Provincia del VCO: no a dimissioni di massa. Un Presidente della Provincia è da preferire al migliore dei commissari possibili.

Il Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola ringrazia quei Sindaci dell’assemblea provinciale che non hanno aderito alla proposta di mozione, presentata da alcuni consiglieri provinciali, tendente a provocare le dimissioni dell’intero Consiglio e a richiedere dimissioni di massa dei Consigli anche di altre Provincie.

Il PD, consapevole della grave situazione finanziaria in cui versa la Provincia, provocata da una affrettata volontà di smantellare l’ente, richiede tuttavia, al Presidente Costa di profondere ulteriori energie per tentare di far uscire l’ente dall’attuale situazione di stallo.

Le dimissioni “di massa” provocherebbero solo l’arrivo di un Commissario e nessuna ipotesi di soluzione ai problemi. Il PD ritiene che un Presidente della Provincia, chiunque esso sia, sia comunque da preferire al migliore dei commissari possibili.

Nel 2013, quanto la giunta provinciale di centro-destra dovette affrontare una fase finanziaria simile a quella attuale, il gruppo del Partito Democratico si adoperò, anche su richiesta dell’allora Presidente Nobili, al fine di scongiurare l’arrivo del commissario ad acta.

Il PD valuta positivamente la probabile inversione di tendenza riguardante il ruolo delle provincie, sancita sia dall’esito referendario che, più recentemente, dal Consiglio d’Europa ed invita il Presidente Costa, unitamente agli presidenti di Provincia, a continuare l’azione di persuasione nei confronti del Governo al fine di dotare questi essenziali enti di area vasta delle risorse necessarie a garantire servizi essenziali ai cittadini quali viabilità e istruzione superiore.

Il Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola

Congresso PD: eletti i nuovi Segretari dei Circoli, il Segretario e l’Assemblea Provinciale

Al termine delle assemblee che hanno visto coinvolti gli iscritti dei sedici circoli del Partito Democratico della provincia del VCO, sono stati definiti i nuovi organismi dirigenti.
Nuovo Segretario provinciale è Giuseppe Grieco, 55 anni, insegnante di economia aziendale (tra i suoi incarichi amministrativi ricordiamo quello di ex vice Presidente della Provincia del VCO), eletto con 253 voti (con otto bianche e una nulla), per un totale di 262 votanti nei congressi.

Ringrazio gli iscritti per la fiducia accordatami; – afferma il neo segretario –  profonderò il massimo impegno al fine di realizzare il programma presentato ai circoli del partito. Servizi sovracomunali, sanità ed economia saranno i temi che vedranno maggiormente impegnato il PD del VCO nei prossimi mesi a sostegno dei propri amministratori.”

Ricordiamo che il neo segretario ha già indicato la sua squadra, la nuova Segreteria provinciale, che lo affiancherà nel lavoro esecutivo; ecco i componenti: Vittoria Albertini, Anna Bozzuto, Mario Cavigioli, Stefano Costa, Alice De Ambrogi, Lilliana Graziobelli, Flavia Filippi, Roberto Munizza, Alessandro Rondinelli, Francesco Squizzi, Claudio Zanotti.

Contemporaneamente al Segretario Provinciale gli iscritti hanno eletto l’Assemblea Provinciale, composta da 36 componenti in rappresentanza dei circoli. Ecco l’elenco: Bergamaschi Marco, Bocci Massimo, Bonfanti Cristiana Nanda, Bozzuto Anna, Brezza Riccardo, Calderoni, Tiziano, Cantamessa Davide, Caretti Diego, Corsini Leonora, Cuoretti Alessandra, De Nicola Michela, Desanti Giovanni, Di Lonardo Michele, Frisone Maurizio, Gallarotti Nadia, Gnocchi, Maria Rosa, Graffieti Davide, Lo Duca Davide, Loraschi Giuseppe, Mastropaolo Stefania, Mauro Rosario, Modoni Vilmo, Nobile Rita, Nobili Mattia, Pastore Oreste, Pesce Francesco, Poletti Piero, Rampini Marianna, Ravaioli Paolo, Ruschetta Simona, Scalfi Nicolò, Stefanetta Marco, Tomola Nadia, Trapani Antonella, Varallo Rosa Rita, Zaretti Graziano.

A completamento delle votazioni, gli iscritti PD hanno scelto anche i nuovi Segretari di Circolo. Ecco l’elenco di chi guiderà i democratici sul territorio: Bergamaschi  Valerio  circolo PD Alto Verbano, Zoppi Giancarlo Baveno, Caretti Diego Cambiasca Valle Intrasca, Giudici Mauro Casale Corte Cerro, Munizza Roberto Crevoladossola Varzo valle Antigorio Formazza, Ricci Gabriele Domodossola, Agosti Giovanna Ghiffa Oggebbio, Darioli Marigliano Gravellona Toce, Cavigioli Mario Omegna Cusio, Graffieti Roberto Premosello Chiovenda, Padulazzi Antonella Stresa Belgirate, Minacci Moreno Valle Antrona, Pastore Oreste Valle Vigezzo, Scalfi Nicolò Verbania, Squizzi Francesco Villadossola, Stefanetta Marco Vogogna.

Ufficio Stampa PD VCO

 


2 milioni e 400 mila euro subito alla Provincia per intervenire sulla strada della Valle Cannobina

dal sito di azzurraTV.
2 milioni e 400mila euro subito per intervenire sulla strada provinciale della Valle Cannobina e sulla galleria de La Verta ad Omegna: è questa la richiesta avanzata dalla Provincia del Vco all’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Balocco e al responsabile del coordinamento Nord Ovest dell’Anas Dino Vurro.
Il presidente provinciale Stefano Costa ha richiesto un anticipo della somma di denaro che nei prossimi 3 anni sarebbe spettata di diritto al Vco per la sistemazione di alcune strade provinciali.
I quasi 2 milioni e mezzo verrebbero stanziati in anticipo per la copertura di interventi concordati con Regione e Anas. L’Ente Regione negli scorsi mesi aveva stanziato 45 milioni di euro per la messa in sicurezza delle arterie provinciali di tutto il territorio piemontese.
La ripartizione aveva destinato per il triennio 2017-2019 proprio 2 milioni e 400mila euro al Vco. “Siccome siamo in una situazione di emergenza – spiega il presidente Costa –, soprattutto sulla strada provinciale 75 della Valle Cannobina, in seguito alla frana di sabato scorso nei pressi di Falmenta, ci pare giusto chiedere un anticipo in modo tale da intervenire. Dopo il sopralluogo dei nostri tecnici, è stata stimata una spesa di circa 821mila euro per riparare i danni causati dallo smottamento”.
La proposta avallata è stata presa seriamente in considerazione sia dalla Regione sia dall’Anas.
L’assessore Balocco ha intravisto una possibilità concreta e immediata per sistemare il problema occorso in Valle Cannobina. Anche l’Anas ha espresso parere favorevole.
Infatti, la strada provinciale 75 è una delle tre strade provinciali del nostro territorio che nel giro dei prossimi mesi dovrebbe passare sotto la sua competenza.
Nel corso della riunione odierna in Regione si è parlato anche di quest’altro aspetto. Il primo passo concreto è stato l’inserimento delle province del Vco e di Novara in un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di prossima emanazione, che prevede il trasferimento ad Anas di strade provinciali catalogate come “strade di interesse nazionale”. 11 regioni italiane hanno già aderito al decreto. Il Piemonte, invece, ha una situazione un po’ diversa: le province del Vco e di Novara sono, infatti, le uniche ad essere concordi e così è stato richiesto se è possibile inserirle singolarmente all’interno del decreto. Oltre alla strada provinciale della Cannobina, interessate anche quella della Valle Anzasca (la 66) e quella del Lago d’Orta (la 229), comprendente anche la galleria de La Verta che ha urgentemente bisogno di un intervento di sistemazione.
Proprio per questo motivo Anas si è detta favorevole alla richiesta della provincia di avere l’anticipo dei 2 milioni e 400mila euro per provvedere ai lavori sulla frana in Cannobina e sulla galleria de La Verta.

Al via la fase congressuale con le assemblee di circolo dal 12 al 22 ottobre

Si svolgerà dal 12 al 22 ottobre il congresso del Partito Democratico.
Nei congressi saranno rinnovati (con il voto degli iscritti) gli organismi dirigenti dei circoli PD (Coordinatore ed eventuali coordinamenti) e quelli provinciali, con il voto per il nuovo Segretario provinciale e dell’Assemblea Provinciale.

Nel VCO è stata depositata una sola candidatura a Segretario  provinciale, quella di Giuseppe Grieco.

Di seguito l’elenco delle assemblee dei circoli PD. Assemblee aperte ad iscritti e simpatizzanti. Il voto è permesso agli iscritti 2016 e ai nuovi 2017

VILLADOSSOLA / VALLE ANTRONA –  Venerdì 13 ottobre ore 20.30 Struttura museale Ex Cinema via Boldrini 28, Villadossola

CASALE CORTE CERRO   – Venerdì 13 ottobre, ore 20.30 Circolo Arci fr Ramate, Casale Corte Cerro

DOMODOSSOLA / VALLE VIGEZZO  Sabato 14 ottobre ore 15.00 Sede PD via Dissegna, Domodossola

STRESA BELGIRATE -Lunedì 16 ottobre ore 18.30 Hotel La Palma Stresa

GHIFFA OGGEBBIO -Lunedì 16 ottobre ore 18.30 (a seguire cena) Polisportiva Red, Ghiffa

GRAVELLONA TOCE – Lunedì 16 ottobre, ore 20.30 sede PD, circolo Arci casa del Popolo, via Roma Gravellona Toce

CREVOLADOSSOLA – Martedì 17 ottobre, ore 20.45 sala consiliare di Crevoladossola (ex sede Andifor).

VERBANIA / CAMBIASCA Giovedì 19 ottobre ore 20.30 Centro d’Incontro S.Anna, Verbania-

ALTO VERBANO – Venerdì 20 ottobre ore 20.30 Saletta 1° Teatro Nuovo, Cannobio

OMEGNA CUSIO –  Venerdì 20 ottobre ore 20.30 Circolo F.Ferraris via Manzoni, Omegna

BAVENO – Sabato 21 ottobre ore 15.00  Circolo Operaio, via Libertà Baveno

PREMOSELLO – Sabato 21 ottobre ore 20.30 via Milano 51, Premosello Chiovenda

VOGOGNA – sabato 21 ottobre ore 10.00 Palazzo Pretorio, Vogogna

Materiali

Documento congressuale Giuseppe Grieco

Presentazione Lista Assemblea Provinciale

Candidature Circoli PD

Verbale congresso circoli 2017

Scheda elezioni Segretario provinciale e coordinatore di Circolo

Incontro con Maroni: la nota del presidente della provincia Stefano Costa

Stefano Costa, Presidente Provincia del VCO

Nel pieno del dibattito in corso circa l’incontro istituzionale previsto con il Presidente della Regione Lombardia, Maroni il prossimo 10 ottobre che vedrà la presenza del sottoscritto, Presidente della Provincia, con i tre Capigruppo consiliari Morandi, Porini e Spadone, come da invito ricevuto dalla sua segreteria, mi preme fare alcune precisazioni- spiega Costa- il Consigliere Rino Porini ha richiesto, a fine agosto, un incontro con il presidente Maroni a nome suo. Coinvolgendo nella sua proposta il Consiglio Provinciale nella persona mia e dei tre Capigruppo, collegandosi all’imminenza del referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia indetto per il prossimo 22 ottobre ed al trattamento riservato nei confronti della loro provincia montana di Sondrio.

La segreteria di Maroni ha risposto in data 21 settembre invitando il sottoscritto ed i tre Capigruppo (Morandi, Porini e Spadone) ad un incontro fissato in un primo tempo per il 3 ottobre poi spostato al prossimo 10 ottobre. In accordo con i vertici del mio partito e nel rispetto del ruolo istituzionale che ricopro, ho ritenuto corretto parteciparvi considerato, ripeto, il taglio istituzionale e amministrativo dell’iniziativa assunta dal Consigliere Porini.

In data di ieri 27 settembre, ho appreso dai media dell’iniziativa di Zanetta, Rosso e Spadone che, chiaramente, ha aperto il dibattito con tutte le normali speculazioni politiche del caso.

Tengo a precisare che questa iniziativa nulla ha a che vedere con il nostro incontro con il Presidente Maroni e mi preme a questo punto ribadire la mia intenzione di continuare a svolgere il mio ruolo istituzionale in accordo con i miei consiglieri valutando di volta in volta le eventuali iniziative che sottoposte al Consiglio Provinciale.

In conclusione mi sento però di aggiungere che esiste un problema oggettivo legato alla non corresponsione dei canoni demaniali che per anni hanno rappresentato l’unica vera forma di perequazione per la nostra Provincia e che sono ora una determinante concausa, insieme ai tagli draconiani del governo centrale, dell’attuale situazione drammatica in cui versa la nostra provincia.

Sarà pertanto interessante disquisire con il Presidente Maroni in merito a questo tema che vede certamente un trattamento diverso riservato alla Provincia montana di Sondrio da parte della Regione Lombardia”.

I piccoli Comuni hanno la legge: ok finale dal senato. Borghi: “una norma per l’Italia e per il futuro”

L’Aula del Senato ha approvato definitivamente la legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni – Atto Senato n. 2541).

Il testo, partito da un disegno di legge a firma Realacci – Borghi sul quale è confluito il ddl Terzoni e approvato in prima istanza dalla Camera esattamente un anno fa, prevede misure per i piccoli Comuni finalizzate allo sviluppo delle attività produttive, a contenere lo spopolamento, a incentivare l’afflusso turistico. E ancora banda larga, agevolazioni nella rete dei trasporti, servizi postali.

Stanziati 100 milioni di euro dal 2017 al 2023. Una cifra ritenuta inadeguata da alcuni, e che ha sollevato la ferma risposta di Borghi. “Miope ridurre la legge a uno stanziamento economico” – aveva detto il Presidente Uncem e consigliere delegato della Presidenza del Consiglio per l’attuazione della Strategia nazionale delle aree interne.

“Nel testo di legge per la prima volta si sanciscono principi da sempre sbandierati ma mai concretamente inseriti in un provvedimento. La residenza nei piccoli comuni costituisce per la prima volta un interesse nazionale perchè promuove l’equilibrio demografico del Paese. Inoltre, si istituisce il Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni che fino a ieri non esisteva, e che potrà essere implementato con le prossime leggi di bilancio. Va inoltre considerato un dato decisivo: l’Italia è il Paese dei mille campanili, che non è solo uno slogan, perché in esso si ritrova quella coesione sociale e quelle reti di prossimità che hanno consentito al Paese di superare una crisi epocale. Nei territori dei piccoli Comuni vivono oltre 12 mila abitanti di italiani, con istituzioni che sussidiariamente in questi anni hanno tenuto vive in solitudine strutture educative, welfare di prossimità, assistenza ai più deboli. Questa legge rappresenta una completa inversione di tendenza: lo Stato torna a farsi soggetto attivo e garante, e crea le condizioni per le quali i territori possono riorganizzare servizi e investimenti rispettandone le peculiarità”.

“Inoltre – ha sottolineato ancora il relatore – il cuore della legge è l’introduzione di una serie di garanzie per le comunità interne e rurali. Con questa norma lo Stato si vincola a erogare servizi essenziali nei territori dei piccoli comuni come uffici postali, trasporti, scuola, banda larga. Per la prima volta la specificità dei territori sui quali le comunità dei piccoli comuni vivono viene presa in considerazione. In più, per evitare la dispersione a pioggia di risorse, la legge introduce all’articolo 13 il principio secondo cui i piccoli comuni esercitano in forma associata mediante Unione di Comuni e Unioni di Comuni montani le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio economico nonchè quelle di impiego dei fondi strutturali UE: una misura importante, che la stessa Ragioneria Generale dello Stato nella sua relazione ha ricordato essere misura di efficienza e di risparmio per la pubblica amministrazione”.