Sanità nel VCO: Icardi e la regione Piemonte ancora una volta senza uno straccio di documento per una scelta che vuole privatizzare parte dei servizi ospedalieri

La riposta dell’assessore alla sanità piemontese Icardi, e dei dirigenti della lega del VCO Preioni e Montani, sul tema della sanità nel VCO ancora una volta rimane generica e scritta sul “nulla”.
La loro scelta di abbandonare la strada della costruzione di un nuovo ospedale baricentrico affiancato da una forte presenza della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto approvato a suo tempo dalla larga maggioranza dei Sindaci del VCO) per noi è un errore.
La loro proposta di un nuovo piccolo ospedale a Domodossola, la privatizzazione di quello di Verbania senza DEA e con molti meno servizi e reparti, la mancanza di un potenziamento della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto respinto dalla maggioranza dei Sindaci del VCO) rimane una scelta sbagliata e ad oggi, nei fatti, solo un annuncio.
Un progetto sbagliato perché si ispira al modello lombardo, con la scelta di voler privatizzare l’ospedale Castelli di Verbania (senza DEA e senza molti servizi e reparti) e senza investire sulla medicina territoriale e di prossimità per i cittadini con le Case della Salute. Un modello, quello lombardo che, ad esempio, sull’emergenza Covid si è dimostrato non all’altezza della sfida perché penalizza la parte pubblica; proprio come vuol fare la regione Piemonte nel VCO.
Dall’altra parte il loro progetto è ancora, dopo un anno di annunci, solo tale.
Dove sono le delibere caro Assessore? Le lettere? Dove è il progetto? Dove sono i documenti da leggere e approfondire?
Una sola cosa è certa. Il progetto dell’ospedale nuovo baricentrico, come annunciato nei giorni scorsi dal nostro Deputato Enrico Borghi, aveva e ha i soldi per essere realizzato (i 60 milioni di euro stanziati dal Governo e confermati in questi giorni, quelli dell’INAIL e la quota parte della Regione) e aveva già un iter avviato con le scelte urbanistiche compiute dal comune di Ornavasso.
Il tema rimane sempre quello: la proposta del centro destra guarda alla privatizzazione dei servizi e rischia di rendere ancor di più marginale la qualità dei servizi ospedalieri nel VCO.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale PD VCO
e Segreteria Provinciale

Giornate del Tesseramento del Partito Democratico del VCO: il 10, 11 e 12 luglio 2020 sedi aperte per l’adesione.

Per il rinnovo dell’iscrizione al Partito Democratico 2020, per iscriversi per la prima volta ecco gli appuntamenti del prossimo week end organizzati dal Coordinamento provinciale e dai Circoli PD del Verbano Cusio Ossola.
Tutti gli iscritti che vogliono rinnovare l’adesione, i simpatizzanti e i cittadini che vogliono aderire per la prima volta possono farlo presentandosi ai seguenti appuntamenti che hanno, come slogan nazionale, quello di “Oggi per Domani. Scegli da che parte stare. Iscriviti al PD”.

Circoli PD Verbania, Ghiffa, Cambiasca Valle Intrasca
venerdì 10 luglio dalle ore 09.30 alle 12.00 / dalle 15.00 alle 19.00
sede PD via Roma 24 Verbania

Circolo PD Domodossola
sabato 11 luglio dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
sede PD via Dissegna 33 Domodossola

Circolo PD Gravellona Toce
sabato 11 luglio dalle ore 9.00 alle 15.00
sede PD circolo Arci Casa del Popolo via Roma Gravellona Toce

Circoli PD Baveno e Stresa
sabato 11 luglio dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30
gazebo portici del Municipio a Baveno

Circolo PD Omegna Cusio
sabato 11 luglio dalle ore 9.30 alle 12.30
sede PD circolo Arci F.Ferraris via Manzoni Omegna PD

Circolo PD Villadossola, Valle Antrona e Premosello
venerdì 10 luglio dalle ore 16 alle 18
sabato 11 luglio dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18
domenica 12 luglio dalle ore 10 alle 12
sede PD via Vittoni Villadossola

Ovviamente le iniziative avverranno nel rispetto delle normative anti Covid 19, con il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.

Ospedale unico Vco: a Roma confermate le risorse per Ornavasso, Regione Piemonte non ha dato nessuna comunicazione contraria al Ministero in più di un anno dall’annuncio dell’ipotesi Domodossola

Ha del clamoroso la notizia emersa nelle ultime ore dal Ministero della Coesione Territoriale. Da una comunicazione ufficiale pubblicata sul sito del Ministero, nell’aggiornamento delle risorse allocate sui fondi FSC (Sviluppo e Coesione),è emerso come siano stati formalmente stanziate le risorse economiche per la realizzazione del nuovo ospedale Unico di Ornavasso, ad oggi disponibili per Regione Piemonte per poter essere utilizzate nella realizzazione del nuovo presidio ospedaliero.

“Ad oggi, a un anno di distanza dall’annuncio rispetto alla volontà regionale di realizzare un nuovo ospedale nella piana tra Domodossola e Villadossola – commenta l’On. Enrico Borghi – nessuna comunicazione ufficiale, nè nessun tipo di atto, sono stati inviati da Regione Piemonte per smentire l’opzione Ornavasso. Ovviamente, e giustamente, il ministero è andato avanti con la allocazione delle risorse statali, che ora sono ufficialmente a disposizione della Regione e del territorio. Da oggi, insomma, i 60 milioni dello Stato per il nuovo ospedale del VCO sono ufficialmente sul tavolo. La vicenda è paradossale, agli annunci non è seguito nessun tipo di atto concreto dall’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e, per di più, ad oggi le risorse sono già stanziate e non vengono spese per un’opera di fondamentale importanza per il nostro territorio.”
“Icardi e la Giunta Regionale facciano immediata chiarezza sulla vicenda – conclude il parlamentare Ossolano – ad oggi la sensazione è che l’unica cosa che a Torino hanno pensato di fare è quello di buttare la palla in tribuna, facendo perdere tempo e risorse per non dover affrontare i problemi della sanità del Verbano Cusio Ossola. Col rischio, in caso di inazione, di perdere queste risorse qualora una volta impegnate non venissero spese “

I Centri Estivi da 0 a 3 anni a Domodossola non si fanno. l’amministrazione Pizzi fugge e scarica sui funzionari comunali.

Sabato mattina, 27 Giugno, si è tenuta una riunione dei Capigruppo Consigliari del Comune di Domodossola. Presenti, oltre ai Capigruppo politici la Segretaria Comunale ed una funzionaria dell’ente: assente completamente l’amministrazione del sindaco Lucio Pizzi.
Nella riunione è stato comunicato dai funzionari che a Domodossola non si organizzano Centri Estivi 0/3 anni, nonostante il Governo abbia stanziato, per la sola Domodossola, circa 38mila euro per contribuire a far svolgere i Centri Estivi.
Abbiamo preso atto della decisione per la quale non siamo stati per nulla coinvolti, nonostante le nostre richieste e sollecitazioni.
Non ci è stato chiarito a quale assessore competesse la decisione, immaginiamo quello all’Istruzione (assente ala riunione)!
Troviamo inconcepibile e assurdo che l’Amministrazione del Sindaco Pizzi scarichi sui dipendenti pubblici la scelta di comunicare tale decisione. Altre città della nostra Provincia hanno organizzato i centri estivi 0/3 anni. Era quindi possibile farlo anche a Domodossola.
Consigliamo agli assessori di lavorare di più invece di accreditarsi presso sui social già per le prossime elezioni.

Partito Democratico

Gruppo Consiliare  Domodossola
Segreteria  Domodossola

.

Nuova sede dell’Istituto Maggia di Stresa. L’ennesimo immobilismo

Dopo quasi due anni di manifestazioni studentesche, di scioperi, di consigli comunali e provinciali senza risultati e di dichiarazioni scandalose da parte delle istituzioni coinvolte, sembrava si fosse arrivati ad una conclusione, ma a quanto pare la propaganda e le parole al vento sovrastano i fatti e le concretezze.

Il Comune di Stresa e la Provincia del VCO continuano a dimostrare che non c’è nessuna volontà di mettere la parola “fine” al travaglio degli studenti e della Scuola di Stresa che, da oltre 20 anni, è dislocata in quattro plessi. Dopo aver definitivamente accantonato la proposta dei Campetti la quale, come da sempre noi evidenziato presentava già in partenza delle criticità (dalla lontananza dal centro alle questioni ambientali), la soluzione di trasferire le scuole elementari presso l’Istituto comprensivo Rebora e di ristrutturare il plesso di Via Fogazzaro sembra una soluzione più fattibile rispetto a quella già sopra citata; non la migliore in assoluto visto che rimarrebbero comunque due plessi: quello attuale più quello di via Fogazzaro, non avendo mai una sede unica nello stesso luogo, e con una capienza decisamente minore rispetto al progetto iniziale del “Forlano” (sarà quindi  in grado di poter far fronte ad un eventuale aumento della popolazione scolastica nei prossimi anni)?

Con la decisione del consiglio comunale di Stresa di pochi giorni fa di rinviare nuovamente ogni scelta, la “Scuola di Stresa” del Maggia rischia di rimanere senza risposte.

Il Maggia non è una scuola “degradata”, ma è una scuola che dal 1938 sforna professionisti del settore e che vanta molti esperti di fama internazionale, da Diego Masciaga a Remo Monzegno (ora viceministro in Uruguay), ma non basterebbe una pagina per poterli elencare tutti, merita di avere una sede funzionale, adatta alle lezioni e alla sua offerta formativa.

Noi Giovani Democratici del VCO, da sempre dalla parte degli studenti, ricordiamo a coloro che stavano già festeggiando in partenza che hanno passato gli ultimi due anni a rimanere immobili di fronte alle richieste del movimento studentesco e delle parti politiche, ricordiamo tutti gli insulti, gli episodi di intolleranza e razzismo nei confronti di chi si è battuto per la prima scuola alberghiera d’Italia.

Il Comune di Stresa, con i suoi consiglieri, che sono in campagna elettorale, hanno deciso di non decidere per l’ennesima volta e queste azioni, se possiamo chiamarle tali, non fanno altro che danneggiare la scuola e tutti coloro che ne fanno parte. Paura del voto? Forse spiegherebbe questo ostruzionismo politico.

Il centro-destra in Provincia continua la sua stagione del letargo, il consigliere delegato Giandomenico Albertella dovrebbe rispondere delle sue azioni nelle sedi opportune al posto di fare polemiche sterili: una scuola è più importante dei gerani sul lungolago, si ricordi che ha un ruolo che non è scritto solo su carta, altrimenti si dimetta.

Si mettano subito al bando i lavori per il rifacimento dei due plessi e si nomini un Commissario Straordinario, quando vi sarete decisi, che possa dirigere i lavori, onde evitare ulteriori slittamenti, che vanno solo a discapito degli studenti e dei docenti.

Non perdete l’ora, AGITE.


Giovani Democratici VCO

Contributi centri estivi nel VCO: oltre 265 mila euro dal Governo, zero (0) dalla regione Piemonte

Durante l’incontro on line organizzato ieri sera dal Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola , coordinato da Alice De Ambrogi (Segretaria Provinciale Pd VCO) e al quale sono intervenuti Monica Canalis (Consigliera Regionale PD) , Enrico Borghi (deputato PD) e Riccardo Brezza (Assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Verbania) sono stati affrontate tematiche legate all’avvio dei centri estivi e, più in generale, alle politiche per le famiglie e per la ripresa delle attività educative e scolastiche.

È emerso, come già denunciato da Monica Canalis e da noi ripreso recentemente, che la Regione Piemonte non ha tuttora messo a disposizione alcuna risorsa per i centri estivi ai Comuni. Le uniche risorse disponibili per l’attività sono quelle che ha stanziato il Governo, così come Enrico Borghi ha esposto durante la discussione. Nello specifico il Deputato del territorio ha evidenziato che per il Comune di Verbania sono stati erogati 63 mila euro, per Domodossola 38 mila, per Omegna 34 mila, per Gravellona 20 mila, per Baveno e Crevoladossola 11 mila, per Casale Corte cerro 9 mila, e così via in maniera proporzionale per altri  comuni del VCO per un totale di oltre 265 mila euro.

Risorse importanti (150 milioni di euro per tutta Italia) e subito disponibili che permetteranno ai Comuni, che sin da subito hanno iniziato a lavorare, superando non poche difficoltà, come ha raccontato l’assessore Brezza, in sinergia con i diversi attori del terzo settore, per realizzare un fattivo ed importante supporto alle famiglie e alla formazione dei più piccoli.