Lunedì 18 gennaio alle ore 17,30 preso l’Hotel Corona a Domodossola, incontro con il senatore del gruppo PD Pietro Ichino. L’occasione sarà la presentazione del libro “Il lavoro ritrovato” e si discuterà della riforma del mercato del lavoro”.
“Incontro per cogliere la portata riformista che sta connotando l’azione del governo Renzi e sta conducendo il Paese attraverso una stagione di profonda trasformazione- spiegano Roberto Munizza e Davide Pozzo – per cogliere le ragioni del cambiamento e comprendere la necessità delle riforme in atto, riteniamo importante creare occasioni che permettano di ascoltare e confrontarsi sui temi del rinnovamento politico e culturale di cui il Paese crediamo abbia bisogno.
Organizzano l’associazione “Adesso!PerDomo” insieme all’associazione “Cittadini per Domodossola”.
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SANITA’: LE PRESE DI POSIZIONE
– Dichiarazione del sindaco di Gravellona Toce Giovanni Morandi – cliccare qui ;
– Dichiarazione del vice presidente della regione Aldo Reschigna – cliccare qui
– Dichiarazione del parlamentare Enrico Borghi – cliccare qui
– Svolgimento dei consigli comunali a Verbania e Domodossola con video – cliccare qui
Di seguito riportiamo il documento elaborato dal gruppo consigliare del PD di Verbania:
Il gruppo del Partito Democratico è al fianco della Città, del Sindaco e del Consiglio comunale di Verbania per ribadire con decisione che oggi l’unica coesione possibile del Territorio in risposta alla Regione Piemonte è che la stessa non ci obblighi a scegliere quale area debba avere un servizio così importante come un DEA. Non è accettabile decidere chi “lo meriti” e chi no. I diritti non sono concetti contabilizzabili. La vita di ognuno di noi, il diritto alla salute, alla tranquillità di tutti i cittadini non possono essere venduti in un conflitto con Domodossola.
Inoltre, ciò non può accadere dopo anni di completa e colpevole inerzia da parte degli organi deputati a riorganizzare i servizi.
Riteniamo che la Regione Piemonte debba fare tutto quello che è nelle sue possibilità per concedere alla nostra Provincia una deroga che ci permetta di mantenere i servizi attuali.
Certo, non possiamo però esimerci dall’affrontare la serietà del problema. È ben chiara a tutti la situazione drammatica delle finanze regionali. È altrettanto chiara la necessità per un partito, che prima di tutto è partito del territorio, sostenere i servizi della proprio città e sottolinearne l’importanza. Per questa ragione facciamo le seguenti valutazioni:
1) Verbania necessita di un Dea perchè possa mantenere la capacità di agire sulle emergenze che si generano per la salute dei cittadini del Verbano, per quella degli ospiti presso le strutture assistenziali private del Territorio e, ovviamente, per le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno scelgono di venire in villeggiatura in loco; Il DEA è essenziale anche per la collocazione geografica dell’ospedale, la chirurgia oncologica, il dipartimento materno infantile. Servizi che sparirebbero dal Territorio, se si attuassero riorganizzazioni dettate da meri principi contabili.
2) La Direzione Generale deve esplicitare il piano di riorganizzazione, cronoprogramma incluso, capace di garantire un reinvestimento certo e serio sul territorio, che mantenga e migliori i livelli di efficienza riducendo i costi.
3) Vanno chiarite e agevolate le modalità, in cui la rete si integra con il privato accreditato per potenziare servizi che possano essere attrattivi e non meramente concorrenziali, aiutare a fare sistema, ma senza perdere il ruolo pubblico dell’offerta sanitaria.
4) Vanno applicati, per l’eventuale scelta dei servizi sul Territorio, gli stessi criteri applicati dal patto per la salute e dalla conferenza stato-regione e cioè i “volumi di attività” che qualifichino le ragioni della sanità locale.
Siamo cittadini di Verbania e rivendichiamo la centralità e l’importanza del nostro ospedale “Castelli”, ma non vogliamo fare questa battaglia per sottrazione. Non vogliamo che questo sia fatto contro qualcun altro.
Convinti come siamo che il nostro territorio meriti più tempo per rendere efficiente il servizio sanitario nel suo complesso, dichiariamo la disponibilità ad affrontare una seria riorganizzazione dei servizi territoriali e domiciliari, richiedendo garanzie e rafforzamento sui servizi dell’emergenza (118, elisoccorso), immaginando una soluzione che elimini doppioni e uniformi i servizi.
Le nuove frontiere degli estremismi: incontro con Emanuele Fiano
“Le nuove frontiere degli estremismi nel mondo: da dove originano, perchè sono sempre più diffusi e pericolosi e come fermarli“.
E’ questo il titolo dell’incontro/lezione con Emanuele Fiano, deputato PD, membro della Segreteria nazionale e presidente del forum sicurezza.
Il tutto si svolgerà presso la sede del circolo PD di Domodossola venerdì 10 ottobre ore 20.45, nell’ambito della’iniziativa “Pensieri Democratici” – clicca qui – .
Profilo di Emanuele Fiano – clicca qui –
Dimissioni dalla segreteria PD di Bolognini: “incompatibile con il mio nuovo ruolo amministrativo”
Davide Bolognini si dimette dalla segreteria domese del Pd.
In una lettera indirizzata al segretario cittadino del partito le motivazioni. Bolognini, dopo il ringraziamento per la fiducia accordatagli prosegue: < Ho sempre combattuto in passato chi tendeva ( e tende ancora oggi ) ad accumulare incarichi mischiando il livello politico con quello amministrativo. Ho partecipato alle primarie a favore di Antonella Trapani sostenendo un documento nel quale vi era scritto: “ una testa, un incarico”. Ho molto apprezzato in passato il documento proposto da Fabrizio Barca. Nel suo documento Barca proponeva di separare i due livelli e chi sceglieva la “ carriera “ amministrativa doveva uscire dagli organi di partito ( almeno esecutivi )>.
In seguito alla sua elezione come delegato di Domodossola a far parte dell’Unione dei Comuni ossolani Bolognini prosegue: <Pur avendo preso solo i voti della maggioranza di centrosinistra ora sono il rappresentate di Domodossola.Di fatto ho scelto la carriera amministrativa ( per ora ) e mi sento rappresentativo dell’ intera cittadinanza anche di chi non vota per il Pd>. Da qui le dimissioni irrevocabili di Bolognini dalla segreteria domese del Pd. Nella conclusione della missiva aggiunge:< Spero che il mio gesto sia da esempio per altri che non hanno fatto la mia stessa scelta sia a livello locale che nazionale e regionale>.
Dal sito di Tele VCO
Nuovi pesanti tagli al trasporto pubblico locale
L’assessore infatti ha annunciato che da settembre 2013 sarà sospeso il servizio Novara-Varallo Sesia e il Casale-Vercelli.
Dal 2014 sarà poi sospeso il servizio tra Novara e Laveno, verrà ridotto il servizio Biella-Novara-Milano, verrà ridotto il servizio Santhià-Biella-Novara e verrà appunto soppresso il treno Domodossola-Biella-Savona.
A Domodossola raccolta firme del Pd contro la vendita degli ospedali
Mercoledì 12 e giovedì 13 il Partito Democratico di Domodossola, in collaborazione con “Cittadinanza Attiva” e “Articolo 38”, organizza una raccolta firme per protestare contro la vendita ai privati degli ospedali ed ambulatori della regione Piemonte disposta dal governo Cota. Puoi firmare anche on line a questo link (clicca qui)
Il banchetto con materiale illustrativo verrà allestito davanti alla portineria nuova dell’ospedale San Biagio.
La Giunta Regionale vuole vendere ad un fondo immobiliare gli ospedali, i poliambulatori e tutte le altre strutture sanitarie che vengono utilizzate per erogare servizi. Il fondo sarebbe posseduto per il 60% dalla Regione Piemonte e, per la rimanente parte, da altri investitori.
La scelta della Giunta Regionale è palesemente motivata dall’esigenza di fare cassa. Una volta ceduti gli ospedali, le Aziende Sanitarie Regionali affitterebbero dal fondo immobiliare gli immobili. Quello che oggi potrebbe apparire come positivo per la Regione rischia, invece, di essere nel futuro un ulteriore peso economico per i bilanci delle Aziende Sanitarie Regionali perchè la società di gestione del Fondo erogherebbe anche i servizi di gestione degli ospedali.
Peraltro, vendendo gli ospedali la Regione non potrà beneficiare dei contributi statali per ristrutturare gli stessi e in Piemonte la vetustà degli ospedali è molto elevata. Inoltre, occorre ricordare le fallimentari esperienze, in seguito ad operazioni similari, fatte su beni dello Stato in uso presso uffici decentrati del Ministero o altri Enti.
La maggior parte degli ospedali piemontesi sono stati costruiti dalle comunità locali, grazie a contributi dei benefattori e all’impegno di moltissimi cittadini, che ancora oggi raccolgono fondi per migliorare ambienti e attrezzature. L’ospedale è un bene comune e non può essere privatizzato per fare cassa.
Contro questo progetto,
noi cittadine e cittadini del Piemonte, firmando la presente petizione popolare, esprimiamo la nostra contrarietà e chiediamo alla Giunta Regionale di tornare sui suoi passi.