Recovery plan regione Piemonte. Meno passerelle, più contenuti e confronto.

E’ di pochi giorni fa la visita del Presidente del Piemonte Alberto Cirio nel nostro territorio, a Verbania, per discutere insieme agli amministratori locali del VCO del Recovery Plan.
Pur apprezzandone lo sforzo, pensiamo che una visita toccata e fuga del Presidente e qualche messaggio whatsapp del Consigliere leghista Preioni agli amministratori non siano esattamente le modalità più adatte a costruire un progetto condiviso su base territoriale e regionale. Serve altro per un tema di così grande portata come il Recovery Plan.
Si tratta, infatti, di un piano con ingenti fondi economici a disposizione che progetta e plasma le infrastrutture umane, digitali e ambientali su cui si poggerà il nostro Paese per i prossimi dieci anni, un’occasione unica per ridisegnare il futuro del Paese che consegneremo ai nostri figli.
Relegare il dibattito ad una operazione svuota cassetti che recupera progetti magari giacenti che rispondevano ad istanze valide anni fa, ma non a quelle del presente e del futuro può significare, per la Regione Piemonte e per il nostro territorio, un’enorme occasione sprecata.
Noi pensiamo, invece, che le Istituzioni tutte, a partire da Regione e Provincia debbano costruire dei tavoli  agili ma permanenti di lavoro (anche on-line) che coinvolgano il territorio non in maniera retorica ma sostanziale, sviscerando nel profondo le questioni e aprendo un dibattito reale e condiviso sul nostro futuro.
Ci rendiamo conto che questo lavoro richieda la fatica dell’ascolto e dell’agire, ma ci pare sia l’unico modo per costruire un progetto competitivo che si spinga almeno un po’ oltre i confini daziali di ciascuno ed eviti di andare in ordine sparso. Su queste linee guida noi ci saremo con l’obiettivo di avere meno passerelle e più contenuti.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale e Segreteria Provinciale

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recovery

No all’aumento dei parcheggi a pagamento all’Ospedale San Biagio. Cosa sfugge a questa Amministrazione?

Il comunicato stampa di NURSID VCO, che lamenta la messa a pagamento di quanto restava della zona “bianca” nell’area del parcheggio antistante l’ospedale San Biagio a Domodossola, solleva l’ennesima perplessità sulla telenovela, ormai in onda da mesi, riguardante l’intera riorganizzazione dei parcheggi.

I cittadini – e noi con loro – non riescono a capire quale sia la logica nell’azione dell’Amministrazione Comunale, non solo per la cancellazione di zone “bianche” come in questo caso, ma per l’adozione di soluzioni che lasciano dubbi come le numerazioni a vernice e le placche a rilievo in corrispondenza dei parcheggi “blu”.

Vista da fuori sembrerebbe che questa Amministrazioni abbia rinunciato a guidare il progetto, delegando il tutto in mano alla Società privata che gestirà il servizio (e se a decidere è la società che gestisce ovviamente l’aumento delle aree blu è certo).

A noi sembra che il caso sollevato da NURSID VCO mostri come all’ Amministrazione Pizzi stia sfuggendo un fatto chiaro: la pandemia ha cambiato molte cose, tra le quali la sensibilità che si deve avere verso tutto ciò che circonda la Sanità.

Compreso il mantenere parcheggi “bianchi” per il personale e per i pazienti del San Biagio.

Segreteria e Gruppo Consiliare
Partito Democratico Domodossola

Foto ossolanews.it

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Nuovo supermercato a Verbania: la responsabilità delle scelte.

Il dibattito emerso in questi giorni in città rispetto alla possibilità che nasca un nuovo supermercato Eurospin in viale Azari non ci ha, ovviamente, lasciato indifferenti.
Sono molti i ragionamenti, le proposte e le soluzioni su cui abbiamo riflettuto, insieme alla Giunta, per cercare di trovare una strada che porti ad una possibile soluzione che tenga insieme l’interesse, legittimo, del privato e l’interesse pubblico che è nostro compito tutelare.
Si tratta ovviamente di una situazione in cui non avremmo voluto trovarci e che ereditiamo dal passato, da una scelta della Giunta di centrodestra dell’ex Sindaco Marco Zacchera che, come Partito Democratico, avevamo fortemente contrastato sia come Circolo cittadino che come Gruppo Consiliare.
I fatti dimostrano oggi che quella battaglia fu giusto combatterla. Del resto diverse volte ci siamo trovati in questi anni a dover rimediare a problemi ereditati dalla Giunta di centrodestra e per questo appare abbastanza surreale che proprio chi quella eredità aveva deciso non solo di sostenerla ma anche di raccoglierla, candidandosi a Sindaco di quella compagine (il consigliere Giandomenico Albertella), venga ora a spiegarci che quella scelta fu sbagliata.
Chi amministra deve, però, saper gestire la realtà e di quella prendersi la responsabilità delle scelte. Per questo abbiamo avviato un percorso che ci vede impegnati insieme alla Giunta nel tentativo di cercare soluzioni alternative, pur complicate e difficili da trovare. che però devono avere ragioni di sostenibilità economica.
La decisione di procedere verso una Vas va proprio in questa direzione, così come la necessità evidenziata di approfondire i temi e le problematiche relative alla viabilità che presentano diverse criticità, così come lo scorporo degli oneri di urbanizzazione.
Questioni che sono davvero complesse e per le quali ci troviamo a fianco della Giunta, non per metterla in difficoltà con percorsi improbabili, ma per sostenerla nel tentativo di trovare soluzioni ragionevoli.
Come si può evincere, quindi, il nodo non può essere risolto con un post di Facebook come vorrebbe fare Albertella. Si attivi piuttosto a cercare di capire se coi canoni idrici della Provincia è possibile trovare una soluzione di sostenibilità per il territorio così come con altri enti e realtà.
Noi lo stiamo già facendo.


Alice De Ambrogi, Capogruppo Consiliare
Aldo Reschigna, Segretario Cittadino

Partito Democratico Verbania

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Foto La Stampa VCO

Vaccinazioni: anche nel nostro territorio bisogna accelerare

Siamo in una fase molto delicata nella gestione della pandemia, con preoccupanti crescite dei positivi e dei ricoveri nelle strutture ospedaliere; è un dato nazionale ma che trova anche nel VCO ragioni di forti preoccupazioni.
Per queste ragioni oggi più che mai è necessario che ci sia una forte accelerazione della campagna di vaccinazione che è cominciata all’inizio dell’anno perché non è pensabile raggiungere obiettivi indispensabili con i ritmi ed il numero di vaccinazioni giornaliere che si stanno riscontrando in Piemonte e nel VCO; da qualche giorno in Piemonte tra prima e seconda dose assistiamo ad una media di 10/11.000 vaccinati al giorno a fronte di una popolazione che supera i quattro milioni di abitanti ancor più se pensiamo che in tale numero sono ricompresi anche l’utilizzo di seconde dosi.
Nel VCO ancora risultano essere pochi i punti di vaccinazione e se sicuramente è una notizia positiva la conferma che il Teatro Maggiore messo a disposizione dal Comune di Verbania diventerà un importante centro di vaccinazione ci domandiamo il perché del tempo che si è reso necessario per tale individuazione visto che da molte settimane era stata data la disponibilità in tal senso dal Sindaco del Comune di Verbania.
Ma oggi, oltre ad un incremento dei centri di vaccinazione è assolutamente indispensabile che si incrementino le risorse umane destinate a tale operazione; la nostra stima per l’impegno ed il sacrificio del personale medico ed infermieristico dell’ASL non sarà mai sufficiente ma dobbiamo avere la consapevolezza che non si possono raggiungere importanti risultati con limitate risorse umane.
Ecco perché diventa assolutamente indispensabile che oltre ad un incremento dei centri di vaccinazione vi debba essere un incremento delle risorse umane destinate a tale operazione.
In questo senso rivolgiamo una forte sollecitazione affinché con la massima urgenza vengano coinvolti i medici di medicina generale in tale operazione almeno per le vaccinazioni che utilizzano il vaccino Astrazeneca e che ci si rivolga anche al personale sanitario in quiescenza (medico ed infermieristico) che, come sta avvenendo nel centro di Cannobio, possa dare un indispensabile contributo per una forte accelerazione della campagna.
Rivolgiamo pertanto una forte sollecitazione all’ASL VCO affinché possa comunicare tempi e modalità per l’utilizzo dei medici di medicina generale e che consideri come risorsa importante il coinvolgimento di personale sanitario su base volontaria.

La segreteria del Circolo del Partito Democratico di Verbania

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Rifiuti. IL Presidente della Provincia Lincio accoglie il Presidente Cirio con una inserzione a pagamento su un giornale scaricando sulla Regione la responsabilità. Bisogna cercare invece una soluzione, se no a pagare saranno i cittadini.

Sarà davvero contento il Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio dell’accoglienza, per la sua visita sul nostro territorio, riservatagli dal Presidente della Provincia Arturo Lincio.
Un bella inserzione a pagamento su un importate organo di stampa locale nella quale, ancora una volta, si lava le mani della delicata questione aperta riguardante il ciclo dei rifiuti nel VCO, e butta la responsabilità sulla Regione.

Un comportamento incomprensibile: per questo è necessaria una convocazione straordinaria e urgente del Consiglio Provinciale aperto ai Sindaci del territorio, come ulteriore tassello di un percorso che deve vedere la Provincia e il suo Presidente non balbettare ma assumersi le proprie responsabilità e, in sinergia con la Regione Piemonte, prendere le decisioni del caso.

Da tempo tutti i Sindaci si sono detti favorevoli al percorso industriale impostato da ConserVCO, mantenendo le attività che si svolgono presso l’area di Prato Michelaccio per il tempo utile a realizzare il nuovo impianto di stoccaggio ad Ornavasso.
Nessuno chiede scelte contrarie alle norme, ma la Provincia può e deve concedere l’autorizzazione, adottando una strada fattibile a norma di legge, per evitare che rincari consistenti cadono sui cittadini.
Lincio interpreta il suo ruolo da Presidente da burocrate e chiede ad altri (Cirio) di risolvere il problema. Per favore si faccia presto, e Regione e Provincia trovino una soluzione.
Segreteria Provinciale PD VCO
Gruppo Consiliare Progetto VCO

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Ciclo dei rifiuti nel V.C.O. Il balbettio della Provincia e del Presidente Lincio non è tollerabile. Il rischio è l’aumento delle tariffe per i cittadini. Convocare subito Consiglio provinciale aperto ai Sindaci.

E’ il tempo di assumersi le responsabilità in merito alla situazione riguardante il ciclo dei rifiuti nel VCO. Gli incontri che si sono susseguiti tra i principali Comuni del territorio e la Provincia del Verbano Cusio Ossola non hanno portato all’assunzione di responsabilità piena della Provincia per compiere l’unica scelta utile: permettere all’azienda ConserVCO di mantenere le attività che si svolgono presso l’area di Prato Michelaccio per il tempo utile a realizzare il nuovo impianto di stoccaggio ad Ornavasso.
Come dichiarato dal Presidente Francesco Perrone del COUB (e assessore ad Omegna) agli organi di stampa “non è vero che non è stato fatto nulla: con Giuseppe Grieco, amministratore di ConSerVco, abbiano lavorato per il futuro. I Comuni sono d’accordo sul nuovo impianto per il trattamento di materiali da riciclo a Ornavasso e un altro che sfrutta a fini energetici l’organico a Cuzzago”, e come sottolineato dal Sindaco di Verbania “c’è un autorevole parere che consente di procedere nella massima garanzia. Non si deve scaricare il problema sulla Regione quando lo possiamo risolvere noi. Basta volerlo. La Provincia non può ritagliarsi solo il ruolo di organo autorizzativo, ha una funzione di supporto al territorio”.
Lo ribadiamo: nessuno chiede scelte contrarie alle norme, ma la Provincia può e deve concedere l’autorizzazione, adottando una strada fattibile a norma di legge, per evitare che rincari consistenti cadano sulle spalle dei Comuni e quindi su quelle dei cittadini, come indicato dal parere dell’avvocato Francesco Dal Piaz a cui si è rivolto il Consorzio che gestisce il ciclo dei rifiuti nel VCO (COUB).
Da più di un anno ormai tutti i Sindaci si esprimono concordemente sul percorso industriale impostato da ConserVCO, fatto di investimenti importanti che potranno avere un considerevole impatto dal punto di vista occupazionale, ambientale ed economico.
E’ necessaria una convocazione straordinaria del Consiglio Provinciale aperto ai Sindaci, come ulteriore tassello di un percorso che deve vedere la Provincia e il suo Presidente non balbettare ma assumersi le proprie responsabilità e, in sinergia con la Regione Piemonte, prendere le decisioni del caso.

Segreteria Provinciale PD VCO
Gruppo Consiliare Progetto VCO

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