LUNGA NOTTE ROCK IN VALLE ANTRONA

Sabato 9 luglio dalle ore 18 presso l’area feste di Viganella, in Valle Antrona, si svolgerà la manifestazione “Because the night“, una lunga notte rock organizzata dal locale circolo del partito democratico.
Maratona di gruppi musicali rock e dj con servizio ristorazione con grigliata e birra a volontà.
Inizio della festa dalle 18,  suoneranno dalle ore 21 in poi
The Monkey Weather, http://www.myspace.com/the​monkeyweather
Groundfloor, http://www.myspace.com/gro​undfloorrockband
The Megs, http://www.myspace.com/the​megsband
Nickys, http://www.myspace.com/nik​ysband
Rolly Rogers
Un appuntamento da non mancare per i giovani del nostro territorio.

LA NUOVA FINANZIARIA METTE IN GINOCCHIO GLI ENTI LOCALI DEL VCO. “SEN. MONTANI E ZANETTA, ON. ZACCHERA FATE UN GESTO VERAMENTE FEDERALISTA: VOTATE CONTRO!”

Non si trovano più parole per qualificare l’azione di questo governo nei confronti degli enti locali.
Dal giorno del suo insediamento il governo Berlusconi ha da una parte dato avvio alla riforma sul federalismo fiscale, dall’altra, finanziaria dopo finanziaria, tutte a colpi di decreti e di voti di fiducia, si sono tagliati brutalmente i trasferimenti a Regioni, Province e Comuni che, ovviamente, sono ora in “rivolta”.
Stop a tutti gli incontri con il governo e le attività per l’attuazione del federalismo fiscale, “sciopero” dei sindaci nelle conferenze e richiesta immediata di una convocazione della Conferenza Unificata. E’ questo l’esito dell’ufficio di presidenza dell’Anci, riunitosi stamane e al quale ha partecipato anche il presidente dell’Uncem Enrico Borghi.
Dall’analisi del provvedimento varato dal governo, relativamente alle disposizioni di maggiore interesse per i Piccoli Comuni è emersa con chiarezza l’insostenibilità della manovra.
Le più pesanti ripercussioni sui comuni, infatti, sono il taglio del 35% del fondo di riequilibrio nel triennio (che rischia di colpire al cuore moltissimi comuni montani), un’ulteriore stretta sul patto di stabilità, la reintroduzione dell’obbligo di alienazione delle società partecipate sotto i 30.000 abitanti (che in montagna mette a rischio soprattutto le società pubbliche di gestione degli impianti di risalità e funiviarie e obbliga i comuni a vendere le proprie società patrimoniali).
Conseguenze previste anche nel comparto scuola in montagna, con la eliminazione del parametro di 300 alunni per istituto scolastico comprensivo previsto dalla legge sulla montagna 97/94 e l’innalzamento o a 500 alunni per assicurarsi l’autonomia scolastica.
A ciò si aggiunga la notizia di queste ultime ore, e cioè il fatto che il governo non ha dato seguito all’impegno assunto in Conferenza Stato-città del 31 giugno, facendo saltare la norma cosidetta “salva cassa” che assicurava i trasferimenti delle competenze spettanti ai Comuni ancora bloccate al Ministero dell’Interno, circostanza che rischia di compromettere l’equilibrio finanziario di molti enti.
“Si stanno creando pesantissime ripercussioni sul sistema dei Comuni – osserva Enrico Borghi e se la manovra non verrà modificata la conseguenza è lo strozzamento di moltissimi piccoli Comuni, soprattutto in montagna dove il fondo perequativo è essenziale per evidenti motivi. Abbiamo chiesto l’immediata convocazione della Conferenza Unificata con il ministro Tremonti, perchè il governo si deve rendere conto delle conseguenze pesanti per i cittadini che tali provvedimenti arrecherebbero. Non ci tiriamo certo indietro dall’esigenza di contribuire al risanamento del paese, ma serve proporzionalità e non lo scarico delle responsabilità sugli enti locali come accade con queste misure, alcune delle quali -si pensi ad esempio all’obbligo di dismissione delle società comunali- prive di assoluto rilievo contabile per lo Stato“.
Crediamo che in queste condizioni gli enti locali saranno costretti a chiudere e a tagliare servizi essenziali per i cittadini o a mettere nuovi balzelli (come in questi giorni con la tassa di soggiorno).
Questo quadro, conferma che ci troviamo di fronte a scelte centraliste mai viste durante gli ultimi decenni della nostra Repubblica.
Come può la Lega Nord – afferma Antonella Trapani segretario provinciale del PD – continuare a umiliare così i territori, gli amministratori locali, i cittadini? E’ questo il federalismo di cui tanto si sporcano la bocca?
Come possono giustificare le ricadute che la manovra avrà su servizi, sanità, assistenza sociale, trasporto pubblico e sostegno alle imprese, già profondamente toccate dai tagli fatti precedentemente?
Pensiamo alla sanità, se già oggi stiamo giornalmente assistendo ai tagli continui di servizi, di prestazioni, di reparti, di personale, cosa dovremo aspettarci nei prossimi mesi?
Per questo – continua Antonella Trapani, segretario provinciale del PD  – invitiamo i rappresentanti del nostro territorio seduti in parlamento, i Senatori Montani e Zanetta e soprattutto l’on Zacchera, che è anche Sindaco, a mettersi di “traverso” a questa manovra, votando contro questi assurdi tagli.
Sarebbe sì, questo, un gesto veramente federalista. Un voto per aiutare il proprio territorio”.

PD VCO
Ufficio Stampa

Sanità: CI VUOLE UN PROGETTO COMPLESSIVO PER LA SANITÀ DEL VCO. COTA E CATTRINI DEVONO PRESENTARLO!

Aldo Reschigna

Dopo la conferenza dei Sindaci dell’ASL 14 di lunedì scorso credo che sia urgente che il commissario straordinario dell’ASL presenti un progetto completo di come intende riorganizzare la sanità nel VCO.
Non è accettabile che il tema venga affrontato sfogliando un petalo per volta una margherita ormai rinsecchita; è però quello che si sta facendo e non è accettabile.
Gli interventi che lunedì sono stati presentati come conseguenza del piano ferie che ridurrà il personale nel corso dell’estate non hanno, infatti, questo limite territoriale: sono destinati a durare perchè le condizioni di fondo che stanno riducendo all’osso i servizi non si modificheranno dopo l’estate perchè tali condizioni sono determinate in gran parte della delibera sul personale che è stata assunta dalla Giunta Regionale e che impone limiti pesanti all’assunzione del personale.
Chiedo un piano complessivo perchè i cittadini del VCO hanno il diritto di sapere come si vuole riorganizzare la sanità garantendo una continuità di prestazioni.
Un piano che deve riguardare gli ospedali ma anche il territorio perchè l’altra sera ed anche i commenti dei giorni successivi tutta l’attenzione o gran parte della stessa è stata dedicata al tema degli ospedali, dimenticandosi in gran parte della popolazione anziana, dei disabili, dei malati mentali, dei tossicodipendenti ed anche del servizio di guardia medica e dell’emergenza territoriale.
Anche questa è sanità ed anche di questo il commissario deve parlare.
Per quanto riguarda la riorganizzazione degli ospedali io credo che sia giusto ulteriormente rafforzare la caratterizzazione degli ospedali della nostra ASL ma ciò va fatto con un progetto chiaro, completo e comprensibile.
Questo è urgente fare altrimenti si riapre una stagione di contrasti tra territori e tra gli amministratori e la comunità.
E’ bene che ciascuno si assuma la propria responsabilità ed al commissario straordinario compete la responsabilità della proposta ed il dovere del confronto.
Aldo Reschigna
Capogruppo PD in consiglio regionale

COMUNICATO STAMPA CIRCOLO PD DOMODOSSOLA
La Sanità allo sbando.
L’ Assemblea dei Sindaci di inizio settimana ha evidenziato almeno due fatti gravi.
1) Il presidente Cota, tramite il suo Commissario Straordinario Corrado Cattrini, continua a non presentare alcun progetto o strategia complessiva per il futuro della Sanità piemontese ed, in particolare, per quella del VCO.
2) La “politica del carciofo” adottata da questa Giunta (interventi apparentemente scoordinati ed occasionali fanno progressivamente sparire servizi, altri vengono interrotti e/o mutilati, con grave sofferenza del Territorio), mostra l’ incapacità a gestire problemi oggettivi ed a stabilire rapporti chiari  e leali con gli Enti Locali e, più in generale, con i Cittadini.
La nostra preoccupazione è che tutto questo possa innescare l’ ennesima “guerra tra poveri”, all’ interno della quale Domodossola ed il San Biagio siano, ancora una volta, soccombenti.
Così come nei mesi scorsi, il nostro Circolo riafferma la necessità che il San Biagio venga potenziato: l’ EMODINAMICA e la 2a ALA di DEGENZA  costituiscono i due presidi strategici preliminari al raggiungimento di questo obbiettivo.
Invitiamo i Cittadini di tutta l’Ossola – singolarmente e come Associazioni presenti sul Territorio – alla massima vigilanza nel condividere queste scelte vitali per il futuro del nostro Ospedale.
Sollecitiamo i Referenti Locali delle Forze Politiche che in Regione sono maggioranza ad unire, nella chiarezza e distinzione di ruoli, la propria volontà e la propria voce alla nostra volontà ed alla nostra voce.
Per quanto ci riguarda, noi non accetteremo, per il San Biagio, alcuna soluzione che non contenga sia l’ Emodinamica che la 2a Ala di Degenza.

La Segreteria del PD – Circolo di Domodossola e Trontano.

Domodossola, 06/07/2011.

Sanità: siamo alla paralisi! Scena muta del commissario Cattrini!

Siamo al grottesco.
Nella riunione di ieri con i sindaci dell’Asl 14 per discutere del futuro della sanità del nostro territorio si è assistito alla paradossale scena di un commissario straordinario dell’ASL, (Cattrini) muto.
A parlare il direttore sanitario Sandrini che ha illustrato solamente i pesantissimi tagli a cui sta andando incontro il nostro territorio.
Ma la persona che doveva illustrare le strategie, presentare un piano, idee e proposte per la sanità del VCO è stato zitto. Scena muta.
Il rappresentante della giunta Cota (fiero leghista per sua stessa ammissione) non ha detto nulla di nulla.
Persino il consigliere regionale Marinello dopo ben 5 minuti ha lasciato la riunione senza proferire parola.
Le uniche cose certe sono i tagli: il punto nascite di Domodossola che chiude per tutta l’estate per carenza di personale (per il blocco al turnover voluto dal Presidente Cota), i ridimensionamenti annunciati da Sandrini sia per Verbania che per Domodossola, un 118 depotenziato, la guardia medica che sparisce da alcune zone soprattutto nelle valli e così via.
Ancora una volta, clamorosamente, non è stato illustrata da Cattrini un progetto complessivo per la gestione della sanità nel VCO.
Siamo in una situazione drammatica dove le riduzioni non colpiscono solo le strutture ospedaliere ma soprattutto i servizi sul territorio.
Ci sono solo delibere regionali che tagliano senza un disegno complessivo e preciso.
In quest’ottica il rischio di una guerra tra “poveri”, tra Omegna, Verbania e Domodossola che, ancora una volta, si dividono per difendere quel poco che rimane è sempre più reale.
Ma questo è un modo di gestire il problema folle e senza senso da parte delle forze politiche che governano la regione.
Attendiamo dal presidente Cota e dal commissario straordinario Cattrini, finalmente, la presentazione di un progetto, di uno straccio d’idee per il futuro della sanità nel VCO.

PD VCO
Ufficio Stampa

CENTRO ORTOPEDICO DI QUADRANTE: NOBILI È COMPATIBILE CON IL SUO INCARICO NEL CDA?

Francesco Pesce

E’ stata presentata in provincia dal gruppo consigliare del partito democratico, primo firmatario il consigliere Francesco Pesce, un’interpellanza in cui si chiedono chiarimenti in merito alla possibile incompatibilità del Presidente della Provincia Massimo Nobili con la carica di amministratore del CDA della società di capitali COQ di Omegna (Centro Ortopedico di Quadrante), nomina avvenuta lo scorso marzo.
Già nei giorni successivi alla nomina, a mezzo stampa, la segretaria provinciale del Partito Democratico aveva dichiarato che tale nomina, oltre ad essere “poco opportuna” non avendo la Provincia alcuna competenza in campo sanitario, potesse “addirittura” essere al limite di incompatibilità in quanto il Presidente Nobili è un pubblico dipendente della ASL VCO.
Ricordiamo che il COQ è una società di capitali che vede la ASL VCO socia di maggioranza, ASL VCO di cui il Presidente Nobili è dipendente.
Non avendo letto fino ad oggi, a seguito delle citate notizie, alcuna pubblica precisazione del Presidente Nobili sulla questione sollevata, il gruppo consigliare chiede, con questa interpellanza, un chiarimento sul fatto direttamente al Presidente.
E più precisamente se:
…. vi sia, per un pubblico dipendente, come il Sig. Massimo Nobili risulta ad oggi ancora essere (ancorché in aspettativa per poter assolvere il suo incarico amministrativo di Presidente della Giunta Provinciale), una diretta incompetenza con la nomina ad amministratore di una società di capitali”;
… esistano norme di legge o regolamenti che possano chiarire se vi sia incompatibilità o meno del Presidente della Provincia Massimo Nobili, in qualità di pubblico dipendente dell’ASL VCO, con la carica di amministratore di società di capitali e, in particolare, di quella che gestisce il Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna”;
… per la massima chiarezza, il Presidente della Provincia sia in aspettativa dall’Ente pubblico ASL VCO, di cui è dipendente e, se sì, da quanto tempo e se ciò è sufficiente a sottrarlo a qualunque condizione di incompatibilità”.
Per il gruppo consigliare provinciale del PD
Il consigliere Francesco Pesce
PD VCO