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Il programma di Mariano Cattrini

Pubblichiamo il programma elettorale del  candidato sindaco di Domodossola, alle elezioni del 15 e 16 maggio, MARIANO CATTRINI.
Il documento – come scrive Antonio Leopardi – coordinatore del circolo PD di Domodossola – è il risultato di mediazione del lavoro “a più mani” tra le componenti la COALIZIONE.
E’ certo che troverete che “qualcosa” è rimasto fuori, che alcune parti sono sovrabbondanti, o che – magari – certi argomenti Voi li avreste trattati diversamente… .
L’ auspicio è che ciascuno di voi – prosehue Leopardi –  tragga dal programma spunto sufficiente per rafforzare la convinzione – propria e del proprio ambiente – nel sostenere, votare e far votare il  Partito Democratico
in appoggio a MARIANO CATTRINI SINDACO
Il programma è scaricabile dal sito del sindaco Cattrini clicca qui

Federalismo: le conseguenze nel VCO. Seminario a Domodossola sabato 2 aprile.

Si svolgerà sabato 2 aprile 2011 alle ore 9.00 presso l’Hotel Corona a Domodossola un Seminario del PD sul tema: “il VCO verso il federalismo fiscale. Le conseguenze socioeconomiche“. Cliccare qui per scaricare l’invito.
Un seminario per capire davvero, numeri alla mano, le ricadute che il Federalismo avrà nel nostro territorio a partire dalle conseguenze sui Comuni e sui loro bilanci. Diversi e di qualità i relatori e i contributi.
Modera Moreno Minacci Resp. enti locali PD VCO, introduce Enrico Borghi Presidente nazionale.
Il federalismo regionale, ne parla Aldo Reschigna Capogruppo PD Regione Piemonte.
Il federalismo provinciale, ne parla Giuseppe Grieco, capogruppo PD Provincia VCO.
I costi standard, ne parla Dott. Salvatore Parlato Responsabile Ufficio Studi IFEL Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.
Conclude Marco Stradiotto Senatore della commissione Finanza, ex sindaco ed esperto di federalismo
Partecipano Michele Paolino Dipartimento nazionale Enti Locali PD, Antonella Trapani Segretario provinciale, Mariano Cattrini Candidato sindaco a Domodossola.
Sono invitati cittadini, amministratori, associazioni, categorie economiche e sindacali. Iniziativa a cura del Coordinamento regionale, del Coordinamento provinciale VCO e del Circolo di Domodossola del Partito Democratico.

Acqua e ATO: cambio di rotta di 180° di Nobili e del centro destra!

image Il Presidente Sozzani contro il Presidente Nobili sulla questione “acqua”? Lo confermerebbero le dichiarazioni apparse sulla stampa in questi ultimi giorni rilasciate dai due Presidenti delle Province di Novara e Verbano Cusio Ossola.
Per anni il centro destra del VCO aveva accusato il centro sinistra di voler gestire l’ambito insieme con Novara; si diceva “è più conveniente stare da soli”; ora si capovolgono le situazioni ed è Novara che chiede di uscire dalla gestione comune, poiché Nobili ha sbandierato che le tariffe 2011 prevedono aumenti più contenuti nel VCO rispetto a quelli del novarese.
Mettere insieme gestioni profondamente diverse è sicuramente difficile, ma era (ed è) la strada che con fatica, ma anche con coraggio, avevamo seguito nel precedente ciclo amministrativo quando, in larga maggioranza, gli enti locali (Province e Comuni) erano gestiti dal centro sinistra. Allora (2006) si partì da una situazione in cui le tariffe (ma anche i costi) erano più bassi a Novara (soprattutto Novara città) e più alti nelle città del VCO. Si stabilì che, con gradualità e preservando le località di montagna, si sarebbero unificate le tariffe entro il 2011. La gestione del centro destra era partita male, nel senso che la loro prima decisione (fine 2009) aveva allargato la forbice tra le tariffe e aveva sancito (nella delibera d’indirizzo) che ci dovesse essere un impossibile equilibrio tra costi e ricavi in ciascun “ambito omogeneo”.
Ciò è pura demagogia poiché è evidente che i ricavi sono di gran lunga superiori (e i costi sicuramente più bassi) dove ci sono tanti utenti concentrati in territori di pianura (Novara città è l’esempio più macroscopico) rispetto a territori ampi, di montagna e con un numero modesto di utenze (come gran parte del VCO). La decisione assunta nell’ultima Conferenza dell’ATO è solo ragionevole e riporta le scelte nel solco delle indicazioni che erano state fissate al momento della costituzione dell’ ATO e della società di gestione Acque Novara VCO.
Per il resto, ci pare che Nobili e Sozzani abbiano iniziato “il gioco delle parti” e che lo scontro tra di loro non è altro che il venire al pettine dei nodi strutturalmente interni al centro destra: una logica che mette al primo posto gli interessi corporativi piuttosto che quello della gestione solidale un po’ in tutti i campi; ciò diventa più grave se si tratta di gestire un bene fondamentale come quello dell’acqua.
Non sappiamo e non vogliamo intrometterci nella disputa tra chi ha avuto i maggiori o minori meriti all’interno del centro destra nel trovare gli equilibri che hanno portato alle ultime decisioni dell’ ATO; registriamo semplicemente una positiva inversione di rotta rispetto ad una situazione che avevamo ampiamente denunciato a partire dal 2009. Per il prossimo futuro e per le scelte che la Regione dovrebbe compiere a breve (assegnazione alle Province dell’autorità di governo del ciclo idrico integrato al posto degli attuali ATO) siamo per la “gestione associata” di Novara e Verbano Cusio Ossola e segnaliamo come positiva e clamorosa l’inversione di rotta dichiarata da Nobili che contrasta con tutto quanto il locale centro destra (Lega Nord in testa), aveva sbandierato in lunghi anni di sterile polemica compresa l’ultima campagna elettorale.
Rimangono da verificare alcune situazioni che riteniamo anomale come quella dei “Comuni Riuniti” e soprattutto quella di “Idrablu con Domodossola”: sono divisioni all’interno del VCO che Sozzani rileva come “squilibrio” e, al proposito, non possiamo dargli torto. Rimangono anche da verificare i motivi per cui le tariffe approvate sarebbero “più basse rispetto a quelle programmate nel 2006”: ci auguriamo che dipendano da migliorate gestioni, ma temiamo che siano tali per la semplice ragione che non sono stati fatti tutti gli investimenti previsti e che si siano tagliati i ristorni a favore delle Comunità Montane per diverse centinaia di migliaia di euro all’anno (dal 5% al 3% delle tariffe riscosse).

PD VCO
Commissione Ambiente
Segreteria Provinciale
Gruppo Provinciale

BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA

image BOCCIATA LA PROPOSTA DEL PD DI FINANZIARE NUOVI INTERVENTI DI EDILIZIA SANITARIA, TRA CUI LA SECONDA ALA DEL SAN BIAGIO DI DOMODOSSOLA, SENZA AUMENTARE l’INDEBITAMENTO. UNA DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO REGIONALE PD ALDO RESCHIGNA.
Oggi la maggioranza di centrodestra ha bocciato in Commissione bilancio un emendamento alla legge finanziaria presentato dal PD che si proponeva di finanziare nuovi interventi di edilizia sanitaria, sulla base delle necessità emerse dai territori, senza peraltro aumentare l’indebitamento.
Tra gli interventi previsti, bocciati dalla Giunta Cota, anche la realizzazione della seconda ala del San Biagio di Domodossola. Incredibile la giustificazione addotta dall’assessore al bilancio per motivare il suo no alla proposta: l’assessore alla sanità – ha spiegato l’ass. Giovanna Quaglia – non ha ancora definito le priorità di edilizia sanitaria e non può quindi aderire alle proposte del PD. Questo, nonostante la Giunta sia pienamente operativa da sette mesi. Il nostro emendamento proponeva anche di reperire le risorse necessarie per i nuovi finanziamenti di edilizia sanitaria attraverso l’utilizzo dei fondi europei Fas, la vendita di immobili delle Asl non destinati a finalità istituzionali di valore inferiore ai 250 mila euro, la creazione di un fondo immobiliare delle proprietà della aziende sanitarie regionali.
La cecità con cui è stato detto di no alla nostra proposta è pari solo all’indeterminatezza con cui questa maggioranza procede nella realizzazione del nuovo bilancio. Un documento caratterizzato da un forte indebitamento, nel 2011 un miliardo e duecento milioni di euro in più, senza alcuna traccia di maggior efficienza e lotta agli sprechi, in un quadro che rischia di condurre la Regione Piemonte alla bancarotta nel 2012.
Riproporremo lo stesso emendamento nella discussione in aula, che comincerà la prossima settimana, convinti della bontà della proposta e dell’azione che intendiamo proseguire in Consiglio regionale.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Il San Biagio e gli elettori leghisti

image Pubblichiamo una lettera del coordinatore del circolo PD di Domodossola (Nino Leopardi) al direttore di Eco Risveglio.
Gentile direttore,
approfitto della Vostra ospitalità per un messaggio a quegli ossolani che, normalmente, danno la propria preferenza politica alla Lega (ma anche al PdL) e che sono rimasti perplessi di fronte alla posizione dei propri rappresentanti eletti sulla questione del San Biagio.
A diversi di noi del Circolo PD di Domo, durante la raccolta di firme per la petizione al Presidente Cota per lo sblocco dell’ autorizzazione alla seconda ala di degenza del S. Biagio, è capitato di parlare con concittadini che, dichiarandosi leghisti, in piena sincerità condividevano la nostra iniziativa in difesa dell’ Ospedale. Essi, con altrettanta sincerità, ci dicevano che non potevano firmare un documento PD, appunto perché di “fede” leghista. Ci ha colpiti la chiarezza con la quale, alcuni di essi, motivavano la necessità di mantenere e potenziare il nostro ospedale (la vastità del territorio servito, l’ invecchiamento della popolazione, il favorire lo sviluppo del turismo…) ma, allo stesso modo, ci ha impressionati il senso di smarrimento, di fatalismo, come se opporsi a quanto sta avvenendo fosse uno sforzo vano.
Eh no, cari concittadini leghisti!
Se non lo sapete, ve lo diciamo noi: in Regione, a Torino, non sono lì che aspettano quelli del VCO (e, a maggior ragione, gli ossolani) a braccia aperte. All’ inizio, questo succedeva anche quando, sia in Regione che in Provincia, c’ era il centro sinistra. Per modificare la situazione e spostare investimenti su questo nostro territorio marginale è stato necessario l’ impegno congiunto dei rappresentanti eletti di quella maggioranza, in Regione come in Provincia. Ma dietro – credeteci – c’ era chi, a quegli eletti, ha chiesto continuamente conto del loro operato.
Ora, il nostro scopo non è di “far propaganda”, di elencare la “lista della spesa” fatta per dire “…quanto siamo stati bravi”!
Vogliamo solo segnalarvi che avete eletto , in Regione in Provincia ed al Parlamento, uno “squadrone” che la nostra parte politica non ha mai avuto. Quello “squadrone”, alla prova dei fatti, appare balbettante o, peggio, muto.
Certo, è necessario far cambiare idea a Cota che già a luglio aveva affermato – unico Presidente in Italia – che gli andava bene il taglio della Finanziaria (per il Piemonte sono 400 milioni complessivi)! Lo sappiamo, è difficile, ma Voi, concittadini leghisti (e, più in generale, del centro destra) che credete nella necessità vitale per l’ Ossola di mantenere un Ospedale “efficace”, almeno uno strumento ce lo avete per provare a raddrizzare questa situazione. “Carta e penna” e mandate un messaggio chiaro ai vostri eletti: “il san Biagio si difende ed il consenso non è eterno”.
Noi ci siamo mobilitati perché vediamo buttare all’ aria il delicato equilibrio della Sanità su questo Territorio. Fate anche Voi la vostra parte.
Un cordiale saluto,
Antonio Leopardi, Segretario PD di Domodossola e Trontano.

Sanità: campagna manifesti PD.Pericoli in vista!

image Per vedere i manifesti del PD affissi sul tema in questi giorni nel VCO cliccate qui.
Sanità: purtroppo avevamo ragione. Pericoli in vista! Se ne discuta subito in consiglio provinciale. Si convochi subito la conferenza dei Sindaci. Interpellanza e campagna di manifesti del PD.
È questo il titolo del comunicato stampa inviato lunedì 29.11 dal PD del VCO. Ecco il testo.
Avevamo scritto nelle settimane scorse di confusione, di pericoli, di probabili scelte, con le nuove linee guida in campo sanitario della giunta regionale di Cota, che rischiavano di penalizzare il nostro territorio, con il possibile declassamento dei nostri ospedali ed il conseguente rischio di perdita dei Dea, o di uno di essi.
Preoccupazioni lanciate dai sindaci Marzio Bartolucci di Villadossola e di Baveno Massimo Zoppi, dal capogruppo in regione Aldo Reschigna, dal PD, persino dall’onorevole Zacchera (che di Cota è alleato) e prima di tutti dall’ordine dei medici del Vco.
Lega Nord e PDL ci hanno risposto: state alimentando polemiche pretestuose. State tranquilli non succederà nulla e la sanità del VCO non sarà colpita. Nemmeno pochi giorni dopo lo stesso consigliere regionale leghista De Magistris, in un dibattito televisivo venerdì scorso, non è stato in grado di chiarire se gli ospedali di Verbania e Domodossola saranno, anche in futuro, dotati di DEA o di Pronto Soccorso. Il centro destra locale, attraverso i propri amministratori, a partire dal consigliere regionale Marinello, appare più concentrato ad umiliare il Sindaco di Verbania (impedendogli di convocare la Conferenza dei Sindaci) che a chiarire se le preoccupazioni dei cittadini, dei Comitati Salute, dei Sindaci del VCO siano, o meno, annoverabili tra gli “inutili allarmismi”
Per questo il PD ha presentato oggi un’interpellanza in Provincia, per portare al più presto in consiglio provinciale questo tema e per sollecitare il presidente Massimo Nobili, assolutamente e colpevolmente immobile e silenzioso su questo problema.
Ricordando, sommessamente, allo stesso Presidente che esiste anche il peccato di omissione che commetterebbe se non agisse – con tutta l’autorevolezza della sua carica – a tutela dell’“ospedale unico plurisede” del Verbano Cusio Ossola con entrambi i Dea del “Castelli” e del “San Biagio”, nosocomio le cui caratteristiche sono pienamente compatibili con quelle che le linee guida regionali attribuiscono agli ospedali provinciali “a media intensità assistenziale” (ospedali di fascia “B”).
Chiediamo inoltre che sia convocata al più presto la conferenza dei Sindaci.
Parallelamente abbiamo lanciato una campagna di manifesti sul tema, affissi in tutti i comuni della nostra provincia in cui esprimiamo questo pericolo.
Qui di seguito il testo dell’interpellanza presentata da tutto il gruppo consigliere del PD in provincia.

PD Ufficio stampa

INTERPELLANZA

Signor Presidente,

con la presente interpellanza le chiediamo di portare anche in seno al consiglio provinciale il dibattito sulla sanità del Verbano Cusio Ossola

tale questione si è riaperta a causa delle nuove linee guida della giunta Cota: che sono difficilmente interpretabili persino dai consiglieri regionali della Lega Nord se è vero, come è vero, che lo stesso consigliere De Magistris, in un dibattito televisivo, non è stato in grado di chiarire se gli ospedali di Verbania e Domodossola saranno, anche in futuro, dotati di DEA o di Pronto Soccorso.

Il centro destra locale, attraverso i propri amministratori, appare più concentrato ad umiliare il Sindaco di Verbania (impedendogli di convocare la Conferenza dei Sindaci) che a chiarire se le preoccupazioni dei cittadini, dei Comitati Salute, dei Sindaci del VCO siano, o meno, annoverabili tra gli “inutili allarmismi”

Dei 50 milioni di € destinati all’edilizia sanitaria piemontese pare che nemmeno un centesimo sia previsto per il VCO: affermare che la seconda ala del San Biagio non sarà realizzata pensiamo non possa essere interpretato come “inutile allarmismo”.

Signor Presidente,

le funzioni che competono alla sua carica amministrativa non la indurranno a commettere peccati in opere ( questi riguardano la Giunta Regionale) e neppure in parole (questi riguardano i consiglieri regionali della Lega Nord di questo territorio): le ricordiamo, sommessamente che esiste anche il peccato di omissione, che lei commetterebbe se non agisse – con tutta l’autorevolezza della sua carica – a tutela dell’ “ospedale unico plurisede” del Verbano Cusio Ossola con entrambi i Dea del “Castelli” e del “San Biagio”, nosocomio le cui caratteristiche sono pienamente compatibili con quelle che le linee guida regionali attribuiscono agli ospedali provinciali “a media intensità assistenziale” (ospedali di fascia “B”) .