Saltano le Feste de l’Unità. Niente appuntamento alla Lucciola in Agosto

Quello che non hanno potuto il tempo ed i mutamenti politici succedutisi, ha potuto la pandemia: la manifestazione più longeva della Valle dell’Ossola vedrà il primo annullamento dopo 72 edizioni ininterrotte.

A tale decisione sono giunte le segreterie del Partito Democratico di Villadossola e Domodossola confrontandosi, mediante collegamenti informatici a distanza, anche con i volontari della festa, rispetto alle vigenti restrizioni alla circolazione ed ai raggruppamenti di persone e valutando le varie disposizioni alle quali attenersi per evitare il propagarsi del virus.

La pandemia purtroppo ha mietuto molte vittime; le segreterie del PD si associano al dolore delle famiglie di tutti quei cittadini che il virus ha sottratto all’affetto dei propri cari e di chi ha sofferto e soffre ancora, e sono grate a tutto il personale sanitario per l’abnegazione con la quale ha svolto e svolge il proprio lavoro.

Le preoccupazioni emerse riguardano anche e soprattutto le ripercussioni economiche e sociali, derivanti dal protrarsi delle chiusure delle attività e le limitazioni alle quali le stesse saranno soggette, e le conseguenti ricadute sulle famiglie e sui cittadini.

Ci sarà tempo per svolgere attività di aggregazione ed intrattenimento; oggi, e per i mesi a venire, ci atterremo ad osservare le indicazioni delle autorità competenti atte ad impedire il diffondersi del virus.

In bocca al lupo a tutti ed arrivederci al prossimo anno.

Il Partito Democratico di
Villadossola e Domodossola

Report: il pasticcio Piemontese

Carissimi e carissime, 

Rai Tre
ha trasmesso un servizio di Report dedicato alla gestione piemontese dell’emergenza Coronavirus (lo potete vedere al link https://bit.ly/3bChkVe), Emergenza Covid-19, qualcosa non è andato come sperato. Il Pasticcio piemontese.”

Con grande lucidità giornalistica nel servizio di Report sono stati condensati in trenta minuti due mesi di errori e ritardi, riprendendo molti dei temi su cui abbiamo concentrato la nostra attività di opposizione: la carenza di Dispositivi di protezione, la scarsità di tamponi, l’assenza di monitoraggio a domicilio, i ritardi nell’attivazione delle USCA (Unità Speciali di continuità assistenziale), lo svuotamento dell’Assessorato alla Sanità e dei Servizi di Igiene pubblica delle Asl, la catastrofe delle Rsa, la disorganizzazione dell’Unità di Crisi. 

Su tutto però sono emersi soprattutto l’inadeguatezza e il pressapochismo dei vertici politici della sanità piemontese.

Le responsabilità sono chiare e necessitano di un correttivo urgente per invertire la rotta e salvaguardare la vita e la salute dei Piemontesi.

Come Partito Democratico Piemontese, e Gruppo dei Consiglieri in Regione, metteremo in campo tutti gli atti possibili per cambiare rotta, nei contenuti, nelle strategie e nelle persone. Nell’inoltrarvi il link della trasmissione, vi chiediamo di farlo circolare tra i vostri contatti per mettere a conoscenza più persone possibili della situazione in cui ci troviamo.

Grazie

Paolo Furia, Segretario regionale PD Piemonte

Monica Canalis, Vice Segretaria PD Piemonte

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QUI SOTTO IL LINK ALLA TRASMISSIONE DI REPORT DEL 20/04/2020

“Emergenza Covid-19, qualcosa non è andato come sperato. Il Pasticcio piemontese.”

https://bit.ly/3bChkVe

Bonus personale sanitario: Preioni annuncia i soldi senza citare che arrivano dal Governo

È ora di finirla col gioco delle misere speculazioni politiche sull’emergenza sanitaria.
Abbiamo letto le dichiarazioni del capogruppo di maggioranza in regione della Lega Alberto Preioni, che ha annunciato un bonus in busta paga per tutto il personale sanitario e sociosanitario per un totale di 18 milioni di euro.
Peccato che questi sono tutti soldi stanziati dal Governo con il DL 18/2020, ed il provvedimento è stato deciso a livello statale.
Prima la Lega ha provato a intestarsi l’acquisto delle mascherine fatte con i soldi dei cittadini, ora ci prova con quelli del Governo! Forse sarebbe il caso di tirare fuori qualche risorsa della Regione Piemonte oltre che qualche buona idea per affrontare la situazione.
Noi, come Partito Democratico, siamo disponibili al confronto e a dare una mano con idee precise e soluzioni concrete, come dimostrano i soldi stanziati per gli incentivi al personale sanitario, ma basta propaganda!

Segreteria PD VCO

Statale 34. Possono partire le procedure per gli appalti Grazie alla competenza dei nostri amministratori Borghi, Costa, Marchionini e Reschigna . un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

Comunicato Stampa

Statale 34. Grazie alla competenza e alle capacità dei nostri amministratori Borghi, Marchionini e Reschigna e il lavoro del territorio unito, si è raggiunto un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

È notizia di oggi l’ultimo passaggio burocratico per il trasferimento alla Regione Piemonte dei fondi ministeriali destinati alla messa in sicurezza delle strade piemontesi, con la firma alla Corte dei Conti e al Ministero Economia e Finanza di due convenzioni tra Regione e Ministero delle Infrastrutture per un totale di 60 milioni di euro, di cui 35 milioni per la messa in sicurezza delle strade comunali e provinciali in Piemonte (di cui 4 per il VCO) e dei 25 milioni per l’intervento sulla SS 34 del Lago Maggiore

Ora potranno partire le procedure degli appalti sulla statale 34, con il finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, deciso dall’allora ministro Delrio in accordo con la regione Piemonte guidata da Chiamparino, e che consentiranno di mettere in sicurezza i versanti della strada percorsa soprattutto dai frontalieri tra Italia e Svizzera.

Un lavoro partito da lontano, che ha visto il territorio lavorare unito, che ha richiesto perseveranza e capacità, a partire dall’impegno dell’allora vicepresidente della regione Aldo Reschigna, dell’onorevole Enrico Borghi, dell’ex presidente della provincia Stefano Costa e del sindaco Silvia Marchionini che ha dato la disponibilità del comune di Verbania a seguire direttamente i lavori con i propri uffici.

Grazie alla competenza e alle capacità dei nostri amministratori si è raggiunto un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Preioni ritratti le sue gravi accuse o si dimetta. Cirio e Icardi ne prendano le distanze!

Le dichiarazioni di ieri del capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, sono incredibilmente gravi.
Da una parte attacca genericamente i medici base affermando di aver ricevuto “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia”.
Dall’altro scarica la responsabilità sulla gestione dei problemi all’interno delle RSA affermando “che le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”.
Sono frasi che dimostrano l’insufficienza politica e istituzionale di chi ricopre un ruolo così importante come leader del principale gruppo politico di maggioranza in consiglio regionale.
Nel merito è evidente a tutti che se il consigliere leghista Preioni sa di medici che si sono negati ai pazienti ha il dovere di denunciarli alle autorità competenti evitando di attaccare indistintamente tutti, visto lo sforzo fatto da molti di loro come operatori sanitari in prima linea nella battaglia per il contenimento del Coronavirus.
Non ci si può permettere questi attacchi velenosi solo perché l’associazione dei medici piemontesi ha mosso alcuni rilievi all’operato della Giunta regionale.
Sulle RSA la Regione non può far finta che molte o sono pubbliche e/o convenzionate; per cui la Regione ha l’obbligo di esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, vista anche la situazione di forte criticità che ha colpito molte di esse con i numerosi casi positivi e i conseguenti decessi.
Parole che, se non vengono smentite con decisioni, ci portano a chiedere le dimissioni del consigliere Preioni che ha dimostrato la sua totale insufficienza a ricoprire il ruolo istituzionale a cui è stato chiamato.
Inoltre ci aspettiamo dal presidente del Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, dichiarazioni nelle quali si dissocino chiaramente da quanto affermato da Preioni.
Concludiamo portando piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.

Paolo Furia
Segretario regionale PD

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Preioni provi le accuse contro i medici di famiglia o si dimetta.

INAUDITA GRAVITÀ LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE PREIONI: SI DIMOSTRINO O SI DIMETTA

Le dichiarazioni pubbliche rese dal capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, hanno un profilo di inaudita gravità.
Egli ha dichiarato di avere “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia. E che avrebbero già dovuto avere le protezioni necessarie, perchè anche in tempi normali possono avere dei malati infettivi e quindi le protezioni bisogna averle sempre”.
Il capogruppo del partito di maggioranza relativa è un pubblico ufficiale. Se ha conoscenza di medici che, come dice lui, “si sono negati” -e quindi, oltre ad aver infranto il giuramento di Ippocrate hanno anche violato la deontologia professionale e la legge- ha il dovere di circostanziare il fatto presso gli organi competenti, professionali e non. Se invece tali circostanze non fossero provate, e l’affermazione assumesse il carattere di una generica e fumosa accusa non dimostrata, ha il dovere di dimettersi.
Ha inoltre dichiarato che “le RSA, le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”. Questa affermazione è falsa due volte. La prima perchè tutto il Piemonte, e il VCO in particolare, è ricco di RSA e RISS di proprietà e/o gestione PUBBLICA (per lo più comunali). La seconda perchè, anche laddove la proprietà risulta essere privata,la funzione erogata è PUBBLICA. E sulla scorta di ciò, la Regione Piemonte è tenuta in forza di legge dapprima alla autorizzazione, e secondariamente -qualora ricorrano le condizioni- addirittura all’accreditamento (ovvero attraverso lo strumento della convenzione al trasferimento di denari pubblici per lo svolgimento da parte delle Case Anziani di funzioni di carattere sanitario-assistenziale). In forza di ciò, è obbligo e dovere della Regione Piemonte esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, a prescindere dalla loro natura giuridica e dal fatto che siano accreditate o meno , in quanto è sufficiente l’autorizzazione per svolgere la mansione di natura pubblica.
Se il consigliere regionale, e capogruppo, non sa queste cose, faccia la cortesia di informarsi o di tacere. E, in proposito, mi chiedo se tali posizioni siano condivise dal presidente Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, che essendo quest’ultimo del medesimo partito del consigliere Preioni ha il dovere di dissociarsi pubblicamente da tali affermazioni che, in caso di silenzio, si dovrebbe arguire rappresentino anche il suo pensiero.
E in tal caso, le dimissioni dovrebbero essere collettive.

On. Enrico Borghi

Le parole hanno un peso.
E qui il Capogruppo della Lega #Preioni ha passato il segno.
Ha ragione Enrico Borghi, o si dimostra la veridicità di queste gravi accuse o ci si dimette.
Piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.
Alice De Ambrogi
Segerteario PD VCO