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Manifestazione negazionista No Vax a Verbania: uno schiaffo alla scienza, alle vittime e a chi combatte la malattia, a chI Ha fatto sacrifici in questo anno.

Non possiamo che esprimere amarezza e disappunto per le immagini a cui tutti hanno dovuto assistere ieri, durante la manifestazione negazionista no vax che si è svolta, purtroppo, a Verbania.
Dopo più di un anno che combattiamo contro questa terribile pandemia vedere persone, arrivate anche da fuori provincia e regione, assembrate e molte senza mascherina rappresenta uno schiaffo morale alla scienza, ai malati, a tutte le persone che hanno purtroppo perso i loro cari a causa del Covid, uno schiaffo agli operatori sanitari che, con turni massacranti, lavorano per la nostra salute, alle attività economiche chiuse e a tutte le persone che hanno difficoltà economiche, e che hanno fatto grandi sacrifici fino ad ora. Non dimentichiamo, poi, i bambini chiusi a casa da oltre un anno, la dad, il carico sulle famiglie, i disagi psicologici con cui molti stanno combattendo.
Per questo, nel rispetto della libertà ad esprimere le proprie opinioni sancita dalla Costituzione, stigmatizziamo fortemente non solo i contenuti della manifestazione di ieri, a cui peraltro ha partecipato anche una Parlamentare della Repubblica, ma anche questo assembramento che, proprio mentre ci affacciamo alla zona arancione, ha rappresentato un pericolo sanitario di contagio per i cittadini.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Foto manifestazione da Azzurratv.it

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La montagna nei progetti del “Recovery Plan”: decisiva l’azione del Partito Democratico 

La montagna e le aree interne entrano a pieno titolo nel “Recovery Plan”. È questa la conclusione alla quale si perviene all’indomani del voto col quale il Parlamento ha varato la Relazione sulla Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvata con i voti favorevoli della maggioranza che sostiene il governo Draghi.

Nel documento, che stabilisce gli indirizzi fondamentali sui quali il governo entro il 30 aprile dovrà predisporre il vero e proprio Piano “Next Generation UE”, grazie all’intenso lavoro emendamenti dei deputati Democratici sono stati inseriti diversi passaggi relativi ai temi della montagna, delle aree interne e delle zone colpite da spopolamento.

Tra i passaggi fondamentali inseriti, al punto 23 del deliberato si legge: “Per valorizzare adeguatamente i territori montani e le aree interne, il Piano dovrebbe tenere adeguamento conto della nuova strategia per le aree montane e interne ai fini della riorganizzazione dei servizi, per accompagnare lo sviluppo sociale ed economico, e per contrastare i fenomeni di spopolamento e di denatalità, favorendo la cooperazione tra enti locali, e in particolare tra i piccoli comuni, utilizzando per i predetti territori il medesimo criterio di aggiuntività e di complementarietà stabilito per le aree terremotate”.  Per interventi specifici territoriali nelle aree interne del Paese, le risorse assegnate sono pari a circa 4,2 miliardi di euro.

Inoltre, nel campo della digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, nel documento si legge: “si ritiene essenziale procedere secondo una efficace “Agenda digitale per la montagna” che risponda alle urgenze dei territori, in particolare per collegare in rete tra loro i comuni (elemento decisivo per la collaborazione tra gli enti e le Unioni stesse) per telemedicina, teleassistenza, tele didattica e telelavoro, che oggi sono preclusi per mancanza di connettività ed adeguata velocità di connessione”.

Alla voce “Turismo e cultura” vengono previste risorse per la rigenerazione dei borghi, il rilancio del turismo sostenibile e la tutela e valorizzazione dei parchi, con il sostegno amministrativo a favore dei piccoli comuni per l’attuazione dei progetti. Previsto anche il “Piano Nazionale Borghi” al fine di promuovere il rilancio delle aree rurali e montane e contrastarne lo spopolamento, anche mediante incentivazione al recupero del patrimonio edilizio previsto dalla legge sui piccoli comuni. Di rilievo in tal senso anche la previsione dell’estensione del superbonus 110 per cento all’intero anno 2023, esteso anche ai fabbricati rurali oltre che ai centri storici come già ottenuto dal Pd in sede di legge di bilancio. Riportato infine alla cifra di 1,5 miliardi lo stanziamento per la prosecuzione ed estensione della Strategia Nazionale delle Aree interne.

Un risultato molto importante, ottenuto grazie al lavoro dei Parlamentari del Gruppo del Pd che, con l’on Borghi, Deputato del nostro territorio, hanno lavorato in queste settimane per il conseguimento di questo obiettivo di giustizia sociale e di eguaglianza che conferma come i divari territoriali e la necessità di politiche adeguate a colmarli siano stati al centro del lavoro del Parlamento.

Come PD del VCO non possiamo che esserne soddisfatti dato che anche nel confronto avuto con amministratori è emersa fortemente la necessità di un forte investimento su questi temi.
Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale

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Foto tratta dal sito visitossola.it

Assegno unico e universale per i figli. Uno strumento importante per sostenere le famiglie anche nel VCO

La legge firmata dai parlamentari Lepri e Delrio del Partito Democratico sull’assegno unico e universale per i figli è stata approvata, e sarà applicata già dal mese di luglio di quest’anno.
E’ uno strumento importante per sostenere le famiglie, anche nel Verbano Cusio Ossola, e prevede fino a 250 euro al mese (con maggiorazioni per i figli disabili e le giovani madri), contrasta la denatalità, favorisce la genitorialità e sostiene le famiglie, riduce le diseguaglianze e la povertà minorile, tutela i servizi di welfare e la previdenza, stimola i consumi specie su base locale.
Un provvedimento universale garantito dal settimo mese di gravidanza fino ai 18 anni, senza pause e con continuità, e può arrivare fino ai 21 anni, per tutti, perché ne beneficiano anche i lavoratori autonomi, i liberi professionisti, gli incapienti, i disoccupati

Questo assegno unico abroga e sostituisce le otto misure in denaro oggi in vigore, contando su maggiori risorse a disposizione perché oltre ai 14 miliardi di euro derivanti dalla soppressione delle misure esistenti sono stati stanziati ulteriori 6 miliardi per un totale di 20 previsti nella Legge di bilancio 2021. Molti avranno importi maggiori rispetto alla somma delle attuali misure. Oggi l’importo medio che si ottiene per ogni figlio è di quasi 100 euro al mese e l’importo medio aumenterà di quasi il 50%. Nessuno dovrebbe avere meno di quanto oggi riceve, attraverso una minima selettività su base ISEE.

Una riforma epocale che semplifica e promuove, con lo sguardo rivolto al futuro dell’Italia recuperando un ritardo storico e avvicinandosi alle migliori esperienze europee. Questa misura fortemente voluta dal PD, equa, continua, robusta e per tutti a sostegno dei figli rappresenta un primo significativo passo per il sostegno alle famiglie a cui si dovranno aggiungere ulteriori investimenti per il potenziamento dei servizi per l’infanzia, la riorganizzazione del lavoro di cura, i sostegni alle madri che lavorano, gli sgravi fiscali per il lavoro femminile. Questa è la direzione per combattere l’inverno demografico e restituire speranza e fiducia al Paese.

Alice De Ambrogi

Segretaria Provinciale

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

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Ciclo dei rifiuti nel V.C.O. Ora è il tempo dell’unità tra enti per creare sviluppo e non pesare sulle tasche dei cittadini

Seguiamo con grande attenzione lo sviluppo della situazione riguardante il ciclo dei rifiuti nel VCO. Gli incontri che si sono susseguiti tra i principali comuni del territorio e la Provincia del Verbano Cusio Ossola non hanno prodotto fino ad ora il risultato che noi da tempo auspichiamo. Crediamo sia arrivato il momento di una assunzione di responsabilità piena per compiere l’unica scelta utile: permettere all’azienda ConserVCO di mantenere le attività che si svolgono presso l’area di Prato Michelaccio per il tempo utile a realizzare il nuovo impianto di stoccaggio ad Ornavasso.
La politica può fare un passo avanti nella giusta direzione assumendo con coraggio una scelta utile per tutto il territorio.
Nessuno chiede forzature contrarie alle norme, piuttosto si trovi tutti insieme, creando sinergia tra i diversi enti coinvolti, il modo per uscire dall’angolo e proporre una strada fattibile a norma di legge che corrisponda anche agli interessi dei cittadini evitando rincari consistenti della tassa rifiuti e possibili disservizi.
Da più di un anno ormai tutti i Sindaci si esprimono unanimemente sul percorso industriale impostato da ConserVCO, un percorso fatto di investimenti importanti che potranno avere un considerevole impatto dal punto di vista occupazionale, ambientale ed economico.
Questo percorso però ha bisogno del giusto tempo per essere realizzato ed è compito della politica costruire le condizioni affinché ciò possa avvenire.
Siamo ad un bivio e chiediamo a tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Provincia del VCO e dalla Regione Piemonte, uno sforzo in più per raggiungere il risultato.
Dare l’avvio agli investimenti proposti da ConserVCO, e sostenuti da tutti i Sindaci, significa rafforzare la nostra azienda pubblica dei rifiuti, permettendo al nostro territorio di uscire dall’angolo della marginalità e della dipendenza in materia di riciclo e valorizzazione del rifiuto.
L’appello che facciamo quindi, come Partito Democratico del VCO, va nella direzione del coraggio. Non è questo il momento delle divisioni, al contrario è il momento dell’unità tra enti per creare sviluppo e non pesare sulle tasche dei cittadini.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale e Segreteria PD VCO

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Foto La Stampa VCO

Alluvione: emendamento PD di Borghi e Gribaudo, con il voto in Commissione di maggioranza e opposizione, stanzia 100 milioni di euro.

Con il voto unanime della commissione bilancio della Camera dei Deputati, è stato approvato l’emendamento (firmato da tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione) che assorbe la proposta di Enrico Borghi e Chiara Gribaudo in materia di danni causati dagli eventi alluvionali.
Per il 2021, vengono stanziati 100 milioni per gli eventi alluvionali per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza negli anni 2019/2020, e ovviamente anche la Regione Piemonte beneficerà di questi fondi in ragione delle istanze che verranno avanzate dalla Giunta Regionale al Dipartimento della Protezione Civile.
L’on. Enrico Borghi segnala che “di aver espresso in sede di intervento in aula il ringraziamento a tutte le forze politiche. Penso sia stata scritta una bella pagina di impegno parlamentare, dando risposte concrete ai territori colpiti.”
L’on Chiara Gribaudo sottolinea come “con Enrico Borghi abbiamo lavorato in silenzio dialogando con i ministeri e cercando consenso trasversale. Dopo settimane di annunci a vuoto e di emendamenti fasulli di Salvini e della Lega, di insulti e di accuse di ‘tecnicismo’, rispondiamo con la sostanza e portiamo a casa soldi veri. Saranno Alberto Cirio e la sua giunta a doverli gestire: le istituzioni devono lavorare seriamente insieme quando ci sono di mezzo i bisogni del territorio e delle nostre popolazioni provate. Non mi iscrivo fra chi vive di annunci o di urla. Con il lavoro serio, costante e continuo, nel cuore della notte di un sabato sera si vota un emendamento che rende giustizia a quella “fatica”. Con buona pace di chi preferisce la propaganda di bassa lega.”
Un grande lavoro – conclude la Segreteria provinciale del Partito Democratico Alice De Ambrogiquello svolto da Enrico Borghi e Chiara Gribaudo, fatto in silenzio con perseveranza e serietà sino al raggiungimento degli obiettivi che marca una sostanziale differenza con la Giunta regionale piemontese che soffre di ‘annuncite’, tante chiacchiere e pochi fatti. I tempi in cui viviamo vedono, purtroppo, vedono l’aggravarsi e il ripetersi più frequentemente di episodi alluvionali molto gravi che, come quello di questo autunno, mettono in ginocchio famiglie, aziende e territori. Importante prendere le contromisure con concretezza come avviene con questa misura, con risorse adeguate e politiche di prevenzione”.

Comunicato Stampa PD VCO

Foto da vcoazzurratv.it

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Primo anniversario dell’annuncio di Preioni e Icardi sull’assetto degli Ospedali del VCO: nulla si è mosso. Nessun atto ufficiale è stato fatto.

E’ passato un anno, 25 ottobre 2019, dall’annuncio in pompa magna a Tecnoparco dell’assessore alla sanità della regione Piemonte Icardi e del capo gruppo della Lega Preioni sul nuovo progetto di assetto degli Ospedali per il VCO.
Sintetizzando, la loro proposta era: no all’ospedale nuovo e baricentrico messo in campo dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra a Ornavasso collina (con le risorse economiche già disponibili), in alternativa un nuovo ospedale (nei numeri, per noi, di serie b) a Domodossola e la privatizzazione di quello di Verbania senza DEA. Un progetto, tra l’altro, che non faceva minimamente riferimento alla medicina territoriale.
Senza entrare nuovamente nel merito di quella (sbagliata) proposta, commentiamo che siamo a un anno da quell’annuncio e nulla si è mosso. Nulla.
Non una delibera, un documento, un atto di indirizzo, una slide, un pezzo di carta votato, redatto, presentato, nemmeno pensato aggiungiamo noi, dalla Giunta regionale del Presidente Cirio o dal suo Assessore alla sanità.
Non vale nemmeno la scusa dell’emergenza Covid: non servono sforzi speciali per portare avanti un progetto, pensarlo, discuterlo, presentando e/o votando almeno una delibera di Giunta. Se ci si crede.
Evidentemente è un progetto che non andrà da nessuna parte e non vedrà mai la luce. Non ci crede la Giunta regionale, e questo lo si è capito, e forse non ci crede nemmeno chi lo ha proposto, il capo gruppo della Lega Preioni.
Quello che ci preoccupa è che la sanità del VCO è quindi senza un progetto, una visione, una direzione da seguire, con il personale sanitario abbandonato e mai consultato e gli amministratori locali dimenticati. Anzi presi in giro come quelli dell’Ossola chiamati a decidere l’ubicazione di nuovo ospedale, ed ora abbandonati, come tutti.
L’emergenza non può essere la scusa per non discutere e decidere del futuro sanitario del VCO, anche perché le risorse destinate al nuovo ospedale dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra erano concrete e, ora, rischiano di sparire nell’immobilismo generato da questa Amministrazione e spostati su altri investimenti in Piemonte.
Se il progetto di Preioni non esiste più è necessario che gli Amministratori e il territorio siano chiamati a discutere di quale idee alternative ha in mente (se le ha) la Giunta Cirio.
Se c’è qualcuno in Regione che si occupa di sanità e ha uno straccio d’idea batta un colpo.
Noi aspettiamo: magari fra altri 365 giorni, ci ritroveremo a scrivere del secondo anniversario.

Alice De Ambrogi
Segretaria provinciale PD
Segreteria provinciale PD VCO