Il Partito Democratico del Vco ha raccolto negli ultimi tempi numerose osservazioni di cittadini e amministratori comunali in merito alla questione “acqua”; e dopo un’attenta riflessione con i Sindaci e i necessari approfondimenti, esponiamo le nostre considerazioni e proposte con un documento articolato, presentato in queste ore attraverso una conferenza stampa:
1) l’acqua, in quanto bene pubblico, ha priorità politica sia in termini di efficienza del ciclo integrato che di controllo dei costi a carico del cittadino.
2) Si è costituito solo nel 2005 il sistema idrico integrato, deciso da una legge nazionale di ben 14 anni fa (la famosa legge Galli) e una regionale del 1997: scontiamo un grave ritardo, in termini di investimenti e di modernizzazione del servizio, dovuto alla non decisione del centro destra sia nel governo provinciale 1999-2004 che in quello regionale 1995-2005. La nuova amministrazione provinciale del Vco nel 2004, d’intesa con la Regione Piemonte e il contesto novarese, ha ereditato tale allarmante situazione e avviato, con la necessaria capacità politica, il percorso inevitabile di costituzione dell’Ato1 del Vco e della pianura Novarese (che comprende 164 comuni per oltre mezzo milione di abitanti),3) Di fronte alla frammentazione dei gestori (oltre 100), gli amministratori locali, guidati dalla Provincia e dal capoluogo Verbania, sono riusciti nell’indubbio merito di dare vita ad una società gestore interamente pubblica, Acque Novara Vco spa (articolata in 5 società territoriali), a cui partecipano oltre il 93% dei comuni delle 2 province.
4) l’autorità di bacino ha coinvolto i suoi enti rappresentanti, le attuali 11 Comunità Montane e i bacini territoriali omogenei, ha approvato un piano di investimenti di 450 miioni di Euro per i prossimi 20 anni, e si è assunto l’onere dei mutui dei comuni, garantendo un significativo risparmio per i bilanci. Inoltre il 5% dei ricavi da tariffa sono stati destinati alle Comunità montane per interventi di difesa del territorio.
5) Oggi le bollette, a differenza del passato, comprendono sia il costo di gestione del servizio che quello dovuto per l’ammodernamento delle infrastrutture idriche (non più quindi a carico dei bilanci comunali).
Tuttavia questo percorso positivo, oggetto oggi della strumentalizzazione politica di chi si è dimostrato incapace di realizzarlo, ha bisogno di essere migliorato a partire dalla rappresentanza delle esigenze dei cittadini.
Per questo proponiamo:
1) Dilazione dei pagamenti in rate in quanto l’aumento (seppur il più basso fra gli Ato del Piemonte, la tariffa ha un valore medio di 0.90€/mc, che considera
l’inflazione di questi anni) è mediamente del 40% (ancora più incisivo nelle realtà dove si pagava a “forfait”), e va controllato nel tempo.
2) Iniziative di partecipazione dei cittadini: attraverso il coinvolgimento dei volontari, la cui competenza (come è già avvenuto per fronteggiare le “emergenze siccità”), soprattutto nei territori montani e in questa fase di transizione, può essere preziosa per la società gestore (che deve potenziare la conoscenza tecnica). La realizzazione di quel Consiglio dei cittadini, previsto dalla legge regionale, può dare voce alle comunità locali.
Alla Conferenza d’Ambito (unitamente al gestore) si richiede, in quanto ente sovracomunale percepito come lontano dalle famiglie, l’avvio di una campagna di informazione (attraverso assemblee pubbliche e forme di collaborazione con gli istituti scolastici) capace di creare anche il consenso. In questo senso l’impegno dei gestori deve essere anche quello di correggere gli errori di lettura e di introdurre modifiche regolamentari onde evitare l’applicazione della tariffa più alta per gli utenti plurimi, che hanno un unico contatore, affrontando il problema in modo organico attraverso la collaborazione delle amministrazioni comunali, evitando così di lasciare i cittadini senza assistenza.
3) Forme di agevolazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria rispetto alla quota depurazione (riduzione alla metà del costo, scorporo costi pulizia fosse…) attraverso la modifica del regolamento generale.
4) Si chiede un ruolo più forte alle Comunità montane, sia nella manifestazione delle esigenze dei territori, finora carente, che per l’investimento delle risorse affidate per la difesa idro-geologica. Diversamente la proposta è quella di una rinuncia del 5% in cambio della riduzione delle tariffe nelle utenze nei comuni montani: sembra non logico che le Comunità montane “cavalchino la protesta” e introitino dei soldi!
5) Appare necessario l’avvio di un dibattito nella comunità provinciale sul futuro dell’Ato1 nei termini dell’autonomia del Vco. l’autorità d’ambito e il gestore pubblico sono nati con indubbio senso di responsabilità e superando le spinte localistiche, ma appare evidente che un territorio vastissimo e montano come il nostro presenta bisogni diversi dal contesto novarese, densamente popolato. Tuttavia se è vero che il concetto di autonomia va bene in sé, dal punto di vista economico è più conveniente l’intero complesso Novara+Vco (che ha solo un terzo degli abitanti). Infatti, maggiori entrate determinano anche maggiori trasferimenti ai comuni; si tratta, naturalmente, di indirizzarli ai comuni montani, che hanno problemi di approvvigionamento in un territorio ambientale anche più fragile.
Esecutivo provinciale
PD VCO
Riunione commissione comunicazione
È convocata una riunione commissione comunicazione PD VCO per martedì 10 giugno dalle 18.00 in poi, presso la sede provinciale del PD in via roma 24 a Verbania. Odg: gestione sito internet
Riunione del Coordinamento della Valle Antrona
Ieri sera, presso la sala consigliare del Municipio di Montescheno, si è riunito il coordinamento del Partito Democratico della valle Antrona.
L’incontro è servito per affrontare, in modo particolare, il disegno di legge di riordino delle Comunità montane, disegno di legge che sarà nei prossimi giorni l’oggetto di dibattito in seno alle commissioni consigliari della Regione Piemonte.
E’stato manifestato apprezzamento rispetto all’impianto generale della proposta di legge soprattutto relativamente ai compiti e alle prerogative che saranno attribuite alla comunità Montane. Positivo è anche il nuovo assetto istituzionale e le modalità di elezione.
Nel corso della discussione, è stato evidenziato come fosse necessario che le deleghe assegnate fossero molto precise per evitare sovrapposizioni di competenze fra i diversi enti.
Fortissime perplessità sono state espresse in merito al riassetto territoriale che vedrebbe la CM Valle Antrona unirsi con quella della Monterosa poiché si andrebbe a costituire un ente debole con molte criticità.
Il coordinamento ha espresso gradimento per l’ipotesi messa in campo dal Pd provinciale che prevede due Comunità Montana per l’Ossola. Nel caso questa soluzione fosse inpraticabile, il coordinamento ritiene più valida una soluzione che veda la Valle Antorna confluire nella Valle Ossola.
Infine, il coordinamento ha fissato la data per la festa del Pd di Valle che si terrà il prossimo 28 e 29 giugno in frazione Rugimenta di Viganella e che, come lo scorso anno, avrà in programma una lunga notte rock!!
Eletta la nuova coordinatrice di Villadossola
Continuano gli impegni della Regione Piemonte sulla viabilità in Valle Anzasca
È stato indetto dalla neonata Società di Committenza della Regione Piemonte, che ha rilevato le attività di Ares, l’appalto per la realizzazione di una galleria in località Ceppo Morelli, sulla strada Regionale della valle Anzasca.
L’importo dei lavori a base d’asta è di 24 milioni e 696 mila euro a cui si devono aggiungere l’iva, le spese tecniche e le altre somme a disposizione.
La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il giorno 18 giugno 2008.
Con questo appalto, proseguono gli importanti lavori sulla strada Regionale della Valle Anzasca che in parte sono stati già avviati dall’Amministrazione Provinciale del VCO, su fondi già trasferiti dalla Regione Piemonte e che troveranno ulteriori stanziamenti nel Bilancio della Regione per l’ anno 2008.
È la dimostrazione di una concreta attenzione ad un punto critico della viabilità della nostra Provincia e che vede, dopo molti anni di parole e promesse, il realizzarsi di fatti concreti per la messa in sicurezza di questa arteria così importante, non solo per gli abitanti di quella valle.
Ufficio Stampa
Esecutivo PD VCO
Gruppo regionale PD Piemonte
Aldo Reschigna, Marco Travaglini (consiglieri regionali)
Riunione Circolo PD Crevoladossola
venerdì 6 giugno ore 21.00, preso l’ex bar Pau in fr. Oira a Crevoladossola, È convocata una riunione del Circolo PD di Crevoladossola. Odg Formazione gruppo PD in consiglio comunale, note sul prossimo consiglio, varie.