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SICUREZZA VIABILITA’ CUSIO E VALSTRONA:L’ON. BORGHI PROMUOVE VERTICE IN PREFETTURA

frana valle stronaLe questioni relative alla sicurezza della viabilità nel Cusio e in Valle Strona saranno al centro di un vertice che verrà convocato dal Prefetto del Verbano Cusio Ossola, Iginio Olita, su sollecitazione dell’on. Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
A seguito delle rimostranze dei giorni scorsi da parte dei Sindaci della Valle Strona sullo stato di conservazione della strada provinciale che collega la valle con Omegna, e della situazione relativa alla sicurezza della viabilità nella galleria di Omegna, dopo un confronto con il sindaco di Omegna Adelaide Mellano e il presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola, Stefano Costa, il parlamentare ha deciso di investire direttamente il rappresentante del governo sul territorio chiedendo l’immediata convocazione di un vertice al quale partecipino tutte le amministrazioni coinvolte: comuni, provincia, Regione Piemonte, Anas e Stato.
Nelle prossime ore il Prefetto diramerà una convocazione a tutte le parti, per un vertice che si terrà con ogni probabilità nel pomeriggio di lunedi prossimo.
“Nel recente decreto che abbiamo approvato alla Camera -osserva il parlamentare ossolano- vi è stato uno stanziamento aggiuntivo di 100 milioni a favore della viabilità provinciale, e di 48 milioni per il finanziamento delle funzioni fondamentali delle Province.
Ho fatto approvare dall’aula due ordini del giorno con i quali si riconoscono da un lato la peculiarità montana della provincia del VCO e dall’altro i sovracosti strutturali della viabilità provinciale montana.
Ora dobbiamo operare affinchè su queste basi il governo redistribuisca tali risorse non sulla base del semplice chilometraggio, ma riconoscendo chi ha veramente bisogno ed inserendo nei costi standard la specificità della viabilità nei territori montani.
E’ il caso della provincia del VCO, e dentro di essa della Valle Strona che è obiettivamente -insieme alla Valle Cannobina- la zona che presenta le maggiori criticità sul versante della viabilità e che giustamente attende risposte che devono arrivare.
Ringrazio il Prefetto per aver prontamente dato riscontro a tale sollecitazione, per una riunione che deve vedere il necessario coordinamento delle pubbliche amministrazioni per dare risposte dovute alla cittadinanza”.
Roma, 26 luglio 2016

L’ON.BORGHI INCARICATO SPECIALE DEL GOVERNO PER AREE INTERNE

On. Enrico Borghi
On. Enrico Borghi

Il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prof. Claudio De Vincenti, ha provveduto con proprio decreto a nominare l’onorevole Enrico Borghi proprio Consigliere speciale con funzioni di coordinamento in fase attuativa della Strategia Nazionale delle Aree Interne.
In tale veste, l’on. Borghi avra’ il compito di assicurare le funzioni di coordinamento operativo della Strategia Aree Interne per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il ruolo del “Comitato nazionale Aree Interne” nella guida strategica e tecnica del processo di attuazione della SNAI, in diretta collaborazione con il Sottosegretario prof.Claudio De Vincenti e in raccordo con il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incarico verrà svolto a titolo gratuito, e rispetta le prerogative dei contingenti di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2015.Roma, 8 luglio 2016

VENETO BANCA: ISTITUIRE COMMISSIONE D’INCHIESTA

veneto bancaAccertare fino in fondo le responsabilità di chi ha portato Veneto Banca e Popolare di Vicenza sull’orlo del fallimento.
Non solo: estendere in futuro, se ci fossero le medesime condizioni, le misure volte al ristoro degli investitori dei quattro istituti di credito in liquidazione anche agli investitori delle due banche interessate.
E infine introdurre misure di tutela delle imprese esposte con affidamenti presso Veneto Banca e Popolare di Vicenza che si trovano oggi in crisi di liquidità.
E’ quanto si è impegnato a fare il Governo che ieri in aula alla Camera ha accolto, durante la conversione in legge del Decreto Banche, l’ordine del giorno predisposto dal Partito Democratico e sottoscritto dai deputati Rubinato, Borghi, Ginato, Moretto, Rotta, De Menech, Mognato, Zardini, Naccarato a cui ha aggiunto la firma anche il deputato Palese del gruppo Misto Conservatori e Riformisti.
“Senza l’intervento del fondo Atlante, messo in campo con l’assenso del Governo, oggi ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo rischio per l’intero settore del credito del Paese – osserva l’onorevole Enrico Borghi, capogruppo Pd in VIII commissione a Montecitorio – considerato che la distruzione del valore delle due popolari venete, che coinvolgono anche il territorio della ex Banca Popolare di Intra, ammonta ad almeno 10 miliardi di euro. Ci sono migliaia di risparmiatori e imprese, per la maggiore parte vittime di scelte gestionali e meccanismi fraudolenti oggetto di indagine da parte della magistratura, a cui è dovuta una risposta di giustizia. Per questo il primo passo deve essere l’accertamento delle responsabilità: le indagini devono essere fatte bene e presto, anche rafforzando le risorse umane e strumentali necessarie all’operatività degli uffici giudiziari che stanno indagando i vertici aziendali, e istituendo una Commissione d’inchiesta parlamentare”.
Ciò che preoccupa i firmatari dell’ordine del giorno sono anche le ricadute che la crisi dei due istituti di credito sta provocando sul tessuto produttivo dei territori interessati. “La stringente necessità di reintegrare il capitale delle banche in questione – spiegano gli stessi – può comportare la richiesta di rientro immediato da affidamenti bancari commerciali a imprese che in molti casi avevano dei fidi garantiti anche attraverso le azioni che la medesima banca costringeva ad acquistare quale condizione del prestito. Noi riteniamo invece che nessun rientro anticipato possa essere previsto a favore di istituti che conoscevano il reale valore delle azioni poste a garanzia e chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative di tutela anche attraverso i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti”.

On. Enrico Borghi
Roma, 29 giugno 2016

I FONDI PER I POVERI ITALIANI CI SONO, E I PROFUGHI NON SOTTRAGGONO RISORSE A CHI HA BISOGNO

On. Enrico Borghi
On. Enrico Borghi

Nel dibattito innescato dalla “questione immigrati”, interviene il deputato Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera.
“Alcune prese di posizione -osserva Borghi- vorrebbero portare il dibattito su una contrapposizione tra i poveri e i bisognosi italiani e i profughi, come se questi ultimi sottraessero risorse ai primi. Al netto della capziosità della contrapposizione, essa semplicemente non è vera, perchè esistono le cifre della legge di stabilità a parlare chiaro. Nella legge di bilancio 2016, infatti, si è assistito ad uno stanziamento a favore del sociale e della lotta alla povertà come non si assisteva da anni: su questi capitoli i Comuni possono attingere, anche attraverso i rispettivi consorzi dei servizi sociali, per far fronte ai bisogni derivanti dalla complessità della situazione sociale. Sono i numeri a parlare in tal senso”.
La misura pìù importante, e nuova, in questa direzione è stata infatti l’istituzione del ” «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale» : 600 milioni di euro per l’anno 2016 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, per attuare misure concrete di aiuto e sostegno alle persone che si trovano in difficoltà economica. Per quest’anno 220 milioni di euro saranno destinati ad incrementare l’autorizzazione di spesa necessaria per l’assegno di disoccupazione. I rimanenti 380 milioni andranno a consolidare la carta acquisti sperimentale garantendo in via prioritaria “interventi per nuclei familiari in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili” , tenendo conto della presenza, all’interno del nucleo familiare, di donne in stato di gravidanza accertata. Il tutto sarà regolamentato con decreto ministeriale.
Dal 2017 – anno in cui inizia lo stanziamento fisso di un miliardo di euro – è previsto un intervento ben più strutturale, essendo prevista infatti l’introduzione di “un’unica misura nazionale di contrasto alla povertà, correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta.”.

A questo vanno aggiunti i “fondi sociali”, che sono stati tutti incrementati. Il Fondo per le non autosufficienze, infatti, ha registrato un incremento di 150 milioni rispetto ai 250 già previsti dalla legge di stabilità dello scorso anno, e conta su 400 milioni.
Stesso trend per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che vede un accantonamento pari a 312 milioni e 589 mila euro per il 2016 (e per i due anni a seguire).
Confermati anche i finanziamenti per Fondo Nazionale per il servizio civile (115,730 milioni) e per il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza (28,794 milioni).

Tutti fondi nuovamente rifinanziati dai governi di centrosinistra, dopo che i governi Berlusconi e Monti li avevano profondamente decurtati e infine azzerati, e tutte risorse destinate a cittadini italiani in condizioni di particolare difficoltà.

Nella legge di stabilità 2016 di rilievo, inoltre, il nuovo stanziamento di 90 milioni per finanziare la legge sul “dopo di noi” che la Camera sta votando proprio in queste ore (a sostegno delle famiglie con disabili), il fondo per il contrasto alla povertà educativa dei minori finanziato per 100 milioni all’anno sul triennio 2016-2018, a cui naturalmente si aggiunge la conferma dello stanziamento complessivo del fondo nazionale per la sanità, attestatosi nel 2016 in 111 miliardi con un incremento di 1.285 milioni di euro rispetto al 2015.

“Le spese per l’accoglienza dei profughi -conclude Borghi- non sottraggono pertanto nulla ai diritti dei nostri cittadini bisognosi, ma al contrario da un lato estendono diritti a chi non ne ha ed è oggetto di protezione internazionale, e dall’altro si configurano anche come spese preventive in materia di sicurezza e coesione sociale, in quanto senza questi stanziamenti non avremmo un governo della complessa situazione. Certamente il rischio per i cittadini aumenterebbe anzichè diminuire, se seguissimo le mode di chi sostiene che non bisogna gestire i flussi migratori. Aggiungo, per amore di verità, un’ultima considerazione: tutte le risorse pubbliche impegnate nella gestione dei migranti, che vengono sostenute anche da fondi europei, vengono spese a favore del mercato interno, ovvero vengono spese in Italia e consentono di creare -a favore di Italiani- lavoro, reddito e consumo interno. Si può naturalmente opinare, dissentire o avere altre opinioni. Ma questi sono i dati reali, dai quali non bisognerebbe discostarsi soprattutto quando si hanno pubbliche responsabilità”.

Oltre 2 milioni dal Governo alle scuole del VCO

scuolaE’ stato pubblicato ieri sulla gazzetta ufficiale il decreto del Governo che stanzia le risorse per le province per interventi sull’edilizia scolastica.
Delle 49 province italiane che hanno fatto richiesta il Vco risulta essere la seconda per stanziamento: 2.349.000 euro, dietro solamente alla Provincia di Rimini che ha ottenuto 4.549.000 euro.
A beneficiare di questi interventi saranno i lavori, di prossimo avvio, del nuovo Istituto Alberghiero “Maggia” per la quota parte finanziaria già coperta da mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti che, grazie a questo provvedimento, sarà ininfluente, per egual cifra, in termini di rispetto del Patto di Stabilità da parte della Provincia per il corrente anno.
Esprimono grande soddisfazione il Presidente della Provincia Stefano Costa e l’on. Enrico Borghi.
Ancora una volta il Governo Renzi ha dimostrato grande sensibilità e attenzione per le esigenze dei territori periferici come quello del Vco – commenta il parlamentare ossolano – le risorse disponibili permetteranno alla Provincia di intervenire su problematiche importanti che, finalmente, potranno essere risolte.”
“E’ un aiuto concreto in un momento di estrema difficoltà, non risolutivo ma che sicuramente lascia ben sperare per una possibile quanto indispensabile ‘quadratura del cerchio’ in termini di bilancio 2016”.

INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, INTERGRUPPO MONTAGNA E UNCEM: ESTREMA SODDISFAZIONE

mattarella borghiIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri nel pomeriggio al Quirinale i rappresentanti dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della Montagna e l’ufficio di presidenza dell’Uncem per un incontro sui temi della montagna, delle sue problematiche e delle sue potenzialità in attuazione dell’articolo 44 della Costituzione.
La delegazione era composta dallOn. Enrico Borghi (presidente) Sen. Giovanni Piccoli (vicepresidente vicario) On. Roger De Menech, On. Albrecht Plangger, e dai vicepresidenti Uncem Andrea Cirillo, Oreste Giurlani, Alberto Mazzoleni.
“L’udienza che ci ha voluto dedicare il Presidente della Repubblica costituisce un passaggio importante per la ricostruzione delle politiche pubbliche per la montagna – commenta l’On. Enrico Borghi, Presidente dell’Intergruppo – abbiamo avuto modo di manifestargli i temi legati alla contingenza, dal riordino istituzionale alla riforma del Corpo Forestale dello Stato, i temi dei servizi di base per la nostra montagna, dalla scuola ai trasporti alla sanità e alle poste, nonché il grande tema dello sviluppo previsto dalla Costituzione per le zone montane che abbisogna di specifiche azioni politiche e di attenzioni da parte delle istituzioni pubbliche e private”.
“ Su tutti questi temi – continua Borghi – abbiamo trovato una grande attenzione del Presidente Mattarella che ha manifestato la  sua disponibilità, all’interno delle competenze e del ruolo attribuitogli dalla Costituzione, di vigilare affinché la Montagna torni ad avere un ruolo centrale all’interno delle politiche di sviluppo del nostro Paese”.
“A questo riguardo – conclude il parlamentare- è di rilevante importanza il fatto che il Presidente Mattarella abbia riconosciuto alla Montagna un ruolo fondamentale e imprescindibile per il rilancio del nostro paese, identificandola come una risorsa nazionale dalla quale ripartire per immaginare il futuro dell’Italia, e abbia assicurato che nel quadro delle sue competenze assicurerà attenzione e sensibilità. A lui va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine per questo gesto di attenzione alle realtà montane d’Italia”.