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Un milione di euro al VCO per le energie rinnovabili

image La Regione Piemonte e la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, attraverso l’Intesa Istituzionale di Programma sottoscritta in data 18 maggio 2006 hanno definito obiettivi di interesse comune, tra i quali la realizzazione di interventi nel campo dell’energia rinnovabile ed alternativa da conseguire attraverso il coordinamento delle rispettive azioni. Dopo una serie di incontri e di tavoli tecnici, la Regione Piemonte si è impegnata a finanziare, con risorse pari ad 1.102.803 euro, alcuni interventi.
“Considerato che l’Accordo è finalizzato alla realizzazione di opere che determinino un risparmio energetico e che utilizzino fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica al fine di ridurre il consumo di fonti fossili e le emissioni inquinanti, in particolare riguardo alla CO2 – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – la Regione Piemonte ha previsto un importante stanziamento destinato ad alcuni edifici in fase di costruzione o di riqualificazione”. “Tali interventi – continuano Reschigna e Travaglini – riguardano, nel dettaglio, il costruendo liceo di Omegna, gli impianti tecnologici del costruendo Istituto Alberghiero Maggia di Stresa, la rifunzionalizzazione e la riqualificazione energetica degli edifici da adibire a sede definitiva della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, gli impianti tecnologici a servizio del costruendo convitto studentesco di Crodo, per un investimento totale di euro 1.102.803 euro”.

“Si tratta di opere importanti ed innovative – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – che si inseriscono nel quadro di un progetto più ambizioso di riqualificazione ambientale e di risparmio energetico che, anche attraverso l’installazione e l’utilizzo di impianti che usufruiscono di fonti energetiche rinnovabili, consenta alla nostra Regione di raggiungere gli obiettivi dettati dalle norme dell’Unione Europea, nell’ambito del Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria”.

Barbara Castellaro – Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico 

Quale sviluppo per il v.c.o.? se ne discute ad Omegna mercoledì25 marzo

image Mercoledi 25 marzo alle ore 21:oo ad Omegna presso il salone del circolo Ferraris, il circolo del partito democratico di Omegna assieme al gruppo consigliare organizza un incontro pubblico sul tema: “Quale sviluppo per il v.c.o.? Energia: polo formativo e polo dell’innovazione.
Presiede
Alberto Buzio, capogruppo consigliare pd omegna
Relatori Daniele Fuselli e Franco Dellavalle.
Conclusione di Marco Travaglini, consigliere regione piemonte
Saranno presenti gli amministratori provinciali Ganni Desanti, Giancarlo Zoppi, Nadia Gallarotti, Pietro Mazzola, Maria Adelaide Mellano, Ezio Barbetta dell comunita’ montana cusio mottarone, Enrico Borghi uncem nazionale, Francesco Pesce Coordinatore del circolo partito democratico di Omegna.

FINALMENTE ADOTTATO IL PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE

image Il commento dell’assessore Gianni Desanti.
Il Consiglio Provinciale del Verbano Cusio Ossola ha adottato il Piano Territoriale Provinciale che è lo strumento di pianificazione e di “governo del territorio” più importante per una realtà locale; la sua impostazione originaria risale a una quindicina di anni orsono, addirittura alla vecchia Provincia di Novara, quando incorporava anche il VCO, ma per una serie di ritardi e di contrapposizioni politiche non è mai decollato.
Ora è una realtà che, per diventare definitivamente vigente, attende solo l’approvazione della Regione Piemonte, anche se alcune norme di salvaguardia sono già in vigore da subito.
l’adozione è avvenuta con il voto della sola maggioranza di centro sinistra in quanto la minoranza non ha partecipato al voto e si è distinta per una vera e propria azione di ostruzionismo che ha costretto il Consiglio Provinciale a ripetute convocazioni: l’obiettivo del centro destra era quello di bloccarne l’adozione, giungendo perfino a dichiarare che il primo atto che farebbe, nel caso di vittoria alle prossime elezioni provinciali, sarebbe quello di revocarlo.
 Un atteggiamento di questo genere è evidentemente e smaccatamente elettoralistico, ma sarebbe giustificato (dal loro punto di vista) se le argomentazioni al proposito fossero minimamente credibili. La loro tesi principale è la seguente: si tratta di un Piano vincolistico, che ingesserebbe ogni iniziativa e determinerebbe gravi danni al tessuto economico e produttivo del territorio.
Cercherò di dimostrare che si tratta di mistificazioni che vanno ben oltre la normale contrapposizione tra le diverse coalizioni politiche.  Non avrei nulla da ridire se in Consiglio Provinciale fossero emerse posizioni corrispondenti alla inevitabile dialettica tra un centro destra, che tradizionalmente si incarica di privilegiare il liberismo economico, e un centro sinistra che, in genere, si dimostra più sensibile alla tutela ambientale e alla difesa delle regole.
Non si tratta di questo, ma dell’ostinata determinazione del centro destra di demolire ogni ragionevole argomentazione, a scopo puramente propagandistico, presumendo che – in un quadro politico come quello attuale – gli sia concesso sostanzialmente tutto, comprese le falsità e le buggerature più eclatanti. 
E’ vero invece che il centro sinistra si è assunto l’onere di proporre uno strumento di “governo del territorio” equilibrato, mediando tra proposte e interessi divergenti (basta leggere molte osservazioni pervenute da vari soggetti pubblici e privati che sostenevano tesi opposte), scontando anche malumori e distinguo tra le proprie file, che non hanno peraltro compromesso il voto di approvazione del Piano stesso.
Per farmi comprendere meglio citerò alcuni esempi legati alle norme del Piano di interesse ambientale, in modo che non si possa pensare che le mie affermazioni siano semplicemente arbitrarie e speculari a quelle sbandierate dagli esponenti provinciali del cosiddetto “popolo della libertà”:

1)    La REP (rete ecologica provinciale) prevista dal Piano Territoriale Provinciale sarebbe un vincolo aggiuntivo che bloccherebbe l’operato delle amministrazioni comunali e dei privati. Che questo non sia vero è dimostrabile semplicemente dal fatto che la REP è uno strumento che al momento non esiste, ma che il PTP individua come articolato e preciso proposito di studio, con una metodologia ben definita, al fine di verificare, proprio con gli enti locali, quali siano i parametri più opportuni per uno sviluppo sostenibile. Riguarderà l’intero territorio provinciale? Certo, ma questo significa solo che in una realtà orografica, bella e fragile come la nostra, non è possibile non confrontare qualsiasi scelta urbanistica o infrastrutturale con l’impatto ambientale che ne deriverebbe. Non vincola niente a priori, anzi afferma che, solo verificando le compatibilità e adottando eventuali mitigazioni, si potranno individuare le vere occasioni di sviluppo evitando sprechi, investimenti fasulli, prospettive fallaci se non dannose. Comporterà impegno e fatica, ma questo è l’essenza della politica amministrativa.

2)    Le ZPS (zone a protezione speciale) andrebbero abolite o quantomeno modificate prima di adottare il PTP; questa affermazione è assurda poiché stiamo parlando di perimetrazioni vincolistiche introdotte da direttive europee e da leggi nazionali e regionali che nessuna deliberazione provinciale può cancellare; oltre a chiederne la modifica per errori materiali o per valutazioni non condivisibili (cosa che la Provincia ha già fatto e continuerà a fare), il PTP ha introdotto l’unica cosa che era fattibile: garantire – almeno per i prossimi anni – la continuazione di attività produttive preesistenti come alcune cave che, senza l’adozione del PTP stesso, avrebbero davvero rischiato di essere compromesse.

3)    Si parla di energia rinnovabile, ma le norme di salvaguardia impediscono qualsiasi sviluppo del genere, anche la semplice installazione di un pannello solare! Le norme di salvaguardia riguardanti le fasce del PAI (Fiume Toce) e di quelle previste dal D.L. 42/2004 (distanze dalle rive lacuali e dai fiumi minori) non modificano per nulla vincoli già esistenti e sovraordinati ma li individuano come riferimento per i soli “corridoi ecologici”; essi sono obbligatori indipendentemente dal Piano Provinciale, anzi le norme adottate consentono, ai Comuni che vogliono proporre varianti ai loro Piani Regolatori,  di verificare nel modo più opportuno questi “corridoi” individuando eventuali soluzioni alternative rispetto ai tracciati individuati nella cartografia. E’ vero, invece, che vengono introdotte regole nuove per le centraline idroelettriche, ma questo dovrebbe essere salutato come un grande passo in avanti, nel senso che non si tratterà più solo di aver stabilito un limite quantitativo (previsto dal Piani Energetici regionale e provinciale del 2004 e del 2006 e quantificato in 35 MW di potenza installabile fino al 2010), ma anche regole di tipo qualitativo che definiscono priorità per impianti collocabili in zone non critiche per il Deflusso Minimo Vitale e, di converso, limiti per aree a significativa valenza ambientale.

Gianni Desanti – Assessore Provinciale all’Ambiente

Incontro sul tema acqua, rifiuti, energia

MARTEDI’ 3 MARZO – ORE 21.00 – CIRCOLO ARCI di via IV Novembre a OMEGNA CRUSINALLO
Incontro di approfondimento una volta al mese promosso da www.sentiredemocratico.it sul tema ACQUA, ARIA, RIFIUTI, ENERGIA.
Relazioni di Gianni Desanti, Assessore all’Ambiente della Provincia del Verbano Cusio Ossola e di Guido Barberi, funzionario dell’ARPA VCO.
Come al solito, è possibile prenotare la cena (sobria) per la stessa serata (ore 19.30), telefonando al 3356825887 o inviando una E mail a desanti.omegna@tin.it

Pd e Gd per “Mi illumino di meno”

Anche quest’anno i Giovani Democratici ed il Partito Democratico del Vco aderiscono e sostengono l’iniziativa patrocinata dal Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica Italiana "Mi illumino di meno", promossa dalla trasmissione "Caterpilar" di Radio2 per la sensibilizzazione al risparmio energetico che si terrà in tutta Italia nella giornata di venerdì 13 febbraio dalle ore 18.

La cena a risparmio energetico (giunta alla sua terza edizione con il nome "Cena a classe AAA") si terrà quest’anno nello scenario imbiancato delle montagne ossolane a Fondovalle in Val Formazza in occasione della convivenza in cohousing organizzata dai Giovani Democratici VCO, alla scoperta di sapori ed usi e costumi di un tempo laddove l’inverno è più freddo e luce ed energia erano dati dal fuoco della stufa.
Venerdì 13 febbraio alle ore 17 conferenza stampa con gli organi di informazione alla presenza di tutti gli ospiti presso la Casa della Parrocchia verbaniese di San Leonardo a Fondovalle di Formazza. Dalle 18 in avanti inizierà la preparazione dei cibi a cui seguirà la cena a risparmio energetico.
Nelle giornate di sabato e domenica i Giovani Democratici proseguiranno il loro percorso di autoformazione e convivenza aperto a tutti i giovani tra i 14 ed i 30 anni per offrire un contributo alla stesura del programma per le prossime elezioni amministrative e provinciali, dando voce alle esigenze ed alle aspettative delle giovani generazioni.Riscoprire i valori e le consuetudini che fino a sessant’anni fa caratterizzavano la vita sulle montagne per riscoprire quella sobrietà che, in tempi di crisi e ridiscussione del sistema economico esasperatamente consumista, ci spinge a riconsiderare criticamente lo spreco di energia e di risorse.
Una cena a base di pietanze cucinate con il minor dispendio energetico, a lume di candela, accompagnata da musica rigorosamente acustica e da la riscoperta della socializzazione vera: non quella di facebook e degli altri social network bensì del calore umano e dello stare insieme.
Protagonisti di questa esperienza saranno gli organizzatori, i Giovani Democratici del Vco, ed i loro graditi ospiti amministratori e politici locali chiamati a definire le politiche del territorio in ambito ambientale: il Presidente della Provincia Paolo Ravaioli, l’Assessore Provinciale all’Ambiente Gianni De Santi, il Sindaco di Baceno Stefano Costa, il Sindaco di Formazza Luigi Antonietti, il consigliere Regionale Aldo Reschigna.
Anche a Cambiasca la stessa sera a partire dalle 19.30 nel Salone Parrocchiale (sotto la chiesa) alcuni amici tra cui Milena Tarducci si ritroveranno per un’altra cena a risparmio energetico alla quale invitiamo tutti a partecipare portando cibi cucinati risparmiando energia.
 
Invitiamo tutti a partecipare all’iniziativa ponendo attenzione ai temi ambientali e del risparmio energetico!

Marco Tartari
Coordinatore Giovani Democratici
Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

Unione industriali: dichiarazioni ingenerose.

image Ho letto con molta attenzione le dichiarazioni rese ieri dal Presidente dell’Unione Industriali del VCO agli organi di stampa.
Per il rispetto, accompagnato al riconoscimento del ruolo degli industriali nel VCO, non intendo liquidare con una battuta un ragionamento a volte ingeneroso.
Ingeneroso nell’accusare sempre qualcun altro delle ragioni di una crisi e nell’individuare sempre in qualcun altro il colpevole di una condizione difficile.
Lo ha fatto due anni fa in un’assemblea annuale dell’Unione Industriali del Vco accusando la pletora delle Comunità Montane presenti all’interno del nostro territorio, salvo poi non riconoscere il lavoro fatto dall’Amministrazione Regionale nell’assunzione di una responsabilità concretizzatasi in una forte riduzione delle stesse.
Lo fa oggi nell’individuare nel numero eccessivo dei Comuni la ragione delle nostre difficoltà, senza riconoscere o conoscere che questa Amministrazione Regionale si sta impegnando nel sostenere, incentivare, spingere i Comuni perché sviluppino forme associative tra di loro più forti al fine di recuperare efficienza ed efficacia nella loro azione. Lo fa oggi nell’accusare un’Amministrazione regionale nell’avere disseminato reti ed elettrodotti che impediscono lo sviluppo e negano opportunità insediative nel Vco: ma quale Amministrazione regionale? l’attuale ? Che nulla ha fatto in tal senso.
Lo fa oggi nell’esaltazione dell’intervento della regione Lombardia nella crisi economica, dimenticando che la Regione Piemonte ha concordato in un tavolo di crisi, nel quale siede assieme a tutte le Organizzazioni datoriali in modo autorevole Confindustria Piemonte, tutto il pacchetto per il sostegno produttivo e per il rilancio di un’economia industriale fondata su ricerca, innovazione e sviluppo delle energie rinnovabili.
E dimenticando che in una condizione di grave e difficile crisi non c’è chi sta meglio e chi sta peggio: sarebbe sufficiente esaminare a pagina tre del Sole 24 ore di lunedì scorso i dati sui fallimenti delle aziende per rendersi conto che la tanta esaltata Lombardia ha avuto un incremento dei fallimenti nella provincia di Milano del 47%, nella Provincia di Varese del 105% mentre la Provincia del VCO ha avuto una diminuzione del 29%.
Sia ben chiaro non ho nessuna intenzione di dimostrare che noi stiamo bene; sono mesi che invito a riflettere su un’economia provinciale in grave difficoltà.
Ma il punto è un altro.
La regione Piemonte ha fatto delle scelte nel nostro territorio sulla base d’indicazioni emerse nel nostro territorio e sono scelte che tendono a sostenere il sistema della energia come ragione di un nuovo sviluppo assieme alla considerazione del ruolo che DOMO Due può assumere nel sostenere una nuova stagione di sviluppo economico per il nostro territorio.
Sono scelte che si concretizzano per quanto riguarda Domo Due nell’inserimento dello scalo tra i quattro punti centrali del sistema della logistica regionale.
Sono scelte per quanto riguarda il sistema della energia nel finanziare il polo formativo nel Vco sul tema, nel finanziare un Piano Integrato territoriale tutto costruito su questa scelta, nel finanziare il Polo innovativo nel Parco tecnologico.
Sono scelte che saranno ulteriormente oggetto d’iniziative concrete che nelle prossime settimane la Presidente Bresso e l’assessore Barati presenteranno pubblicamente nel VCO.
Una regione che sta intervenendo sul tema dell’accesso al credito da parte delle piccole imprese con l’intervento dei Consorzi di Garanzia Fidi fino all’ottanta per cento.
Perché la realtà, caro Presidente Parodi, è che molte imprese artigiane ed industriali oggi soffrono di una stretta creditizia che è in atto.
Non intendo rivolgere accuse a nessuno e meno che meno all’istituto bancario del nostro territorio perché ognuno sta vivendo le proprie difficoltà ed ogni giorno con le stesse si deve confrontare e misurare.
Allora sarebbe utile che su questi temi e su queste scelte non solo si potesse conoscere l’opinione dell’Unione Industriali ma anche sapere come l’Unione Industriali vuole esercitare un ruolo da protagonista certo con le proprie idee e con le proprie proposte.
Questa assenza pesa.
Ogni giorno ricevo le sollecitazioni, le proposte ed anche le critiche da parte delle Organizzazioni datoriali dell’artigianato, dell’agricoltura, del turismo, del terziario.
Ogni giorno percepisco una voglia di lottare e di ricercare soluzioni.
Il Verbano – Cusio – Ossola, che sta vivendo una nuova stagione di difficoltà e di fatica, forse ha bisogno che ciascuno faccia la sua parte da protagonista e non da giudice.
Con stima e disponibilità al confronto.

Aldo Reschigna
Coordinatore PD VCO

PD Ufficio Stampa