Mobilitazione del PD del VCO sui temi della giustizia: lunedì23 incontro pubblico a Verbania.

image Mobilitazione del Partito Democratico del VCO contro il disegno di legge presentato dal Governo Berlusconi.
Potete scaricare cliccando qui il volantino.
Strozzano la Giustizia: processi a rischio. È questo il titolo comune che racchiude le due iniziative che nei giorni prossimi il PD del VCO mette in campo sul tema della giustizia contro il disegno di legge presentato dal Governo.
Dopo il  Sit-In organizzato davanti al Tribunale di Verbania ci sarà un incontro pubblico convocato per Lunedì 23 novembre alle ore 21.oo presso il centro d’incontro di S.Anna a Verbania. IL tema sarà ”migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, accelerare i tempi dei processi: Le proposte del PD”. Parteciperà l’On. Anna Rossomando, avvocato penalista, componente della commissione giustizia; coordina l’incontro Aldo Reschigna, consigliere regionale. Altro che processi brevi: con il disegno di legge presentato dal Governo saranno di fatto cancellati centinatia di processi tra cui (fonte Corriere della Sera): Parmalat con Tanzi imputato, il crack Cirio, quello dell’amianto di Eternit, le tangenti delle inchieste Enipower-Enelpower, il processo all’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio, il processo alla clinica milanese San Carlo per i falsi rimborsi al servizio sanitario, i dossieraggi della Security Telecom-Pirelli e moltissimi altri. Ed ovviamente saranno cancellati i due processi che riguardano Berlusconi ovvero quelli Mills e sui Diritti Mediaset. Una clamorosa beffa per tutti i cittadini onesti, un colpo di spugna per molti delitti e delinquenti, un vero indulto mascherato.
Pierluigi Bersani: “Il mio slogan – ha spiegato il segretario democratico – è "processo breve, purché ci sia". Norme per snellire i processi sono auspicabili, ma se si vuole usare delle norme titolate "processi brevi" per non fare i processi o per non fare qualche processo, allora essa diventa non accettabile”.
Facciamo sentire il nostro dissenso: partecipiamo tutti

Nobili lascia il timone sul turismo a Novara.

Potete scaricare cliccando qui l’interpellanza presentata dal capogruppo PD in consiglio provinciale Giuseppe Grieco. image
Si chiede conto al Presidente della Provincia del VCO Massimo Nobili del perché, nell’annunciato Tavolo permanente interprovinciale tra le amministrazioni di Novara, Asti, Biella, Cuneo, Vercelli e Verbano Cusio Ossola (che dovrà occuparsi di richiedere alla Regione Piemonte fondi destinati alle attività turistiche) come capofila è stata scelta Novara.
Infatti i dati inerenti alle presenze turistiche (anno 2008) riguardanti le sei province attrici dell’accordo non fanno che confermare la indiscussa prevalenza del turismo nel VCO rispetto a quello delle altre cinque province, ed anche che tra gli otto comuni piemontesi con presenze turistiche annue superiori alle 200.000 unità figurano ben quattro località del Vco e nessuna appartenente, invece, alla provincia di Novara.
Il capogruppo Grieco chiede a Massimo Nobili di conoscere quali ragioni abbiano suggerito di attribuire alla provincia di Novara il ruolo di ente capofila di una commissione che più naturalmente avrebbe dovuto trovare sede all’interno della nostra provincia.

Frontalieri: l’assessore regionale Migliasso risponde.

image Pubblichiamo la risposta all’Interrogazione regionale del 20 ottobre scorso presentata dai Consiglieri Travaglini e Reschigna del Partito Democratico inerente ai “tagli ai fondi dei frontalieri”. Risposta dell’Assessore al Lavoro e al Welfare, Angela Migliasso.
"Come Assessorato al Lavoro e Welfare conosciamo l’importanza che hanno questi ristorni per le amministrazioni locali del VCO: 59 Comuni su 77 sono interessati all’Accordo Italo-Svizzero del 1974.
Grazie a questi introiti è stato possibile per le varie Amministrazioni del VCO eseguire opere che, altrimenti, non si sarebbero potute realizzare e favorire la permanenza dei cittadini in aree di montagna minacciate dallo spopolamento.
Un esempio è dato dalla Comunità Montana Valle Cannobina, dove circa il 60% della popolazione attiva è occupata in Ticino: qui sono stati eseguiti interventi per migliorare i collegamenti stradali, a tutela dell’ambiente e di carattere sociale. Un esempio concreto è stata l’inaugurazione recente del Centro Logistico di Cannobio (sede di varie Associazioni di Volontariato della Valle Cannobina), in parte finanziato con i fondi ristornati dalla Svizzera.
Vista l’importanza che hanno queste somme sui bilanci di gran parte dei Comuni del VCO, è nostra intenzione contattare il Cancelliere di Stato della Repubblica ed i Cantoni del Ticino e del Vallese, anche in considerazione della dichiarazione d’intenti siglata tra la nostra Regione ed i Cantoni stessi, per sapere se le Amministrazioni Ticinese e Vallesana si stanno muovendo con il Governo federale per una revisione dell’accordo oppure no.
Verificheremo inoltre l’opportunità di organizzare un incontro, a Torino, tra il Presidente della Regione ed i due Cantoni, e chiederemo al Ministero degli Esteri di informarci con la massima sollecitudine se arriveranno proposte da parte della Confederazione per arrivare ad una revisione dell’Accordo.
Sappiamo, inoltre, che lo scudo fiscale rischia di penalizzare non solo le Amministrazioni locali del Verbano-Cusio-Ossola, ma soprattutto i lavoratori frontalieri, che corrono il rischio di essere annoverati tra coloro che esportano o detengono illegalmente capitali in Svizzera, mentre con le loro rimesse e i ristorni fiscali, come si è detto, contribuiscono piuttosto ad aumentare la ricchezza nazionale, in particolare del loro territorio di origine.
Sarà, quindi, necessario intervenire presso il Governo centrale perché sia fatta al più presto chiarezza circa l’esenzione dei frontalieri dallo scudo fiscale, così come è stato fatto per i cittadini di Campione d’Italia e per coloro che lavorano negli Organismi comunitari. "

Sit Cupro: giovedìsciopero e presidio

image Aumenta la preoccupazione dei sindacati di categoria per la situazione dell’azienda di Pieve Vergonte anche alla luce di quanto emerso la scorsa settimana nel municipio pievese durante l’incontro dei rappresentanti sindacali e dei vertici aziendali
“C’è sempre più preoccupazione – dicono unitariamente i rappresentanti di categoria – per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione che si concretizzerà con un’ora di sciopero, dalle 10 alle 11 il prossimo giovedì e, in concomitanza, anche un presidio davanti ai cancelli dell’azienda per chiedere all’azienda e alle istituzioni una responsabilizzazione sul percorso da intraprendere”. Due i nodi da sciogliere: velocizzare i tempi per la nomina del commissario e incontrare ufficialmente il possibile interessato a rilevare l’attività. Notizie positive invece sul fronte del conguaglio, per effetto del quale i dipendenti non avevano ricevuto spettanze per il mese di ottobre. “abbiamo preso accordi con chi gestisce ancora l’azienda – dicono i sindacalisti – e domani verranno versati i soldi che mancano in busta”.

incontro pubblico a Villadossola: “Irgendwann fällt jede Mauer” – Prima o poi ogni muro cade

Prima o poi ogni muro cade. È questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato dall’associazione Apertamente di Villadossola (in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Villadossola, e che discuterà della cadita del muro di Berlino vent’anni dopo
L’incontro pubblico si svolgerà mercoledì 18 novembre alle ore 21.oo presso la Sala Conferenze del Centro Culturale La Fabbrica a Villadossola. Relatore sarà il prof. Luigi Vittorio Majocchi dell’Università di Pavia.
Per contatti associazione_apertamente@yahoo.it