Archivi tag: Borghi

Acqua: no alla privatizzazione. Mercoledìincontro ad Omegna

image Il Partito Democratico organizza per mercoledì 20 gennaio 2010, alle ore 21.oo presso il salone del Circolo Franco Ferraris di Omegna, in via Manzoni, un incontro dibattito sul tema “acqua” . Cliccando qui potete aprire una scheda riassuntiva delle nostre posizioni.
Partecipano all’incontro:
Enrico Borghi – Presidente Nazionale dell’UNCEM, Gianni Desanti – dell’esecutivo provinciale del PD, Giorgio Ferroni – consigliere comunale a Crevoladossola, Maria Grazia Medali – vice Sindaco di Pieve Vergonte, Claudio Zanotti – consigliere comunale a Verbania.
Liberalizzare la gestione dei servizi pubblici come raccolta e smaltimento rifiuti, trasporti, gas ed energia è una sfida positiva che può creare problemi ad aziende pubbliche come ConserVCO, ma che va raccolta e condivisa. Non è invece accettabile l’obbligo di PRIVATIZZAZIONE della gestione dell’ACQUA (acquedotti e depurazione) che l’approvazione di un recente decreto del Governo impone.
Vi ricordate inoltre gli slogan della Lega e della PdL? Per tutto il 2008 e poi in campagna elettorale: “nessun aumento di tariffa!”; “basta carrozzoni mangiasoldi”.
Dimenticate tutto! Vinte le elezioni e accomodatisi nei posti di comando dei cosiddetti “carrozzoni” (Presidenza dell’Ato, Consigli di Amministrazione delle Società di Gestione), che cosa hanno scoperto? Che i “carrozzoni” non esistono, ma si tratta di aziende operative che svolgono servizi fondamentali; che l’aumento delle tariffe era graduale, ragionevole e finalizzato a fare importanti investimenti. Ora loro aumentano le tariffe del 12% e diminuiscono il contributo alle Comunità Montane e alla cooperazione internazionale.
Il PD è interessato ad analizzare questi importanti temi, a discutere con gli amministratori locali e i cittadini le problematiche inerenti e ad avanzare proposte operative in merito.

Eletta la nuova segreteria provinciale del PD del VCO

image Nella riunione dell’assemblea provinciale del PD di ieri sera, giovedì 7 gennaio, su proposta del Segretario provinciale Lilliana Graziobelli, è stata nominata la nuova segreteria provinciale.
Sette i nomi dei componenti effettivi con diritto di voto della segereteria: Stefano Costa, Gianni Desanti, Nadia Gallaratti, Maria Grazia Medali, Alberto Nobili, Rosa Rita Varallo, Claudio Zanotti.
Invitati della segreteria saranno il Tesoriere Marco Maierna, il responsabile dei giovani del PD Marco Tartari, il Presidente dell’assemblea Moreno Minacci, i capogruppo in provincia Giuseppe Grieco e Paolo Ravaioli, i consiglieri regionali Aldo Reschiigna e Marco Travaglini ed il compomente della Direzione Nazionale Enrico Borghi.
Si completa così il rinnovo dei gruppi dirigenti che nelle settimane scorse ha visto prima la nomina della nuova Assemblea Provinciale, poi del nuovo Segretario e ora della nuova segreteria.
PD Uffico Stampa
 

PRIMA RIUNIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE: la nota di Enrico Borghi

IL PD “MODERNA RETE DI INIZIATIVA POLITICA”.  SULLA GIUSTIZIA SI’ AL CONFRONTO, MA VIA QUESTO “IMPOTABILE”DDL
“Non sarò un segretario permaloso. Dirò la mia qua, e chiedo a tutti di fare della direzione il luogo della discussione franca”. Si è presentato cosi’ Pierluigi Bersani, alla prima convocazione della direzione nazionale del Pd all’indomani delle primarie del 25 ottobre.
Nel suo intervento, molto concentrato sulla struttura del partito (“tema da riportare a dignità politica, e da non confinare più nelle varie ed eventuali”) il neo segretario ha tracciato le direttrici di marcia del partito chiamato “a dare gambe al nostro sogno”. Il Pd per Bersani dovrà essere una “moderna rete di iniziativa politica che abbia solidità, consistenza e vitalità per reggere il peso del progetto impegnativo che siamo dati”. Per realizzare questa moderna rete Bersani ha indicato alcuni punti fermi:
–    i livelli sottostanti dovrano esser rappresentati secondo il principio ascendente dal basso verso l’alto
–    si dovranno attribuire spazi di autonomia politica e organizzative ai livelli regionali e provinciali (con la necessità di affrontare il nodo delle risorse finanziarie che devono tornare e restare sui territori)
–    bisogna arrestare la separatezza tra partito e amministratori locali, i quali sono risorse preziose che vanno valorizzate
Su questi filoni Bersani ha tratteggiato il partito federale e l’organizzazione interna, che sarà più nel dettaglio affrontata nella prossima direzione, riconvocata per il 24 novembre. Spazio dunque alla conferenza dei segretari regionali, ad una segreteria esecutiva composta da “persone di nuova generazione non parlamentari”, a forum tematici con le personalità più autorevoli del partito e le competenze, ad un “pensatoio” che si raccordi con le varie fondazioni presenti nell’area democratica, ad una ripresa della formazione politica attraverso l’organizzazione giovanile e la festa democratica.
Sul piano più politico, Bersani ha affrontato il “caso Rutelli” (“defezioni effettivamente immaginate e predisposte da tempo”) sottolineando la necessità di rispondere politicamente per non lasciare vuoti e spazi aperti. “Sono troppo convinto della bontà del nostro progetto per essere preoccupato –ha detto- ma non dobbiamo affrontare questi temi con sufficienza”. Orecchio a terra anche sul tema economico-sociale: “Cresce –ha proseguito il segretario- l’area del disagio che nasce dal bisogno, e su questo si registra l’impotenza litigiosa della maggioranza. Noi invece dobbiamo mettere a tema la questione del divario e delle disuguaglianze, tornando all’analisi dei fatti sociali”.
Sulla polemica del giorno (andare o non andare alla manifestazione “no-B day” del 5 dicembre indetta da Di Pietro, Diliberto e Ferrero) una battuta: “diamoci una regola generale, sulla base della quale alle manifestazioni che abbiamo parole d’ordine compatibili il Pd sarà presente, e comunque un grande partito  come il nostro non aderisce a manifestazioni promosse da altre, ma ne promuove, come intendiamo fare noi a dicembre con l’assemblea dei 1000 amministratori democratici che si terrà a Milano il 14 dicembre per dire al paese che ripartiamo dal basso per discutere dei problemi degli italiani anziché fare come la destra che discute dei problemi di Berlusconi”.
Di qui ad affrontare il nodo giustizia il passo è breve: “quanto proposto dal governo sul processo breve è impotabile, e va ritirato. Siamo disponibili a fare una riforma della giustizia, ma quel ddl va ritirato”.
Il dibattito che segue è compatto: 28 interventi in quasi quattro ore, con i big tutti silenziosi e un impianto sostanzialmente in linea con le proposte del segretario, con qualche divaricazione tra chi in piazza con Di Pietro ci andrebbe subito (Civati) e chi non ci pensa neppure (Marini, Fioroni).
Il filo conduttore lanciato da Bersani –ovvero prendere l’iniziativa politica per non disperdere la fiducia di 3 milioni di elettori- lega i vari contributi degli oratori.
Appuntamento al 24 novembre, per la seconda puntata del “Bersani style”.

Enrico Borghi

PD: TORNA LA POLITICA, SI RIPARTE DAL TERRITORIO

imageNell’assemblea nazionale del Pd di sabato scorso, l’ossolano Enrico Borghi è stato chiamato a far parte della Direzione Nazionale con una decisione che è anche un segno di tangibile risposta agli amministratori e ai militanti del Verbano Cusio Ossola che in questi anni si sono spesi con entusiasmo e determinazione per far valere le istanze dei nostri territori.
Ecco le prime riflessioni di Enrico Borghi all’indomani dell’assemblea:
"L’assemblea nazionale del Pd riunita sabato 7 novembre a Roma ha lasciato una chiara impronta di come intende impostarsi il partito uscito dalle primarie con Bersani segretario.
Un partito di alternativa, anziché di opposizione sterile ed urlante.
Un partito di concretezza, anziché di intellettualismi salottieri.
Un partito di territorio, anziché di talk show televisivi.
Emblematica la prima iniziativa annunciata da Bersani: un’assemblea di mille amministratori per dimostrare che "sul federalismo e sul tema del territorio la Lega racconta solo favole, e noi non staremo zitti". Dopo gli anni delle rincorse mediatiche e del pensiero debole (come scordare gli errori dell’abolizione Ici, delle misure demagogiche sui costi della politica, della messa all’indice dei propri amministratori locali da parte dei dirigenti nazionali di partito?) finalmente il segnale che si vuole costruire una propria proposta. Seria e alternativa!
È un incipit nel solco di un’impostazione che il duo Bersani-Letta (auguri al nuovo vicesegretario!) sta dando al partito: contenuti, idee e lavoro a fondo per costruire l’alternativa alla destra, nella consapevolezza che Berlusconi lo si manda a casa non urlando nelle piazze o concionando sulla sua vita privata, ma facendo capire al paese che c’è un’altra idea dell’Italia in grado di farci ripartire realmente. (segue)
 Il passaggio che più ho apprezzato sabato in Bersani è stato il suo "Torna la politica". Vorrei riportarlo integralmente: "Torna la politica. "Oggi è stata introdotta una novità forse antica: torna la politica, bisogna che torni la politica e la discussione politica. Ne abbiamo avuto traccia e ne avremo anche di più. La discussione politica è tutta salute in un partito popolare. Le amicizie si rompono quando non si discute. Non ho dubbi che devo costruire un partito in cui ci sono diverse identità. Ma fra dieci anni ci immaginiamo ancora cosi? Mi accuseranno di fare inciuci, no, io raffigurerò le culture. Ma ci si aiuti a mettere in campo nuove generazioni e questi problemi non ci sono più, in questo congresso ci siamo convinti di essere una forza. Adesso bisogna che questa forza viva largamente e visibilmente nel paese, nelle battaglie sociali e civili che vogliamo fare. La nostra identita’ dobbiamo cercarla fuori di qui. Bisogna che la nostra storia abbia come riferimento una grande canzone popolare".
Dentro questo "ritorno alla politica" c’è anche la volontà di ritornare al territorio, e leggo la indicazione del sottoscritto a far parte della Direzione Nazionale come un chiaro segnale di tornare a riappropriarsi di un luogo e di un concetto -il territorio, appunto- che sta nel dna delle migliori pagine delle tradizioni politiche popolari italiane e soprattutto sta alla base di una nuova politica del futuro.
Ci sarà molto da lavorare, ma come ho detto a Pierluigi sabato a Roma: "c’è tanto da pedalare, ma noi siamo pronti".
Un’ultima riflessione sulla "vicenda Rutelli": quando in un partito qualcuno sceglie di andarsene non è mai bello, e non si saluta mai un abbandono con un giubilo. Ma certo non appalteremo a nessuno lo sforzo di rappresentanza delle istanze più moderate o dei temi dell’ innovazione e della modernizzazione. Al contrario, lavoreremo con ancora più rinnovata determinazione per far si che il Pd possa parlare in maniera plurale alla società, per saperne rappresentare la complessità culturale e l’articolazione sociale. I partiti non sono taxi o alberghi a ore: e nel "ritorno alla politica" c’è anche la consapevolezza che si deve tornare ad una dimensione in cui l’impegno e il servizio in una formazione politica deve tornare ad una forte connessione con le motivazioni ideali e la volontà di rappresentare lasciando sullo sfondo destini personali e ambizioni individuali che per troppi anni hanno condizionato -inquinandola- la dinamica del centro sinistra italiano."
Enrico Borghi

Gli eletti del PD VCO alle assemblee regionali e nazionali.

image Pubblichiamo l’elenco gli eletti del PD del Vco alle assemblee regionali e nazionali del Partito Democratico, che si sono costituite con il voto del 25 ottobre.
Nell’assemblea nazionale del PD sono stati eletti:
Enrico Borghi (Lista per Bersani segretario), Anna Bozzuto (liste per Franceschini segretario), Moreno Minacci (lista nazionale per Marino segretario).
Nell’assemblea regionale del PD sono stati eletti:
Federica Covre, Marco Tartari, Aldo Reschigna, Lilliana Graziobelli, Marco Travaglini, Rosa Rita Varallo, Maria Grazia Medali, Davide Cantamessa. (lista regionale per Morgando segretario)
Giuseppe Grieco, Sara Piemontesi, Nadia Tomola, Davide Bolognini (lista regionale per Damiano segretario)
Damiano Tradigo, Barbara Ferraris,  Sauro Zani (lista regionale per Tricarico segretario)

I candidati del VCO nelle liste del 25 ottobre

image Pubblichiamo l’elenco delle liste che in Piemonte sono collegate alle candidature nazionali e regionali per le primarie del 25 ottobre.
Oltre ai candidati a segretario nazionale e regionale, infatti, si voteranno (sulla stessa scheda) gli iscritti e le iscritte che entreranno a far parte dell’assemblea nazionale e regionale del PD.
Cliccate qui per vedere la composizione delle liste nazionali e clicca qui per le liste regionali.
Per il VCO (nel collegio unico VCO/NOvara) in lista ci sono i seguenti iscritti:
Lista nazionale per Bersani segretario
capolista Enrico Borghi e al numero 6 Nadia Gallarotti
Lista nazionale per Franceschini segretario
numero 3 Anna Bozzuto, 5 Paola Bertinotti, 6 Gianni Desanti
Lista nazionale per Marino segretario:
capolista Moreno Minacci, e al numero 4 Vincenza Vinci, 5 Saverio Angiulli Lista regionale per Morgando segretario (collegata a Bersani)
al numero 2 Federica Covre, 3 Marco Tartari, 7 Aldo Reschigna, 10 Lilliana Graziobelli, 13 Marco Travaglini, 18 Rosa Rita Varallo, 20 Maria Grazia Medali, 23 Davide Cantamessa, 28 Alessandra Gebbia, al 29 Corrado De Ambrogi, 30 Maria Adelaide Mellano, 38 Flavia Filippi, 44 Anna Di Titta, 45 Alberto Buzio;

Lista regionale per Damiano segretario (collegata a Franceschini)
al numero 3 Giuseppe Grieco, 4 Sara Piemontesi, 5 Barbara Ferraris, 7 Davide Bolognini, 13 Claudio Zanotti, 16 Assunta Bevacqua, 19 Franco Cattaneo, 21 dario Guidetti, 31 Salvatore Bassi, 36 Giovanna Bulgheroni, 41 Giovanni De Benedetti;

Lista regionale per Tricarico segretario (collegata a Marino)
al numero 2 Damiano Tradigo, 8 Sauro Zani, 13 Renata Gallacci, 16 Gian Maria Giani, 17 Antonella Trapani, 21 Maria Rosa Gnocchi, 22 Riccardo Brezza, 26 Maurizio Sanavio, 27 Rachele Bianchi, 31 Claudia Fortis, 32 Giorgio Ferroni, 37 Martina danda, 43 Cristina Piazza.