In questi giorni alcune regioni si sono attivate per rendere possibile la riapertura alla presenza di tifosi agli eventi sportivi sia negli stadi che nei palazzetti.
Dopo la dichiarazione del Ministro dello Sport Spadafora dei giorni scorsi sulla possibilità di “assistere alle competizioni sportive e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento e mascherine”, alcune regioni, a partire dall’Emilia Romagna e a seguire il Veneto si sono mosse concedendo la possibilità di assistere a questo tipo di eventi ad un numero limitato di spettatori.
Crediamo giusto, nel ritornare alla normalità rispettando le norme anticovid, che anche il mondo dello sport sia messo nelle condizioni di ripartire in sicurezza.
Quello che appare stonato è che, ancora una volta, la regione Piemonte con il Presidente Cirio (visto che la delega in questo caso è regionale nelle more del decreto governativo) sia ancora ferma e non abbia messo in campo iniziative in questo senso.
E’ necessario promuovere un’azione veloce e incisiva confrontandosi con i rappresentanti del mondo dello sport regionali per dare risposte, sapendo che assistere ad eventi sportivi in sicurezza è possibile con la pianificazione di un numero congruo di varchi per l’accesso del pubblico (così da evitare assembramenti), il controllo della temperatura, l’uso delle mascherine, l’obbligo di stare seduti ecc.
Un’azione necessaria, non solo verso i tanti tifosi che attendono, ma anche per dare ossigeno economico alle società sportive di ogni livello, anche a livello territoriale.
Ancora una volta il Piemonte rimane immobile e in balia degli eventi.
Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO