicepresidenti del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, Roberto Placido e Riccardo Molinari, gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza; la consigliera provinciale di Torino, Caterina Romeo; il presidente dell’Uncem piemontese, Lido Riba; i sindaci dei Comuni e i presidenti delle Comunità montane in cui sono programmate le serate dalla rassegna.
La rassegna estiva è giunta quest’anno alla sua quarta edizione: quattro compagnie teatrali (Assemblea Teatro, Accademia dei Folli, Associazione Culturale Compagnia3001, Associazione Culturale Tékhné) mettono in scena letture sui temi della Resistenza, con una voce recitante accompagnata dal pianoforte o dalla fisarmonica.
I Comuni montani coinvolti nell’iniziativa sono 31, distribuiti su tutte le otto province piemontesi (13 a Torino, 8 a Cuneo, 3 nel VCO, 2 a Biella, 2 ad Alessandria, 1 ad Asti, 1 a Novara, 1 a Vercelli).
“In una regione che ha fatto tanto per la Resistenza – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo – è importante che non si perda la memoria dei fatti accaduti nelle nostre valli: episodi e storie che hanno avuto come protagonisti molti giovani di allora”.
“Nei piccoli Comuni dove spesso non arrivano i grandi spettacoli – ha detto il vicepresidente Roberto Placido – arrivano invece momenti di teatro che raccontano la Resistenza, perché non se ne parli solo il 25 aprile ma anche in periodi di vacanza, per non dimenticare”.
“Sono davvero entusiasta – ha aggiunto il vicepresidente Riccardo Molinari – per la collaborazione che si è realizzata tra i diversi enti per condividere la memoria dei fatti della Resistenza attraverso il teatro e la musica: un bel modo per avvicinare anche i giovani a questi temi spesso considerati difficili”.
Per il Comitato Resistenza della Provincia, che per la prima volta ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa, è intervenuta la consigliera Caterina Romeo e per l’Uncem il suo presidente Lido Riba, erano presenti anche 11 rappresentanti dei Comuni e delle Comunità montane coinvolte nel progetto.
La rassegna, in questi anni, ha riscosso un indubbio successo che ha visto, edizione dopo edizione, crescere il numero degli appuntamenti: dalle 4 rappresentazioni del 2007 alle 18 del 2008, dalle 25 del 2009 fino alle 31 di quest’anno.

l’incremento delle date (quasi il 20% in più sull’anno precedente) è stato possibile grazie alla collaborazione con la Provincia di Torino.
l’inaugurazione ,con il primo spettacolo, è prevista per venerdì 9 luglio alle 21 a NOVALESA , in Val Cenischia, nel Teatro Parrocchiale (via Ghetto), con la partecipazione di tre delle quattro compagnie teatrali: Accademia dei Folli, Assemblea Teatro, Associazione Tékhné.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero ed iniziano alle 21, salvo due date pomeridiane (a Prali e a Quincinetto domenica 1 agosto alle 16 e alle 16.30).
Dal ’45 ad oggi il tempo è letteralmente volato e spesso i giovani percepiscono questa pagina di storia come “antica”, ma il teatro può aiutare, in tante sere d’estate, a riavvicinare giovani e meno giovani alle origini della nostra libertà. Questo, in fondo, è lo scopo – o se si vuole, la “scommessa” – della rassegna Voci dei Luoghi.

Per Assemblea Teatro la scelta artistica è frutto di tre anni di lavoro con i protagonisti incontrati nelle differenti vallate. Tanti racconti ascoltati, letti, recuperati in piccole biblioteche sono divenuti una pièce interpretata da Marco Morellini e Gisella Bein con il giovane Andrea Castellini a rappresentare i giovanissimi che l’8 settembre si trovarono a scegliere e in poche ore a combattere su fronti avversi. Un ritorno poi quello di Margherita Casalino, che tre anni fa con la direzione artistica di Assemblea Teatro ha iniziato questo lungo ed importante percorso di lettura e memoria.
Oggi con un nuovo gruppo Compagnia3001 presenta un lavoro che nasce dal suo percorso attoriale ed artistico.
l’Accademia dei Folli, come sua consuetudine, farà interagire parole e musica presentando un nuovo testo appositamente elaborato da Emiliano Poddi dove all’attore faranno da contrappunto canzoni della e sulla Resistenza.
Si aggiunge il lavoro della giovane compagnia Téchné che vuole inserire un nuovo linguaggio, quello di corpo e movimento, unito al video, per raggiungere il pubblico con un lavoro emozionale.

IN PROVINCIA DI NOVARA E VCO

Convegno Enichem: le risposte alle polemiche di Legambiente

image Pubblichiamo la lettera inviata al Direttore della Stampa, da Gianni Desanti della segreteraia provinciale del PD, in merito alle polemiche di Legambiente sul convegno di sabatao scorso a Pieve vergonte.
A proposito del convegno sulla bonifica ExEnichem
Amelia Alberti ha una caratteristica unica: quella di essere una persona con certezze assolute, le sue. Il commento che ha inviato a “La Stampa” ne è un esempio brillante. Dichiara che nessuna associazione ambientalista è stata coinvolta nel convegno organizzato sabato scorso a Pieve Vergonte da PD, IDV e SEL e lascia intendere che la scelta fosse sicuramente voluta perché si vorrebbe far passare qualunque bonifica pur di salvare qualche posto di lavoro. Tanto per smentire quanto dichiarato dalla signora Alberti, riporto qui di seguito l’E mail da me ricevuta il 4 giugno dalla Direzione nazionale di Legambiente che, interpellata, ha rinunciato ad intervenire per impegni precedentemente assunti.
Gentile Gianni Desanti,
mi spiace comunicarle che sia io che Stefano Ciafani in quella data siamo impegnati. Io sarò su Goletta Verde e Stefano ad un’iniziativa a Vicenza. Per cui nonostante sia un tema, quello del futuro per la chimica in Italia, su cui siamo più volte intervenuti come Legambiente e a cui teniamo molto, non potremo partecipare alla vostra iniziativa
un saluto,
Giorgio Zampetti
Coordinatore Ufficio Scientifico
Direzione nazionale di Legambiente

Analogo cortese diniego ci è pervenuta anche dalla responsabile regionale di Legambiente Vanda Bonardo. La signora Alberti, invitata e presente al convegno, invece di abbandonare ad un certo punto la sala, avrebbe potuto tranquillamente intervenire in sede di dibattito.
Nel merito delle argomentazioni di Amelia Alberti dico solo che sono opinioni rispettabili, ma non necessariamente condivisibili in quanto la tesi che abbiamo voluto sostenere nel convegno (e di cui siamo convinti) è che la difesa dell’ambiente non è per nulla in alternativa con il mantenimento di attività produttive. l’urgenza, poi, di fare una bonifica accettando anche dignitosi compromessi nasce dalla consapevolezza che, in questi anni, si sono costruiti progetti e ipotesi di intervento condivisi e del tutto rassicuranti sul piano tecnico e scientifico. E’ evidente anche un altro dato di fatto: ogni anno di ulteriore ritardo per trovare immaginifiche soluzioni perfette è sicuramente un danno grave per l’ambiente, mentre l’attuazione di quanto già concordato sarebbe un enorme passo in avanti. l’insieme delle proposte che emergono dal convegno di Pieve Vergonte è riassunto in un documento che è consultabile sul sito www.sentiredemocratico.it

Gianni Desanti
responsabile Ambiente della segreteria provinciale del PD e uno degli organizzatori del convegno

Venerdì2 luglio: sciopero e manifestazione ad Omegna della CGIL

image Riceviamo e pubblichiamo l’appello della CGIL sulla manovra finanziaria decisa dal Governo e sugli effetti che ricadranno sui servizi e sui lavoratori.
SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 2 LUGLIO 2010 e manifestazione organizzata a livello provinciale ad OMEGNA, con concentramento alle ore 9.30 davanti ai cancelli della fabbrica BIALETTI e con un corteo e comizio conclusivo nella piazza XXIV Aprile sotto il Municipio di Omegna.
È possibile, per chi avesse delle difficoltà per recarsi ad Omegna, farlo in pullman con parrtenze da:
DOMODOSSOLA – stazione FF.SS. alle ore 8.15, con fermata a VILLADOSSOLA (Bar Buonumore ore 8.20)
VERBANIA INTRA – Piazzale FLAIM ore 8.30, con fermata a PALLANZA (P.ZZA Gramsci ore 8.35)
Il rientro è previsto al termine della manifestazione attorno alle ore 12.00. Per poter prenotarsi, ed è possibile già farlo presso la Funzione Pubblica CGIL VCO, inviando una mail a: fpcgilvb@libero.it indicando nominativo, Ente di appartenenza ed il posto scelto per la partenza (Domodossola o Verbania), oppure telefonando direttamente al mio numero di cellulare (335 / 7503342) od a quello di Maurizio Pagliari (335 / 7443832).

NO AI TAGLI SUL LAVORO PUBBLICO
E SUI SERVIZI AI CITTADINI!
La manovra economica del Governo è iniqua ed inefficace.
– Vengono colpiti solo i lavoratori pubblici, con il congelamento delle retribuzioni, il taglio del salario accessorio e il sequestro della liquidazione e i lavoratori tutti con l’attacco al diritto alla pensione.
– Invece di combattere la precarietà nel P.I. si tagliano le risorse per i contratti a tempo determinato.
– Si accelerano i tempi per l’attuazione discriminatoria che impone alle sole donne del P.I. la pensione di vecchiaia a 65 anni. Per tutti vengono ritardati i tempi per andare in pensione.
– Vengono tagliati drasticamente i finanziamenti a Regioni ed Enti Locali, peggiorando così qualità e quantità dei servizi.
– Si continua nella politica dei condoni che hanno devastato il territorio e prodotto immoralità diffusa.
Ancora una volta si sceglie di non colpire privilegi e ricchezze, di non fare vere politiche di lotta all’evasione fiscale, di non tassare rendite finanziarie e grandi patrimoni e di fare demagogia con fantomatici tagli ai grandi manager o alla politica.
La sostanza è che chi guadagna un milione di euro non paga nulla di questa manovra e chi invece, da impiegato pubblico, ne guadagna 1.200, ne sosterrà il peso e i sacrifici.
Basta solo questa constatazione per definire l’ingiustizia della politica del governo e gli interessi che si vogliono tutelare e garantire.