Archivi tag: Borghi

Chiusura posti letto di Continuità assistenziale. Borghi: “Ecco gli atti, De Magistris. Leggili”

borghiLe dichiarazioni rese dal consigliere regionale leghista De Magistris sulla continuità’ assistenziale, nelle quali mi accusa di essermi inventato tutto per scopi di speculazione politica,sono a metà’ strada tra il lunare e l’incredibile.
Sostiene, il De Magistris, che “la realtà’ dei fatti e’ che non è’ stata presa nessuna decisione” in materia.
Peccato che non abbia letto la delibera numero 85-6287 del 2 agosto 2013 con la quale la giunta regionale del Piemonte (pag.7, punto 13) ha disposto la chiusura del vecchio sistema di continuità’ assistenziale.
Continua, il De Magistris, precisando che “la decisione è’ ancora aperta, e nulla e’stato deciso”. Peccato che con lettera prot. 77934 del 20 dicembre 2013 l’Asl 14 (che ha il logo della Regione Piemonte sulla carta intestata, consigliere De Magistris) abbia scritto a tutte le strutture socio sanitarie pubbliche del VCO informandoli che “a far data dal 2 gennaio 2014 saranno attivati presso la Casa di Cura Eremo di Miazzina numero 90 posti letto di Continuità’ Assistenziale a valenza sanitaria, come da DGR 1-6045 del 9 luglio 2013 e ai sensi della DGR 13-1439 del 28 luglio 2011”, e che in forza di tale decisione “dal 1 gennaio 2014 i posti di ricovero presso le RSS che progressivamente si renderanno disponibili per dimissioni dell’ospite sono automaticamente trasformati in RSA”.
Prosegue, il De Magistris, che siamo solo in presenza di “voci messe in giro dalla sinistra”. Peccato che sulla base di queste “voci” siano già’ due i posti di lavoro venuti meno all’Opera Pia Uccelli di Cannobio, a cui si aggiungeranno tra qualche giorno altri 7 alla Lagostina di Omegna e
altri se ne preannunciano a Premosello Chiovenda e Domodossola.
Siamo quindi in presenza di due circostanze oggettive, entrambe gravi.
La prima e’ che le decisioni assunte dalla Regione Piemonte stanno già’ producendo gravi danni all’occupazione locale, e una netta diminuzione del servizio con ripercussioni sia sugli utenti e le loro famiglie sia sui bilanci degli enti assistenziali pubblici. Come, peraltro, confermano in questi giorni le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Regionale, on.Valerio Cattaneo, e dei sindaci dei
comuni interessati.
La seconda e’ che un legislatore regionale non è’ a conoscenza degli atti compiuti dall’amministrazione da lui guidata, e parla senza neanche informarsi.
Lascio ogni commento a chi legge.
Al consigliere in questione, in ogni caso, assicuro il mio impegno sul versante del Fondo Sanitario Nazionale che, grazie al governo Letta, quest’anno per la prima volta da anni non ha conosciuto nessuna diminuzione o taglio, a differenza degli anni d’oro del federalismo tremontian-bossiano in cui si piallavano ad ogni ripresa i fondi per sanità’ e sociale con il sostegno entusiasta della Lega Nord.
Questi sono i fatti, constatabili e oggettivi, e non parole al vento. Quelle le lascio a chi scambia il proprio ruolo di legislatore con quello del propagandista di fazione.
On. Enrico Borghi

Post scriptum: a grave scorno di qualche ex leghista che in queste ore mi attacca pubblicamente, partecipo per la mia attività’ anche a conferenze. Lo faccio perché’ in quelle sedi porto le mie idee e quelle di chi rappresento. Posso capire che chi non ha idee e non rappresenta più’ nessuno sia pieno di dubbi verso tali attività’. Anche per questo e’ gentilmente pregato di farsi da parte per non fare ulteriori danni.

 

SUS COBIANCHI, BORGHI: “PRIORITA’ DEV’ESSERE QUALITA’ FORMATIVA”

cobianchi-scuolaEsprime preoccupazione l’On. Enrico Borghi per la decisione presa nelle scorse settimane dalla provincia del Vco di chiudere il corso di Scienze Umane e Sociali dell’Istituto Cobianchi con successiva apertura di un nuovo indirizzo al Liceo Cavalieri.
“Ho fatto un sopralluogo al Cobianchi nei giorni passati – commenta il parlamentare del Partito Democratico – incontrando diverse parti in causa, e mi sono state riportate le criticità che questa scelta porterà con sé sia dal punto di vista dell’organizzazione dell’offerta didattica che della possibilità di fruizione della stessa da parte degli studenti provenienti dalle zone extraVerbania per la capacità della struttura del Cavalieri di accogliere le numerose iscrizioni alle classe prime.”
“SUS del Cobianchi rappresenta indubbiamente una delle eccellenze dell’offerta formativa della nostra provincia – continua Borghi – negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi progetti innovativi di notevole rilevanza oltre a Convegni e Pubblicazioni.”
“ Occorre a questo riguardo essere coscienti che alcuni di questi progetti non potrebbero avere continuità in un’altra struttura scolastica – sostiene Borghi – penso ad esempio al progetto Cobipad, presentato a Roma nel 2012 e che non potrebbe continuare nella struttura del Cavalieri perchè non supportata adeguatamente dal punto di vista tecnologico.
A cio’ si aggiunga anche la singolarita’ di una scelta assunta da una Provincia ormai in scadenza in splendida solitudine, con il parere
contrario degli organismi scolastici preposti e nel silenzio dell’amministrazione cittadina commissariata che non viene coinvolta per le parti di propria, specifica competenza. Rischia di profilarsi un danno certo per la qualita’ formativa e una situazione di ingestibilita’ a settembre
scaricata in capo al nuovo Sindaco di Verbania”. “Per fare chiarezza sulla questione e affinchè venga trovata rapidamente una soluzione – conclude il parlamentare ossolano – ho chiesto all’assessore regionale all’istruzione Alberto Cirio e al Presidente della VI Commissione in Regione Piemonte Michele Marinello di portare sul tavolo della Regione le osservazioni e le preoccupazioni dei docenti e dei rappresentanti del Comitato nato in questi giorni affinchè venga riaperta la discussione sul merito di questo spostamento. La Regione, se vuole, puo’ e a mio avviso e’ il caso che intervenga”
“Inoltre – continua Borghi – sempre questa mattina ho inoltrato alla Camera una specifica interrogazione al Ministro dell’Istruzione perchè la delicatezza e importanza della questione non può e non deve essere sottovalutata”

CONSIGLIO PROVINCIALE: UN TRISTE SPETTACOLO

borghiSo di sparare sulla Croce Rossa, parlando del Consiglio Provinciale del VCO. Ma quello che è accaduto all’ultimo consiglio provinciale i è la dimostrazione della bontà della riforma che stiamo attuando. La mancanza del numero legale, figlia dei giochetti di correnti, segreterie e spappolamenti vari in cui la destra locale è finita, sta a testimoniare che questo modello di rappresentanza (cancellato dal ddl Delrio già approvato alla Camera) è ormai fuori dalla realtà.”
Lo dichiara Enrico Borghi, deputato del Verbano Cusio Ossola, che continua “Fuori dal “Palazzo” della politica provinciale i temi di oggi sono l’emergenza neve, i 18.000 cittadini rimasti senza energia elettrica, gli interventi di protezione civile.
“Dentro il “Palazzo” si discute del perchè continui a mancare il numero legale, e di come sia possibile che la presidenza di una municipalizzata condizioni l’esistenza di una maggioranza che ora non è più nè politica nè numerica.
Detto per inciso, quelli che hanno causato questa situazione sono gli stessi che da mesi strillano contro il supposto attacco alle prerogative democratiche, a seguito della nostra decisione di stabilire che siano i Sindaci ad assumersi la responsabilità gestionale della Provincia.
Sono più che convinto che se il ddl Delrio fosse stato legge, oggi il Consiglio Provinciale (essendo composto da Sindaci) avrebbe avuto il numero legale e avrebbe affrontato le emergenze quotidiane. Invece, assistiamo a questo triste scenario di chi si chiude nella torre eburnea, e utilizza le istituzioni per spettacolini da tarda e cadente prima repubblica.”

Linea ferroviaria Domodossola – Iselle: l’on. Enrico Borghi interroga il Ministro Lupi

borghiL’On. Enrico Borghi  ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente ieri pomeriggio alla Commissione Trasporti l’on. Enrico Borghi, parlamentare del Partito Democratico del Vco, per sottoporre all’attenzione del Governo e del Ministro ai trasporti Maurizio Lupi le preoccupazioni legate al futuro della linea Domodossola – Iselle.
Una linea di vitale importanza per i numerosi lavoratori frontalieri che quotidianamente la utilizzano per lavorare in Svizzera, unitamente ai numerosi turisti elvetici che frequentano il nostro territorio provinciale – commenta il parlamentare ossolano – per questo motivo ho presentato questa interrogazione urgente in Commissione Trasporti, affinchè venga fatta chiarezza e si diano delle risposte definitive alle migliaia di cittadini che usufruiscono di questa linea
Sulla questione l’On. Borghi ha registrato nei giorni scorsi la preoccupazione dell’amministrazione comunale di Domodossola e del Presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo.
“La tratta in questione è competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – conclude Borghi – sono sicuro che nelle prossime settimane verranno date rassicurazioni in merito, sarà mia cura appena avrò una risposta ufficiale dal Ministro renderla pubblica”.

 

 

Riconoscimento della specificità montana per il VCO: un risultato storico per Enrico Borghi

Enrico Borghi
Enrico Borghi

La Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha approvato, oggi pomeriggio, il riconoscimento della specificita’ delle province interamente montane e confinanti con Paesi Esteri, tra le quali quella del Verbano Cusio Ossola, nell’ambito del provvedimento “Disposizioni sulle citta’ metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni”.
Al riconoscimento di tali territori si e’ giunti in virtu’ di una iniziativa emendativa dei deputati Borghi, De Menech e Nicoletti (Pd), Dellai (Scelta Civica), Schullian, Plangger e Alfreider (SVP) ripresa successivamente con proprio emendamento dal relatore del provvedimento, Gianclaudio Bressanone (Pd) sulla quale il ministro delle autonomie Graziano Delrio ha dato parere favorevole.
In forza di tale provvedimento, le regioni attribuiscono a tali province “forme particolari di autonomia nelle materie di cui all’art.117, commi terzo e quarto della Costituzione”, mentre lo Stato assegna ad esse la “cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione in forma associata di servizi in base alla specificita’ del territorio medesimo” e la “cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale e enti territoriali di altri Paesi, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti”.
Il provvedimento ora passa all’esame dell’Aula, che iniziera’ lunedì prossimo. “Stiamo dando corpo ad un risultato storico -commenta l’on.Enrico Borghi– e l’approvazione in data odierna da parte della commissione affari costituzionali della specificita’ di Sondrio, Belluno e del VCO e’ il passo essenziale e fondamentale per raggiungere due obiettivi essenziali: la salvaguardia dell’ambito del Vco e l’autonomia amministrativa ad esso conferito.
Sottolineo, in particolare, che in forza di tali provvedimento la futura provincia potra’ da un lato assorbire la gestione amministrativa di competenze oggi sparpagliate in consorzi ed enti vari e dall’altro assicurare la soggettivita’ del nostro territorio nelle relazioni con i Cantoni Vallese e Ticino, senza dover in questo modo sottostare alle decisioni della lontana Torino.
Se si pensa all’importanza dell’economia transfrontaliera per i nostri territori, e il decollo della strategia macro regionale alpina si comprende come sia fondamentale essere presente con una nostra rappresentanza ai tavoli decisivi, senza dover dipendere da soggetti istituzionali esterni con sedi a Novara, Torino o addirittura Roma. Ripeto, siamo a un passaggio storico, che ora speriamo di suggellare nei prossimi giorni con il voto dell’Aula”.
Tra le prime reazioni positive alla notizia quella dell’on. Giovanni Motetta, parlamentare omegnese dal 1979 al 1992 che dichiara “Questo è un ottimo risultato perchè è esattamente il tipo di provincia che noi avevamo immaginato, una provincia che riconosca la specificità del territorio del VCO e che renda possibile la sua valorizzazione.” “Non una nuova provincia ma una provincia nuova – continua Motetta – un obbiettivo importante che se portato fino in fondo saprà dare le risposte ai cittadini andando oltre le previsioni di questi mesi sulla provincia di quadrante e l’accorpamento, misure che non avrebbero prodotto miglioramenti per i cittadini in termini di efficacia ed efficienza dei servizi.

Dal sito di  Tele VCO

I VERI CONTI DELLA PROVINCIA DEL VCO E IL GOVERNO LETTA

“In una dichiarazione resa a “La Stampa” di sabato, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, on. Valerio Cattaneo, con riferimento alla vicenda della crisi di bilancio della Provincia del VCO mi chiama in causa adombrando una assenza di impegno sul tema.
Non intendo aprire polemiche con il Presidente Cattaneo, ma solo chiarire i termini della questione a beneficio del diritto dei cittadini alla effettiva conoscenza della situazione.
Il governo Monti, con la “spending rewiew” realizzata dal commissario Bondi, aveva determinato una serie di tagli ai trasferimenti statali a favore della Provincia del VCO, in data 8 aprile 2013 con il decreto legge 35 riducendo il fondo sperimentale di riequilibrio di € 10.970.522 nei confronti della nostra provincia.
Immediatamente, in data 16 aprile 2013 con interpellanza n° AC-20130416120514 il sottoscritto segnalava al Ministro dell’Economia in ordine la sproporzione del tagli, sottolineando come il sistema dei consumi intermedi adottato dal Governo ai fini della determinazione del quantum delle riduzioni non teneva in considerazione i costi di gran lunga maggiori che una Provincia come il VCO, interamente montana, deve sopportare rispetto ad altre province territorialmente più favorite, oltre ad esser sperequato avendo inserito nella previsione delle voce condivisibili alcune tipologie (formazione professionale, trasporti, rifiuti) dimenticandone altre che avrebbero inciso diversamente (quali le spese per l’edilizia scolastica, il sociale, l’agricoltura).
In data 28 aprile il governo Letta entrava in carica, subentrando al gabinetto Monti, e questo aspetto del taglio eccessivo e sproporzionato al VCO veniva dal sottoscritto segnalato direttamente al nuovo premier Letta e al ministro Delrio.
Ciò portava in data 30 ottobre 2013 all’emanazione da parte del governo del Decreto n. 125 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. (13G00169) (GU Serie Generale n.255 del 30-10-2013)”
Tale decreto ridetermina il taglio alla Provincia del VCO, stabilito nella cifra di 6.737.000 €, con una riduzione di taglio pertanto di 4.233.522 €.
Le cose successivamente emerse a seguito di ciò non possono riguardare lo scrivente, ma la responsabilità di altre amministrazioni.
E’ emerso, infatti, che la Provincia del VCO non aveva (a mio avviso inspiegabilmente) considerato l’entità del taglio già disposto dal DL 35/2013, e cifrava “zero” la voce “tagli trasferimenti statali” e pertanto non sono giustificati gli attacchi di chi sostiene che il taglio sia giunto all’ultimo minuto e senza alcun preavviso.
E’ emerso, altresì, che i tagli disposti dalla Regione Piemonte alla Provincia del VCO sono di dimensioni rilevanti e decisive, si pensi solo al settore del trasporto pubblico locale e o della formazione professionale.
E’ emerso, infine, che addirittura sembrerebbero essere iscritte nel bilancio come residui attivi della Provincia del VCO le risorse finanziarie del ristorno dei canoni idrici (quelli delle famose magliette “Cota 4- Bresso 0”) che non risultano nei residui passivi del bilancio della Regione Piemonte.
Se solo sommassimo quest’ultima voce (8 milioni) ai tre milioni di taglio quest’anno sulla formazione professionale, avremmo la cifra di taglio da Torino nei confronti di Verbania di 11 milioni.
Avendo premesso che non è mia intenzione fare polemiche, non esprimo in questa sede giudizi sulla vicenda, se non il fatto che come si può facilmente constatare il sottoscritto non si è sottratto dal fare la propria parte e non giova a nessuno aprire fronti polemici per tentare di distogliere l’attenzione da una realtà oggettiva che è sotto gli occhi di chi la vuole vedere fatta di disimpegno netto ed evidente da parte dell’amministrazione regionale nei confronti della Provincia del VCO alla quale occorre urgentemente porre rimedio”.

On. Enrico Borghi