La commissione per il congresso del PD VCO segnala i 58i eletti nell’Assemblea provinciale PD del VCO, il principale organo di direzione politca. Oltre al nome e cognome trovate il circolo per cui è stato eletto.
1. Allevi Ezio, Ghiffa
2. Arrigoni Angelo, Valle Vigezzo
3. Bartolucci Marzio, Villadossola
4. Bergamaschi Valerio, Alto Verbano
5. Bertinotti Paola, Baveno
6. Borsotti Franco, Valle Antrona
7. Bozzuto Anna , Verbania
8. Brignoli Diego, Verbania 9. Buzio Alberto, Omegna
10. Camona Ottavia, Gravellona Toce
11. Cattaneo Franco, Omegna
12. Corsini Leonora, Villadossola
13. Costa Stefano, Valle Formazza
14. Cotti Francesco, Arizzano
15. David Giovanni, Stresa
16. D’Elia Francesco, Mergozzo
17. Desanti Giovanni, Omegna
18. Ferrante Bruno, Piedimulera
19. Filippi Flavia, Belgirate
20. Fortis Claudia, Omegna
21. Gagliardini Marco, Vogogna Premosello
22. Gallacci Renata, Domodossola
23. Gallarotti Nadia, Omegna
24. Garofalo Ciro, Alto Verbano
25. Gaudio Annamaria, Villadossola
26. Giani Gianmaria, Verbania
27. Giudici Mauro, Casale Corte Cerro
28. Graziobelli Lilliana, Domodossola
29. Grieco Giuseppe, Verbania
30. Grilli Davide, Mergozzo
31. Guglielmi Patrizia, Verbania
32. Maffioli Lorenzo, Mergozzo
33. Magistrini Silvia, Verbania
34. Marchionini Silvia, Cossogno
35. Marino Alessandro, Villadossola
36. Mauro Rosario, Domodossola
37. Medali Maria Grazia, Pieve Vergonte
38. Mellano Maria Adelaide, Omegna
39. Minacci Moreno, Valle Antrona
40. Nobili Alberto, Gravellona Toce
41. Oberoffer Damiano, Valle Anzasca
42. Perriccioli Giovanni, Domodossola
43. Piazza Pietro, Omegna
44. Pollini Giorgio, Belgirate
45. Rampini Marianna, Domodossola
46. Reschigna Aldo, Verbania
47. Ruffini Enrico, Cambiasca Valle Intrasca
48. Sangalli Giulia, Verbania
49. Soressi Alberto, Omegna
50. Stefanetti Ferruccio, Varzo Trasquera
51. Sulas Paolo, Verbania
52. Tartari Marco, Verbania
53. Trapani Antonella, Crevoladossola
54. Travaglini Marco, Omegna
55. Varallo Rosa Rita, Omegna
56. Vesci Irene, Crevoladossola
57. Zani Sauro, Domodossola
58. Zaniboni Giorgio, Alto Verbano
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Comunità Montana Valli dell’Ossola: verso la scomparsa “politica”
In qualità di consigliere di questo Ente nonché capogruppo di minoranza rappresentante 15 consiglieri mi sento in dovere di fare alcune riflessioni in merito alla lenta MA INESORABILE "scomparsa" dell’Ente Comunità Montana delle Valli dell’Ossola da ogni contesto politico.
Il consiglio si è riunito l’ultima volta perché era urgente ratificare nomine e statuti di Gal e Saia e poi più nulla.
Cogliendo il disappunto di parecchi cittadini ed amministratori posso rimarcare le seguenti gravi criticità:
1) Al termine del periodo di commissariamento delle vecchie CM tutti i bilanci consuntivi sono stati consegnati completi di parere favorevole del Responsabile del Servizio Finanziario AD ECCEZIONE di quello della Comunità Valle Ossola, come mai? 2) L’unico bilancio preventivo 2010, ad oggi presentato e approvato, è quello TECNICO approvato nel consiglio di febbraio 2010; siamo ormai ad ottobre e non sono ancora note le disponibilità finanziarie effettive e le relative scelte politiche di impegno delle medesime sui vari assessorati;
3) Ad oggi (6 ottobre) nulla si conosce in merito alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, di norma, da approvare in consiglio entro il 30 settembre di ogni anno;
4) Nell’elenco delle delibere adottate dalla Giunta si evince come si stia proseguendo a stento l’attività ordinaria dell’Ente e come non sia stato dato alcun contributo economico a manifestazioni consolidate, AD ECCEZIONE della mostra bovina vigezzina, giustificando tale comportamento con l’assenza di un regolamento che stabilisca quando e come dare i contributi; di contro alla mia convocazione del 22.09 u.s. dell’apposita commissione prevista per terminare i lavori sui regolamenti erano PRESENTI solo 3 consiglieri su 7;
5) L’Ente è ormai distante dalla gente e dagli amministratori, in particolare, delle valli e questa è la logica conseguenza di una mancanza di rappresentanza territoriale attiva da parte dei membri della Giunta, dai modi "particolari" e dai continui dinieghi del Presidente a qualsivoglia richiesta (ad eccezione di quelle che provengono dalla Valle Vigezzo);
6) Durante l’estate appena trascorsa si è fatta notare L’ASSENZA costante di rappresentanza della CM in quasi tutte le manifestazioni non giustificabile dal fatto che dal 1° luglio u.s. Presidente e Giunta sono ad indennità azzerata (percepiscono solo un rimborso spese);
7) Durante l’ultimo consiglio il nostro gruppo presentò un Ordine Del Giorno sulle scuole di montagna che non è stato votato perché appunto presentato da noi, giustificando il tutto con un doveroso passaggio preventivo in commissione e poi in Giunta ecc…NULLA DI FATTO! la
commissione si è trovata due volte senza produrre nulla e la scuola ha ricominciato l’anno scolastico con i disagi che tutti possiamo constatare.
Il mio parere è che IN QUESTO MODO SI CERTIFICA L’INUTILITà DELLE COMUNITà
MONTANE E CHE LA LORO CONSEGUENTE CHIUSURA E SOSTITUZIONE CON TANTE PICCOLE UNIONI DI COMUNI, COME VORREBBERO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MASSIMO NOBILI ED IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE VALERIO CATTANEO, RAPPRESENTI L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE.
Nella speranza di stimolare qualche reazione positiva per l’Ente cordialmente saluto.
Comunicato stampa
Stefano Costa
Capogruppo di “Ossola Unita”
Radioterapia: Cattaneo la smetta di fare l’opposizione; è la seconda volta che glielo chiedo.
Pubblichiamo il comunicato stampa di Aldo Reschigna in risposta ai surreali annunci fatti da Valerio Cattaneo ieri agli organi d’informazione (clicca qui per vedere).
"Oggi mi sento di aggiungere che se vuole fare l’opposizione è il benvenuto ad una condizione: che la facciamo assieme nei confronti della politica sanitaria della Giunta Regionale del Piemonte.
Al posto di andare a presidiare l’ASL andiamo assieme a presidiare l’assessorato regionale alla sanità sino a quando non ci sarà dallo stesso assessorato, una risposta chiara in merito all’autorizzazione ai lavori del secondo acceleratore all’ospedale di Verbania.
La vicenda è molto chiara ed è così riassumibile.
Alla fine dello scorso anno accogliendo una mia proposta la Giunta regionale guidata da Mercedes Bresso autorizza lo spostamento di risorse dall’ex ospedale di Premosello all’acquisto del secondo acceleratore, alla sistemazione della dialisi all’ospedale di Verbania e per un intervento territoriale ad Omegna. Alla fine dell’anno scorso dopo la delibera viene fatta la determina che conferma lo stanziamento.
Ci sono poi le elezioni regionali e la nuova Giunta Regionale blocca il turn – over nelle asl ed emette le linee giuda per la definizione dei piani di rientro delle ASL all’interno delle quali vi è la precisazione che non possono essere avviate nuove attività od ampliate attività esistenti che comportino maggiori risorse.
Viene definito il piano di rientro tra Asl e assessorato regionale alla sanità nel quale non si dice nulla in merito al fatto se il secondo acceleratore rientri o meno nel divieto di aprire nuove attività o ampliare le esistenti.
L’ASL chiede formalmente all’assessorato regionale alla sanità di sapere se può andare avanti con le procedure di appalto per la radioterapia. Sapete quale è la risposta ad oggi pervenuta dall’assessorato regionale? Nessuna!
Per queste ragioni oggi ho presentato un’urgente interpellanza all’assessorato regionale alla sanità con la quale chiedo le ragioni di tale silenzio e richiedo un pronunciamento immediato e favorevole all’autorizzazione all’asl ad andare avanti con l’appalto dei lavori.
Per queste ragioni rinnovo al Presidente Cattaneo l’invito che se proprio questo deve essere lo strumento per farci ascoltare dalla Giunta regionale il presidio facciamolo all’assessorato regionale."
Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD in consiglio regionale
Al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
INTERPELLANZA
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e dell’articolo 101 del Regolamento interno
a risposta orale in Aula
OGGETTO: Secondo acceleratore presso l’Ospedale di Verbania
Premesso che:
– nel corso del 2009, la Giunta regionale, accogliendo le sollecitazioni del territorio del VCO ha autorizzato lo spostamento di risorse dell’ex Ospedale di Premosello Chiovenda ad altri interventi, tra i quali l’installazione del secondo acceleratore presso il Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania;
– l’Azienda Sanitaria Locale ha predisposto gli elaborati tecnici ed avviato le procedure per l’affidamento dei lavori citati;
– le Linee Guida dei Piani di rientro da parte delle Aziende Sanitarie Locali stabiliscono il divieto di apertura di nuove attività o di ampliamento di attività esistenti che comportino maggiori spese;
– l’Azienda Sanitaria Locale 14 ha richiesto, con lettera, l’autorizzazione a proseguire nelle procedure per l’affidamento dei lavori per il secondo acceleratore.
Considerato che:
– a tutt’oggi da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità nessuna risposta è stata data all’Azienda Sanitaria Locale.
Ribadita
– la grande attesa da parte della Comunità del VCO in merito al Centro di radio-terapia.
INTERPELLA
Il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente in materia,
Al fine di conoscere
– la volontà da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità in merito al potenziamento del Centro di radioterapia dell’Ospedale di Verbania.
PRIMO FIRMATARIO Aldo Reschigna
PIANO DI RIENTRO PER LA SANITA’ NEL VCO: RIDERE O PIANGERE?
La Regione Piemonte (Lega Nord e PDL) ha approvato il Piano di Rientro predisposto dal direttore generale Robotti ed esaminato dalla Rappresentanza dei Sindaci, l’organo collegiale di consultazione di cui fanno parte i sindaci dei Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola. Tutto bene, tutto normale? No. E non perché questo Piano di Rientro (leggi: tagli generalizzati di investimenti e servizi) e la logica che da Torino lo impone siano largamente contestabili.
Non c’è nulla di normale perché a Torino Roberto Cota e la Giunta di Destra e Lega Nord impongono tagli e, di conseguenza, scelte dolorosissime (e criticabilissime) alla sanità provinciale, mentre nel Verbano Cusio Ossola il consigliere regionale Pdl Valerio Cattaneo dirama alla stampa un alluvionale comunicato nel quale dichiara tutta la sua contrarietà al Piano di Rientro e invita (o intima?) Cota e la sua Giunta a non approvarlo. Con quale risultato? Che in Piano di Rientro viene approvato a tamburo battente, a conferma dell’autorevolezza di Cattaneo, Presidente del Consiglio Regionale! Delle due, l’una: o Cattaneo non conta nulla e a Torino Cota fa quello che vuole; o Cattaneo gioca a fare la maggioranza a Torino (dove il suo partito, il Pdl, sostiene il Piano tanto avversato) e l’opposizione nel VCO.
Se prevale (come credo) la seconda ipotesi, allora la sceneggiata deve essere fatta con il botto. E infatti parte l’ordine di Cattaneo a Zacchera (ormai una consolidata abitudine) affinché quest’ultimo convochi l’Assemblea degli 84 sindaci dell’Asl Vco, per fare sentire alta e forte la disapprovazione del territorio. Poco importa che Zacchera abbia già dato il via libera consultivo al Piano di Rientro qualche settimana fa: il contrordine è contrordine! E infatti in un batter di ciglia il sindaco di Verbania obbedisce al capopartito e convoca l’Assemblea dei sindaci sul Piano di Rientro. Per far che? Evidentemente per contestare un Piano che la Regione ha prima imposto e poi approvato. Non contento, Cattaneo fa presentare alla Giunta Regionale un’interrogazione per avere rassicurazioni sulla temporaneità dell’accorpamento di Nefrologia e Cardiologia al “Castelli” di Verbania. E a chiudere, la dichiarazione-capolavoro di Gallina, neo-capogruppo Pdl in Provincia: “Ora, col nuovo Piano di Rientro, il Dottor Robotti propone ulteriori tagli. Cosa che non potrà che tradursi in uno scadimento aggiuntivo dei servizi ai cittadini del VCO.”. Ma qualcuno a Gallina gliel’ha spiegato che questo vituperato Piano di Rientro dell’Asl, proposto da Robotti, è stato approvato da Cota e dall’assessore Ferrero, e cioè da Lega Nord e Pdl?
Voler fare la maggioranza a Torino e l’opposizione a Verbania è un giochetto che suppone un elevato tasso di dabbenaggine nei cittadini. Cattaneo e Zacchera si assumano per intero le loro responsabilità, tra le quali c’è quella di avere voluto per il Vco un Piano di tagli, drammatiche riduzioni di servizi (attenzione a quello che sta succedendo all’Eremo di Miazzina e all’Auxologico di Piancavallo!) e rinuncia ad attività indispensabili (rinviata a chissà quando l’apertura di un centinaio di posti per anziani e di una ventina di “ricovero temporaneo”). E le interrogazioni il Presidente del Consiglio Regionale le lasci fare ad altri.
PD Ufficio stampa
Sanità: Cota taglia 50 milioni, la sanità nel VCO ne soffre.
L’approvazione da parte della regione guidata da Cota del Piano di rientro discusso con l’Asl 14 e le reazioni da parte di esponenti politici del centro destra (Valerio Cattaneo in testa) meritano alcune riflessioni.
1. L’assessore regionale Caterina Ferrero nei giorni scorsi ha fatto approvare un emendamento alla legge di assestamento di Bilancio che riduce per 4 anni di 50 milioni di euro all’anno la spesa sanitaria da parte della regione, dichiarando che quei soldi verranno ridestinati alla Sanità. All’assessore Caterina Ferrero voglio solo dire che bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e che se si tolgono risorse alle ASL non si può poi affermare che quelle risorse verranno ridestinate alla sanità.
2. Il Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo in extremis (come tentativo postumo di prendere le distanze da un piano di tagli voluto ed imposto dalla Giunta regionale) scrive al Presidente Cota chiedendo di bloccare l’approvazione del piano di rientro dell’ASL 14. “Peccato” che il piano dei tagli va avanti, con il Presidente Cota che non ha tenuto in nessun conto la lettera di Cattaneo al quale vorrei solo dire che, anche in questo caso, non si può pensare di essere allo stesso tempo maggioranza ed opposizione, visto che di quel piano lui è corresponsabile.
3. Il piano regionale, è bene ricordarlo, non opera alcun intervento strutturale o compie scelte di programmazione in nessuna ASL: la logica del Piano, nel VCO e in Piemonte, è quella del risparmio immediato e questo viene ottenuto solamente attraverso la tecnica del rinvio ad altra data di scelte già fatte o ponendo obiettivi che non potranno essere ottenuti .
Un esempio.
Si rinvia, e non si sa fino a quando, l’apertura di 90 posti letto nelle RSA e di 30 posti letto nei ricoveri di sollievo; questa scelta peserà tantissimo sui bisogni della comunità del VCO perché verranno date meno risposte. Un rinvio che diventerà permanente visto il taglio di 50 milioni di Euro previsto nel Piano.
4. In merito all’eventuale assunzione di quattro dirigenti infermieristici, il PD ritiene necessario prima rispondere all’esigenza della carenza di infermieri nei reparti.
Vi è però un tema ancor più rilevante per il nostro territorio che bussa alla porta.
In questi giorni vi è attenzione alle problematiche occupazionali dell’Eremo di Miazzina; è una preoccupazione giusta e duplice perché da un lato vi è il problema del lavoro e dall’altro vi è il problema che, senza risposte locali, ricomincia l’emigrazione verso altri territori.
Ma le prospettive su questo fronte sono ancora più preoccupanti perché la discussione tra governo nazionale e governo regionale porterà ad una riduzione di quasi 2000 posti letto in Piemonte, in gran parte sul versante della riabilitazione.
Il nostro territorio ha una grande presenza di strutture riabilitative, Eremo di Miazzina e Piancavallo, e la sanità "privata" nel VCO è un pezzo importante della nostra economia; se guardiamo all’orizzonte rischiamo qualcosa di più rilevante della già preoccupante prospettiva di riduzione di personale e servizi all’Eremo di Miazzina.
Sono temi importanti che vanno affrontati con politiche che non sono quelle del rinvio, dell’inganno mediatico o dell’opportunismo politico.
Aldo Reschigna
Presidente gruppo PD in consiglio regionale
PD Ufficio stampa
Rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 .
Sabato 31 Luglio – ore 21.00 VOGOGNA (VB) / Delle Valli dell’Ossola Piazza Pretorio Assemblea Teatro
– Giovedi’ 12 Agosto – ore 21.00 DRUOGNO (VB) / Delle Valli dell’Ossola Piazza della Chiesa Tékhné
– Martedi’ 31 Agosto – ore 21.00 CANNOBIO (VB) / Val Grande, Alto Verbano e Cannobina Piazza 27-28 Maggio Accademia dei Folli.
Sono le tre iniziative che si svolgeranno nel VCO in occasione della IV rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 che dal 9 luglio al 3 settembre 2010 interesserà 31 Comuni montani del Piemonte.
Lunedì 28 giugno, a Torino, il Consiglio regionale del Piemonte, il Comitato regionale Resistenza e Costituzione e il Comitato provinciale Resistenza, Costituzione, Democrazia hanno presentato la rassegna teatrale Voci dei luoghi: Guerra e Resistenza 1940-1945 , che si svolge da 9 luglio al 3 settembre in 31 Comuni montani. Alla conferenza stampa, tenutasi nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, sono intervenuti il presidente e i vicepresidenti del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, Roberto Placido e Riccardo Molinari, gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza; la consigliera provinciale di Torino, Caterina Romeo; il presidente dell’Uncem piemontese, Lido Riba; i sindaci dei Comuni e i presidenti delle Comunità montane in cui sono programmate le serate dalla rassegna.
La rassegna estiva è giunta quest’anno alla sua quarta edizione: quattro compagnie teatrali (Assemblea Teatro, Accademia dei Folli, Associazione Culturale Compagnia3001, Associazione Culturale Tékhné) mettono in scena letture sui temi della Resistenza, con una voce recitante accompagnata dal pianoforte o dalla fisarmonica.
I Comuni montani coinvolti nell’iniziativa sono 31, distribuiti su tutte le otto province piemontesi (13 a Torino, 8 a Cuneo, 3 nel VCO, 2 a Biella, 2 ad Alessandria, 1 ad Asti, 1 a Novara, 1 a Vercelli).
“In una regione che ha fatto tanto per la Resistenza – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo – è importante che non si perda la memoria dei fatti accaduti nelle nostre valli: episodi e storie che hanno avuto come protagonisti molti giovani di allora”.
“Nei piccoli Comuni dove spesso non arrivano i grandi spettacoli – ha detto il vicepresidente Roberto Placido – arrivano invece momenti di teatro che raccontano la Resistenza, perché non se ne parli solo il 25 aprile ma anche in periodi di vacanza, per non dimenticare”.
“Sono davvero entusiasta – ha aggiunto il vicepresidente Riccardo Molinari – per la collaborazione che si è realizzata tra i diversi enti per condividere la memoria dei fatti della Resistenza attraverso il teatro e la musica: un bel modo per avvicinare anche i giovani a questi temi spesso considerati difficili”.
Per il Comitato Resistenza della Provincia, che per la prima volta ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa, è intervenuta la consigliera Caterina Romeo e per l’Uncem il suo presidente Lido Riba, erano presenti anche 11 rappresentanti dei Comuni e delle Comunità montane coinvolte nel progetto.
La rassegna, in questi anni, ha riscosso un indubbio successo che ha visto, edizione dopo edizione, crescere il numero degli appuntamenti: dalle 4 rappresentazioni del 2007 alle 18 del 2008, dalle 25 del 2009 fino alle 31 di quest’anno.
l’incremento delle date (quasi il 20% in più sull’anno precedente) è stato possibile grazie alla collaborazione con la Provincia di Torino.
l’inaugurazione ,con il primo spettacolo, è prevista per venerdì 9 luglio alle 21 a NOVALESA , in Val Cenischia, nel Teatro Parrocchiale (via Ghetto), con la partecipazione di tre delle quattro compagnie teatrali: Accademia dei Folli, Assemblea Teatro, Associazione Tékhné.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero ed iniziano alle 21, salvo due date pomeridiane (a Prali e a Quincinetto domenica 1 agosto alle 16 e alle 16.30).
Dal ’45 ad oggi il tempo è letteralmente volato e spesso i giovani percepiscono questa pagina di storia come “antica”, ma il teatro può aiutare, in tante sere d’estate, a riavvicinare giovani e meno giovani alle origini della nostra libertà. Questo, in fondo, è lo scopo – o se si vuole, la “scommessa” – della rassegna Voci dei Luoghi.
Per Assemblea Teatro la scelta artistica è frutto di tre anni di lavoro con i protagonisti incontrati nelle differenti vallate. Tanti racconti ascoltati, letti, recuperati in piccole biblioteche sono divenuti una pièce interpretata da Marco Morellini e Gisella Bein con il giovane Andrea Castellini a rappresentare i giovanissimi che l’8 settembre si trovarono a scegliere e in poche ore a combattere su fronti avversi. Un ritorno poi quello di Margherita Casalino, che tre anni fa con la direzione artistica di Assemblea Teatro ha iniziato questo lungo ed importante percorso di lettura e memoria.
Oggi con un nuovo gruppo Compagnia3001 presenta un lavoro che nasce dal suo percorso attoriale ed artistico.
l’Accademia dei Folli, come sua consuetudine, farà interagire parole e musica presentando un nuovo testo appositamente elaborato da Emiliano Poddi dove all’attore faranno da contrappunto canzoni della e sulla Resistenza.
Si aggiunge il lavoro della giovane compagnia Téchné che vuole inserire un nuovo linguaggio, quello di corpo e movimento, unito al video, per raggiungere il pubblico con un lavoro emozionale.
IN PROVINCIA DI NOVARA E VCO