Le promesse mancata di Cattaneo: confermata Novara come sede della centrale operativa del 118.

Valerio Cattaneo

Non più di 4 giorni fa il presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo mandava un comunicato stampa bello “pomposo” con il quale difendeva la sede operativa del 118 a Verbania. Di seguito il comunicata stampa di Aldo Reschigna che mette fine (un’altra volta) alle promesse mancate del centro destra locale.
Rispondendo a una interrogazione del capogruppo dell’Idv Andrea Buquicchio, l’assessore regionale Monferino ha confermato oggi in Consiglio regionale che la centrale operativa del 118 per le province del nord Piemonte avrà sede a Novara.
Oltre che al capogruppo Idv, la dichiarazione di Monferino è anche la risposta alle sollecitazioni proposte nei giorni scorsi agli organi di informazione dal presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo per un ripensamento sulla collocazione a Novara della centrale operativa.
Aldo Reschigna, capogruppo Pd in consiglio regionale

Ma quale documento sbagliato.Il documento sul declassamento e’ reale e l’ha presentato ieri l’assessore regionale Monferrino.

Leggiamo con incredibile stupore le affermazioni di stampa che tendono a sminuire il documento sul declassamento dell’ospedale di Domodossola, presentandolo come documento “sbagliato” o chissà cos’altro.
Siamo stupefatti perchè il documento (che alleghiamo e che invitiamo i giornali alla pubblicazione) non è un documento del PD ma un documento presentato ieri dallo stesso assessore regionale Monferrino.
Come fa ad essere superato un documento presentato ieri dall’assessore competente in sanità? L’assessore l’ha presentato per sport, per sbaglio, per distrazione? Ma stiamo scherzando?
Basta leggere le dichiarazioni di ieri sulla stampa regionale dove a Monferrino prevede «una rete gerarchizzata, dove le strutture complesse saranno pochissime e le altre si occuperanno di casi diversi». Ovvero affermazioni in linea con quel documento che parla di declassamento di Domodossola.
Altro che allarmismi. C’è scritto nero su bianco.
Il consigliere leghista Marinello afferma che il documento è invece sbagliato. Quindi, con un dilettantismo incredibile su un tema delicato come questo, dall’assessorato regionale uscirebbero documenti errati che vengono poi presentati ufficialmente in commissione del consiglio regionale?
Chi dice la verità?
E’ l’assessore regionale che deve spiegare perché viene presentato un documento ufficiale in una commissione del consiglio regionale che contiene queste informazioni.
PD VCO
Ufficio Stampa

Dopo le nostre reiterate richieste, oggi in Commissione sanità l’assessore Monferino ha portato le tabelle sulla riclassificazione degli ospedali piemontesi sulla base del nuovo piano sociosanitario, che si sta discutendo in Commissione. Un piano assolutamente generico, che solo gli elementi finora non resi noti – come queste tabelle – possono riempire di contenuti, in modo che le consultazioni sul territorio, da noi richieste, non siano solo una inutile passerella ma ci si confronti davvero nel merito.
Dalla tabella resa nota oggi, l’ospedale di Verbania mantiene il secondo livello, di ospedale cardine, mentre il San Biagio di Domodossola viene riclassificato al 3° livello, quello di ospedale di prossimità. Si chiariscono dunque i destini delle due strutture e si cominciano a smascherare le promesse non mantenute, da noi già da tempo denunciate come tali.
Con la riclassificazione, che fine fa il DEA di primo livello articolato su due sedi, come assicurato dal presidente Cota? All’ospedale di prossimità tocca solo il pronto soccorso. E che fine fanno le promesse più volte ripetute sull’integrazione tra i due ospedali, o la attivazione del punto nascita a Domodossola?
Tutto ciò che denunciavamo nei mesi scorsi si sta rivelando purtroppo esatto. Aspettiamo ora con curiosità l’intervento del presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, che ultimamente si è speso pubblicamente per il mantenimento della sala operativa del 118 a Verbania. Purtroppo lo ha fatto quando i buoi erano già scappati dalla stalla rimasta aperta. Perchè non lo ha fatto prima? E perché afferma di condividere al 100% la politica sanitaria di Cota, salvo poi prendere le distanze ogni volta che i singoli provvedimenti provocano tensioni nel VCO?
Mi hanno insegnato in politica bisogna accettare gli onori, ma anche gli oneri. Non si può essere nello stesso momento esponente della maggioranza e suo oppositore, quando la maggioranza stessa assume decisioni invise ai territori.
Aldo Reschigna
Capogruppo PD

Sanita’ del VCO: caos e litigi nel centro destra. I cittadini ne pagano le conseguenze.
Cosa succederà al governo Berlusconi non è dato saperlo. Cosa succederà in Regione dopo le dichiarazioni contro il commissario straordinario dell’Asl Corrado Cattrini (di area leghista), da parte del Presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo, coordinatore locale del Pdl, è un eguale mistero. – E’ quanto afferma il segretario provinciale del PD del VCO, Antonella Trapani, che prosegue –  Sappiamo però cosa sta accadendo alla sanità e all’assistenza sociale della regione e del VCO: si sta sgretolando sotto l’indecisione e la confusione generata dagli stessi esponenti della maggioranza Pdl – Lega Nord.
Bisogna ammettere che in quanto a tempismo gli esponenti del Pdl Vco sono maestri.  Dopo le dichiarazioni successive ad una “famosa” cena del sindaco-parlamentare Zacchera (quello che non si dimette) e le relative polemiche nel centro-destra ecco che la guerra viene nuovamente fomentata dal Presidente-coordinatore di partito Cattaneo.
Cattaneo che attacca il commissario dell’Asl Corrado Cattrini (che lo stesso Cattaneo ha contribuito a nominare), accusandolo di essere: ” gravemente inadempiente ai propri doveri. … occorre subito la stesura di un piano della sanità…. e scriverà ogni giorno al commissario della Asl, Cattrini, finché la situazione non si sbloccherà”.
Siamo all’assurdo di una lite perenne dentro il centro destra sul futuro della sanità locale. Ciò che appare chiaro – prosegue la Trapani – è che da oltre un anno a chiedere chiarezza e ufficialità sul futuro sanitario e sociale del nostro territorio è stato il Partito Democratico, con il pressante invito a mettere nero su bianco il piano sanitario locale: richiesta che è stata bollata dal centro-destra come demagogica.
Oggi alle richieste del Pd si “unisce” la voce del Coordinatore locale del PDL. Evidentemente le nostre erano richieste fondate.
Speriamo che, con il contributo “qualificato” del Presidente del Consiglio regionale, si possa finalmente ottenere risposte certe da dare ai cittadini sul futuro della sanità nel VCO, con la presentazione di questo “benedetto” piano per avere risposte su emodinamica nel VCO (quando e come sarà attivata), sul servizio del 118 (che probabilmente sarà spostato da Novara a Verbania), sul pericolo di perdere reparti importanti negli ospedali del VCO, sui tagli economici che impoveriscono i servizi”.
PD VCO – ufficio stampa-

Lavoro autonomo e piccola impresa ai tempi della crisi: convegno Pd a Verbania

Lavoro autonomo e piccola impresa ai tempi della crisi“.
Si intitola così il convegno promosso dal Gruppo Consigliare Regionale del PD e dal Coordinamento PD VCO per Giovedì 17 novembre alle ore 20.45 presso la  Sala Rosmini de Il Chiostro a Verbania.
Un confronto aperto con le forze economiche e sociali del territorio. Clicca qui per vedere il pdf dell’invito a [download id=”75″]
Introduzione dei lavori di Alessandro Bizjak responsabile economico PD Piemonte che presenterà le proposte del Partito Democratico contenute nel documento “Un patto per la ricostruzione dell’Italia”.
Contributi di Maurizio Colombo segretario Generale della Camera di Commercio Industria e Artigianato del Verbano Cusio Ossola, Elio Medina direttore CNA Novara e VCO, Francesco Cruciano API associazione Piccole e Medie Industrie delle province di Novara, VCO e Vercelli.
Modera Anna Bozzuto commissione Economia e Lavoro PD VCO.
Partecipano un rappresentante di Confartigianato VCO,  Aldo Reschigna Capogruppo regionale PD Piemonte e Antonella Trapani segretario PD VCO.

Convegno in memoria di Nino Chiovini sabato 12 novembre.

Nino Chiovini

Legare i fili del tempo“: è questo il titolo del convegno in memoria di Nino Chiovini che si terrà sabato 12 novembre dalle ore 09.00 a Villa Giulia a Verbania.
Il convegno in ricordo del partigiano, storico verbanese Nino Chiovini, a vent’anni dalla sua morte, pone al centro dell’interesse l’attualizzazione di un tema ricorrente (per Chiovini) nella narrazione del mondo contadino montano, ovvero il rapporto di queste comunità e di questi luoghi con il centro urbano maggiore. Potete scaricare il depliant del convegno con tutte le informazioni sui relatori  cliccando al link [download id=”74″]
Oggi, è interessante riprendere le anticipazioni e le intuizioni di Chiovini e da esse, ripensare ai nuovi e mutati contesti.
Esplorare quindi, l’attuale stato di quella relazione non solo nel Verbano, ma possibilmente nel più ampio contesto prealpino, misurare la sua asimmetricità, comprendere le prospettive di composizione di un più equo scambio, di una reciproca funzionalità entro un quadro che sappia meglio intendere il territorio come integrazione tra urbano ed extraurbano.
Relatori saranno
_ Mauro Begozzi Nino Chiovini. Il rapporto tra Resistenza e civiltà montana, nel Verbano, un ap-proccio non “tradizionale”.
– Erminio Ferrari Nino Chiovini. La “lettura” del-la storia locale per comprendere “la vita”. Spunti e suggerimenti sulla trasformazione.
– Annibale Salsa Le identità alpine e i mutamen-ti culturali. Una possibile lettura diacronica.
– Albino Gusmeroli Lettura sincronica delle dina-miche del rapporto tra cultura alpina e cultura ur-bana. I mutati contesti.
– Tullio Bagnati,  Albino Gusmeroli, Gianni Pizzigoni, Andrea Dallapina,

Alla sera del 12 novembre alle ore 21,00 alla Casa della Resistenza di Fondotoce andrà in scena la rappresentazione teatrale
CLEONICE, di Maria Silvia Caffari.

Basta indugi sul laboratorio di emodinamica nel VCO.

Dopo le polemiche dell’estate tra Verbania e Domodossola, il silenzio è calato sull’attuazione del servizio di emodinamica della nostra Asl.
La situazione dei conti della Regione a causa della riduzione dei trasferimenti dallo Stato (nel 2012 un miliardo di euro in meno rispetto al 2010), le difficoltà dell’assessorato alla sanità nell’attuazione del piano di rientro, impongono senza indugi una scelta da parte della Conferenza dei sindaci sulla localizzazione del laboratorio di emodinamica nella nostra Asl.
Prendere tempo, aspettando che i problemi si risolvano da soli, sarebbe sbagliato. Significherebbe infatti entrare in una fase nella quale le politiche della Regione saranno quasi sicuramente più restrittive.
Ecco perché rivolgo un appello affinché nella Conferenza dei sindaci riparta il confronto su come caratterizzare le attività nei due ospedali di Verbania e Domodossola. Non farlo oggi e riproporre la visione di un VCO diviso non solo farebbe perdere credibilità alle istanze di un territorio ma, per le ragioni che ho detto, renderebbe terribilmente attuale il rischio della non attuazione di questo servizio.
E’ evidente che devono essere richieste garanzie precise alla Regione non solo sull’attuazione dello stesso, ma anche sulle modalità di funzionamento: non serve al VCO un servizio che apra qualche ora al giorno, serve invece un servizio che – come dicono le delibere della Giunta regionale – sia attivo 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Aldo Reschigna
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico