BORGHI: “CHI SONO I PRIVATI INTERESSATI ALLA ALIENAZIONE DEL CASTELLI? LA REGIONE SIA TRASPARENTE”

“Secondo quanto asserito da fonti giornalistiche, durante l’incontro informale tra i vertici istituzionali e  politici della Regione Piemonte e la delegazione dei Sindaci del VCO tenutosi nella giornata del 19 febbraio a Torino, i responsabili regionali presenti avrebbero confermato l’intenzione di avviare una non meglio precisata privatizzazione dell’Ospedale Castelli di Verbania, sostenendo addirittura di aver già preso contatti con soggetti privati disponibili ad intervenire nel processo.
Se queste indiscrezioni rappresentassero la realtà dei fatti, il presidente Cirio e il consigliere regionale Preioni hanno l’obbligo di fornire chiarimenti in ordine ad alcuni semplici interrogativi.
– Quali sono i privati che sono stati contattati? E nel caso, da chi, in quale veste e sulla base di quale atto giuridico e amministrativo i soggetti pubblici in questione hanno agito?
– Quali sono stati i contenuti e gli oggetti del confronto?
– Attraverso quali modalità ad evidenza pubblica sarebbero stati selezionati i cosiddetti partner privati interessati ad acquisire il Castelli o a convenzionarsi con la Regione per l’erogazione di servizi nel medesimo?
– Quali sono le reali opinioni in materia dell’assessore giornale alla Sanità, assente all’incontro?
– Qual’è il valore patrimoniale degli asset pubblici che si intenderebbero alienare o, in subordine, a quanto ammonta il valore delle convenzioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale che si intenderebbero attivare nel processo di privatizzazione dell’Ospedale Castelli di Verbania?
– All’interno di questo processo di privatizzazione annunciato, rientrano o meno gli immobili di proprietà regionale insistenti presso l’Ospedale Castelli di Verbania e l’Ospedale San Biagio di Domodossola? E’ prevista la loro alienazione, totale o parziale?
Su questi, e su altri aspetti, per i quali si rende necessaria una attività di trasparenza allo stato confusamente assente, preannuncio la predisposizione e il successivo deposito di una specifica interrogazione parlamentare al Ministro della Salute”.

Lo dichiara in una nota l’on. Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd a Montecitorio. 

Polizia Stradale a Domodossola. Nulla è deciso. I giudizi sono da rinviare a quando il percorso di riorganizzazione sarà terminato. In quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Polizia Stradale a Domodossola. Nulla è deciso. I giudizi sono da rinviare a quando il percorso di riorganizzazione sarà terminato. In quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Il commento su “Ossola News” di Renato Balducci sulla paventata chiusura del distaccamento di Polizia Stradale di Domodossola chiama in causa tutte le forze politiche, anche con qualche imprecisione per quel che ci riguarda.

Vogliamo ribadire quanto già affermato pochi giorni fa: sulla vicenda non si registrano allo stato provvedimenti adottati o decisione già assunte. È in corso di discussione una proposta di piano di riorganizzazione, figlia di una serie di decisioni assunte nel passato, che ora sta per passare dall’amministrazione del Ministero dell’Interno alle parti sociali e agli enti locali per il confronto di merito. Alla Lega che accusa praticamente ogni giorno il Pd, vogliamo ricordare che il loro leader Salvini quando si trovava al Viminale in 15 mesi non fece assolutamente nulla né in termini di aumento della dotazione di organico né in termini di soluzione delle problematiche. A Domodossola il processo di svuotamento del distaccamento PS proseguì sotto la guida leghista del Ministero dell’Interno. Capiamo che ora debbano urlare per nascondere le loro responsabilità, che però sono evidenti.

Precisiamo inoltre che la ministra De Micheli non ha affermato alcunché in ordine al tema del distaccamento Ps di Domodossola, non avendone peraltro la competenza che è assegnata alla ministra Lamorgese.

Inoltre, il Pd è al lavoro attraverso i propri rappresentanti – e in tal senso l’impegno dell’on. Borghi è costante – per ottenere i due obiettivi che abbiamo messo al centro del nostro lavoro: il potenziamento degli organici della Polizia Stradale per l’intero territorio del VCO (perché serve a poco mantenere aperte sedi che hanno solo 5 agenti, che in tal modo possono dedicare al servizio su strada una percentuale molto ridotta del loro tempo disponibile) e la garanzia che la presenza della Polizia nella città di Domodossola sia comunque assicurata anche nel quadro di una riorganizzazione del servizio che possa coniugare efficienza e presenza territoriale.

Le conclusioni cui perviene il corsivo di Balducci sono quindi quanto meno da rinviare a quando il percorso sarà terminato, e in quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Grazie per l’attenzione
Partito Democratico VCO

La clamorosa barzelletta di Montani e Preioni sulla sentenza del TAR per l’ospedale nuovo.

La clamorosa barzelletta del senatore Montani e del consigliere regionale Preioni in merito alla sentenza del TAR sull’ospedale nuovo. Il TAR non ha bocciato il nuovo ospedale a Ornavasso. Cirio e Icardi hanno delegato alla coppia leghista la programmazione della sanità nel VCO. E questo, purtroppo, non fa ridere.

Si riesce solo a ridere leggendo il comunicato stampa della coppia targata Lega, formata dal senatore Montani e dal consigliere regionale Preioni, nel quale affermano che il TAR (il tribunale amministrativo del Piemonte) «ha bocciato l’ospedale nuovo e unico di Ornavasso».

Si rimane increduli di fronte al comunicato stampa nel quale, i due rappresentanti delle istituzioni, non si accorgono che il TAR ha deciso solo di non esprimere un giudizio su un ricorso presentato da società concorrenti nella progettazione del nuovo ospedale visto che l’opera in quel luogo, per un annuncio dell’attuale giunta regionale, (forse) non si farà più.

In poche parole: la regione Piemonte con il Presidente Cirio e Icardi annuncia a ottobre che l’ospedale non si farà, il TAR ne prende atto affermando che non emette una sentenza poichè la Regione non vuole fare più l’ospedale ed invece, i nostri due baldi leghisti, se ne escono con la barzelletta fantasiosa che il TAR avrebbe bocciato l’opera.

Anche i mass media, nei loro commenti al comunicato stampa leghista, hanno evidenziato “che il tribunale amministrativo non è entrato nel merito di nulla e tanto meno, non essendo suo compito, ne ha soppesato la validità. Il Tar si è limitato a pronunciare una sentenza con cui azzera il contenzioso insorto attorno alle modalità ha gestito la gara per individuare il progetto fattibile e preferibile”.

Una dichiarazione nella quale poi attaccano tutti: sindaci, forze politiche, categorie economiche e sociali e chi sostiene l’utilità dell’ospedale nuovo baricentrico, anche con dichiarazioni offensive verso la categoria dei medici come la frase contro … «la levata di scudi di alcuni medici, cui consiglieremmo di stare in corsia anziché fare politica».

Quello che è certo è che non c’è uno straccio di documento che illustri, a quattro mesi dall’annuncio, quale sarà la proposta della Regione Piemonte in materia. Cirio e Icardi hanno delegato alla coppia leghista la programmazione della sanità nel VCO. E questo, purtroppo, non fa ridere.

La Segreteria
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

“POLSTRADA A DOMODOSSOLA: NON RISULTANO DECISIONI. LAVOREREMO PER SALVAGUARDARE PRESENZA IN OGNI CASO”

“Con riferimento ad alcune notizie diffuse da organi di stampa, e alle dichiarazioni rese dal senatore Montani, relativi a supposte decisioni già avvenute di chiusura del presidio di Polizia Stradale di Domodossola, ho avuto modo di appurare attraverso i vertici locali e nazionali della Polizia e del Ministero dell’Interno che non risultano essere stati adottati provvedimenti che confermino quando asserito in tali notizie.
Personalmente, risulta peraltro di difficile comprensione una “riorganizzazione” che contempli al tempo stesso la chiusura di Domodossola e di Borgomanero -come annunciata da tali fonti-, soluzione che sguarnirebbe completamente dal servizio e dal presidio una significativa porzione di territorio addirittura su due province nella quale sono note ed evidente le esigenze di servizio da parte della Polizia Stradale per la presenza di numerose infrastrutture viabili e un flusso di traffico notevole.
Sul punto di questione, la posizione dello scrivente e del Partito Democratico è nota: la particolarità del territorio del Verbano Cusio Ossola, che non solo risulta essere orograficamente e morfologicamente molto complesso ma che addirittura vede al proprio interno stagionalmente picchi di traffico estremamente rilevanti in connessione con i milioni di presenze turistiche e con il fatto di essere anello di congiunzione di due cantoni elvetici, impone la presenza di un presidio della Polizia Stradale nei termini conosciuti sin qui.
Alla Lega ricordo che se siamo arrivati sin qui con il presidio aperto, nonostante i problemi di organico della PS siano presenti da tempo, è proprio per l’azione del Pd, e che tali problemi di organico non sono stati per nulla risolti -anzi- nei quindici mesi nei quali il super ministro dell’interno Salvini si è occupato del dicastero del Viminale. Per cui rimandiamo al mittente le lezioni di chi ha solo acuito il problemi, dopo tanta vuota retorica sulla sicurezza, e lavoriamo per salvaguardare la presenza della Polizia Stradale di Domodossola in ogni caso”.

Lo dichiara in una nota l’onorevole Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera dei Deputati

Una sanità di qualità per il VCO. Incontro con Beatrice Lorenzin Lunedì 10 febbraio Gravellona Toce

Una sanità di qualità per il VCO. Incontro con Beatrice Lorenzin
Lunedì 10 febbraio 2020 ore 21, sala polifunzionale Buon Pastore (asilo comunale via Umberto del Signore 5) #GravellonaToce
No alla privatizzazione del Castelli a Verbania. No a un ospedale di serie B in Ossola. Si a un nuovo e unico ospedale di qualità baricentrico per tutto il VCO.
Incontro con l’on. Beatrice Lorenzin già Ministro della Salute
Interviene Enrico Borghi parlamentare PD
Partecipano
Alice De Ambrogi segretario PD VCO
Giovanni Morandi sindaco Gravellona Toce
Silvia Marchionini sindaco di Verbania

Organizza il Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te. Insieme per un Dono presenta uno studio di fattibilità mentre la regione Piemonte latita e non produce nessun documento formale.

L’associazione Insieme per un Dono ha promosso uno studio di fattibilità per dimostrare che l’area per il futuro ospedale nuovo annunciato, a parole, a Domodossola sorgerà su un terreno geologicamente consono. Affermano che la relazione è stata prodotta da uno studio di “professionisti neutrale” (!?).
Siamo, permetteteci la battuta, all’improvvisazione più assoluta.
Da una parte c’è la strumentalizzazione a carico di una associazione che, sulla carta, dovrebbe rimanere indipendente dai partiti e fare solidarietà e, invece, continua a gettarsi come in passato nell’agone politico attraverso il suo referente, il vice sindaco di destra di Bognanco Davide Bonacci.
Studio di fattibilità che, speriamo, sia stato prodotto gratuitamente e non con i sodi di una associazione di solidarietà sostenuta da tanti cittadini ossolani.
Un medico, Davide Bonacci, che al posto di provare a ragionare su quali servizi sanitari realmente servono a tutti i cittadini del VCO diventa curiosamente geologo per sostenere che il terreno indicato va bene, senza nemmeno citare il nome dello studio “neutrale”; studio che certamente si sarà ricordato di inserire nella relazione anche la presenza della centrale a metano che impedisce, senza il suo costoso spostamento, di sviluppare qualsiasi progetto in merito.
Un vice sindaco (di destra) che promuove studi di fattibilità al posto dell’ente preposto, ovvero la regione Piemonte guidata da amministratori (di destra). Sembra una barzelletta.
Sono passati 100 giorni dall’annuncio fatto dal Presidente Cirio a Tecnoparco e nemmeno un pezzo di carta è emerso dalla regione Piemonte: solo annunci e parole contraddittorie (come ad esempio il tempo per fare il nuovo ospedale: cinque anni per il Sindaco di Domodossola Pizzi, dieci per il capogruppo della lega Preioni).
Ad oggi l’unico documento ancora esistente e ufficiale è quello del 2015, in cui i Sindaci del VCO, a larga maggioranza, hanno deciso per il nuovo e unico ospedale baricentrico nella bassa Ossola.
Dalla Regione ancora il vuoto assoluto.
Anzi no: le fidanzate di consiglieri regionali locali, come affermano nero su bianco organi di stampa in questi giorni, hanno trovato posto in regione come collaboratori di un assessore. Questi si, son fatti concreti! 
PD Domodossola