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CIRIO E PREIONI CI HANNO FREGATO!

? CI HANNO FREGATO!
Hanno promesso un nuovo Ospedale
Hanno illuso l’Ossola
Hanno umiliato il Cusio e il Verbano
Vogliono tenerci divisi per costruire nuovi ospedali in tutto il Piemonte tranne qui
Il VCO ha bisogno di una sanità di qualità con un NUOVO E UNICO OSPEDALE
Cirio e Preioni: basta bugie, rispettate il VCO

Comunicato https://www.partitodemocraticovco.it/2023/06/20/sanita-preioni-abbandonato-da-cirio-e-icardi-in-consiglio-regionale/


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Basta scherzare sulla sanità del VCO! Solo annunci e nessun fatto dopo quattro anni di governo regionale del centro destra.

Sono ormai quattro anni che in regione Piemonte si parla della sanità del VCO senza aver mai deciso nulla; quelle poche idee e ben confuse che girano nella testa degli attuali rappresentanti di centro destra, Icardi, Cirio, Preioni ecc. sono addirittura in netto contrasto con le decisioni degli amministratori locali.

A ben vedere l’unico obiettivo perpetrato nel tempo, e con abilità, è stata quella di seminare ulteriore divisione politica e sociale nel nostro territorio su di un tema, quello dell’ospedale unico, che resta la soluzione ad oggi ribadita dalla maggioranza dei Sindaci della provincia azzurra.

Dopo anni di chiacchiere inutili e proclami ad orologeria, spesso in vista di qualche appuntamento elettorale, non esiste agli atti un serio atto deliberativo circa l’assetto ospedaliero della nostra provincia e il finanziamento di nuovi lavori al Castelli e al San Biagio non è all’evidenza, e in aperto contrasto con le determinazioni dei Sindaci della conferenza in seno all’Asl VCO. Finanziamenti annunciati a parole e senza uno straccio di progetto per capire quali reparti ci sarebbero nei due ospedali, quali numeri di posti letto, quale personale, quali servizi garantiti e con il grande problema di due DEA già oggi in gravi difficoltà per mancanza di spazi e personale.

Eppure, il bisogno di una sanità di qualità è lampante e necessaria sia per la popolazione residente, sempre più anziana secondo le statistiche, che per i turisti e riteniamo che l’unica soluzione utile sia una nuova struttura ospedaliera posta in posizione baricentrica per servire agevolmente tutto il territorio provinciale, così come richiesto dalla stragrande parte degli operatori sanitari, associazioni, categorie economiche, sociali e sindacali.

Riteniamo risibili le affermazioni diffuse dal capogruppo consiliare della Lega in regione Preioni secondo cui il Partito Democratico «a seguito del protocollo votato a suo tempo dai consigli comunali di Verbania, Omegna e Domodossola, i due ospedali li aveva di fatto messi in vendita». Ma quale messa in vendita?

Bisogna guardare al futuro e attrarre personale e professionalità nuove e semmai migliori per garantire non solo i servizi necessari, ma anche puntare verso una qualche forma di eccellenza.

E invece? Invece accade che la mancanza di una strategia condivisa ci ha portato ad avere due mezzi ospedali, oltre al presidio di Omegna, non competitivi rispetto alle necessità di molti pazienti, che restano obbligati e rivolgersi a Borgomanero, Novara, Varese e Milano.

Beninteso, al personale sanitario va il massimo riconoscimento di impegno e professionalità; tuttavia, il problema è organizzativo e gli stessi dipendenti sono vittime di una gestione priva di visione prospettica per il territorio.

Concorsi per medici e primari che vanno deserti sono un segnale sconcertante per tutti e palesano come i nostri attuali nosocomi non sono attrattivi per i nuovi professionisti, spesso freschi di studi universitari e post-universitari, che hanno legittima ambizione di mettere a frutto le proprie competenze e fare carriera.

A fronte di ciò la Regione Piemonte avrebbe dovuto adoperarsi per panificare un assetto ospedaliero nuovo e in grado di affrontare le sfide del domani, ma purtroppo così non è stato e si è aperta la stagione dei medici gettonisti. Risultato: l’Asl Vco presenta un disavanzo di 40 milioni di euro e i servizi sono peggiorati. Ogni cittadino che ha avuto a che fare con questi servizi lo sa, a partire dalle prenotazioni di esami che richiedono ormai tempi smisurati.

Le voci di dissenso rispetto a questo operare ci sono e non si sono mai placate, e il Sindaco di Verbania si è sempre battuto, coerentemente, per chiedere il ripristino dei servizi all’ospedale verbanese; forse è il caso che queste voci si elevino ancor di più per evitare che vengano assunte, magari a suon di maggioranza, decisioni scellerate in danno della salute dei cittadini del Verbano Cusio Ossola.

La politica regionale ha il dovere di decidere, ma usando buon senso e rispettando i diritti dei cittadini

Roberto Gentina
Capogruppo Consiliare del Partito Democratico

Marco Magni
Segretario di Circolo del Partito Democratico

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Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.


Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.

Chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi della sanità a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.

L’ennesima notizia, apparsa nei giorni scorsi, rispetto ai concorsi per medici andati deserti nella nostra ASL, dovrebbe spingere la Regione Piemonte ad alcune riflessioni profonde sull’attuale gestione, a nostro parere fortemente insufficiente, della sanità nel VCO.
La mancata assunzione di responsabilità a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, in cui pareva che la colpa di questa emorragia di figure professionali fosse di tutti tranne che dell’ente deputato alla sua gestione, la Regione appunto, non è più giustificabile.
Ricordiamo che, prima di ogni infrastruttura fisica, la sanità è rappresentata dalle persone che ci lavorano e chi governa la Regione non può semplicemente allargare le braccia e derubricare i disservizi a questioni derivanti da dinamiche nazionali (a proposito: lo stesso atteggiamento varrà anche per il futuro Governo di centro destra?).
A noi pare che, invece, la carenza di personale sia legata a doppio filo alle scelte che la politica (del centro destra) compie (o meglio: non compie) nella gestione della sanità di ciascun territorio. È evidente, infatti, che il mantenimento di due mezze strutture obsolete non rende attrattiva la nostra provincia per nuovi medici o figure professionali, come invece garantirebbe un nuovo e unico ospedale di qualità per tutto il territorio.
E chi raccoglie firme per mantenere le due strutture sa che lo sta facendo in aperto contrasto ad una decisione assunta dalla maggioranza dei sindaci della Provincia?
Ricordiamo sommessamente che chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme con petizioni, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.
Alla carenza di personale ospedaliero, inoltre, si aggiunge quella altrettanto preoccupante dei Medici di Famiglia che, lo ricordiamo, rappresentano il primo approccio del cittadino con il sistema sanitario e dovrebbero diventare i protagonisti di quella medicina territoriale strutturata nelle Case di Comunità e Case della Salute di cui tanto si parla ma che purtroppo ad oggi è ancora un miraggio.
È possibile che la Regione Piemonte non prenda posizione ed iniziative nemmeno su questo?
Il nostro territorio, per proprie caratteristiche di confine, si rende molto permeabile alla concorrenza svizzera che si combina a quella delle cooperative di gettonisti (situazione da noi già denunciata in passato) che provocano oltre alla mancanza di personale un notevole dispendio di soldi pubblici.
Questo problema potrebbe essere quantomeno affrontato con accordi integrativi regionali, sul modello di quanto già avviene, per esempio, in Emilia Romagna, in modo da tener conto della specificità del nostro territorio apportando dei correttivi che possano renderlo più appetibile per medici ed infermieri.

Alice De Ambrogi
Segretaria PD
e Segreteria Provinciale

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Non vere le affermazioni di Cirio e Icardi. 60 Sindaci del VCO avevano già votato per l’ospedale nuovo e baricentrico. Loro lo hanno bloccato!

Non vere le affermazioni di Cirio e Icardi. 60 Sindaci del VCO avevano già votato per l’ospedale nuovo e baricentrico. Loro lo hanno bloccato!

Sconcertanti, a dir poco, le dichiarazioni di ieri del Presidente della Regione Piemonte Cirio e dell’Assessore alla Sanità Icardi.

Del resto, non ci si poteva aspettare nulla di meglio da chi non ha mai voluto confrontarsi seriamente con il territorio, salvo qualche passerella a scopo demagogico in campagna elettorale.
Ci preme ricordare a Cirio e Icardi, che ancora una volta dipingono il VCO come provincia inconcludente e luogo di litigi immaturi, che ben prima del loro arrivo 60 Sindaci del Verbano Cusio Ossola avevano votato nel 2015, con tanto di atti ufficiali (quelli che non abbiamo mai visto produrre da questa giunta), per un nuovo e unico ospedale a servizio di tutto il territorio ad Ornavasso.
Non solo, avevano accompagnato tale progetto ad una medicina territoriale di qualità (altro argomento che la Regione Piemonte utilizza solo quando utile ed esclusivamente a scopo propagandistico).
Il tempo perso, di cui stiamo scontando drammaticamente le conseguenze già da molto tempo (assenza di personale con uso smodato di gettonisti, lentezza nel recupero delle prestazioni sanitarie, cittadini sballottati in tutta la Regione per semplici analisi, Cup malfunzionante) è esclusivamente imputabile alla Regione che ci ha fatto perdere 5 anni bloccando il progetto esistente e i finanziamenti certi connessi.
Da costoro quindi non accettiamo lezioni dal sapore paternalistico e irrispettose verso il nostro territorio. Semmai le divisioni e i litigi si sono verificati proprio a causa del loro agire irresponsabile, che proprio i Sindaci, con una scelta lungimirante, hanno evitato con la votazione a larghissima maggioranza nuovamente per l’ospedale unico non più tardi di venerdì.

Da chi rappresenta le Istituzioni ci saremmo certamente aspettati un atteggiamento, un linguaggio e una serietà maggiore.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria Provinciale
Partito Democratico VCO
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Cirio ad Omegna a pochi giorni dal voto. Sicuramente verrà anche all’assemblea sulla sanità a Verbania

Presidente Cirio presente ad Omegna a pochi giorni dal voto. Sicuramente verrà anche all’assemblea sulla sanità a Verbania

La visita di ieri del Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, ad Omegna e a Verbania, ci rasserena in merito alle polemiche sollevate dalla Lega pochi giorni fa, sull’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale il 4 luglio sul tema sanità a Verbania.
Se il Presidente Cirio ha trovato il tempo per essere ad Omegna a pochi giorni dal voto e a Verbania per la manifestazione enogastronomica organizzata dal nostro Comune, sicuramente troverà anche un piccolo spazio per venire nuovamente a Verbania per confrontarsi con gli amministratori, i cittadini, gli operatori sui contenuti del piano da loro prospettato poche settimane fa.
Lo aspettiamo con più certezze, dopo ieri, per approfondire e capire quale eventuale organizzazione degli ospedali prospettano, la divisione dei reparti, quale emergenza per i DEA, le proposte per la sanità territoriale, gli investimenti, i tempi ecc.
Se ha trovato il tempo per esserci ad Omegna a pochi giorni dal voto, sicuramente lo troverà per il 4 luglio a Palazzo Flaim.

Marco Magni
Segretario cittadino
Raffaele Allevi
Capogruppo consiliare

Partito Democratico Verbania

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Sanità: la Lega (e la Regione?) continuano a scappare dal confronto. Da tre anni ormai!

Sa di fuga a gambe levate dalle proprie responsabilità il comunicato della Lega sulla convocazione dell’assemblea sulla sanità del prossimo 4 luglio, voluta dall’Amministrazione Comunale di Verbania.
Infatti all’assemblea sono stati invitati con tre settimane di anticipo sulla data (!) il Governatore Cirio, l’assessore Icardi e il capogruppo della Lega Preioni, oltre che tutti i parlamentari del territorio.
Possibile che nessuno dei tre sia disponibile a partecipare?
E’ ovvio che il comunicato della Lega del capogruppo Preioni è una banale scusa (vedremo se anche della Regione Piemonte) per sottrarsi un’altra volta al confronto. “Comprendiamo” la difficoltà di metterci la faccia e, in qualche modo, cercare di giustificare le (non) scelte della Regione Piemonte in materia di Sanità.
D’altronde il tanto decantato documento regionale che doveva spiegare l’annuncio di due mesi fa (l’ennesimo) non è ancora arrivato ai Sindaci del VCO. Insomma un annuncio ad oggi ancora senza contenuti presentati dall’assessorato alla sanità regionale sull’ipotesi dei due ospedali e su come gestirli. Un documento per capire quale eventuale organizzazione degli ospedali prospettano, la divisione dei reparti, quali scelte per l’emergenza per i DEA, le proposte per la sanità territoriale, gli investimenti sul personale, i tempi ecc.
Scappano anche perché dovrebbero spiegare pubblicamente a questo territorio cosa è stato fatto in tre anni. Perché, nel frattempo, i tempi di attesa per visite ed interventi non si sono ridotti anzi, sono clamorosamente aumentati. Perché vi è stato un dirottamento sistematico verso la sanità privata. Perché continua la fuga dei professionisti con un esponenziale ricorso a medici gettonisti “mordi e fuggi” che non sopperiscono alla cronica carenza di personale sanitario. Perché il nostro territorio vede un calo drammatico della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie. Perché il bilancio Asl è in clamoroso passivo con un debito importante.
La Lega scappa e a pagarne le conseguenze è la salute dei cittadini.

Marco Magni, Segretario cittadino
Raffaele Allevi, capogruppo consiliare

Partito Democratico Verbania

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