Archivi tag: Borghi

MANUTENZIONE STRADE: NEL VCO UN QUARTO DEI FONDI STATALI ASSEGNATI AL PIEMONTE

Al territorio del Verbano Cusio Ossola è stato assegnato un quarto dei fondi complessivamente attribuiti all’intera Regione Piemonte per opere di manutenzione straordinaria di strade statali stanziate nell’ambito del cosiddetto “decreto del fare”, convertito definitivamente in legge in Parlamento prima della pausa estiva.
Ne dà notizia il deputato democratico Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, lavori pubblici e territorio della Camera dei Deputati.
I fondi stanziati nel decreto per opere di manutenzione straordinaria di viadotti, strade e gallerie ammontano sul piano nazionale a 300 milioni, e di tale somma un primo stralcio pari a € 9.580.500 è già stata stanziata a favore del Compartimento Piemontese di ANAS S.p.A che sta provvedendo a mettere a gara le opere. Due di queste interesseranno direttamente da vicino il territorio del VCO.
Verranno infatti messi in appalto opere di trattamento preventivo delle superfici delle opere d’arte in cemento armato della Strada Statale 33 del Sempione e della Strada Statale 34 del Lago Maggiore per complessivi € 1.895.000, e i lavori di consolidamento delle spalle e risanamento dei calcestruzzi ammalorati del Ponte Loana in Comune di Malesco, in Valle Vigezzo, per € 402.500.
Complessivamente, quindi, arrivano nel VCO il 24% degli importi stanziati dal governo Letta nella manovra d’estate a favore della manutenzione stradale.
A questi interventi, che saranno appaltati da Anas nel prossimi giorni, si aggiungono complessivamente i lavori attualmente in corso e che sono stati oggetto di una riunione martedi 28 agosto a Torino fra l’on. Borghi e i vertici aziendali piemontesi di ANAS spa.
Essi sono:
– Lavori di manutenzione straordinaria della S.S. 337 nel tratto compreso tra il km 24+000 ed il km 29+680 per un importo di euro 1.595.000,00
– Lavori di realizzazione di nuove barriere paramassi nel tratto compreso tra il km 39+600 e il km 39+900 della S.S. 659 per un importo di euro 355.000,00
– Lavori di realizzazione di opere di protezione del piano viabile da caduta massi tra le progressive km 5+700 e km 7+200 della S.S. 337 per un importo di euro 600.000,00
– Lavori di prolungamento dell’imbocco sud della galleria di Paglino al km 142+800 della S.S. 33 per un importo di euro 2.100.000,00
– Lavori di completamento (illuminazione, attenuatori d’urto, opere in verde) dello svincolo di Domodossola Sud, località Nosere, al km 122+200 della S.S. 33 per un importo di euro 284.000,00
– Lavori di distese generali in tratti saltuari delle strade statali di competenza del
Compartimento della Viabilità per il Piemonte per un importo di euro 1.000.000,00
– Lavori di adeguamento della sede stradale, delle opere di sostegno, delle protezioni marginali tra i km 29+000 e 30+900 della S.S. 34 per un importo di euro 9.091.000,00
– Lavori di manutenzione straordinaria di distese generali in tratti saltuari lungo le strade statali di competenza del centro manutentorio per un importo di euro 500.000,00
L’importo complessivo dei lavori è, quindi, di euro 15.525.000,00.Sullo sfondo rimangono ancora alcuni nodi aperti per quanto riguarda alcune opere infrastrutturali, sui quali l’onorevole Borghi assumerà una serie di specifiche iniziative.
In particolare:
Galleria Paramassi di Iselle. L’on. Borghi ha verificato che sussiste ancora lo stanziamento di 7,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova galleria artificiale paramassi subito dopo il valico di frontiera di Iselle, finalizzata a risolvere strutturalmente il problema della Statale del Sempione che in quel tratto si immette nell’alveo del torrente Diveria con un bypass provvisorio attivo ormai dal 2003. Il cantiere è fermo a seguito in un ricorso da parte dell’azienda appaltatrice, che si è rivolta al Consiglio di Stato avversa ad un provvedimento di revoca contrattuale da parte dell’Anas. Nei prossimi giorni l’on. Borghi attiverà una specifica procedura per richiedere la procedura d’urgenza da parte del Consiglio di Stato al fine di sbloccare la situazione
Galleria Montecrevola. E’ stato perfezionato il progetto per l’adeguamento della galleria tra Crevoladossola e Varzo sulla SS33 agli standard di sicurezza, che ha definito in 22 milioni di € l’importo complessivo delle opere. L’on. Borghi si attiverà nelle prossime settimane, nell’ambito del cosiddetto “Decreto del Fare bis” in fase di definizione, affinchè ci sia uno specifico capitolo di finanziamento per la messa in sicurezza delle galleria dal quale poter attingere i fondi per
quest’opera.
Circonvallazione di Verbania. Si resta in attesa di conoscere l’esito della Conferenza dei Servizi, nonché delle valutazioni che in merito dovranno essere espresse dalla futura Amministrazione Comunale di Verbania Barriere Paramassi Cascata del Toce. Su espressa richiesta del Comune di Formazza, l’on. Borghi
si sta interessando al fine di reperire nelle economie interne alle opere della nuova galleria delle “Casse” i fondi necessari per la realizzazione di nuove barriere paramassi nella zona della Cascata del Toce, al fine di completare la messa in sicurezza della strada che sale verso l’Alta Val Formazza.
Ponte Silogno-Baceno. I lavori -anche a seguito della specifica interrogazione presentata nei mesi scorsi dall’on. Borghi- risultano essere ripresi e in attività, con la prospettiva di una possibile conclusione entro la fine dell’anno.
“Stiamo operando per dare risposte molto concrete al nostro territorio -osserva l’on. Borghi- e sia lo sblocco dei cantieri per quasi 14 milioni di euro che l’arrivo di oltre 2 milioni di risorse fresche per la manutenzione delle statali 33, 34 e 337 confermano questo aspetto con un ruolo significativo del VCO sul piano regionale. Vorrei sottolineare che il governo Letta, per la prima volta dopo
tantissimi anni, ha nuovamente finanziato il capitolo delle manutenzioni, che ha due pregi: attiva immediatamente cantieri con il coinvolgimento di imprese locali e interviene per aumentare la sicurezza dei manufatti, con un occhio a un risparmio in prospettiva. Per quanto attiene invece alle opere infrastrutturali connesse con il decreto del fare, e cioè i 70 milioni di euro che dovranno
essere ripartiti dalla Regione Piemonte e nei quali ho chiesto di trovare adeguate risorse per la messa in sicurezza della SS 33 e per il primo lotto delle nuove gallerie tra Re e Ribellasca, ho già chiesto al Prefetto di indire una specifica riunione tra le parti interessate al fine di definire una corretta programmazione”.

Ecobonus: molti gli incentivi

Cari amici, abbiamo approvato alla Camera il decreto legge 63/2013 (A.C. 1310), volto a favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano, secondo quanto prescritto dall’Unione europea e nell’approssimarsi della scadenza degli attuali benefici fiscali in materia.
Il decreto è volto, in primo luogo (articoli da 1 a 13-bis) a recepire la Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia, in relazione alla quale è in corso una procedura di infrazione (n. 2012/0368) avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per il mancato recepimento della direttiva stessa.
Tra le più significative novità introdotte dal decreto – che novella in modo significativo il decreto legislativo n.192 del 2005 in materia di rendimento energetico degli edifici (a sua volta attuativo della precedente direttiva 2002/91/CE) – con riguardo alla prestazione energetica nell’edilizia vi sono:
 la sostituzione dell’attestato di certificazione energetica (ACE) con l’attestato di prestazione energetica (APE), documento che, a differenza di quello previsto nella previgente disciplina, è rilasciato da esperti qualificati e indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l’utilizzo di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica (articolo 2, lett. l-bis e articolo 6)
 la previsione di una riforma nella metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche negli edifici (articolo 4) le cui modalità di applicazione verranno definite da successivi decreti del Ministero dello Sviluppo Economico;
 la disciplina dei termini per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici ad energia quasi zero, ossia gli edifici ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ, prevedendo che dal 1° gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici ad energia quasi zero (articolo 5), con un anticipo a partire dal 31 dicembre 2018 per alcune tipologie di edifici: nuova costruzione; proprietà di pubbliche amministrazioni; occupati da pubbliche amministrazioni compresi gli edifici scolastici;
 le modifiche alla progettazione delle costruzioni e delle ristrutturazioni degli edifici (articolo 7) tramite l’integrazione del contenuto dei documenti progettuali e la previsione di una valutazione preliminare della possibilità di inserimento di sistemi ad alta efficienza;
 la ridefinizione dell’impianto sanzionatorio in materia di certificazione energetica degli edifici (articolo 12);
 l’introduzione tra i requisiti per la qualifica professionale degli installatori degli impianti a fonti rinnovabili (articolo 17) della prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata.
Accanto alle norme sulla prestazione energetica nell’edilizia, il decreto-legge reca la proroga delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione degli edifici.
In particolare, si prevede che la vigente detrazione d’imposta (pari al 55 per cento) per le spese documentate relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici si applichi nella misura del 65 per cento alle spese sostenute dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del provvedimento) fino al 31 dicembre 2013; con riferimento agli interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali, la detrazione del 65 per cento si applica alle spese sostenute dall’entrata in vigore del provvedimento sino al 30 giugno 2014.
Nel corso dell’esame al Senato sono state eliminate le norme volte ad escludere gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché quelli di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Sono altresì prorogati dal 30 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 il termine di scadenza dell’innalzamento della percentuale di detrazione IRPEF dal 36 al 50 per cento e il limite dell’ammontare complessivo da 48.000 a 96.000 euro in relazione alle spese di ristrutturazione edilizia. Si introduce poi una detrazione del 50 per cento per le ulteriori spese sostenute dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del decreto-legge) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, (per i forni la classe A), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo complessivo non superiore a 10.000 euro, da ripartire in dieci quote annuali.
Tra le principali modifiche approvate in sede referente alla Camera si segnala l’estensione delle detrazioni fiscali nella misura del 65 per cento agli interventi di prevenzione sismica nelle aree a più alto rischio sismico.
Si prevede, inoltre, che l’ENEA effettui il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito a seguito della realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica di edifici e degli interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali.
L’ENEA trasmette quindi una relazione sui risultati degli interventi al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero dell’economia e delle finanze e alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.
Si dispone quindi che il Ministero dell’economia e delle finanze promuove con l’Associazione bancaria italiana (ABI) una verifica sulle condizioni per offrire credito agevolato ai soggetti che intendono avvalersi delle detrazioni previste dal presente decreto-legge per gli interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia.
Nel corso nell’esame in sede referente è stato altresì precisato che nel novero degli interventi per il miglioramento e la messa in sicurezza degli edifici esistenti è compresa l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione di arsenico (anche di tipo domestico, produttivo ed agricolo) nei comuni dove è stato rilevato il superamento del limite massimo di tolleranza (stabilito dall’OMS o da norme vigenti) ovvero dove i sindaci o le autorità locali sono stati costretti ad adottare misure di precauzione o di divieto all’uso di acqua per i diversi impieghi.
Viene infine incrementata la dotazione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione ai fini del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, nonché l’autorizzazione di spesa prevista dall’articolo 5 della legge n. 7 del 2009, di ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008 a reintegro di precedenti riduzioni.
Per quanto riguarda la copertura degli oneri finanziari recati dal decreto-legge, sono in primo luogo modificati alcuni regimi IVA agevolati: ai sensi dell’articolo 19, che reca modifiche all’articolo 74, primo comma, lettera c), del D.P.R. n. 633 del 1972, concernente il regime speciale IVA per le pubblicazioni editoriali, dal 1° gennaio 2014 viene eliminata l’applicazione di aliquote IVA agevolate per gli allegati e i supporti integrativi a quotidiani e prodotti editoriali.
Per effetto delle modifiche apportate in sede referente alla Camera, restano salvi dall’aumento dell’IVA i supporti allegati ai libri scolastici e universitari. Inoltre, non si considerano supporti integrativi quelli che, integrando il contenuto dei libri, sono ad esso funzionalmente connessi. L’articolo 20 assoggetta inoltre all’aliquota IVA del 10 per cento, a decorrere dal 1° gennaio 2014, la somministrazione di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici.
Tra le misure finalizzate alla copertura degli oneri, si segnala la riduzione della quota di pertinenza statale dell’otto per mille IRPEF. Il testo completo del decreto è scaricabile al seguente indirizzo: http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2013;63 Spero con ciò di avervi fornito notizie che possano esserVi di una qualche utilità. Cordiali saluti.
On. Enrico Borghi

LETTERA APERTA SUL RIFORMISMO NEL VCO

Troppo spesso il fossato tra il significato che attribuiamo alle parole e il comportamento delle nostre azioni si allarga. E’ questa la riflessione che mi viene da fare, se attraverso due vicende che stanno interessando la nostra provincia in due settori cruciali (rifiuti e servizi sociali), e nella quale misuro sul campo la distanza tra la proclamazione predicatoria riformista e prassi concreta conservatrice.
I fatti, per entrambe le circostanze, sono noti e non li riassumo, se non con una frase: nella cornice di un mondo che sta cambiando, se vogliamo assicurare ai nostri cittadini e alle nuove generazioni opportunità e diritti dobbiamo cambiare strumenti, modalità, mentalità.
E invece, cosa accade? Che se poni in campo una proposta di riorganizzazione del settore rifiuti, per cercare di anticipare le migliori esperienze europee e collocare in questo contesto il futuro della municipalizzata di tutti e 77 comuni del VCO, vieni subito etichettato in varia maniera come nemico di questo o di quello o addirittura ansioso di lasciare sulla strada decine di padri di famiglia.
E se addirittura osi mettere in discussione i santuari della spesa pubblica del sociale, sostenendo che occorre trovare una nuova modalità in grado di assicurare l’erogazione dei servizi socio assistenziali dentro una logica di riorganizzazione della spesa e di invarianza della pressione fiscale e tributaria (perché non si può continuare nella logica “tax and spend”), apriti cielo!
Naturalmente, non bisogna spaventarsi, perché chi ispira queste polemiche sono coloro i quali da un sistema bloccato ne hanno tratto giovamento e rendite di posizione.
Ma credo che occorra andare a fondo rispetto a questi temi, perché altrimenti un territorio come il VCO, se si rinserrerà nella logica degli orti conchiusi da gestire in maniera conservatrice e burocratica da parte di un potere che attraversa i partiti solo per trarre linfa per la propria autoperpetuazione, rischia di imboccare una china irrimediabile.
Credo ci sia bisogno di altro, per il nostro territorio. Credo che dentro la necessaria ed indispensabile riscrittura della riorganizzazione del sistema dei poteri locali (Comuni, Provincia, Comunità Montane, Unioni, Consorzi e via discorrendo) ci sia la necessità che ciascuno si metta in gioco con determinazione e senza paura, senza pensare che il cambiamento deve interessare solo gli altri e mai se stesso.
Anche se questo significa rischiare di perdere qualche posizione di rendita!
Credo che questo debba fare la politica, in questi tempi complessi, per risalire la china della credibilità e del consenso.
Credo in una mentalità riformista che punta a selezionare gli obiettivi, e ad agire con concretezza per puntare alla modernizzazione del nostro Paese, per evitare di essere impaludati in corporativismi, burocratismi e opacità che si scaricano sui cittadini in termini di inefficienze e di costi.
Non sarà spaventandosi del mattino che si potrà impedire la nascita di un nuovo giorno.
Sta a noi capire se nel nuovo giorno quel fossato tra le nostre declamazioni (“siamo tutti riformisti”, “dobbiamo cambiare”) e le nostre azioni verrà colmato, o se invece a noi spetterà la triste immagine dei sepolcri imbiancati di evangelica memoria.
Con l’astuzia e l’arroganza del “tirare a campare” si salvano –forse- traiettorie individuali, ma non una comunità.
E quando ci rifiutiamo –per indolenza o incapacità- di rimettere in discussione noi stessi, abbiamo già imboccato la strada del declino e della scomparsa.
Per evitare di vivere in futuro dei rimpianti per la scomparsa del nostro territorio, penso sia bene che ci attiviamo per riformarlo sul serio finchè ne abbiamo il tempo e gli strumenti.
On. Enrico Borghi

CAMERA: OK ALL’ORDINE DEL GIORNO BORGHI SULLA PULIZIA DEI CORSI D’ACQUA

Il governo ha accolto come raccomandazione, l’ordine del giorno a prima firma dell’on. Enrico Borghi (Pd) con il quale la Camera dei Deputati impegna l’esecutivo a porre mano alla normativa in materia di pulizia dei corsi d’acqua e del taglio vegetazionale nei fiumi e nei torrenti, per semplificare le procedure e garantire maggiore celerità nelle attività di prevenzione idrogeologica.
In sostanza, l’ordine del giorno Borghi-Bargero, propone di non considerare più attività selvicolturale (soggetta a procedure complesse di autorizzazione paesaggistica) il taglio di piante e arbusti presenti all’interno degli alvei per interventi di manutenzione idraulica che non comportino alterazione permanente dello stato dei luoghi.
Mi auguro -commenta l’on. Borghiche dopo questo ordine del giorno il governo dia seguito rapidamente all’accoglimento di tale istanza, visto che le necessità di porre mano ad una manutenzione idraulica di moltissimi corsi d’acqua sono elevate e che serve una immediata sburocratizzazione ai fini della prevenzione e della messa in sicurezza“.

Di seguito l’ordine del giorno integrale

ORDINE DEL GIORNO

La Camera dei Deputati

Premesso che:

il provvedimento in commento reca disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia, tra cui, particolare importanza per i settori economici del Paese rivestono quelle per la semplificazione amministrativa e di riduzione degli oneri per le imprese;

le problematiche connesse con la manutenzione dei corsi d’acqua e la prevenzione del dissesto idrogeologico, con particolare riguardo per le zone montane e collinari hanno avuto un fondamentale passaggio con l’entrata in vigore dei Piani di Assetto Idrogeologici (PAI)

i medesimi PAI, ai fini della tutela dell’assetto idrogeologico, prevedono specifici tagli di vegetazione da eseguirsi nell’ambito di interventi di manutenzione idraulica ai sensi del Regio Decreto 25 luglio 1904, n. 523 (Testo unico sulle opere idrauliche) nelle zone comprese nella fascia A dei piani di assetto idrogeologico per i corsi d’acqua per i quali queste sono definite, nelle zone comprese entro una fascia di 10 metri dal ciglio di sponda per gli altri corsi d’acqua nonché nelle pari di isole fluviali interessate dalla piena ordinaria;

tale procedura viene particolarmente resa difficoltosa, onerosa e rallentata dalle previsioni di autorizzazione richieste e prescritte dall’articolo 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

IMPEGNA IL GOVERNO
a modificare la norma del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 (orientamento e modernizzazione del settore forestale) , stabilendo in via semplificatoria che i predetti interventi di taglio vegetazionale eseguiti nell’ambito di interventi di manutenzione idraulica, che non comportano alterazione permanente dello stato dei luoghi, non costituiscono attività selvicolturale, e pertanto per essi non venga richiesta l’autorizzazione prescritta dall’articolo 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

BORGHI
BARGERO

Stato di crisi complessa del Vco: si riparte dopo l’ordine del giorno Borghi

Si e’ riunita ieri pomeriggio, presso la sede della provincia del Verbano Cusio Ossola a Verbania, la Cabina di Regia del Vco, per riprendere l’iniziativa legata al riconoscimento dello stato di crisi complessa all’indomani dell’approvazione da parte della Camera dell’ordine del giorno a prima firma on. Enrico Borghi che impegna il governo a considerare tale istanza.
Nel corso della riunione, il deputato ossolano ha consegnato la lettera formale con la quale e’ stata aperta l’istruttoria a livello romano presso il Ministero delle Attivita’ Produttive, e ha invitato le amministrazioni e le parti sociali a ridefinire in tempi brevi insieme con la Regione Piemonte i contenuti del documento.
Nei giorni scorsi abbiamo approvato lo stato di crisi complessa di Piombino e Trieste –osserva l’on.Borghi– perche’ in quelle realta’ si e’ operato attorno alla crisi della siderurgia e della Lucchini dando una prospettiva alternativa di investimenti. Penso che questo possa essere lo strumento col quale iniziare ad applicare sul territorio una serie di misure legate alla defiscalizzazione, alla semplificazione burocratica e amministrativa e agli incentivi sui settori ad alto valore aggiunto che saranno al centro del prossimo decreto del governo Letta in materia di attrazione di impresa.
Dobbiamo riuscire ad essere attrattivi e innovativi, e riorganizzarci per essere in grado di fungere da attrattori, contrastando la concorrenza elvetica che rischia di drenarci capitali ed imprenditoria“.
L’obiettivo che l’on. Borghi ha proposto alla cabina di regia e’ la ridefinizione dei contenuti e delle priorita’, in maniera tale da essere pronti per la legge di stabilita’ di ottobre che potrebbe essere il veicolo legislativo opportuno per suggellare il riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa, con i conseguenti provvedimenti.

Borghi: 70 ml di opere pubbliche per il Piemonte

Il capogruppo del Partito Democratico della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici on. Enrico Borghi ha fatto recepire oggi,all’interno dell’VIII Commissione, come parere condizionato sul decreto del Fare il recepimento degli emendamenti per il finanziamento del Passante di Torino (per una cifra di 25 milioni di euro) e per la realizzazione di opere infrastrutturali che andranno concertate con la Regione Piemonte e gli enti locali per un’ ammontare di 70 milioni di euro.
“Sono molto soddisfatto della scelta fatta dalla Commissione Ambiente – dichiara il parlamentare ossolano – attraverso il recepimento della mia proposta di porre come parere condizionato sul Decreto del Fare questi emendamenti. Sulla base delle intese intervenute,infatti, la Commissione Bilancio che ora affronterà l’esame del provvedimento è vincolata al recepimento di tali
osservazioni”  “Sono opere fondamentali per il rilancio della Regione Piemonte – continua Borghi – e l’azione odierna da’ concretezza all’impegno che il Presidente Letta si e’ assunto nei confronti degli enti locali piemontesi e della Regione Piemonte.”
Per la cronaca, sul parere condizionato in sede di commissione hanno votato a favore Pd, Pdl e Scelta civica, mentre Lega Nord, Sel e Movimento 5 Stelle hanno votato contro.