Rinviato al 10 luglio l’incontro con Pippo Civati.

image Attenzione: l’ iniziativa con Pippe Civati è rimandata al 10 luglio causa concomitanza con l’iniziativa nazionale contro la manovra economica del governo.
ENERGIE PD. Nuove energie per il nostro partito. Energie per rinnovarlo (e quelle rinnovabili).
È questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato da Andiamo Oltre (VCO) con la presenza di Pippo Civati (consigliere regionale lombardo, considerato uno degli esponenti di punta tra i cosiddetti "trentenni" che tentanto di guidare il ricambio generazionale del Partito Democratico).
L’incontro si svolgerà sabato 10 LUGLIO 2010 presso l’area feste La Lucciola a Villadossola.
Programma: Inizio ore 14.00. Apertura di Pippo Civati che illustra il perché dell’idea di "andiamo oltre".
Prima parte: le energie nel Pd, come non farcele scappare.
Introduzione. Analisi dei votanti delle primarie e dei nostri iscritti: Perché, nonostante tutto, questo partito ha grandi potenzialità. Dibattito. Costruzione di un documento finale con relative proposte per la realtà locale.
Seconda parte; le energie rinnovabili. Introduzione. Le potenzialità delle rinnovabili, perché puntare su queste fonti energetiche (per l’ambiente e per l’occupazione). Come difenderle dall’attacco della legge finanziaria che prevede l’abolizione dei certificati verdi e l’azzeramento dei fondi per il ristorno irpef del 55%. Dibattito. Costruzione di un documento finale con relative proposte per la realtà locale.
Terza parte, conclusioni di Pippo Civati
Verso le 19 cena, birra e quant’altro ci pare!
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– – Andiamo oltre VCO promosso da Roberto Birocco; Renata Gallacci; Marco Tartari; Fedirca Covre; Moreno Minacci; Giorgio Ferroni; Damiano Tradigo; Francesco Squizzi; Davide Bolognini; Antonella Trapani; Alessandro Papini; Sauro Zani; Alberto Nobili e tanti altri iscritti al PD del VCO

Concerto evento per gli Operai della Bialetti

image Portiamo a conoscenza della serata-evento che si terrà venerdì 11 giugno in sostegno degli operai della Bialetti e delle loro famiglie. Una semplice azione che può dare un poco di aiuto a tante persone in difficoltà.
Dalle 18.00 fino a mezzanotte nell’area del Forum ad Omegna (zona coperta anche in caso di pioggia) sarà organizzato un concerto live con numerose band insieme a performance di artisti della zona (reading, interventi teatrali, writers, giocolieri, video-maker…).
18.00: Apertura Evento: parlano gli amministratori e gli operai
18.30: Ycarus Network: Sound System
19.00: Teatrindipendenti: Radici comuni (lettura scenica con immagini e
musica)
19.30: Strand 77: band punk 20.00: Bombokiri: Band Hip Hop
20.30: Floriano Negri & Martino Palmisano & Lucchini Renato: Arlecchino
Servitore di due padroni
21.00: Folkamiseria: Band Folk / Angelo & Gabriele: letture di Fahrenheit 451
e brani di Carlo Levi
21.30: Siamo i ribelli: Band Folk
22.00: Cemento Inutile: Medley di piéce teatrali
22.30: Aerobic Dance Center: passi di danza sulle piéce di Cemento Inutile
22.45: Fabrizio Bianchi: due monologhi di Paolo Rossi “Ode a Evaristo
Beccalossi” e “La rivoluzione sessuale”
23.00: Dead Like Me: Band Rock
23.30: Old Morgen: Band Rock
24.00: Happy Hours: Band Punk
in contorno: Video Installazioni di Andrea Castello; Arte e Performance con Tantaroba Studio, giocolieri di Borgomanero e Baveno…

Nucleare: Cota non decide

image La scelta del Presidente Cota di dire e non dire, di far capire di essere favorevole al ritiro del ricorso, ma di sostenere anche che non ha ancora deciso, non è un buon segnale. E contraddice l’immagine di decisionista, di presidente concreto, che tende a dare di sé.
Nella discussione di oggi non proponevamo un confronto sul nucleare (che per noi rimane troppo costoso, antiquato, insicuro), ma sul mantenimento del ricorso avanzato dalla precedente Giunta presso la Consulta, contro il decreto legge che attribuisce allo Stato la decisione finale sulla scelta dei siti delle nuove centrali nucleari. Essendo la gestione del territorio una competenza concorrente, ci sembrava scontato che il presidente Cota difendesse questa prerogativa della Regione e non si facesse tagliare fuori dal Governo centrale su una decisione così importante. Invece no. Cota lo ha fatto capire, Carossa lo ha esplicitato, il ricorso sarà ritirato.
Per Cota e la Lega nord il Governo deve avere mano libera. Una forza federalista, non c’è che dire.
Non hanno sostanza le obiezioni del presidente, la dove sostiene che la Regione ha voce in capitolo. Il decreto parla chiaro: alla fine decide il Governo, al massimo insieme con la conferenza Stato-Regioni. Vuol dire che toccherà alla Regione Lazio e alle altre Regioni senza impianti decidere per la nuova centrale nel vercellese.
Anche le conclusioni del presidente, due parole di disponibilità a considerare le cose ascoltate, sono deludenti. Così come colpisce il silenzio assoluto della Pdl.
Per la Lega nord invece è tutto chiaro: il nuovo slogan, al posto di Roma ladrona, é Roma padrona.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Assestamento di Bilancio in regione: la posizione del PD

image La Giunta regionale ha depositato in prima Commissione il maxiemendamento al finto assestamento di bilancio depositato il 31 maggio.
Inspiegabilmente l’assessore al bilancio non ha voluto illustrare il maxiemendamento che evidentemente rappresenta il cuore della manovra della Giunta Cota. E’ la prima volta che succede, a nulla sono serviti gli inviti venuti da molti esponenti dell’opposizione. Eppure la Commissione è il luogo in cui maggioranza e opposizione discutono i provvedimenti, preparandosi così per la successiva discussione in aula.
La manovra – afferma Aldo Reschigna, capogruppo in consiglio regionale – non rappresenta affatto quella svolta politicoprogrammatica come hanno sostenuto il presidente Cota e gli esponenti del centrodestra. I 100 milioni in più promessi per lo sviluppo sono in realtà poco più di 50, trentasei dei quali per il funzionamento della formazione professionale, una ventina per il settore attività produttive. Anche sul fronte ricerca e innovazione il saldo tra risorse aggiunte e risorse tolte porta l’incremento a una cifra inferiore ai 2 milioni di euro. Non è
difficile immaginare che, con queste risorse, l’intervento della nuova Giunta non potrà essere gran che dissimile dalle politiche di sviluppo assunte dalla Giunta Bresso.
Nel settore sanitario spicca il taglio di 7 milioni e mezzo nella prevenzione. Pesante il taglio delle politiche sociali, di oltre 25 milioni di euro. Oltre 40 i milioni di euro tagliati a Cultura e turismo.
C’è poi una ulteriore richiesta di contrazione di mutui per 135 milioni di euro, che porta l’indebitamento per l’anno in corso a circa 650 milioni di euro.
Non una sola parola è stata spesa per illustrarci i presunti sprechi della precedente amministrazione, così a lungo sbandierati sugli organi di informazione.
In conclusione, emerge il quadro di un bilancio di natura tecnica, senza alcun respiro politico. IL quadro di una maggioranza che si prepara a gestire l’esistente senza alcun elemento di innovazione o di forte caratterizzazione politica, se non il taglio delle politiche sociali e culturali.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico