Il margine è stato ampio (più di 800 voti di differenza).
Il ringraziamento va, innanzitutto, a tutti coloro che in questi lunghi mesi ci sono stati vicini con l’ aiuto, anche materiale, l’ incoraggiamento e la simpatia verso le iniziative che il nostro Partito ha costruito.
I cittadini hanno avuto fiducia nella proposta complessiva che la Coalizione di Centro Sinistra ha presentato; il merito è stato quello di farsi trovare pronti, coesi e credibili, all’ appuntamento. Che tutto questo sia avvenuto in presenza di uno straordinario risultato nazionale, ciò è motivo di orgoglio e commozione: anche noi ci siamo! Ci sarà tempo per le analisi approfondite sulle prospettive.
Per ora è evidente che il nostro Partito – sia nazionale che locale – ha contribuito in modo sostanziale alla costruzione di questo risultato ed ha fatto un concreto passo in avanti nel dare sostanza e personalità al proprio esistere.
L’ obbiettivo raggiunto, per quanto importante (storico?), è solo un passaggio verso il necessario radicamento sul Territorio.
Gli impegni che ci stanno dinnanzi siano di stimolo all’ azione di ciascuno, sui posti di lavoro, nelle Associazioni ed in tutti i luoghi nei quali si sviluppano le relazione del vivere quotidiano.
Buon lavoro a tutti.
Il Coordinatore
Antonio Leopardi.
UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA
E’ una grande soddisfazione vedere il centrosinistra trionfare a Domodossola e Mariano Cattrini diventare il nuovo sindaco della città.
E’ il segno della grande attenzione e fiducia che i cittadini hanno voluto dare al progetto e alle persone proposte dal centrosinistra. Anche il voto di
Domodossola conferma la grande crisi in cui versano Lega nord e Pdl, incapaci di dare risposte vere alle richieste dei cittadini.
A Mariano Cattrini vanno le mie congratulazioni e un forte augurio di buon lavoro.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Torino, 30 maggio 2011
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Mariano Cattrini sindaco di Domodossola
Un risultato che, a parte i primi seggi, non è mai stato in discussione. Mariano Cattrini con 4860 (54,57%) voti è di nuovo il sindaco del capoluogo ossolano. Lo sfidande, il leghista Riccardo Galvani si è fermato a 4046 voti (45,43%. Il Partito Democratico con questo risultato sarà presente a palazzo città con ben sette consiglieri comunali: Lilliana Graziobelli, Damiano Delbarba, Quintino Spataro, Rosario Mauro, Renata Gallacci, Gianluca Santopolo e Davide Bolognini. Questa sera, a partire dalle ore 18 la festa, partita dalla sezione Pd e proseguita a Palazzo Città, continuerà al circolo del Badulerio.
Galvani l’abusivo: il ritorno n°2 !
La Lega Nord a Domodossola con il suo candidato a sindaco Galvani ha deciso nuovamente, per la seconda volta in pochi giorni, di abusare degli spazi elettorali sui tabelloni, attaccando a valanga questa notte numerosi manifesti al di fuori dalle zone concesse, in tutti gli stalli presenti in città (ovviamente di notte per nascondersi!).
Manifesti abusivi!
In queste ore abbiamo denunciato il fatto alle autorità competenti (Prefettura, Questura, e Vigili Urbani di Domodossola) sperando che le stesse autorità preposte facciano rispettare la legge coprendo subito i manifesti abusivi e dando le giuste sanzioni.
La cosa incredibile e vergognosa è che nuovamente, dopo il fatto già successo al primo turno, l’uomo che dovrebbe far rispettare la legge è lo stesso che ha compiuto questo abuso ovvero l’attuale vicesindaco Galvani, visto che i manifesti abusivi sono con il suo volto e/o il simbolo del suo partito.
I cittadini giudichino la serietà di tale comportamento di chi si candida a diventare il garante del vivere comune e che invece, di notte e di nascosto, le infrange clamorosamente!
Meglio Cattrini.
Comunicato stampa
PD – Coordinamento provinciale e Circolo di Domodossola
Oggi giovedì 26 maggio Sergio Chiamparino a Domodossola
Per il ballottagio di domenica 29 e lunedì 30 maggio oggi giovedì 26 maggio alle ore 21.00 in piazza Mercato a Domodossola Sergio Chiamparino sindaco uscente di Torino, è a Domodossola per sostenre la “volata” a favore di Mariano Cattrini.
Di seguito un commento al voto del 1 turno di Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Non è stato solo un modo di dimostrare la propria soddisfazione per i risultati elettorali.
La frase del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sintetizza la verità di ciò che è accaduto ieri alle elezioni comunali e provinciali: “poche chiacchiere: abbiamo vinto noi e hanno perso loro”.
Anche a Domodossola.
Inoltre per “tirarsi” su il morale Lega Nord e Partito della Libertà con Michele Marinello e Valerio Cattaneo già ieri sera, in diretta televisiva, si sono scaricati reciprocamente le responsabilità per il risultato assai deludente.
Perché di dato fortemente penalizzante per il centro destra si deve parlare: prima delle elezioni si discuteva se ci sarebbe stato il ballottaggio o meno e nessuno immaginava un candidato del centro destra al di sotto del 40% dei voti.
Un dato su tutti per capire cosa è successo ieri e domenica a Domodossola: le liste a favore del candidato del centro destra quattro anni fa raccoglievano il 62% dei voti, oggi il 42%. Pur contando la defezione del FLI di Folino si tratta di un brusco arretramento.
Ed i numeri alle elezioni sono importanti.
Testimoniamo che a Domodossola il centro destra ha messo in campo una candidatura meno credibile a sindaco della città, dopo che Marinello aveva mollato l’incarico a metà mandato per fare il consigliere regionale.
Testimoniano, al contrario, che il centro sinistra e il PD con il candidato a sindaco Mariano Cattrini appaiono ai cittadini di Domodossola come un riferimento credibile per la crescita della loro città.
Tra 14 giorni c’è il ballottaggio ed il compito dei cittadini di Domodossola sarà semplice: scegliere chi tra Mariano Cattrini e Galvani potrà meglio fare il Sindaco.
Non più una battaglia tra liste, preferenze ai consiglieri e partiti ma una scelta sull’uomo e l’amministratore migliore.
Valuteranno il lavoro fatto nell’ultimo anno da sindaco reggente di Galvani ed i cinque fatti nel passato da Cattrini.
Speriamo e pensiamo che il confronto sarà a favore di Cattrini.
LA PROVINCIA SA CHE SI VOTA A DOMODOSSOLA? CONVOCATO IN CONTEMPORANEA IL CONSIGLIO PROVINCIALE.
Non è certo il massimo della correttezza istituzionale convocare un consiglio provinciale nel giorno stesso del voto e dello scrutinio a Domodossola.
Ma questo è successo nonostante la richiesta al presidente del consiglio Porini, del consigliere Graziobelli, di spostare la convocazione sapendo anche che, nell’ordine del giorno della seduta, non ci sono punti urgenti in discussione.
Una convocazione che mette in difficoltà alcuni consiglieri provinciali del capoluogo ossolano, messi di fronte alla scelta “se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico” (essendo anche Graziobelli rappresentate di lista).
Siamo di nuovo a sollecitarne lo spostamento, come fatto anche dal consigliere Lilliana Graziobelli con la lettera al prefetto che qui sotto riportiamo.
Ricordiamo al presidente del VCO Massimo Nobili che Domodossola è comune della sua provincia.
Lettera al Prefetto
La sottoscritta Lilliana Graziobelli, nell’esercizio delle funzioni di consigliera provinciale, sottopone alla Sua cortese attenzione la seguente questione.
In data 29 e 30 maggio prossimi venturi è previsto il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Domodossola. La scrivente, nell’occasione, intende recarsi ai seggi in qualità di candidata al Consiglio comunale e rappresentate di lista.
Lunedì 30, nonostante l’importante appuntamento elettorale fosse di sicuro ben noto anche al Presidente del Consiglio provinciale, sig. Cesarino Porini, quest’ultimo ha convocato una seduta consigliare, mettendo la sottoscritta (e con me, credo, anche il consigliere Sterpone e l’assessore Pizzi, entrambi domesi) di fronte alla scelta se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico.
A nulla è valsa la mia richiesta di spostare la convocazione, istanza a mio giudizio non certo inammissibile, anche perché nell’odg del Consiglio non sono previsti punti che prevedano insormontabili scadenze temporali.
Tutto ciò premesso,
CHIEDO alla S. E.
di voler intervenire, utilizzando la sua riconosciuta e indiscussa moral suasion, presso il Presidente del Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola per sollecitare lo spostamento in altra data della seduta del 30 maggio o, quantomeno, per censurare un comportamento incomprensibile che impedisce alla scrivente di poter pienamente esercitare le sue funzioni di candidata/rappresentate di lista e consigliera provinciale.
Distinti saluti.
Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale PD
PD Ufficio stampa
Sterpone: un contributo alla città
A seguito della “Lettera agli Elettori” da parte di Giuseppe Sterpone, ritengo opportuno, in qualità di Segretario del Circolo di Domodossola del Partito Democratico, manifestare alcune riflessioni su quanto il leader della Lista Civica “Impegno per Domodossola” ha sottoposto all’ attenzione degli Elettori.
Intanto, dalla lettera traspare un’ amarezza che, senza infingimento alcuno, comprendo appieno.
Per questo, maggiormente apprezzo la sostanza dell’ indicazione di totale libertà di voto lasciata ai propri elettori per il ballottaggio.
In questo contesto, a me preme confermare a Giuseppe la stima mia personale e del Partito che in Città rappresento e che – non più tardi di alcuni mesi fa – mi aveva determinato a proporgli l’ iscrizione al Partito Democratico.
Tuttavia, ciò non può e non deve far passare sotto silenzio le diversità di valutazione politica rispetto alle strategie con le quali affrontare queste Elezioni Comunali.
La strategia che il Partito Democratico di Domodossola ha concordato con i propri Alleati prevede il mantenimento e rafforzamento della Coalizione di Centro Sinistra sia nel caso che si vinca (e ciò è ovvio…), ma ( e questo è meno ovvio…) soprattutto se – malauguratamente – si uscisse perdenti.
A Sterpone abbiamo a più riprese spiegato lo scopo di questa posizione, per convinzione politica – ovvero per la credibilità di fronte ai nostri concittadini – dichiarando per noi non praticabile la tesi da Lui sostenuta, di rivendicazione di sua totale libertà d’ azione in caso di sconfitta.
Ora, io comprendo e rispetto i motivi delle diverse opzioni di fronte a questo “nodo”, ma la nostra scelta sarebbe stata contradditoria se avessimo fatto “finta di niente” e risolto tutto con un confuso “Comitato Elettorale”.
Non Vi è arroganza o volontà di escludere alcuno.
Io ritengo che l’ esperienza e la passione che Giuseppe ha mostrato in questi anni di vita pubblica cittadina debbano e possano trovare altre forme di manifestazione, affinchè il suo contributo alla Città non venga meno.
Per quanto riguarda la Coalizione che sostiene Mariano Cattrini noi, come Partito Democratico ed insieme ai nostri Alleati, attendiamo serenamente il giudizio dei nostri concittadini ed – in piena umiltà – dichiariamo fin d’ ora che accetteremo il ruolo che Essi ci assegneranno.
Il coordinatore
Antonio Leopardi.