RSA: servono interventi immediati. La situazione non è sotto controllo come affermato dal leghista Preioni. Deve partire subito il servizio per le cure a domicilio.

La situazione allarmante nelle RSA del VCO e del Piemonte di questi ultimi giorni richiede una risposta immediata.
Non si può affermare, come fatto in questi giorni agli organi di stampa da Alberto Preioni presidente del Gruppo Lega Piemonte, che “la situazione nelle Rsa è sotto controllo”. Le decine di positivi nelle strutture per gli anziani e i numerosi decessi di questi giorni testimoniano il contrario.
Ci sarà il tempo per accertare le responsabilità nei ritardi degli interventi di prevenzione, ora è il tempo di agire.
Oltre allo screening completo di ospiti e personale, è necessario contenere il numero di positivi separandoli dai negativi e mettendoli subito a carico del sistema sanitario regionale. Laddove non è possibile è auspicabile la creazione di reparti Covid specifici nelle strutture con l’immediato trasferimento dei negativi per fermare la diffusione del virus.
In questo senso sarebbe stato utile avere già avviato, compito che spetta all’ASL del VCO e alla regione Piemonte, il servizio per le cure a domicilio, come richiesto da molti Sindaci e dai medici di base del territorio.
Purtroppo ad oggi, nonostante gli impegni presi in una riunione in Prefettura lo scorso 28 marzo, ancora non si è partiti.
E’ necessario avere un servizio che alleggerisca la pressione sulle strutture ospedaliere, sociosanitarie e assistenziali, attraverso un’assistenza territoriale forte e integrata con il coinvolgimento dei medici di famiglia, medici di continuità assistenziale, il servizio infermieristico domiciliare ecc.
Serve uno sforzo maggiore di tutti perché non possiamo accettare la frase dell’assessore regionale alla Salute del Piemonte Icardi, “siamo stati sfortunati nella diffusione del contagio”.
Parole poco responsabili che devono lasciare il passo a fatti concreti e iniziative condivise, mettendo in campo con più forza e continuità quella “Cabina di regia provinciale permanente” istituita nel VCO su nostra richiesta.
Il Partito Democratico del VCO mette a disposizione i propri amministratori e tutte le energie disponibili per supportare e sostenere il lavoro delicato della cabina di regia, qualora sia necessario e purché terminino i proclami e inizi finalmente una fase di lavoro serio e coordinato.

Partito Democratico del VCO

Preioni avvalla i lavori per una nuova RSA Covid a Premosello. Oggi la Regione che lui “governa” li stoppa. Che superficialità è mai questa?

Il capogruppo della lega Preioni avvalla i lavori per una nuova RSA Covid a Premosello. Oggi la Regione che lui “governa” li stoppa. Che superficialità è mai questa?

Ci vediamo costretti ad intervenire nel dibattito di questi giorni per porre all’attenzione di tutti alcune considerazioni rispetto ad un fatto che consideriamo molto grave.

Da vari comunicati, sopralluoghi e report fotografici si evince che, con la benedizione del capogruppo della Lega in regione Preioni, si sta operando per una non meglio precisata nuova RSA Covid a Premosello.
Nessuno di noi mette in dubbio la buona volontà e la generosità dei volontari, che stanno lavorando duramente e ai quali va tutto il nostro apprezzamento, e dell’Amministrazione comunale.

È però di oggi il parere negativo dell’assessorato alla sanità della Regione Piemonte (“il nucleo da 20 posti letto richiesto dall’amministrazione comunale di Premosello non è stato né autorizzato alla realizzazione né, tanto meno, autorizzato all’esercizio“), che smentisce su tutta la linea le assicurazioni fornite dal capogruppo Preioni domenica a mezzo stampa. Ci chiediamo quale metodo di lavoro sia quello introdotto dalla Regione Piemonte. Ci chiediamo come sia possibile che questa iniziativa sia partita senza autorizzazione sanitaria e senza il coinvolgimento preventivo dell’ASL (unico organo competente a rilasciarla).  


La presenza “avallante” di PREIONI e dei rappresentanti politici della Lega sui cantieri vuol dire che ciascun Comune di propria iniziativa può attivarsi per ristrutturare/costruire strutture per ospitare pazienti in convalescenza senza autorizzazione sanitaria? Magari perché affini politicamente? Immaginiamo cosa accadrebbe se tutti facessero così.

La nostra proposta dell’istituzione di una cabina di regia provinciale permanente andava proprio nella direzione di un coordinamento e di una concertazione delle misure da assumere perché in questo momento ciò che più è importante è l’unità e la condivisione di intenti.

E il Consigliere Regionale, unico del territorio, le avalla di propria iniziativa?

Noi pensiamo che invece di far leva sulla buona fede dei volontari forse andrebbe focalizzata l’attenzione maggiormente nell’occuparsi di dpi carenti, di tamponi in piccoli numeri, operatori sanitari che mancano, protocollo per cure a domicilio coordinando, gestendo una situazione difficilissima e traendone, magari, anche qualche insegnamento per il futuro.

Per esempio, che la proposta di privatizzare il Castelli è una completa e totale follia, e che l’intero presupposto sul quale si reggeva la fragile proposta fatta dalla giunta Cirio sta franando ogni giorno sotto i colpi dell’evidenza. E non saranno fughe in avanti o invenzioni fatte al momento a risolvere i problemi dell’oggi e del domani.

Nella foto Preioni a Premseollo nei giorni scorsi (Ossola news)

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Gestione emergenza CoVid19: istituire nel VCO una Cabina di Regia provinciale permanente

Anche in questo periodo difficile per tutti noi, la Segreteria del PD Provinciale continua a riunirsi in videoconferenza e a dare il proprio supporto per cercare di elaborare proposte e idee utili al nostro Territorio in sinergia con Amministratori e organi Regionali e Nazionali della nostra comunità politica. Lo facciamo con la passione di sempre e la consapevolezza di vivere un periodo in cui gli interessi di parte debbano necessariamente lasciare spazio a quelli collettivi in una rinnovata unità di intenti che trovi riscontro in tutte le forze politiche.

Per questo motivo vorremmo mettere a disposizione una proposta emersa a più voci in questi giorni che consiste nell’istituzione di una “Cabina di Regia provinciale permanente” composta dalle Istituzioni in prima linea oggi nell’emergenza sanitaria (Prefettura, Presidente della Provincia, Sindaci, ASL, Protezione Civile, Tecnici, Rappresentanti degli Operatori Sanitari e delle Istituzioni) che possa riunirsi frequentemente, anche in remoto, sotto l’egida del Prefetto, al quale i Dpcm attribuiscono la funzione di autorità preposta all’attuazione delle misure assunte per la lotta al CoVid 19, come già accade in altre realtà territoriali, e promuovere istanze, proposte, priorità in maniera coordinata e condivisa.

Oggi più che mai è viva la consapevolezza che soltanto rimanendo uniti e coesi potremo superare questo periodo di grande difficoltà ed essere di aiuto a tutti gli Operatori sanitari, i Tecnici, i Medici che stanno facendo uno sforzo straordinario, e che non ringrazieremo mai abbastanza, perché a tutti, nessuno escluso, vengano fornite le cure e le attenzioni più adeguate a combattere e superare questa inedita e difficilissima emergenza sanitaria.

La Segreteria PD VCO

Difendiamo la Legge Regionale contro il Gioco D’Azzardo. Incontro a Verbania l’11 marzo

Nessun passo indietro. Difendiamo la Legge Regionale contro il Gioco D’Azzardo Patologico.

Incontro pubblico
Mercoledì 11 marzo 2020 ore 21.00
Casa Ceretti (via Roma 42) Verbania Intra.

Ne discutiamo con
Domenico Rossi vice presidente commissione sanità consiglio regionale del Piemonte
Mauro Croce psicologo e psicoterapeuta
Marinella Franzetti assessore alle politiche sociali comune di Verbania
Alice De Ambrogi segretario PD VCO
Presiede Davide Lo Duca segreteria PD Verbania

Organizza il Partito Democratico del VCO / Circolo Verbania

BORGHI: “CHI SONO I PRIVATI INTERESSATI ALLA ALIENAZIONE DEL CASTELLI? LA REGIONE SIA TRASPARENTE”

“Secondo quanto asserito da fonti giornalistiche, durante l’incontro informale tra i vertici istituzionali e  politici della Regione Piemonte e la delegazione dei Sindaci del VCO tenutosi nella giornata del 19 febbraio a Torino, i responsabili regionali presenti avrebbero confermato l’intenzione di avviare una non meglio precisata privatizzazione dell’Ospedale Castelli di Verbania, sostenendo addirittura di aver già preso contatti con soggetti privati disponibili ad intervenire nel processo.
Se queste indiscrezioni rappresentassero la realtà dei fatti, il presidente Cirio e il consigliere regionale Preioni hanno l’obbligo di fornire chiarimenti in ordine ad alcuni semplici interrogativi.
– Quali sono i privati che sono stati contattati? E nel caso, da chi, in quale veste e sulla base di quale atto giuridico e amministrativo i soggetti pubblici in questione hanno agito?
– Quali sono stati i contenuti e gli oggetti del confronto?
– Attraverso quali modalità ad evidenza pubblica sarebbero stati selezionati i cosiddetti partner privati interessati ad acquisire il Castelli o a convenzionarsi con la Regione per l’erogazione di servizi nel medesimo?
– Quali sono le reali opinioni in materia dell’assessore giornale alla Sanità, assente all’incontro?
– Qual’è il valore patrimoniale degli asset pubblici che si intenderebbero alienare o, in subordine, a quanto ammonta il valore delle convenzioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale che si intenderebbero attivare nel processo di privatizzazione dell’Ospedale Castelli di Verbania?
– All’interno di questo processo di privatizzazione annunciato, rientrano o meno gli immobili di proprietà regionale insistenti presso l’Ospedale Castelli di Verbania e l’Ospedale San Biagio di Domodossola? E’ prevista la loro alienazione, totale o parziale?
Su questi, e su altri aspetti, per i quali si rende necessaria una attività di trasparenza allo stato confusamente assente, preannuncio la predisposizione e il successivo deposito di una specifica interrogazione parlamentare al Ministro della Salute”.

Lo dichiara in una nota l’on. Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd a Montecitorio. 

Polizia Stradale a Domodossola. Nulla è deciso. I giudizi sono da rinviare a quando il percorso di riorganizzazione sarà terminato. In quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Polizia Stradale a Domodossola. Nulla è deciso. I giudizi sono da rinviare a quando il percorso di riorganizzazione sarà terminato. In quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Il commento su “Ossola News” di Renato Balducci sulla paventata chiusura del distaccamento di Polizia Stradale di Domodossola chiama in causa tutte le forze politiche, anche con qualche imprecisione per quel che ci riguarda.

Vogliamo ribadire quanto già affermato pochi giorni fa: sulla vicenda non si registrano allo stato provvedimenti adottati o decisione già assunte. È in corso di discussione una proposta di piano di riorganizzazione, figlia di una serie di decisioni assunte nel passato, che ora sta per passare dall’amministrazione del Ministero dell’Interno alle parti sociali e agli enti locali per il confronto di merito. Alla Lega che accusa praticamente ogni giorno il Pd, vogliamo ricordare che il loro leader Salvini quando si trovava al Viminale in 15 mesi non fece assolutamente nulla né in termini di aumento della dotazione di organico né in termini di soluzione delle problematiche. A Domodossola il processo di svuotamento del distaccamento PS proseguì sotto la guida leghista del Ministero dell’Interno. Capiamo che ora debbano urlare per nascondere le loro responsabilità, che però sono evidenti.

Precisiamo inoltre che la ministra De Micheli non ha affermato alcunché in ordine al tema del distaccamento Ps di Domodossola, non avendone peraltro la competenza che è assegnata alla ministra Lamorgese.

Inoltre, il Pd è al lavoro attraverso i propri rappresentanti – e in tal senso l’impegno dell’on. Borghi è costante – per ottenere i due obiettivi che abbiamo messo al centro del nostro lavoro: il potenziamento degli organici della Polizia Stradale per l’intero territorio del VCO (perché serve a poco mantenere aperte sedi che hanno solo 5 agenti, che in tal modo possono dedicare al servizio su strada una percentuale molto ridotta del loro tempo disponibile) e la garanzia che la presenza della Polizia nella città di Domodossola sia comunque assicurata anche nel quadro di una riorganizzazione del servizio che possa coniugare efficienza e presenza territoriale.

Le conclusioni cui perviene il corsivo di Balducci sono quindi quanto meno da rinviare a quando il percorso sarà terminato, e in quel momento sarà possibile tirare le fila su chi ha realmente lavorato per il nostro territorio.

Grazie per l’attenzione
Partito Democratico VCO