Terminate le agende di gravidanza in tutti i consultori del VCO. Da settimane non arrivano. Brezza (pd): “la regione Piemonte dimentica le famiglie ancora una volta.”

Terminate le agende di gravidanza in tutti i consultori del V.C.O. Da settimane non arrivano. Brezza (PD): “La Regione Piemonte dimentica le famiglie ancora una volta.”
Verbania, [05.12.2024] – “È inaccettabile che, mentre la destra di governo regionale continua a fare retorica su natalità e sostegno alla famiglia, i servizi essenziali per le donne in gravidanza siano carenti o addirittura assenti nei consultori del Verbano Cusio Ossola. La mancanza delle agende di gravidanza in tutta la nostra provincia è un segnale grave di trascuratezza e di scarsa attenzione verso un momento cruciale della vita delle donne e delle famiglie”, dichiara Riccardo Brezza, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Verbania.
L’agenda di gravidanza, uno strumento fondamentale per guidare e accompagnare le donne nei primi delicati mesi di gestazione, non è disponibile nei consultori territoriali del VCO. Una carenza che si inserisce in un quadro già critico per la sanità pubblica del nostro territorio, e che evidenzia un’assenza di programmazione e di volontà politica da parte della Giunta regionale Cirio.
“Proprio nel primo trimestre di gravidanza, un periodo in cui le donne e le famiglie necessitano di maggior sostegno, la Regione Piemonte sceglie di lasciarle sole. È un paradosso che stride con la propaganda del centrodestra, che si riempie la bocca di parole come ‘famiglia’ e ‘natalità’, ma poi non garantisce neppure i servizi di base per tutelare la salute e il benessere delle future mamme”, continua Brezza.
Brezza conclude chiedendo un’azione immediata: “La Regione deve agire subito, non solo per sanare questa mancanza, ma per dimostrare che le politiche per la natalità non sono solo slogan. Il Partito Democratico continuerà a vigilare e a battersi per garantire alle famiglie i diritti e i servizi che meritano.”
Riccardo Brezza 
Capogruppo Consigliare Partito Democratico Verbania
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Il Progetto Sanitario della Regione è chiaro: cancellare i Presidi nel VCO.

Il PROGETTO SANITARIO della Regione è chiaro: CANCELLARE I PRESIDI NEL VCO.

SALTA LA CASA DI COMUNITA’ DI DOMO?
Pochi sanno che il PNRR/MISSIONE6 ha messo a disposizione specifici finanziamenti per la Riforma dell’ Organizzazione dell’Assistenza Sanitaria Territoriale.
Pochi sanno che per la Media Ossola sono disponibili i soldi per una CASA DI COMUNITA’ (già CASA DELLA SALUTE) e che il Comune di Domodossola ha già messo a disposizione l’immobile, sito nei pressi del San Biagio.
Ora, dalla lettera del sindaco Pizzi alla Direttrice ASL Chiara Serpieri, apprendiamo che, a fronte del Permesso di Costruire già disponibile ad agosto, permesso necessario alle opere di adattamento dell’ immobile della Casa, la Regione – e per essa l’ ASL VCO- nulla ha fatto per rendere operativo l’ appalto.
A fronte di spiegazioni poco chiare, appare a tutti evidente che Cirio, Riboldi, il leghista Preioni e co/. -il centro destra di questa Regione- hanno in mente il progressivo smantellamento della Sanità VCO, sia essa Territoriale che Ospedaliera.

Infatti, con lo slittamento dei tempi, il finanziamento del PNRR  per la Casa andrà perso ed è noto che questo presidio è essenziale per decongestionare il DEA dell’ Ospedale, punto di alta criticità.

SALTA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA DI S. BIAGIO E CASTELLI?
Dal 1° dicembre la guardia anestesiologica notturna verrà soppressa nei due Ospedali (S. Biagio e Castelli) e sostituita dalla reperibilità. E’ evidente che il medico rianimatore potrebbe, in particolari situazioni, non essere immediatamente disponibile. Ciò con conseguenze facilmente immaginabili. Insomma, c’è il rischio che l’ intera attività chirurgica del VCO venga bloccata definitivamente.

Anche qui è chiaro quanto poco il centro destra di questa Regione abbia intenzione di salvare la Sanità del VCO.

LA LETTERA DEI 100 MEDICI PER UN OSPEDALE NUOVO.
I medici avevano già espresso in passato il proprio giudizio. Lo hanno ribadito ora di fronte all’ ottusa protervia con la quale questa Regione insiste nel voler buttare 100 + 100 milioni di euro nella inutile e inefficace ristrutturazione dei due ospedali.
Conclusione. Gli autori dello scellerato progetto di smantellamento della Sanità VCO sono ben conosciuti perché soliti alle passerelle in Ossola: il Presidente Cirio, l’ Assessore Riboldi ed il “proconsole” leghista Preioni.

Il Coordinamento PD dell’ Ossola, per quanto lo consentiranno le proprie forze,  continuerà a richiamare ad una azione unitaria tutti coloro che ancora credono nel DIRITTO ALLA SALUTE per i cittadini di questo Territorio.

PD Ossola – Coordinamento 
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Un nuovo e unico Ospedale nel VCO: l’appello dei Medici alla Regione.

Sono tanti i medici che hanno sottoscritto l’appello dell’Ordine dei Medici e dei Chirurghi del VCO in merito alla “Riorganizzazione Ospedaliera nel Verbano-Cusio Ossola”

Questo parte del testo:
Siamo fortemente convinti che solo un ospedale Nuovo, Unico e Centrale sia la risposta etica, deontologica, appropriata ed efficace ai bisogni di salute della nostra comunità per una sanità nel nostro territorio che rispetti l’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Confidiamo nella vostra determinazione per un cambiamento significativo.
Questo nostro corale appello è convintamente sostenuto dalle associazioni sindacali di categoria e da tanti colleghi che operano con professionalità, dedizione e abnegazione.

In allegato l’intero documento Documento ordine dei Medici e Chirurghi 20.11.2024

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Centro destra e i Canoni Idrici: sono al Governo e fanno comunicati contro le loro scelte!

🟢 Centro destra e i Canoni Idrici: il gioco delle tre carte non funziona più! Sono al Governo e fanno comunicati contro le loro scelte!

La notizia di giornata di possibili tagli ai canoni idrici, dopo anni di campagna elettorale permanente sull’argomento, si è imposta oggi a suon di botta e risposta tra esponenti di destra della stessa maggioranza di Governo.
Loro giocano a fare la commedia, ma a pagarne le conseguenze saranno le tasche dei cittadini. Regione, Provincia e Governo nazionale hanno uno stesso colore e una stessa maggioranza: si assumano le responsabilità delle loro scelte e spieghino ai cittadini i loro tagli, diano soluzioni anziché chiacchiere.
Appare paradossale questa battaglia di comunicati, a ciel sereno, in casa centro destra. Le tre carte: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, si sovrappongono, si spostano, si attaccano… ma alla fine il risultato è lo stesso: imbrogliare gli elettori.
Le uscite del presidente della provincia Lana che si dice “pronto alla mobilitazione preventiva”, del sottosegretario Preioni che dichiara non ci sia niente di vero e del segretario provinciale della Lega Montani che annuncia un ennesimo referendum sul passaggio in Lombardia, sono a dir poco incredibili.
Sono tutti esponenti del centro destra: ci dicano cosa sta succedendo! Facciano il loro dovere istituzionale, spesso dimenticato in favore di tagli di nastri, pranzi e cene in cui farsi fotografare e grandi annunci.
La sensazione è che sia una grande opera di distrazione di massa. Oggi si mettono in discussione i canoni idrici, ieri era la tassa aggiuntiva sui frontalieri, domani cosa sarà? Al termine di tutte queste proposte ci diranno che hanno fatto il possibile per difendere il VCO e dovremo digerire nuove mancate promesse. Come l’abolizione del bollo gratuito sulle auto ibride e i minori trasferimenti dello Stato per messa in sicurezza e progettazioni.
Il Governo e la Regione fanno cassa, la Provincia fa finta di non esserci: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che governano si assumano le responsabilità delle scelte, le risolvano anziché litigare pubblicamente per scaricarsi le colpe.
Ci muoveremo con tutti gli strumenti possibili per vigilare e difendere la Provincia.
Emanuele Vitale
Capogruppo Progetto VCO – Consiglio Provinciale

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L’Amministrazione provinciale del Presidente Lana scompare all’incontro sul ridimensionamento scolastico

La Scuola fa spavento alla Provincia: dolcetto o scherzetto?
L’Amministrazione del Presidente Lana scompare all’incontro sul ridimensionamento scolastico. Mondo della scuola e Amministratori locali rimasti incredibilmente senza interlocutori nel corso di un incontro convocato dalla Provincia stessa.

Lunedì 28 ottobre, nel pomeriggio, presso la sede della Provincia erano presenti Sindaci, Assessori, Dirigenti Scolastici, il Dirigente dell’ufficio provinciale del Ministero dell’istruzione e del merito, Sindacati di categoria, insegnanti e dipendenti comunali all’istruzione. All’ordine del giorno l’importante discussione sul ridimensionamento scolastico.
Il Presidente Lana si è collegato on line per pochi minuti per un breve saluto per poi abbandonare la seduta.
Nessuno della maggioranza appena eletta in Provincia tra il Presidente, un Vice, due Consiglieri provinciali delegati era presente in aula. Della iper presenza durante la campagna elettorale sono rimaste le promesse mancate e soprattutto la totale mancanza di volontà di assumersi la responsabilità di guidare il territorio.
Con chi si sarebbero dovuti confrontare gli amministratori e il mondo della scuola se non proprio con l’Istituzione Provinciale?
L’incontro convocato dalla Provincia stessa, si è svolto sotto la guida dei funzionari che, tuttavia, dovrebbero eseguire le indicazioni politiche e non essere loro a tracciare le politiche scolastiche sul ridimensionamento durante una riunione. E’ del tutto evidente dunque che questi abbiano operato sotto mandato, ma i mandanti hanno preferito non metterci la faccia.
E’ questo l’ennesimo episodio che testimonia la debolezza di questa Amministrazione, incapace di elaborare proposte in merito, e che fugge al confronto e soprattutto alla responsabilità di governare, quando non si tratta di trasferire risorse o tagliare nastri.
Una vicenda grottesca. Potrebbe sembrare uno scherzo: mentre il consigliere provinciale delegato alla Scuola, il sindaco Carigi, porta il nome della Provincia sulla cronaca nazionale associando Halloween al demonio e proponendone l’abolizione, gli studenti per i quali dovrebbe operare, i loro docenti e tutto il personale della scuola pubblica sono abbandonati a se stessi.
Non è uno scherzetto, non c’è nemmeno il dolcetto… questa è l’amara realtà quotidiana dell’Amministrazione del centrodestra del VCO.
I Consiglieri Provinciali
Mimma Moscatiello – Emanuele Vitale
Gruppo Consigliare Progetto VCO
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Sanità: anche dal sindaco di Domodossola Pizzi, dopo i medici, un invito alla Regione Piemonte a cambiare scelte. Si ascolti il territorio!

Le parole del sindaco di Domodossola Pizzi contro la regione Piemonte “che ha passato cinque anni senza fare praticamente nulla in merito alla riorganizzazione sanitaria”, sono l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche del centro destra nel nostro territorio.

Concordiamo, come già espresso da altri Sindaci, sul fatto che sia urgentissimo che la Regione Piemonte accetti il fatto che serve un nuovo e unico ospedale, e che non servono a nulla tutte le passerelle del mondo se pensano di convincerci che sia adeguata la loro proposta di spendere 200 milioni di euro per i due vecchi ospedali, con tempistiche di realizzazione (citando sempre Pizzi) “grottesche, altri dieci anni, forse quindici, forse mai”; anche se  sappiamo che con Pizzi è più complicato essere d’accordo sulla localizzazione (che per noi deve essere baricentrica).

Due ospedali plurisede che rimarranno con servizi diversi, poco funzionali quindi (basta vedere la situazione dei due DEA attuali), non in grado di essere attrattivi per i medici e più dispersivi e non rispondenti alla attuale carenza di personale sanitario.

Lo ricordiamo ogni volta: la Regione Piemonte ha commissionato, due anni fa, uno studio sul sistema sanitario nel VCO (on line sul sito della Regione.) che, da un semplice lettura dei dati e dalle indicazioni scritte, conferma l’utilità della scelta dell’ospedale nuovo come miglior risposta ai problemi del nostro territorio. Ed è scritto nero su bianco a pagina 55 dove testualmente recita: “la soluzione che vede la realizzazione di un unico presidio risulta essere, per le ragioni esposte nell’analisi, la soluzione tecnica più adatta e sostenibile”.

E, invece, la Giunta del Presidente Cirio, del neo assessore regionale alla sanità Riboldi e del consigliere regionale Preioni continua a proporre una strada che contraddice ciò che è scritto nell’analisi tecnica dello studio e ciò che continuano ad affermare i medici del territorio de molti Sindaci. Un enorme errore!

Tutto questo mentre i servizi ospedalieri sono in difficoltà, le liste d’attesa crescono, la sanità territoriale è in enorme difficoltà (senza che si sappia nulla del futuro delle Case della Salute finanziate dai soldi europei del PNR), e la carenza dei medici di base inizia ad essere pesante.

Si campi passo e marcia. Si ascolti il territorio!

Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

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