Sanità: perchè prenderci in giro?

Tanti anni ci hanno (purtroppo) assuefatto alla “politica della melassa”. Dove tutto deve andare per forza bene, e i problemi li creano solo i cattivi critici e i disfattisti. Anche a livello locale, siamo caduti in questo equivoco, soprattutto per quanto riguarda la sanità. Questa Amministrazione regionale è senza pudore.
Si può pensare di tagliare drasticamente i finanziamenti e raccontare in giro che si miglioreranno i servizi? Si può tagliare il personale medico e paramedico e poi raccontare in giro che il livello del servizio migliorerà? Si può pensare che un DEA diviso in due tronconi, distanti fra loro oltre 40 km, possa essere efficiente? Si può pensare che senza i Consorzi socio-sanitari l’assistenza possa essere migliorata? Si può pensare di bloccare il ricovero di anziani non autosufficienti nelle case “protette”e poi raccontare invece in giro che l’assistenza agli anziani è una priorità? E così via.
L’ultima trovata del Direttore dell’ASL 14, suona come una presa in giro.
Nonostante l’allarme lanciato qualche tempo fa dal Sindaco di Verbania e dal Consigliere regionale Reschigna, che paventavano il pericolo di una chiusura di Reparti negli ospedali del VCO, minimizzata, se non negata dalla Direzione dell’ASL 14, la cosa si sta puntualmente avverando. I Primari, secondo la recente delibera regionale diminuiranno, alcuni reparti saranno chiusi: il Sindaco e il Consigliere Reschigna avevano ragione.
Il Direttore Generale, rilascia una intervista per spiegare e rassicurare i cittadini.
Ma cosa dice il Direttore generale di tanto rassicurante?
–    Che al posto dei Primari cancellati, la gestione del settore sarà affidata ad un “Responsabile referente”. (i Primari allora non servono?)
–    Che i reparti senza Primario, non saranno chiusi. (??)
–    Che questa operazione non farà risparmiare soldi, ma migliorerà l’organizzazione. (allora per quale ragione si vuol tagliare?)
–    Che con meno primari diminuiranno le lotte di potere interne. (ma dobbiamo pagare noi se la Direzione Generale è incapace di gestire i conflitti?)
–    Che il paziente sarà al centro dell’attenzione e diventerà “primario di se stesso”. (una idiozia simile è da Guiness dei primati)
–    Che il paziente, se non trova il “Primario specialista” nel VCO, potrà sempre rivolgersi all’Ospedale di Novara. (evviva, abbiamo scoperto l’acqua calda!)
L’operazione non si tradurrà quindi, in un risparmio per l’ASL, ma in un maggior costo sociale: sono i pazienti che si debbono spostare per trovare lo specialista. Nella concezione dell’Ospedale unico plurisede, a conduzione dipartimentale, il paziente resta dov’è, è il medico che si muove.
Questa è una operazione di riorganizzazione interna che non tiene in alcun conto l’impatto che ha sul territorio. Ricordiamo che la Sanità è un servizio al cittadino, a tutela della sua salute, pagato con le sue tasse, ed è anche un diritto costituzionale, se qualcuno se lo fosse dimenticato!
Sappiamo che la coperta è corta e che bisogna tenerne conto, ma questa Amministrazione regionale, anziché coinvolgere il territorio continua nella sua strada di demolizione sistematica del Servizio sanitario, infischiandosene delle conseguenze. Il Direttore generale dell’ASL 14 oggi in carica non ha fatto altro che appiattirsi sui “diktat” regionali, senza mostrare un minimo di critica costruttiva o di intraprendenza propositiva. Svuotare dall’interno i reparti, togliendo risorse anche importanti, significa condannarli automaticamente alla chiusura, silenziosa, ma sicura.
Ecco perché ci sentiamo presi in giro.
COMITATO SALUTE VCO
comitatosalutevco@libero.it

Cota annuncia ai sindacati 14800 esuberi in sanità.

In un incontro con i sindacati, il presidente Cota ha annunciato la sua perplessità sul suo disegno di legge sui precari e l’esistenza di un esubero di 14.800 lavoratori nella sanità pubblica, alla luce di un motto “il mondo è cambiato”.
Che il mondo cambi non è in discussione, restano in discussione le ricette con cui risolvere i problemi. Sulla quantità degli esuberi e su come la Giunta intende comportarsi ci aspettiamo ora dal presidente Cota e dall’assessore Monferino comunicazioni precise e puntuali. Forse che Cota pensa di affrontare il tema con misure forti come quelle in discussione a Bruxelles?
Sicuramente pensa di non stabilizzare i 209 precari entrati in Regione Piemonte dopo un regolare concorso pubblico. Questo significano le sue perplessità annunciate ieri.
Eppure solo martedì i capigruppo in Consiglio, compresi quelli di Pdl e Lega nord, spiegavano ai precari la loro volontà di arrivare alla stabilizzazione. E il capogruppo leghista Carossa citava la volontà di Cota come garanzia del successo dell’operazione.
Ora Cota fa marcia indietro, domani in Commissione molto probabilmente assisteremo allo stop definitivo del provvedimento, ad attestare la
schizofrenia con cui questo governo regionale conduce le questioni importanti che si trova a dover trattare.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Pino Riconosciuto 3357528917
COMUNICATO STAMPA
Gruppo Consiliare
Partito Democratico
Torino, 27 ottobre 2011

L’impegno del PD per la statale della valle Vigezzo. Lettera di Reschigna all’Anas.

Nei giorni  scorsi si è svolto un sopralluogo  sulla statale della valle Vigezzo da parte di una delegazione del Partito Democratico del VCO e del circolo della valle Vigezzo, con la presenza di Aldo Reschigna capogruppo PD in consiglio regionale, del segretario provinciale Antonella Trapani e del coordinatore di circolo Albino Barazzetti.
Sopralluogo avvenuto per verificare la difficile situazione della statale, nella zona tra la galleria di Ponte Ribellasca  nel comune di re e il confimne elvetico.
Una situazione che vede tratti di strada in condizioni problematiche, con possibilità di crolli vicino ad un ponticello puntellato alla “meglio”, e reti paramassi pieni di materiale, manto stradale rigonfio e altro ancora.
Una strada, ricordiamolo, che oltre a rappresentare un collegamento internazionale è percorsa ogni giorno da migliaia di fontalieri.
A seguito di questa visita alla statale è stata inviata oggi, giovedì 27 ottobre, una lettera del capogruppo regionale Aldo Reschigna recapitata al Capo Compartimento della Viabilità per il Piemonte dell’ ANAS, Raffaele Celin, e per conoscenza al presidente della regione Roberto Cota. Lettera che richiede lo svolgimento di un immediato sopralluogo dell’Anas e la messa in atto, con la massima celerità, di un pronto intervento al fine di garantire la regolarità e la sicurezza del transito.

PD Ufficio Stampa

Tagli drammatici al trasporto pubblico locale: reale il rischio di chiusura per molte aziende.

Aldo Reschigna

Nel corso della Commissione Trasporti di oggi (mercoledì 26 ottobre), alla presenza dell’assessore regionale Bonino, sono emerse alcune drammatiche realtà circa il finanziamento del trasporto pubblico locale:
1) nella legge di bilancio 2011 erano stanziati 580 milioni di euro per il servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma. Con l’ultima decisione di Giunta, i soldi effettivamente stanziati saranno invece solo 370 milioni.
Quindi sul bilancio 2011 mancheranno 210 milioni di euro, denaro che serve per pagare il servizio di trasporto pubblico che nel frattempo ê già stato effettuato in tutto il Piemonte. In conseguenza di ciò, tutte le aziende che hanno svolto servizi dovranno attendere e sperare che nel corso del 2012 la Giunta stanzi le risorse necessarie per onorare i propri debiti.
2) la seconda sorpresa, però, è che sulla proposta di bilancio 2012, a fronte della necessità di disporre di 655 milioni per onorare i contratti di trasporto pubblico già firmati per il 2012, oltre ovviamente ai 210 milioni che servono per saldare il pregresso del 2011, risultano stanziati solo 800.000 euro!
E il fondo di riserva, che serve per coprire le voci di spesa che non hanno copertura sul bilancio, risulta di soli 532 milioni. Insufficienti, se si considera che con questi soldi si deve far fronte a tutti i capitoli di spesa che non sono stati coperti dalla Giunta Cota.
La situazione del trasporto pubblico piemontese è quindi drammatica. Il Presidente Cota non ha battuto ciglio di fronte ai tagli del Governo alla nostra Regione, assicurando che tutto si sarebbe rimediato.
Ora i nodi vengono al pettine. In assenza di una chiara inversione di rotta, il servizio di trasporto pubblico piemontese dovrà subire un fortissimo ridimensionamento e molte aziende rischieranno di dover chiudere.
Dichiarazione di Aldo Reschigna
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

ZANETTA MESSO ALLE CORDE DA BORGHI E RESCHIGNA

Sen. Valter Zanetta (PDL)

Ieri sera presso il Foro Boario di Crodo, l’Unione dei Comuni montani delle Valli Antigorio Divedro e Formazza ha organizzato un incontro al fine di fare chiarezza sulle conseguenze dell’applicazione dell’art.16 della legge 148/11, volgarmente conosciuta come “manovra di agosto”.
Alla serata erano presenti il Sen. Zanetta, il consigliere regionale Reschigna e il vice presidente dell’Anci Borghi.
L’incontro, durato oltre due ore e mezza, ha chiarito che le unioni che si andranno a formare o quelle già in essere che vedono la compresenza di comuni sotto i mille abitanti, con l’applicazione della nuova normativa, dovranno successivamente e obbligatoriamente passare le funzioni all’unione dei comuni, compresi anche i singoli bilanci e che la possibilità di deroga prevista dal comma 16 è valida solo per le convenzioni fra comuni e non per le unioni.
In definitiva, se non ci saranno modifiche o, come noi chiediamo, l’abrogazione dell’art.16, i comuni sopra i 1000 abitanti dell’Unione dei Comuni montani delle Valli Antigorio Divedro e Formazza dovranno valutare se uscire dall’unione o altrimenti restare consapevoli che perderebbero la loro sovranità comunale per intero.
Il Sen. Zanetta è stato costretto ad ammettere le inefficienze e tutte le lacune della legge che lui stesso ha contribuito a scrivere e ad approvare. Il confronto si è concentrato sulle ripercussioni che queste norme avranno per la maggior parte dei comuni della nostra provincia, senza incorrere in facili battibecchi politici. I contributi di Borghi e Reschigna sono stati puntuali spingendosi fino alla lettura testuale dell’articolato delle leggi in oggetto e confrontandolo con le affermazioni del Senatore che non ha potuto far altro che contraddire le affermazioni espresse in altre sedi.
Il Senatore Zanetta ha incassato molto nobilmente, fino ad ammettere che è disponibile a proporre un impianto  emendativo per superare le criticità evidenziate dal consigliere regionale e dal vicepresidente dell’Anci. E’ chiaro che aspetta ai singoli amministratori di quella realtà decidere come muoversi, così come ogni singola realtà comunale della nostra provincia dovrà provvedere a definire la strada da percorrere per ottemperare alle confuse normative che sono state approvate in questi mesi.
Chiediamo al Sen Zanetta di essere conseguente a quello che ha detto ieri sera e di muoversi per semplificare il quadro normativo sugli enti locali che, restando così com’è attualmente, determinerà l’aumento degli enti, incrementi di spesa pubblica, confusione amministrativa, taglio dei servizi ed incertezza per il pubblico impiego.
Ringraziamo il sindaco Corda e l’assessore Vesci per l’opportunità data di assistere ad un confronto serio, puntuale nel rispetto reciproco dei ruoli istituzionali che ha chiarito in modo inequivocabile come le critiche all’art.16 fatte dal Partito Democratico e da tutte le associazioni delle autonomie locali non fossero per nulla pretestuose, ma frutto di un’analisi concreta sui testi approvati e sulle conseguenze.
Ribadiamo che conveniamo con il Senatore Zanetta sulla necessità di riformare il sistema delle autonomie locali per renderlo più efficiente, moderno,  semplice e alla portata dei cittadini, magari partendo dall’approvazione della Carta delle Autonomie, condivisa da Pdl e Pd, attualmente ferma in Parlamento.

PD VCO
Ufficio Stampa