Comunità Montane: le pressioni per non candidarsi.

image un’occasione persa per creare un nuovo ente che avrà importanti compiti. Un candidato presidente del centro destra imposto dalle segreterie regionali che, negli ultimi anni, è stato in più occasioni in disaccordo con gli stessi esponenti locali del Pdl che lo dovranno sostenere. Ed infine, scorrettezze con cui si è cercato di impedire al centro sinistra di presentare una propria lista a sostegno del candidato presidente Stefano Costa.
Ecco l’articolata la disamina operata dai vertici del Pd, sabato mattina, nella sede domese del Partito Democratico, riguardo alla presentazione delle liste per il governo delle costituende tre comunità montane del Vco: “Nel 70- 80 % delle future Comunità montane piemontesi ci sono solo liste uniche con tutti i comuni rappresentati – ha spiegato il consigliere regionale Aldo Reschigna – nel Vco il centrodestra ha voluto fare delle liste politiche, questo è legittimo, ma è un grave errore. Noi abbiamo sostenuto la proposta di molti sindaci di dare il via ad una fase costituente, ma poi è entrata la politica ad imporre le sue decisioni. Facendo una riflessione sull’Ossola e sulla liste presentate, è risaputo che il sindaco di Druogno è stato imposto dalla segreteria regionale del Pdl. In questi anni, Giovanni Francini è stato un elemento di rottura, in valle Vigezzo tutti i comuni hanno avuto con lui discussioni. E’ un candidato presidente che in questi anni si è caratterizzato per dividere”. La lista presentata dal centro sinistra in sostegno al candidato Stefano Costa alla futura Comunità montana Valle Ossola è stata presentata in extremis, dopo che un candidato di Re ed uno di Bannio Anzino si sono ritirati dopo avere firmato: “Ci sono state scorrettezze – puntualizza Reschigna – amministratori che firmavano la lista e che poi, sotto pressione, costretti a rinunciare. Consiglieri comunali che ricevevano telefonate perché non entrassero nella lista. Questo è grave, perché la democrazia permette ad ognuno di essere rappresentato. La legge regionale prevede neo futuri consigli rappresentanti dei 2/3 dei comuni, quindi in Ossola di 25 consiglieri su 38 comuni. Almeno in due casi dei consiglieri dopo avere firmato e ricevuto pressioni, ci hanno poi chiesto di essere tolti dalla lista, abbandonando anche il posto di lavoro per andare, accompagnati, a controllare di persona il depennamento. Questo non è bello, non amo i toni forti, ma in questa occasione bisogna raccontare quanto successo, tant’è che quando si è sparsa la voce di quanto succedeva è arrivata da parte di qualche amministrazione la disponibilità a dare un appoggio alla nostra lista”.
dal sito di Tele VCO

LA CENTRALINA DI MONITORAGGIO SULLA STRADA DELL’ALPE VEGLIA RESTA AL SUO POSTO.

image La centralina di monitoraggio posizionata dalla Protezione Civile regionale sulla strada dell’Alpe Veglia rimarrà in loco per altre due settimane.
Questo è l’impegno preso, su nostra sollecitazione, dall’assessore regionale alla montagna ed alla protezione civile, Luigi Ricca. Una scelta che consentirà la transitabilità della strada che collega Ponte Campo a Veglia fino al termine della stagione turistica che, di norma, coincide con la prima metà del mese di ottobre.
Faccio notare che lo scorso anno la centralina era stata smontata molto prima, ai primi di settembre. La rapida mobilitazione delle istituzioni locali è stata senz’altro utile, dimostrando attenzione ad un problema tanto dibattuto quanto importante. Mi permetto di considerare fuori luogo, invece, le polemiche esasperate nei confronti della Regione che ha assicurato impegno e risorse senza le quali non si sarebbe potuto garantire la modifica dell’ordinanza che vietava la transitabilità anche ai pedoni, condannando l’Alpe Veglia e le sue attività economiche ad un’altra stagione di gravi disagi e pesanti perdite.
La Regione ha fatto seriamente la sua parte e questo fatto va risconosciuto con onestà. Sono convinto che la collaborazione ed il reciproco rispetto siano condizioni indispensabili per individuare e sostenere scelte impegnative come quella di garantire l’accesso e la fruibilità di una delle più belle ed importanti conche alpine delle Alpi occidentali.
UNA DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE PD MARCO TRAVAGLINI

Cresce il malessere tra i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale del Verbano-Cusio-Ossola

image Gravose sono le condizioni lavorative dei Vigili del Fuoco chiamati a svolgere innumerevoli mansioni che non gli vengono riconosciute economicamente, o pagate con inaccettabili ritardi.
Le cause sono note: i forti tagli economici imposti al sistema dalla creatività del Ministro Tremonti che non hanno risparmiato nessuno, Vigili del Fuoco compresi; la Legge Finanziaria 2009 e la recente proposta di Legge Finanziaria per l’ anno 2010 non ha stanziato e non stanzierà adeguate risorse sugli organici e sui mezzi operativi, nonostante che per rispettare gli standart previsti a livello Europeo a livello nazionale manchino 15.000 uomini su 30.000 attualmente in servizio, ed il 60% degli automezzi siano vecchi ed inadeguati.
La scrivente Organizzazione Sindacale non può esimersi dall’ evidenziare le condizioni organizzative ed operative dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale del Verbano-Cusio-Ossola. (segue)Ci si riferisce al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da quasi 2 anni, bloccando tra l’ altro la riforma dell’ Ordinamento professionale che, a seguito dell’ approvazione del Decreto n° 217/2005 ha difatto bloccato i passaggi di qualifica del personale, facendo così crescere l’ insoddisfazione del personale di Vigili del Fuoco, mentre ad oggi non è ancora stato approvato il riconoscimento di “Lavoro usurante” ai fini previdenziali ed assicurativi, ma forse per il Ministro Brunetta i vigili del fuoco possono ritenersi una categoria privilegiata, perché hanno un posto fisso ed uno stipendio sicuro.

Ci si riferisce alla continua richiesta di lavoro straordinario, fatta con specifici ordini di servizio per la cronica mancanza del personale in servizio, con la conseguenza del salto dei turni di riposo con la liquidazione che, tra l’ altro avviene anche oltre i sei mesi successivi.

Ci si riferisce alla cronica carenza del parco mezzi operativi e della sua vetustà, drammaticamente evidenziata nella recente emergenza legata al terremoto in Abruzzo.

Ci si riferisce alla forte carenza di organico del personale del Comando Provinciale del VCO riferita soprattutto al personale operativo qualificato; Non è in servizio ad oggi nessun Capo Reparto sui 12 unità previste dall’ organico con la carenza del 100%, mentre risulta sensibile anche la carenza dei Capi Squadra per circa il 10% dell’ organico previsto.

Anche tra il personale precario (i cosiddetti vigili del fuoco discontinui) si registrano inaccettabili ritardi nei pagamenti, e nel loro caso i ritardi sono nel pagamento dello stesso stipendio mensile.

Ci si riferisce anche ai trattamenti di missione e degli straordinari del personale dei Vigili del Fuoco che hanno partecipato nell’ emergenza del terremoto del 6 aprile in Abruzzo, che non sono stati ancora liquidati rimborsato, praticamente facendo svolgere al personale che si è recato all’ Aquila, un servizio esclusivamente in “volontariato”.

Questioni ineludibili che andranno quanto prima discusse e risolte, diversamente la Direzione sarà presto costretta a fronteggiare la mobilitazione del personale.

A fronte di tutto ciò, l’ Amministrazione Centrale, per fini esclusivamente propagandistici e senza badare a spese, è super-impegnata ad organizzare la cosiddetta “festa nazionale” del Corpo che si svolgerà a Roma il 30 settembre, dove per fare effettuare una parata, si è tra l’ altro sottratto per oramai da oltre un mese personale operativo da tutti i Comandi Provinciali d ‘ Italia.

Per la stessa sicurezza dei Vigili del Fuoco e per proteggere al meglio i cittadini ed il Paese servono concreti investimenti in materia di organici, di mezzi ed attrezzature, di risorse in bilancio, di valorizzazione del personale.

Speravamo che ciò avvenisse dopo le vicende legate al sisma dell’ Abruzzo, ma cosi’ non È stato, confidiamo però che avvenga il prima possibile, perché le condizioni del Corpo e del servizio sono e saranno sempre più drammaticamente precarie.
Comunicato Stampa di Vittorio Origgi
Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL VCO
Verbania, 29 settembre 2009

Portare in piazza i problemi dell’informazione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure
.” Art. 21 della Costituzione italiana
La Federazione Nazionale Stampa Italiana, l’Ordine dei giornalisti, l’Associazione Articolo21 e alcuni partiti dell’opposizione hanno proclamato, nel giorno 3 ottobre, a Roma, una “manifestazione civica” per difendere il potere di un giornalismo libero e senza condizionamenti.
In concomitanza con la manifestazione nazionale in difesa della liberà di informazione Sabato 3 ottobre iniziativa provinciale del VCO a VERBANIA INTRA ore 16.00 in Piazza Ranzoni (in caso di pioggia, tettoia vecchio imbarcadero).
Puoi scaricare e stampare il volantino cliccando qui.
Promosso da: Arci – CGIL VCO – Unione degli studenti – Associazione 21 marzo – Giovani Democratici – Sinistra e Libertà – Partito Democratico – Italia dei Valori – Rifondazione Comunista

Accelleratore servizio radioterapia a Verbania: una lettera per sollecitare.

image Pubblichiamo il testo della lettera inviata, nei giorni scorsi, dal consigliere regionale del PD Aldo Reschigna al Vice Presidente della Giunta regionale Paolo PEVERARO, all’ Assessore alla Sanità Eleonora ARTESIO e per conoscenza al Direttore Generale ASL 14 Ezio ROBOTTI, in merito all’ acquisto del secondo acceleratore per il Servizio radioterapia all’Ospedale Castelli di Verbania. Una lettera per sensibilizzare in merito al problema.
Mi rivolgo a Voi per sollecitare l’attenzione della Giunta regionale riguardo all’acquisizione del secondo acceleratore presso il Servizio di radioterapia dell’Ospedale di Verbania, richiesta che, alla luce della forte attività prestata dal servizio, è fortemente sostenuta dalla comunità locale.
Il progetto originale prevedeva l’acquisto di un simulatore e di due acceleratori; successivamente, in considerazione della necessità di verificare i reali volumi del servizio, è stato rivisto con un simulatore ed un solo acceleratore e l’economia di spesa è stata destinata all’acquisto della risonanza magnetica presso l’Ospedale di Domodossola.
I dati di attività ed i fermi, in parte programmati per le attività di manutenzione ed in part, anche eccessivi rispetto alla media, hanno portato in questo primo anno ad alcuni disagi per i pazienti.
Il costo di acquisto previsto in circa 1 milione di euro troverebbe ampie giustificazioni in considerazione di quanto sopra.
Mi rendo conto delle difficoltà per il reperimento di nuove risorse aggiuntive ed è per questa ragione che sono a sottoporre alla Vostra attenzione la proposta di stornare parte del finanziamento regionale destinato alla realizzazione del Laboratorio di Analisi unico presso l’ex Ospedale di Premosello Chiovenda, finanziamento di 4 milioni e 500 mila euro, ad interventi maggiormente prioritari all’interno dell’ASL 14.
Sono a conoscenza che anche il Collegio di Direzione dell’ASL 14 ha richiesto di dirottare il citato finanziamento verso scelte maggiormente prioritarie. Tale atteggiamento è da me condiviso in quanto, proprio in momenti di difficoltà economica, è opportuno che le risorse messe a disposizione dall’Amministrazione regionale siano destinate ad interventi più urgenti rispetto ad altri.
Ho avuto modo di verificare che, rispetto all’intervento di Premosello, le citate risorse potrebbero essere più opportunamente destinate all’acquisto del secondo acceleratore per 1 milione di euro ed alla realizzazione del nuovo Centro Dialisi presso l’Ospedale di Verbania per circa 1 milione e 200 mila euro, servizio anch’esso fortemente utilizzato ed apprezzato dalla Comunità locale, ad oggi svolto in ambienti poco confacenti.

Confidando nella Vostra sensibilità e attenzione, si richiede di poter valutare lo spostamento di risorse.

Cordiali saluti.

Aldo Reschigna