Ammontano a oltre 1 milione e 300 mila euro i contributi assegnati dalla regione Piemonte della presidente Bresso per l’anno scolastico 2008-2009 alle Comunità montane piemontesi per consentire il mantenimento e la qualità dell’offerta formativa delle scuole situate nei piccoli comuni di montagna.
Prosegue in questo modo l’impegno congiunto degli Assessorati regionali all’Istruzione e allo Sviluppo della montagna nel rilancio degli istituti montani, grazie anche all’aumento delle risorse previste: circa 300 mila euro in più rispetto al 2007-2008. Nel Vco i fondi stanziati ammontano a poco più di 184 mila euro che saranno distribuiti, secondo una tabella di interventi alle comunità montane Antigorio Formazza, Vigezzo, Antrona, Monte Rosa, Ossola, Cusio Mottarone, Strona, Valgrande, Alto Verbano e Cannobina.
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Si inaugura radioterapia e Cattaneo si fà pubblicità indebita.
Oggi si inaugura il servizio di radioterapia presso l’ospedale Castelli di Verbania ed è l’ennesima occasione per una campagna "pubblicitaria" da parte di Valerio Cattaneo di Forza Italia: ennesima perchénon ci scordiamo le analoghe campagne del 2002, del 2003, del 2004, quando i tabelloni della città sono stati invasi con lo stesso stile dallo stesso personaggio annunciando che entro un anno la radioterapia si sarebbe aperta.
Ed è l’ennesima occasione per gridare contro la Presidente Bresso e la sua visione torinocentrica. Anche questo fatto non nuovo se solo ci ricordiamo che pochi giorni addietro, sempre Valerio Cattaneo, non sapendo cosa dire sulla chiusura delle scuole con meno di cinquanta alunni prevista in una legge di quest’anno e ribadita in un decreto legge sempre di quest’anno, ha risposto che la colpa era della Presidente Bresso e della sua visione torinocentrica.
C’è il rischio che a ripetere le stesse cose su tutti i temi almeno lui si convinca che quella detta è una verità: lo lasciamo
tranquillamente in questo sforzo di autoconvincimento.
Non possiamo però accettare, perchéi fatti non corrispondono alla realtà, che Valerio Cattaneo si arroghi meriti che non gli appartengono.
I fatti dicono che la vicenda di radioterapia nasce nel 2002 come impegno corale di un territorio. I fatti dicono che nonostante la strombazzante campagna pubblicitaria, sua, di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, del
2002, del 2003 e del 2004, la radioterapia si apre oggi.
I fatti ci dicono che la vicenda di radioterapia è stata utilizzata come campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2004 quando veniva annunciato sempre da loro che si sarebbe aperta entro dodici mesi quando in Regione governava il centro destra.
I fatti ci dicono che i dodici mesi del 2004 sono passati senza neanche l’apertura del cantiere.
I fatti ci dicono che nonostante i tanti buchi neri della vicenda non abbiamo mai voluta utilizzarla politicamente per raccontare come una esigenza ed una aspettativa di un territorio, si sia trasformata in una operazione mediatica per costruire consenso politico al centro destra anche baipassando le regole e la correttezza delle istituzioni.
Non abbiamo mai voluto strumentalizzare tutto ciò perchél’unico aspetto che ci interessava era fare in modo che questo servizio diventasse concreto per le persone.
Oggi questo avviene e se la politica fosse una cosa seria tutti dovremmo riconoscere l’impegno di tante persone con collocazioni politiche diverse .
Quando la politica non diventa seria si accontenta delle promesse e spende solo soldi per costruire una campagna mediatica con lo scopo di appropriarsi meriti esclusivi distorcendo la realtà dei fatti.
Continuo a pensare che ciascuno interpreti il proprio modo di fare politica secondo i propri stili.
Aldo Reschigna
Consigliere regionale e coordinatore PD VCO
Il governo vuole chiudere 816 suole in Piemonte. Quasi tutte di montagna
Il governo ha deciso di tagliare 816 scuole in Piemonte. È una delle sorprese contenute nel decreto legge 154 emanato dal governo Berlusconi il 7 ottobre, legato alla "riforma" della scuola del ministro Gelmini: la denuncia è della presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che sottolinea come questo sarebbe il risultato del provvedimento, che impone al Piemonte il taglio di 456 milioni di euro da realizzare cancellando le sedi scolastiche con meno di 50 allievi.
Ma in Piemonte, dove il 52% del territorio è montano – spiega Bresso – le scuole materne, elementari e medie con meno di 50 alunni sono appunto 816, tutte concentrate in zone periferiche e montane, con grandi difficoltà di accessibilità e trasporti, soprattutto nella stagione invernale.
Come ognuno può ben intuire questo taglio avrà pesanti ricadute anche nel territorio del Verbano Cusio Ossola. “Ancora non sappiamo con esatezza il numero delle scuole a rischio, ma ci mobiliteremo per evitare che questa scure colpisca anche il Verbano Cusio Ossola che è di scuole in montagna, visto la nostra morfologia, ne ha molte”. Sono queste le prime parole del coordinatore provinciale del PD Aldo Reschigna che annuncia iniziative istituzionali e politiche per far cambiare idea al governo. Il provvedimento, sottolinea ancora la Bresso ,prevede addirittura il commissariamento per le Regioni che non riusciranno a predisporre un piano di tagli entro il 15 dicembre. E tutto ciò, rimarca, non è stato concertato e neppure annunciato E gli oneri derivanti dall’attivazione di trasporti e dall’adeguamento delle strutture edilizie – conclude – dovrà essere pagato dalle Regioni e dagli altri enti locali, ovviamente con risorse loro.
Già è vergognoso – afferma la presidente del Piemonte – che un governo distrugga finanziariamente una funzione essenziale che passerà alle Regioni fra un anno senza confrontarsi con gli amministratori che si ritroveranno a gestirla con fondi molto inferiori a quelli avuti a disposizione da loro. Ora il governo decide anche che le Regioni dovranno provvedere a ulteriori tagli per 456 milioni di euro. E come dire ’noi non ci siamo riusciti, fatelo voi, cancellando le sedi scolastiche con meno di 50 allievi. è una scelta obbligatoria contenuta nel decreto, ma che formalmente dovrebbero fare le Regioni. Forse al governo non se ne sono accorti, ma l’Italia è morfologicamente complessa e zeppa di comuni piccoli.
Raramente – commenta – si è visto in Italia un esecutivo più centralista di questo che, a parole e nell’impegno di alcuni esponenti, dovrebbe essere invece federalista. Ma a ogni teorico passo avanti ne corrispondono tre indietro. è giusto che la gente sappia: i soldi delle tasse dei cittadini, quelli destinati alle Regioni, ma anche quelli delle altre autonomie locali, vengono gestiti dal governo come se fossero di sua proprietà, senza alcun confronto, contraddicendo gli accordi presi.
PD Ufficio stampa
Ancora un milione di euro al Vco
Sono 25 i comuni e due le Comunità Montane del Vco che godranno del riparto di 1.062.000 euro in base alla Legge Regionale 18.
Soddisfazione è stata espressa dai due consigliere regionali del Partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini, i quali hanno sottolineato come, ancora una volata, la Giunta Regionale guidata da Mercedes Bresso abbia prestato attenzione alle esigenze ed ai problemi del territorio del Verbano Cusio Ossola. Anche in questo caso, a beneficiare maggiormente del provvedimento regionale sono stati in prevalenza i comuni montani, segno della sensibilità dell’amministrazione verso quei comuni che maggiormente necessitano di attenzione.
Ricordiamo come questo provvedimento segua di qualche mese la precedente ripartizione regionale che vide asseganti agli enti locali del Verbano Cusio Ossola olte 800.000 euro.
A seguire la lista completa dei comuni beneficiari della ripartizione
Antrona Schieranco 30.000
Anzola d’Ossola 30.000
Aurano 50.000
Beura Cardezza 40.000
Cambiasca 24.000
Cannobio 30.000
Cesara 40.000
Cursolo Orasso 30.000
Druogno 30.000
Falmenta 70.000
Gurro 70.000
Intragna 40.000
Mergozzo 30.000
Miazzina 30.000
Montecrestese 30.000
Omegna 30.000
Ornavasso 30.000
Pieve Vergonte 40.000
Premeno 40.000
Premia 30.000
Quarna Sopra 45.000
Toceno 23.000
Trontano 30.000
Viganella 30.000
Vignone 30.000
C.M Cusio Mottarone 80.000
C.M Monte Rosa 80.000
Federalismo: dalla regione piemonte un segnale forte
Il tema del federalismo sta caratterizzando questa ultima settimana di attività del Consiglio Regionale.
E’ giunta in aula la proposta di deliberazione della Giunta Regionale con la quale la Regione Piemonte intende avviare una trattativa con il governo per la attribuzione di maggiori ed esclusive competenze ed assieme alla deliberazione l’aula discute di un documento nel quale sono contenute le proposte della Regione sul federalismo fiscale e di un altro che affronta il tema del contenzioso tra lo Stato e le Regioni sulle rispettive competenze.
Questo tema viene affrontato con un percorso autonomo ed originale da parte della Regione Piemonte.
Non si scimmiottando la Regione Lombardia ed il Veneto che affrontando tale tema hanno rivendicato maggiori competenze su tanti argomenti; la Regione Piemonte ne ha scelti tre : la gestione dei Beni culturali e Paesaggistici , il tema dell’Università e della Ricerca e quello delle infrastrutture.
Se è lecito usare uno slogan si lavora più sulla qualità delle competenze piuttosto che sulla quantità.
Tre temi che corrispondono a tre scelte strategiche che la Regione Piemonte ha inserito tra i propri obiettivi programmatici per dare sviluppo al Piemonte .
La richiesta di maggiori competenze , vista sotto questa ottica , non vuole significare accentuare una condizione di separatezza tra Regioni e Comunità Locali , ma vuole invero rappresentare lo strumento per consentire a ciascuna Regione di potere scegliere il proprio sviluppo e costruire il proprio futuro.
Tre temi fortemente legati all’economia ed all’offerta turistica internazionale del Piemonte che proprio sui beni culturali sta costruendo una propria immagine internazionale.
Vorrei anche dire che è importante come la Regione arriva a questo appuntamento .
E’ un lavoro iniziato circa due anni fa con una comunicazione in aula della Presidente Mercedes Bresso e proseguito in ottava commissione del Consiglio Regionale.
Un lavoro paziente teso alla ricerca di minimi comuni denominatori condivisi ; non interessava piantare una bandierina per dimostrare di essere più belli e più bravi e poi vedere tutto naufragare.
Quello che interessava era raccogliere il massimo del consenso che andasse oltre una semplice maggioranza perché quando si discute di regole o di ruoli e meglio costruire condivisione tra le forze politiche perché questo è in grado di dare stabilità nel tempo ai ragionamenti e farli diventare fatti concreti.
Un bel risultato che si aggiunge a molti altri che stanno caratterizzando una amministrazione regionale produttiva e lavoratrice.
Aldo Reschigna, consigliere regiona
Accordo raggiunto: maggiore autonomia per il VCO
I Consiglieri Regionali del Pd, Aldo Reschigna e Marco Travaglini, sottolineano l’importanza dell’accordo che è stato sottoscritto tra Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, e Paolo Ravaioli, Presidente della Provincia del Vco.
E’ importante perché i maggiori poteri conferiti alla Provincia del Vco non nascono da una decisione della Regione, ma da un confronto tra la Regione e la Provincia, teso ad individuare ciò che avrebbe garantito un effettivo miglioramento all’economia ed alle persone del Vco: di questo confronto ne siamo stati parte attiva come consiglieri regionali.
E’ importante perché concreto nei temi che sono individuati e nelle risorse economiche che la Regione Piemonte mette a disposizione della Provincia del Vco.
E’ importante perché avvicinare il momento delle decisioni alla nostra realtà territoriale significa, concretamente, favorire il diretto coinvolgimento delle categorie economiche, degli amministratori locali e della popolazione alle scelte concrete. E’importante perché con la Provincia del Vco, la Regione vuole sperimentare un nuovo rapporto con il sistema delle autonomie locali che potrà essere ripetuto successivamente per altre province della Regione Piemonte.
Il nostro lavoro ed il nostro impegno hanno trovato una grande sensibilità in Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, che, dopo molti momenti di confronto con gli assessori e con le direzioni regionali, ha assunto in prima persona la responsabilità del confronto finale, alla quale rivolgiamo un sentito riconoscimento per la sua disponibilità ed il suo impegno.
E’ un bel momento per il Vco, non solo per la sua Provincia, che chiama gli amministratori all’assunzione di una maggiore responsabilità nel capire quali possano essere i fattori di sviluppo per la nostra Provincia montana e quali azioni possano migliorare l’economia e la vita delle persone.