Continuare nella direzione del nuovo Ospedale baricentrico a Ornavasso.

A seguito della partecipata assemblea pubblica, convocata dal Sindaco di Verbania Silvia Marchionini, lunedì 8 giugno a Palazzo Flaim, nella quale è stato ribadito da numerosi tecnici, rappresentanze sindacali e cittadini che la scelta strategica migliore per la nostra Provincia, per dare una sanità di qualità ai cittadini, è rappresentata dalla realizzazione di un Ospedale unico e nuovo in posizione baricentrica, il Partito Democratico provinciale del VCO, plaudendo all’iniziativa, ribadisce con coerenza la posizione espressa sin dall’ottobre 2015.
La nostra Provincia, infatti, necessita di un un Ospedale nuovo, la cui collocazione è stata individuata dalla stragrande maggioranza dei Sindaci del VCO ad Ornavasso, per garantire a tutti i cittadini ed anche al personale ospedaliero una struttura che offra servizi e prestazioni di qualità. Ad essa saranno abbinate, per un supporto sanitario completo, le Case della Salute, in parte già avviate, che completeranno attraverso un servizio di prossimità l’offerta sanitaria per tutti i cittadini.
Riteniamo che chi ha il compito di amministrare, ad ogni livello, debba assumersi la responsabilità di scelte lungimiranti, in grado di tenere insieme il territorio senza favorire scontri e divisioni, specialmente su un tema così importante come la salute dei cittadini.

Segreteria Partito Democratico VCO

Ecco i documenti presentati alla partecipata assemblea pubblica, convocata dal Sindaco di Verbania Silvia Marchionini, lunedì 8 giugno a Palazzo Flaim

Il percorso per la scelta del nuovo segretario provinciale del PD.

Il Partito Democratico del VCO si è ritrovato ieri sera a Pieve Vergonte per una riunione dell’Assemblea Provinciale aperta a tutti gli iscritti. All’ordine del giorno l’analisi dei risultati delle elezioni amministrative e le dimissioni da segretario provinciale del PD di Giuseppe Grieco.

In merito alle elezioni, pur in una situazione nazionale ancora problematica per il nostro partito, se pur migliore rispetto alle politiche del 2018, e la sconfitta a livello regionale, i risultati ottenuti nel VCO dai sindaci del PD e di area sono stati molto positivi, con la riconferma di tutte le amministrazioni comunali a guida centro-sinistra a partire da Verbania, Gravellona Toce, Casale Corte Cerro, Pieve Vergonte, Varzo ecc.

Nel VCO il PD conferma di avere la più alta percentuale, dopo Torino, di tutto il Piemonte alle elezioni regionali; un dato che testimonia il buon lavoro svolto e la qualità delle candidature messe in campo a partire da quella di Aldo Reschigna a cui la Corte dei Conti, proprio in questi giorni, ha riconosciuto il buon operato come assessore al bilancio “nel corso della decima legislatura in cui la gestione finanziaria della Regione Piemonte è complessivamente migliorata, sino a quella di Stefano Costa nel listino regionale.

L’Assemblea Provinciale ha preso atto delle dimissioni di Giuseppe Grieco da Segretario provinciale del PD a seguito della sua nomina, da parte dei soci di Conser VCO Spa, ad Amministratore Unico. Il Presidente dell’Assemblea Provinciale lo ha ringraziato, a nome dell’Assemblea, del proficuo lavoro svolto e dei risultati ottenuti in questi quasi due anni di impegno politico.

Inoltre, l’assemblea degli iscritti ha deciso che proprio il Presidente dell’Assemblea Provinciale Graziano Zaretti guiderà, affiancato dai componenti della Segreteria provinciale uscente, la transizione verso l’elezione del nuovo Segretario, che potrà essere eletto o dalla stessa Assemblea provinciale o attraverso un nuovo congresso convocato dal PD Piemontese (viste le dimissioni di alcuni segretari provinciali del PD in altri territori piemontesi).

Per scegliere il migliore percorso possibile, nei prossimi giorni il Presidente Graziano Zaretti consulterà i componenti dell’Assemblea Provinciale, per proporre all’organismo dirigente il percorso più condiviso.

Tagli del Governo. Fusioni, quasi dimezzati i fondi ai comuni di Borgomezzavalle e Valle Cannobina

Prosegue la politica di tagli orizzontali operata dal governo.
È di oggi la notizia che l’esecutivo nazionale non darà tutti i contributi a cui hanno diritto i Comuni che si sono fusi. Un taglio incredibile e feroce che da nel VCO fa particolarmente male perché colpisce due tra le realtà più fragili del territorio, come la Valle Cannobina e la Valle Antrona che con la scelta delle popolazioni e l’impegno finanziario dello Stato avevano avviato riforme sulla dimensione dei comuni.
Le amministrazioni interessate subiranno una sforbiciata fino al 40 per cento rispetto ai fondi previsti. A subirne le conseguenze saranno i servizi e quindi i cittadini. In Parlamento il governo non ha voluto sentire ragioni e ha bocciato tutte le nostre proposte di incrementare il fondo, ma non per questo ci fermeremo nella nostra battaglia. Per il VCO sarà una mazzata che coinvolge gli abitanti di Borgomezzavalle (nato dalla fusione tra Viganella e Seppiana) e Valle Cannobina (nato dalla fusione di Cavaglio Spccia, Cursolo Orasso e Falmenta).Bastavano poco più di 30 milioni per tutti i comuni d’Italia (lo 0,004 del bilancio del settore pubblico) per risolvere la questione, ma per salvare i comuni dalla finanza allegre su fa cassa sui piccoli enti della nostra montagna.
Ecco la tabella dei contributi ripartiti nel 2019 che equivale a circa il 60 per cento di quanto stabilito in precedenza dal governo del Partito democratico:

Fusione di Borgomezzavalle: 100.676 euro (contro i 134.000 previsti)
Fusione di Valle Cannobina: 100.433 euro (Contro i 179.644 euro previsti).
Il governo non può cambiare le carte in tavola, infrange di un patto fatto con le comunità e i territori. Non è serio. Questi fondi vanno immediatamente ripristinati.

On. Enrico Borghi
ufficio di presidenza gruppo PD

Sanità. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.

No alla privatizzazione dell’ospedale Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo #ospedale a Domodossola. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.
Per il Verbano e il Cusio ospedale di riferimento Borgomanero, ospedale Castelli privatizzato e nuovo ospedale a Domodossola. Sono queste le incredibili parole dell’assessore della giunta piemontese, Roberto Rosso, pronunciate ieri nel VCO.
Come riportato da alcuni organi di stampa testualmente afferma, auspicando l’allargamento della Provincia del VCO all’alto novarese: “l’ospedale di Borgomanero polo di riferimento per Verbano e Cusio, Domodossola per l’Ossola. Verbania potrebbe essere parzialmente privatizzato come il centro ortopedico di quadrante di Omegna».
Una dichiarazione inopportuna questa dell’esponente di Fratelli d’Italia, che segue quelle analoghe fatte da alcuni esponenti della Lega in campagna elettorale.
Lo ribadisco con forza: no alla privatizzazione del Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo ospedale a Domodossola.
L’unica scelta per rilanciare una sanità di qualità per TUTTI i cittadini del VCO è quella della costruzione del nuovo ospedale in zona baricentrica nella nostra provincia.
Mi batterò sino in fondo perché queste proposte assurde, di alcuni esponenti del governo piemontese guidato dal neo Presidente Alberto Cirio, non si realizzino.
In attesa di vedere lo stesso Presidente del Piemonte sul territorio e affrontare questo tema, invito gli esponenti di tutte le forze politiche e gli Amministratori,, a mobilitarsi e a far sentire la propria voce. 
Spero che anche gli alleati dell’assessore Rosso prendano al più presto le distanze da queste affermazioni.

Silvia Marchionini – Sindaco di Verbania

La FeSTA della LUcciola diventa festa regionale del PD

Pd, la festa regionale va in provincia
I Dem scelgono di partire dalla val d’Ossola per il via al rilancio del partito Il segretario Furia: ” Ogni anno girerà in un zona diversa del Piemonte”
Una festa dell’ Unità che guardi fuori da Torino, in quelle aree del Piemonte dove la Lega doppia il Pd, dove i Dem devono fare i conti con la sconfitta più pesante, in una mappa amministrativa che in cinque anni ha cambiato quasi totalmente colore. Due soli capoluoghi sono amministrati dal centrosinistra: Cuneo, che non è andata al voto a maggio e Verbania dove Silvia Marchionini ha vinto di stretta misura.

L’ appuntamento è all’ inizio di agosto e la location sarà inedita per il partito abituato a festeggiarsi a Torino: dal 3 al 17 agosto i Dem si sposteranno a Villadossola, Comune di 6600 abitanti, che da sempre organizza una festa molto partecipata e un tempo anche molto corteggiata dalle figure nazionali del partito. Il titolo, emblematico per l’ invito a darsi una mossa, l’ ha voluto il segretario regionale Paolo Furia: « La nostra festa si chiamerà “Nessun dorma” e mi auto- denuncio subito per il plagio.

Era il nome voluto dai Giovani Democratici per un appuntamento del 2011, quando il segretario dei Gd era Fausto Raciti, ma ho chiesto l’ autorizzazione a usarlo. Me l’ hanno data e sono contento perché è un’ idea che mi piace».

Sarà ovviamente invitato Nicola Zingaretti, ci saranno rappresentanti del partito nazionale cooptati per lanciare un segnale proprio nella zona del Piemonte dove la sconfitta è stata più pesante. Soprattutto, racconta Furia «Vorremmo portare a Villadossola l’ intera rete dei nostri amministratori, tutti i sindaci del Pd, anche quelli del Torinese, per uno scambio di esperienze corale. Credo sia indispensabile uscire da Torino per andare a riconquistare la fiducia delle persone che hanno dato il loro voto alla Lega».

La festa non sarà un momento autoreferenziale in cui si parlerà del partito. La scelta è tematica: «Nessun Dorma sarà dedicata alla sostenibilità, in tutte e tre le sue declinazioni: economica, ecologica e sociale». Due settimane di dibattiti con esperti e con momenti ludici a intervallare le riflessioni: «Vorrei organizzare anche concerti, fare in modo che ci sia la possibilità di restare qualche giorno per godersi un posto dove in agosto si aprono le seconde case.

La struttura organizzativa c’ è già. L’ occasione era dunque ghiotta per un innesto per la festa del partito. Che nell’ idea dei vertici regionali d’ ora in avanti sarà itinerante, ogni anno un posto diverso in una diversa provincia del Piemonte.

Monica Canalis, vicesegretaria del partito, sottolinea la difficoltà del momento politico: « Qui non è tanto che c’ è un Piemonte 1 e un Piemonte 2. Piuttosto, il voto di maggio e dei ballottaggi ha confermato che c’ è una cesura netta fra i Comuni oltre i 15mila abitanti e quelli piccoli dove praticamente non esistiamo». La scelta tematica dovrebbe accendere l’ interesse: « Credo sia il caso di affrontare temi concreti: agricoltura biodinamica, green economy, tutela ambientale, anche diritti umani, Europa. Argomenti che possano appassionare più delle dinamiche interne sul futuro del nostro partito ».

Domani. alla prima direzione regionale dopo il voto, Paolo Furia porterà un documento ” per il rilancio” che è stato discusso ieri durante la segreteria regionale. Oggi invece in via Masserano è convocata la direzione provinciale. La prima occasione per affrontare il dibattito sul cantiere da avviare in vista delle elezioni del 2021, quando i torinesi andranno al voto per eleggere il sindaco/la sindaca della città. E al percorso da avviare in quella direzione, quando già si moltiplicano i candidati del centrosinistra, sarà dedicata la festa dell’ Unità provinciale in calendario a fine agosto.
Articolo la Repubblica Torino

Borghi: Il Governo getta la maschera no ad Odg per il commissario su SS34 e SS337

Non ci sarà un commissario straordinario con l’incarico di sbloccare l’iter e le risorse per procedere finalmente con la realizzazione degli interventi su due importantissime arterie stradali delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, cioè la SS34 del Lago Maggiore e la SS337 della Valle Vigezzo.

È stato infatti bocciato oggi alla Camera dei Deputati un ordine del giorno che conteneva questa proposta, firmato dal deputato del Pd Enrico Borghi.

L’Odg era stato presentato da Borghi nell’ambito della discussione sul cosiddetto Decreto Sblocca Cantieri: nel dibattito in aula il deputato ossolano eletto nel collegio di Novara ha illustrato l’importanza di accelerare i lavori anche per la valenza di collegamento internazionale delle due arterie.

Ma non c’è stato nulla da fare. L’Ordine del giorno è stato bocciato dalla maggioranza giallo-verde: 189 i voti a favore (Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto), mentre a votare contro è stato il gruppo della Lega, oltre che il Gruppo del Movimento 5 Stelle.Borghi sottolinea come tra i voti contrari ci sia quello del deputato leghista Alberto Gusmeroli, che è anche sindaco di Arona; era invece assente dall’aula la deputata verbanese di Forza Italia Mirella Cristina.
Dopo gli annunci roboanti delle scorse settimane – commenta Borghi – e i toni trionfalistici rispetto a quanto avrebbe previsto il Decreto Sblocca Cantieri, oggi la maggioranza Lega-5Stelle ha confermato ancora una volta che l’unica cosa a cui è interessata è il consenso sotto elezioni. Già dal giorno dopo si dimenticano delle necessità dei propri territori. L’aspetto ancor più grave della vicenda – chiosa in conclusione Borghi – è che per la stessa identica richiesta formulata per la SS36 di Lecco il Governo ha dato riscontro positivo. Evidentemente iper la maggioranza di governo il Vco e il novarese sono territori dei quale ricordarsi solo in campagna a elettorale. Lo spiegheranno loro ai cittadini che Lecco per la Lega è più importante“.