Il piano per il lavoro della Giunta regionale è insufficiente. Le proposte del PD

image Illustrato ieri in una conferenza stampa presso la sede Pd a Verbania, dal capogruppo in consiglio regionale Aldo Reschigna , la posizione del PD sulla recente proposta del presidente Cota sul tema del lavoro.
Potete cliccare qui per vedere servizio televisivo
Conferenza stampa in cui è stato illustrato il dossier preparato sulle 25 misure assunte dal piano, affiancate dai tagli contenuti nell’assestamento di bilancio, con i riflessi negativi che avranno sull’economia piemontese. (chi volesse ricevere il dossier del PD lo richieda a info@partitodemocratico.vb.it ).
“Il piano per il lavoro della Giunta regionale è insufficiente di fronte alla crisi che attanaglia la nostra Regione e alla manovra di bilancio che, con i tagli previsti, deprime l’economia piemontese. Il vero problema è la politica bicefala della Giunta Cota”, ha spiegato il capogruppo regionale PD, “che da un lato promette iniziative per il rilancio dell’economia con il piano per il lavoro, e dall’altro, con l’assestamento di bilancio, taglia pesantemente gli investimenti, che rappresentano la politica più immediata per sostenere le attività economiche e l’occupazione”. “l’esempio del turismo è sintomatico”, aggiunge Reschigna. “Il piano prevede 5,5 milioni di € per investimenti nelle strutture turistiche che creano occupazione, ma l’assestamento toglie al settore oltre 35 milioni, di cui 26 in investimenti, con evidenti riscontri negativi sul piano occupazionale”.
Il piano poi non solo non è nuovo, perché 20 delle 25 misure previste sono state già adottate dalla Giunta Bresso, ma gode di risorse minori rispetto a quanto speso nel 2009 sul lavoro dalla precedente Giunta.
“Una delle poche misure nuove” ricorda Reschigna ,”la deducibilità sull’Irap di 15 mila € in tre anni per nuove assunzioni a tempo indeterminato, non essendo cumulabile con altri incentivi, viene surclassata da una norma già in vigore nel cuneo fiscale che permette di dedurre i contributi Inps più un rimborso forfettario di 4.600€. Un incentivo molto più conveniente per un imprenditore”.
“Mancano due tasselli fondamentali, il sostegno al reddito e le politiche sociali, due elementi che i sindacati considerano pregiudiziali all’applicazione del piano. La precedente Giunta aveva destinato 35 milioni di € al sostegno al reddito dei lavoratori che non godono di ammortizzatori sociali. Azzerarli vorrà dire non solo non affrontare
l’emergenza, acuita ulteriormente dal taglio delle politiche sociali, ma anche deprimere l’economia accentuando la caduta della domanda e dei consumi”.

Polemica Dirigenti-Zacchera: un ordine del giorno della minoranza

image Ieri sera, nel corso della Conferenza dei Capigruppo i rappresentanti di Pd Rolla e De Ambrogi, del Gruppo Autonomo (Zanotti). dell’IDV (Bombace), del  Gruppo Comunista (Di Gregorio), conché il vicepresidente Varini hanno sottoscritto e presentato l’allegato Ordine del Giorno, che sarà discusso nella prossima seduta di Consiglio Comunale.
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Verbania
 Premesso che nei mesi di maggio e giugno da parte del sindaco e del consigliere comunale Cattaneo sono state rese agli organi di stampa le seguenti dichiarazioni, che coinvolgono il profilo professionale dei dirigenti e dei dipendenti del Comune di Verbania, nonché i comportamenti degli amministratori comunali nell’arco di molti decenni:
1. "E non è forse coraggio…..cancellare iniziative discutibili come Bicincittà o risolvere la questione della scuola Toscanini o del Ccr? Ogni scelta aveva dietro un vecchio centro di pressione, una clientela elettorale, un ‘nido’ d’interessi. Intanto ho cambiato il segretario generale ed è stato avviato il turn over dei dirigenti. Mi si vuol dire dove non ho abbastanza coraggio?".  Dichiarazioni di Marco Zacchera a Eco Risveglio, maggio 2010;
2. “Ritengo che parte della struttura non collabori come avvenuto in passato con le amministrazioni di centrosinistra. Non sto dicendo che l’apparato burocratico non lavori, ma prima esisteva un amalgama ideologico tra amministratori e struttura, e questo poteva dare una spinta in più all’azione. Credo che Zacchera poteva dare qualche segnale in più in questa direzione e non limitarsi a cambiare solo il segretario comunale".
        Dichiarazioni di Valerio Cattaneo al quotidiano on-line “Verbania News”, 14 giugno 2010
3. “A Reschigna confermo ed interpreto autenticamente la mia considerazione riguardo "l’amalgama ideologico tra amministratori e struttura" e che Zacchera, a mio parere, poteva cambiare qualcosa di più oltre il Segretario generale. Reschigna vuole negare l’evidenza? Vive in un altro mondo? Mi sembra che affermare che in 64 anni il centro sinistra abbia " assunto " (ovviamente legittimamente e nel rispetto delle regole, ci mancherebbe) buona parte dei dipendenti di "area" sia un fatto. Questo non vuole dire che chi opera nella struttura sia di parte e lavori male quando ad amministrare ci sia il centro destra. I nostri dipendenti sono seri e professionali e questo mai mi sono sognato di metterlo in discussione (qualcuno strumentalizzando mie dichiarazioni invece ha interesse a mistificare la realtà) anzi in 15 anni di minoranza ho avuto modo di apprezzarne la disponibilità. Negare però che con le amministrazioni di centro sinistra ci fosse un maggiore feeling mi sembra veramente troppo. Per quanto riguarda i Dirigenti, fossi stato in Zacchera ne avrei cambiato qualcuno, anche per dare un segno di discontinuità che certamente il nostro elettorato avrebbe apprezzato.”
        Dichiarazioni di Valerio Cattaneo al quotidiano on-line “Verbania News”, 15 giugno 2010
4. “Circa i dipendenti credo che quasi tutti facciano onestamente il proprio dovere. Poi che ‘curiosamente’ molti cognomi siano gli stessi di noti esponenti della sinistra cittadina e non viceversa..beh, è sicuramente solo una pura e semplice combinazione… Diciamo che qualche volta si chiederebbe di fare qualcosina di più del puro e semplice "dovere", non è un obbligo ma questione di coscienza.”     
        Dichiarazioni di Marco Zacchera al quotidiano on-line “Verbania News”, 14 giugno 2010
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Rilevata la gravità di affermazioni come quelle che accusano genericamente e indistintamente i dipendenti comunali di esprimere “un amalgama ideologico” con gli amministratori di centrosinistra”; o quella che “la struttura [comunale] non collabori come avvenuto in passato” con l’attuale Amministrazione, sostenendo come “con le amministrazioni di centro sinistra ci fosse un maggiore feeling”; o che tra gli stessi dipendenti comunali “curiosamente molti cognomi [sono] identici a quelli di noti esponenti della sinistra cittadina”, dipendenti ai quali “qualche volta si chiederebbe di fare qualcosina di più del puro e semplice ‘dovere’”;  o che addirittura sarebbe ”un fatto che in 64 anni il centro sinistra abbia ‘assunto’ buona parte dei dipendenti di "area"; o che, infine, il sindaco “poteva cambiare qualcosa di più oltre il Segretario generale; per quanto riguarda i Dirigenti, fossi stato in Zacchera ne avrei cambiato qualcuno, anche per dare un segno di discontinuità che certamente il nostro elettorato avrebbe apprezzato”.

Considerato che queste affermazioni

–    offendono l’immagine professionale dei dirigenti del Comune, i quali per questa ragione hanno chiesto agli autori delle surrichiamate dichiarazioni pubbliche e convincenti smentite, così come hanno riportato organi di stampa locale;

–    denigrano i dipendenti del Comune, accusati genericamente e ingiustamente di svolgere il loro lavoro con maggiore o minore professionalità a seconda del “colore” politico dell’Amministrazione in carica e – per “buona parte” di loro – di dovere l’assunzione al fatto di appartenere ad una ben definita “area” politica;

–    offendono l’immagine degli amministratori che nel corso degli anni si sono succeduti alla guida della città, attribuendo loro atti e comportamenti aventi come obiettivo quello di assumere i dipendenti del Comune in base ad una supposta “area” di appartenenza dei dipendenti stessi e non in base ai requisiti previsti dalla legge;

–    lasciano supporre ai cittadini che in Comune dietro determinate scelte amministrative vi fossero “un vecchio centro di pressione, una clientela elettorale, un ‘nido’ d’interessi”, la cui eliminazione sarebbe stata un atto di coraggio reso manifesto dall’aver “cambiato il segretario generale” e dall’aver avviato “il turn over dei dirigenti”;

–    individuano reiteratamente nell’ex segretario generale del Comune il primo di una serie di dirigenti dell’Amministrazione di cui è stato e sarebbe opportuno l’ “allontanamento” al solo scopo di dare “un segno di discontinuità che certamente il nostro [del Popolo della Libertà e della Lega Nord] elettorato avrebbe apprezzato”;

Ricordato che mai in passato si erano udite accuse tanto dure quanto ingiustificate rivolte dagli amministratori al ruolo, all’azione e al profilo professionale stesso del personale dipendente (dirigenziale e non), il cui lavoro anzi è stato negli anni scorsi di fondamentale importanza per consentire al nostro Comune di raggiungere riconoscimenti di eccellenza a livello nazionale in numerosi settori della vita cittadina e dei servizi pubblici locali;

RICHIEDE

al sindaco di rendere – seduta stante – pubblica ed esaustiva smentita del contenuto delle dichiarazione di cui ai precedenti punti n. 1 e 4;

IMPEGNA

il Presidente del Consiglio Comunale:

– a verificare ed accertare presso l’Amministrazione la portata e la fondatezza delle affermazioni rese dal consigliere comunale Cattaneo, con particolare riferimento all’esistenza di “amalgama ideologico” tra l’”apparato comunale” e le precedenti amministrazioni cittadine, alla dichiarata minore collaborazione tra struttura comunale e amministrazione attuale dovuta a ragioni di diverso “colore” politico, alla denuncia secondo la quale sarebbe “un fatto” che “in 64 anni il centro sinistra abbia ‘assunto’ (ovviamente legittimamente e nel rispetto delle regole, ci mancherebbe) buona parte dei dipendenti di ‘area’”;

– a riferire al Consiglio Comunale, in seduta eventualmente segreta, i risultati della verifica e degli accertamenti compiuti.

GIRO: BOCCIATO A GIUGNO, La consegna del Tapiro verde

image Pubblichiamo due comunicati del circolo PD di Gravellona Toce sulla consegna del tapiro verde e del giudizio su un anno di governo di Giro.. Cliccando qui potete vedere il servizio televisivo in merito.
Il tapiro verde: Un grazie alla lega nord di Gravellona
Il Consiglio Comunale di ieri sera si è aperto con un colpo di scena: la lega di Gravellona esiste! A guardar proprio bene un segnale di vita l’aveva già dato il consigliere padano Calefato con le sue dichiarazioni riportate sull’Eco di mercoledì scorso, ma quella di ieri sera è stata una vera e propria sortita a sorpresa, da parte di quello che si pone ormai chiaramente come il leader carismatico dei rappresentanti padani, l’assessore ai piccoli problemi del cittadino Mario Geraci.
Bisogna dare atto che era anche stato uno dei protagonisti della cattura del temibile “tasso imbalsamato” ma questa volta ha voluto esagerare e prendersi tutta la scena: prima ancora che il sindaco prendesse la parola (temendo che a lui non l’avrebbe mai data) si è lanciato in una dichiarazione che ha coronato il suo primo anno di lavoro facendo dono di un tapiro a noi del gruppo Insieme per Gravellona. E pensare che c’era gente che diceva che la lega nord a Gravellona non combina niente; altro che niente, qui c’è la prova che sono state fatte ore e ore di lavoro a pitturare di verde il tapiro, ad incollargli la scritta lega nord su entrambi i lati, a pianificare i tempi e i modi per la consegna e per finire qualcuno ha addirittura sacrificato il proprio prezioso fazzoletto verde per “vestire” l’ignaro tapiro.
Fra l’altro non si tratta mica di un tapiro qualsiasi, mica si tratta di un tapiro che viene dal prato di Pontida o dalle falde del Po sul Monviso, considerando che l’ha portato Mario Geraci suppongo che arrivi da un piccolo comune di 1.956 abitanti in provincia di Palermo nel parco delle Madonie, che si chiama Geraci Siculo e avrà dovuto quindi affrontare un lungo viaggio per giungere nel nostra piccola città che si trova chiaramente nel nord della Padania, speriamo che si adatti al clima rigido del nord, lui che proviene dal profondo sud, e speriamo che i tapiri locali, notoriamente ospitali ma un pochino, come dire, non razzisti, ma un pochino diciamo diffidenti verso i tapiri meridionali non lo trattino troppo male, in fondo è un regalo, un presente e come tale deve essere accettato; cercheremo noi di proteggerlo da quei tapiracci montanari che parlano solo in dialetto e non vogliono saperne di tapiri immigrati.
A tranquillizzare tutti sulla possibilità che il tapiro siciliano possa essere accettato come fosse uno di noi è arrivato prontamente l’inno di Mameli, a siglare l’inizio ufficiale del Consiglio come promesso dal sindaco recentemente, anche se a dir la verità la stessa serenità che abbiamo visto negli occhi del tapiro non l’abbiamo vista negli occhi dei consiglieri leghisti ma probabilmente era la solita commozione patriottica che ogni italiano doc vive quando sente l’inno nazionale.
Abbiamo accettato allegramente questo simpatico omaggio, più allegramente di quanto siano sembrati loro nel regalarcelo, tuttavia dobbiamo specificare che quello che il buon Mario Geraci ha interpretato come nostro “attapiramento” in realtà è semplicemente una profonda e reale preoccupazione per il modo in cui stanno giocando a fare gli amministratori. Naturalmente non abbiamo intenzione di perdere il senso dell’umorismo ma qualsiasi analisi razionale delle scelte fatte da questa allegra brigata è davvero avvilente.
Ha ragione quando dice che torniamo sempre sugli stessi argomenti, infatti siamo obbligati proprio dai loro stessi atti che inevitabilmente tornano a riaccendere l’attenzione sulle stesse questioni che sono importantissime per la vita di chi vive a Gravellona. Basti pensare alla variazione di bilancio proposta e approvata ieri dalla maggioranza in cui si impegnano 62.000 euro per la sala conferenze della biblioteca, per vedere il sindaco in 3 D mentre arringa il popolo, e si impegnano 180.000 euro per una specie di palestra gonfiabile nel cortile delle scuole elementari dopo averne spesi 40.000 per pagare un progetto (e cestinarlo) che prevedeva anche una palestra vera.
Basti pensare ad un sindaco che afferma allegramente che non riesce a convocare la commissione lavori pubblici perché i tecnici sono professionisti che hanno tanti impegni e quindi per i consiglieri comunali di un comune che impegna sette milioni di euro per farli lavorare non hanno tempo da dedicare per spiegare cosa stanno facendo; un sindaco che afferma tranquillamente che nelle commissioni consiliari si deve applicare un regolamento secondo il quale i consiglieri non potrebbero nemmeno parlare e con una maggioranza che accetta tranquillamente queste versioni senza porsi il minimo dubbio.
Regolamento o non regolamento io credo che nemmeno in Bielorussia e in Birmania si affrontino opere pubbliche di questa entità senza che i consiglieri possano chiedere i dovuti chiarimenti ai tecnici che lavorano alle dipendenze, dirette o indirette, dell’amministrazione stessa nella sede più naturale che è rappresentata proprio dalle apposite commissioni istituite per approfondire le tematiche sulle quali il Consiglio esprime gli indirizzi. Naturalmente si può anche decidere di riunire tutti in un Consiglio Comunale aperto, in cui chiunque può intervenire e chiunque può parlare, anche i consiglieri di maggioranza.
Anche la risposta relativa al Festivalone non ha fugato tutti i dubbi, siamo preoccupati per quello che potrebbe essere il costo reale di tutta l’operazione e dell’incomprensibile trattamento di particolare favore a questa iniziativa rispetto ad altre e ovviamente, forse per deformazione professionale, temo che il ripristino dell’area verde sarà lasciato alle incredibili capacità che ha sempre la natura di cavarsela da sola alla faccia dell’uomo anche se i risultati non sempre coincidono con le aspettative. Si è discusso anche di Granerolo ma è tutto sotto controllo, rimane solo da capire questa faccenda dei rifiuti che quando passa Ernesto Meazza si materializzano davanti a lui per farsi fotografare e quando passano gli assessori in carica spariscono magicamente.
E intanto il tapiro inizia a brucare l’erba di Pedemonte, speriamo non sia indigesta.
Un anno di lavoro: Giro bocciato.
Il sindaco Giro è stato di manica larga quando ai giornali locali si è dato un bell’8 dopo un anno di governo della Città.
Senza perdere tempo a dare voti ci limitiamo a leggere la realtà e vediamo che per ora la sua amministrazione si riduce ad un deludente mix di normale amministrazione vestita da una finta efficienzam aziendalistica, propaganda forte e vuota, provvedimenti discriminatori, assenza totale di investimenti pubblici, tagli al sociale e all’ambiente e frottole che si sgonfiano ogni giorno che passa (protocollo d’intesa per l’ente fiera, spostamento centro islamico, Piano Regolatore in sei mesi, ecc.).
Al vicesindaco Nocilla consigliamo di cambiare il nome dell’Assessorato ai Lavori Pubblici di cui ha la delega perché in città di interventi importanti non se ne vedranno molti nei prossimi anni.
Opere fondamentali come le scuole, la piazza del Consiglio Comunale dei Ragazzi e le piscine sono stati cancellati ma non sostituiti da nulla.
Converrà ribattezzarlo assessorato ai “Lavori Privati”, visto che senza questi la città sembra che non potrà programmare il suo sviluppo.
Agli esponenti della Lega che lamentano una scarsa considerazione da parte del sindaco Giro chiediamo di essere più solerti nel convocare le Commissioni di cui hanno la Presidenza, come quella dei Lavori Pubblici che dovrebbe dirci che fine faranno le piscine. Da un anno si sente solo la voce del Sindaco e i leghisti non si possono lamentare dato che non si esprimono chiaramente sui temi più importanti. Non sappiamo se sono d’accordo sui soldi spesi per il Festivalone, né per quelli destinati a ristrutturare il vecchio edificio prefabbricato delle scuole elementari, né se sono a favore del fantomatico Ente Fiera e del referendum pro-piscine.
Giro parla per tutti, perciò tutti i consiglieri di maggioranza per i prossimi anni se ne facciano una ragione.
Il PD conferma il giudizio espresso qualche mese fa: la città è ferma e per la qualità della vita dei cittadini non si vedono miglioramenti. Almeno se in questo momento di crisi avessero abolito i parcheggi a pagamento in superficie come da programma elettorale !

Il Coordinatore cittadino PD
Roberto Birocco

E Cota… scappa!

image “Presidente Cota, sei scappato per non parlare di Giovine?”
Riportiamo una dichiarazione del capogruppo regionale PD Aldo Reschigna fatta oggi alla fine della burrascosa riunione del consiglio regionale.
“La volontà popolare non può essere sovvertita con furbizie e raggiri”, ha detto il presidente Cota in aula. Per questo, a differenza sua, attendo con rispetto il pronunciamento dei giudici amministrativi sui ricorsi presentati.
“Ricorsi vergognosi”, ha ripetuto. Vergognoso invece per me é che Cota tutti i giorni con le sue dichiarazioni tenti di condizionare e intimidire i giudici amministrativi, e non abbia pronunciato una sola parola di fronte a quanto sta emergendo nell’inchiesta penale contro Michele Giovine, il suo sodale accusato di aver falsificato le firme, colui che in questo modo gli ha garantito i 27 mila voti che gli hanno permesso di vincere le elezioni. La sua squadra se ne è infischiata delle regole del gioco, e Cota accusa gli altri di comportamenti vergognosi.
Confonde il Consiglio regionale con una tribuna elettorale e, alla fine del suo intervento, non ascolta le repliche e scappa.
Annuncia misure per lo sviluppo e intanto taglia gli investimenti.
Annuncia che ridurrà drasticamente le auto blu, e oggi l’assessore ci spiega che le usano undici su dodici membri della Giunta.
Annunci, insulti, disprezzo delle regole e delle istituzioni. Questo si sta rivelando il nostro presidente.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Valentino Castellani sabato a Baveno

image Sabato 26 giugno dalle ore 18.00 a Baveno, presso la sala consigliare del Municipio, si svolgerà un incontro pubblico organizzato dal locale circolo PD di Baveno alla presenza di Valentino Castellani (già Sindaco di Torino e Presidente del Toroc – comitato organizzatore dei Giochi Olimpici 2006).
Il titolo dell’incontro è "Democrazia, Istituzioni, partecipazione politica", e se ne discute con Castellani in quanto attualmente è Presidente della commissione Programma del PD Piemontese.
Alle ore 19.30 ci sarà un aperitivo offerto dal circolo PD, ed a segire una cena alle ore 20.30 (per info e prenotazioni cena tel. Maria Rosa 338 5079825 e Paola 347 4437514).