Come avere l’esenzione dai Ticket sui farmaci?

Dopo la notizia (apparsa anche su questo sito) che dal 1° gennaio 2008, tutti i piemontesi appartenenti a nuclei familiari il cui reddito complessivo sia inferiore ai 36.151,68 euro, indipendentemente dall’età, non pagheranno più il ticket (disposto dalla Giunta regionale di centro sinistra di Mercedes Bresso) molti ci hanno chiesto come si ottiene ciò.
Molto semplice: dovete compilare un modulo di autocertificazione e portarlo alla sede del distretto sanitario a Omegna, Domodossola o Verbania. Li vi sarà rilasciato un documento da presentare poi al vostro dottore di base per ottenere l’esenzione.
Per chi vuole noi abbiamo in formato Pdf il modulo di autocertificazione (basta richiedercelo a pdemvco@gmail.com )

La polemica sull’acqua: L’assessore Desanti risponde a Quaretta

image “Prima di tutto ritengo scorretto che si mescolino dati di tipo “amministrativo” (tra l’altro con alcune inesattezze) con prese di posizione evidentemente “tutte politiche” e tese essenzialmente allo scaricabarile. Per la precisione l’aumento dei costi della “fognatura” sono il 33% e non il 37% e, inoltre, i cosiddetti “canoni fissi” vengono riassorbiti dal consumo dei primi 25 metri cubi (cosa volutamente sottaciuta nel comunicato del sindaco). Sarebbe stato infine onesto ricordare come la tariffa praticata nel nostro ATO, nonostante gli inevitabili aumenti, è la più bassa del Piemonte (gli aumenti sono, al di là delle percentuali, del tutto contenuti: 20 centesimi di euro per mille litri di acqua distribuita e depurata)

Assemblea pubblica del PD sulle Comunità Montane

image Si terrà Venerdì 11 gennaio 2008 alle ore 21.00, presso la sala Lago Maggiore di Tecnoparco in Provincia (via dell’Industria 25 a Verbania) un incontro sul tema promosso dal Partito Democratico del Vco. Intervengono all’incontro: Sergio DEORSOLA, Assessore regionale ai rapporti con gli enti locali e Bruna SIBILLE Assessore regionale alla montagna;
Partecipano: Enrico BORGHI Presidente nazionale Uncem, Diego CARETTI Assessore provinciale alla montagna, Paolo RAVAIOLI Presidente della provincia del Vco, Aldo RESCHIGNA Consigliere regionale e coordinatore Pd Vco, Lido RIBA Presidente Uncem Piemonte, Marco TRAVAGLINI Presidente gruppo amici della Montagna.

Il balzo in avanti di Zanotti e Ravaioli

image Dal sondaggio Ipr Marketing per il Sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com (pubblicato anche sul sito di Repubblica http://www.repubblica.it il sindaco di Verbania Claudio Zanotti e il presidente della provincia del Vco Paolo Ravaioli compiono una grande rimonta in termini di consensi.
I sondaggi, si sa, vanno presi con le "pinze", ma se l’anno scorso l’ultimo posto di Zanotti fece parlare per settimane, vale la pena di sottolineare il suo dato in netta controtendenza. Infatti nei dati pubblicati, il sindaco di Verbania compie un grande passo in avanti, dall’ultimo posto al 65°, recuperando addirittura 8,4 punti di consenso (e meglio di lui tra il 2006 e il 2007 hanno fatto solo i sindaci di Reggio Calabria e Salerno).
 Zanotti si attesta nel 2007 al 53% di consensi, contro il 44,6% del 2006, in vantaggio anche rispetto al dato del consenso elettorale del 2004 che si attestava al 51,1%.

Anche per Paolo Ravaioli dall’indagine arriva una promozione con un bel balzo in avanti: dall’81° al 37°, con una percentale di gradimento che sale dal 50,2% del 2006 al 54% del 2007, con un dato elettorale che ricordiamo era del 51,3% nel 2004.

Una buona pagella per il 2007 per i due amministratori del centro sinistra: il lavoro paga. PD VCO, Ufficio stampa

Riforma delle Comunità Montana: le proposte del PD

image Pubblichiamo il documento con la proposta di riforma per le comunità montane del Pd del Vco. Tale documento sarà la base di discussione e di confronto per l’assemblea che si terrà Venerdì 11 gennaio 2008, ore 21.00, alla sala Lago Maggiore di Tecnoparco via dell’Industria, 25, Verbania. Interverrano Sergio DEORSOLA Assessore regionale ai rapporti con gli enti locali e Bruna SIBILLE Assessore regionale alla montagna.Partito Democratico del VCO: "Nuove competenze, maggior snellezza, più potere rappresentativo e riduzione a 5 delle Comunità Montane"
Nella Legge Finanziaria appena approvata in via definitiva è stato riformulato l’articolo sulla “governance” montana.
Il tema, tanto dibattuto, passa ora alle Regioni che rivestono un ruolo cardine.
E’ infatti demandato all’assemblea legislativa regionale – con un termine massimo di sei mesi dall’entrata in vigore della legge – il compito di intervenire sul riordino istituzionale delle Comunità montane, tenendo conto di quattro obiettivi:

– la definizione delle competenze e delle funzioni

– la riduzione del numero complessivo degli enti sulla base di diversi indicatori

-la diminuzione del numero dei consiglieri

– la riduzione delle indennità spettanti sia agli organi rappresentativi che a quelli esecutivi

E’ la vittoria della nostra battaglia , portata avanti in questi mesi grazie all’appoggio prezioso dell’Uncem, dei Comuni e delle Comunità montane, nonché dei deputati piemontesi e dei consiglieri regionali che – trasversalmente e compattamente – si sono fatti portavoce dei diritti delle popolazioni montane.
Considerato il punto di partenza del testo approvato in Senato che prevedeva un taglio indiscriminato delle Comunità, sulla base di volontà neodirigiste, possiamo ritenerci soddisfatti. Le nostre richieste, ovvero che i riferimenti nella finanziaria fossero limitati alla definizione di criteri orientativi per la riduzione dei costi, lasciando alla competenza delle Regioni la ridefinizione dei problemi ordinamentali relativi alla costituzione delle Comunità montane, sono state pienamente accolte.
In Piemonte, prima regione in cui si sia formulata un’ipotesi di riordino della governance della montagna , e nel VCO ( provincia montana per eccellenza ) è ben radicata una forte sensibilità sull’importanza delle Comunità montane, nonché la consapevolezza della necessità di un processo innovativo che ne rilanci ruolo e funzioni.
Avvertiamo l’esigenza di avviare un ampio confronto su questi temi, evitando rigidità o difese corporative al cambiamento. Si apre ora un capitolo importante per la Regione che , oltre a compiere l’operazione di ridefinizione, dovrà soprattutto riaffermare il ruolo delle Comunità montane come soggetti protagonisti del rilancio produttivo e sociale dei territori montani.
Pensiamo ad una legge che – nella logica dell’efficienza, della snellezza e della sobrietà – definisca le modalità di elezione degli organi nonché delle funzioni e delle competenze delle Comunità Montane. Quest’ultime, vanno definite e circoscritte. Le Comunità Montane devono diventare sempre di più agenzie di sviluppo e di programmazione degli interventi in ambito montano, individuando gli investimenti prioritari che possono rilanciare i loro territori, svolgendo inoltre le funzioni delegate dai comuni.
Va allargata la platea elettiva dei presidenti a tutti i consiglieri comunali delle Comunità Montane, rafforzandone la legittimazione; va operata una decisa riduzione del numero dei consiglieri e la formazioni di organismi esecutivi più snelli, efficienti e sobri. La stessa riorganizzazione delle attuali 11 Comunità Montane del VCO e di Novara diventa un obiettivo da perseguire– con un largo confronto – affinché possa sfociare nella riduzione e nell’accorpamento di varie realtà per rendere questi enti più rispondenti ai bisogni dei territori montani che devono rappresentare.
In tal senso pensiamo che si possano ipotizzare nuove aggregazioni riducendo a 5 il complessivo delle comunità montane:

– 1 sola CM nel Cusio e nell’area del Mottarone/Vergante, riaccorpando le attuali 3

– 2 CM nel Verbano ( rispetto alle 3 attuali) aggregando all’attuale Val Grande i comuni di Premeno e Bèe ed alla Cannobina le realtà di Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera e Trarego Viggiona

– 2 CM in Ossola ( in luogo delle attuali 5 ), suddividendo l’Ossola Superiore ( da Domodossola e Masera a nord, comprese la Valle Vigezzo e l’Antigorio Divedro e Formazza) e l’Ossola Inferiore ( da Villadossola e Beura a sud, comprese la Valle Antrona e l’area del Monte Rosa).

 

Niente ticket sui farmaci dal 2008

image Dal 1° gennaio 2008 tutti i piemontesi facenti parte di nuclei familiari con reddito complessivo inferiore a 36.151,68 euro, indipendentemente dall’età, non pagheranno più il ticket sui farmaci. Con questa decisione la Giunta regionale compie un ulteriore passo in avanti verso la totale abolizione della compartecipazione dei cittadini alla spesa farmaceutica, prevista entro i cinque anni di governo. "Dopo l’eliminazione del ticket sui farmaci generici – ha dichiarato la presidente Mercedes Bresso – e il progressivo allargamento della fascia di esenzione a favore di anziani a basso reddito, invalidi e altre categorie deboli, con questo provvedimento
l’amministrazione regionale attua una nuova e significativa estensione della percentuale di piemontesi che non dovranno più versare il contributo di due euro sui farmaci a carico del Servizio sanitario regionale, in vista della cancellazione totale del ticket. Era questo uno dei principali impegni assunti dalla Giunta all’atto del suo insediamento, che stiamo riuscendo a rispettare anche grazie agli interventi messi in campo sul fronte dell’appropriatezza delle prescrizioni e quindi del controllo della spesa farmaceutica convenzionata". Ai fini dell’esenzione per motivi di reddito, per nucleo familiare deve intendersi quello rilevante ai fini fiscali (e non anagrafici), costituito dall’interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico, cioè quelli non fiscalmente indipendenti, in quanto titolari di un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro. Coloro che rientrano nella nuova fascia di esenzione e che vogliono usufruire di questo diritto dovranno dotarsi di un attestato rilasciato dall’Asl di residenza sulla base di un’autocertificazione. La stessa operazione dovranno compierla i disoccupati in attesa di prima occupazione compresi negli elenchi anagrafici dei Centri per l’impiego, gli iscritti alle liste di mobilità e i lavoratori in cassa integrazione straordinaria, per i quali una precedente delibera del marzo 2006 aveva predisposto l’esonero. Rimangono invece validi fino a giugno 2009 gli attestati rilasciati agli anziani