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Federalismo, i veri conti

Il Pd del Vco contesta i manifesti leghisti. “Il nostro territorio rischia di ottenere meno trasferimenti con il federalismo municipale”
Di fronte ai manifesti comparsi in città e firmati Lega Nord, con i quali si annunciano 3 milioni di euro in più alla città grazie al federalismo fiscale, il Partito Democratico del Vco ha scelto di rispondere, in una conferenza stampa, con una tabella fitta di numeri.
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“Vuole essere un’operazione verità”, ha dichiarato la segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani. “In questo momento è più facile vendere le bugie che regalare la verità”, ha chiosato Moreno Minacci citando il senatore Marco Stradiotto, tra i padri della tabella elaborata dal Pd sugli effetti della riforma federale dei trasferimenti ai Comuni.

“In sostanza la riforma è tutt’altro che federale”, ha dichiarato il vicepresidente dell’Anci Enrico Borghi (“Napoleone ne sarebbe contento”, ha ironizzato il capogruppo provinciale Giuseppe Grieco). Il motivo? “Si prendono i soldi trasferiti lo scorso anno, e quindi già tagliati e si decide di trasferirli in diverso modo, ma sulla compartecipazione Iva che dovrebber essere di 52 euro procapite i Comuni non potranno agire. Per quanto riguarda l’Imu sui redditi da fabbricati nella tabella abbiamo tenuto conto del 6,5% ma molti comuni senza seconde case anche se l’aumentassero al 10,5 non riuscirebbero a compensare i mancati trasferimenti”.

Ma cosa succederà dal 2014 (quando l’Imu andrà a regime), secondo i calcoli del Pd solo 8 dei 77 Comuni del Vco ci guadagneranno rispetto ai trasferimenti 2011: Verbania (circa 770mila euro in più), Stresa, Santa Maria Maggiore, Premeno, Gignese, Macugnaga,  Baveno e Belgirate. I centri cioè con più seconde case. Altri difenderebbero l’esistente (vedi Cannobio e Domodossola), altri dovrebbero chiudere (Cursolo Orasso per esempio passerebbe da 92mila e 10mila euro di trasferimenti). Qui dovrebbe entrare in campo il fondo di perequazione, che dovrebbe tagliare la forbice (togliere ai ricchi per dare ai poveri), ma il Pd lamenta che non si conosce come sarà assegnato questo fondo. “Se fosse su base regionale – ha detto Giuseppe Grieco -, facendo parte di una Regione grande e più ricca di altre del Mezzogiorno, riceveremmo bene. Alla fine questo federalismo farà bene al Sud e creerà diseguaglianze all’interno degli stessi territori”.
Il conteggio del Pd non tiene conto della cedolare secca degli affitti (cedolare del 20%, di cui i Comuni percepiranno il 21 e rotti per cento, una quota fissa, ad avvantaggiarsi i Comuni con più case locate in regola, quindi in sostanza si dovrebbe ripetere quanto avverrà dal 2014 con l’Imu).
Secco il commento del capogruppo Pd in Regione: “La Lega nel suo manifesto non solo che difficilmente si potrà arrivare ad avere 3 milioni di euro in più, ma che se anche si potesse sarebbero di nuove tasse”.
Tratto da www.verbanianews.it

Federalismo: le conseguenze nel VCO. Seminario a Domodossola sabato 2 aprile.

Si svolgerà sabato 2 aprile 2011 alle ore 9.00 presso l’Hotel Corona a Domodossola un Seminario del PD sul tema: “il VCO verso il federalismo fiscale. Le conseguenze socioeconomiche“. Cliccare qui per scaricare l’invito.
Un seminario per capire davvero, numeri alla mano, le ricadute che il Federalismo avrà nel nostro territorio a partire dalle conseguenze sui Comuni e sui loro bilanci. Diversi e di qualità i relatori e i contributi.
Modera Moreno Minacci Resp. enti locali PD VCO, introduce Enrico Borghi Presidente nazionale.
Il federalismo regionale, ne parla Aldo Reschigna Capogruppo PD Regione Piemonte.
Il federalismo provinciale, ne parla Giuseppe Grieco, capogruppo PD Provincia VCO.
I costi standard, ne parla Dott. Salvatore Parlato Responsabile Ufficio Studi IFEL Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.
Conclude Marco Stradiotto Senatore della commissione Finanza, ex sindaco ed esperto di federalismo
Partecipano Michele Paolino Dipartimento nazionale Enti Locali PD, Antonella Trapani Segretario provinciale, Mariano Cattrini Candidato sindaco a Domodossola.
Sono invitati cittadini, amministratori, associazioni, categorie economiche e sindacali. Iniziativa a cura del Coordinamento regionale, del Coordinamento provinciale VCO e del Circolo di Domodossola del Partito Democratico.

Centro destra di lotta e di governo!

Iniziamo a fare fatica a trovare le parole più idonee per descrivere i comportamenti e le uscite del centro destra locale.
Anche oggi – afferma Antonella Trapani, segretario provincviale PD – dobbiamo registrare le prese di distanza pubbliche del presidente Nobili e dell’Assessore Bendotti che si scagliano contro la Regione Piemonte del leghista Cota accusandola di “una riduzione della rappresentatività locale in seno al consiglio di amministrazione dell’Ente Unico di Gestione. Significa che potrebbe venir meno un filo diretto tra il territorio e l’organismo di ‘governance’ di un patrimonio [..]”. Traducendo dal politichese, significa che l’amministrazione provinciale accusa la Regione di non tenere a debito conto le istanze del territorio. Alla faccia del federalismo e dell’autonomia che dovrebbe essere la bandiera della compagine al governo della Regione!
Da parte nostra, non ci stancheremo mai di denunciare questo comportamento centralista che accomuna la Regione Piemonte al Governo nazionale. I primi mesi della giunta Cota sono stati all’insegna di atti di imperio torinesi, senza minimamente sentire le istanze del territorio che, al massimo, si limitano a prendere in considerazione le richieste di Novara, lasciando inevase quelle del Vco, nonostante ci siano ben tre consiglieri regionali in maggioranza, tra cui il presidente del Consiglio Regionale.
Denunciamo, ancora una volta, la doppia faccia di questo centro destra che da una parte si mostra attento ai territori e promette autonomia, federalismo e soldi a iosa, e dall’altra taglia fondi, toglie rappresentanza e decide con atti centralisti.
Purtroppo, è sempre quest’ultima faccia a prevalere.

PD Ufficio stampa

FEDERALISMO MUNICIPALE. BORGHI (UNCEM): “SERVONO GARANZIE”

“La situazione sul decreto e’ ancora nebbiosa ed e’ necessaria una ulteriore fase di interlocuzione con governo e parlamento”.
Così il presidente dell’UNCEM Enrico Borghi, intervenuto stamane all’ufficio di presidenza Anci, commenta il testo del decreto sul federalismo municipale, condividendo con il presidente Anci Sergio Chiamparino la necessità di intervenire per correggere un sistema che, così com’è, appare inadeguato sotto diversi punti di vista.
“Si e’ compreso – dice Borghi – che la base immobiliare non puo’ essere l’unico pilastro della futura finanza comunale, come da noi richiesto e dimostrato. Restano ancora aspetti non soddisfacenti, e tra tutti la compressione dell’autonomia dei Comuni nella determinazione delle aliquote da un lato e la mancata definizione del fondo perequativo dall’altro. In particolare, su quest’ultimo punto servono garanzie certe e la necessità di precisare le modalità di finanziamento dello stesso, considerato che il fondo è essenziale per quasi tutti i comuni montani”.

Comunicato di Enrico Borghi
Presidente nazionale Uncem