Nonostante la pioggia, erano oltre 1500 sabato pomeriggio (17.09) in piazza Carignano, a Torino, nella manifestazione regionale contro i tagli alla sanità
piemontese.
Delegazioni sono venute da tutte le province della regione (oltre una settantina dal VCO) rappresentanti di professioni e associazioni che operano in sanità hanno parlato da palco.
“Abbiamo voluto raccogliere qui il malessere sempre più diffuso in tutto il Piemonte per come la Giunta Cota sta gestendo la sanità”, ha esordito il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna. “Un malessere forte, che chiede con forza un cambio di rotta. Chiediamo al nuovo assessore di essere coerente con quanto ha più volte affermato e di confrontarsi con noi e il Piemonte non sui modelli, ma sui servizi. Mettiamo da parte i modelli, come quello della separazione tra ospedale e territorio che la Giunta persegue, e concentriamoci sui servizi, sulla loro qualità, sulla loro efficienza. Su questosiamo disposti al dialogo”.
Si sono poi susseguiti gli interventi, coordinati dal responsabile sanità PD Piemonte Nino Boeti, tra cui dal VCO Verbania Damiano Del Barba, un medico di base, ha ricordato che la Giunta Cota ha sospeso la sperimentazione avviata dalla Giunta Bresso con i “gruppi di cure primarie”, sul territorio, con “ripercussioni negative sul ruolo che il medico di base deve giocare in una moderna sanità”.
Un tema, quello degli accorpamenti, affrontato da Fabrizio Brignolo, capogruppo PD al Comune di Asti, che ha rappresentato la contrarietà della società astigiana all’accorpamento dell’ospedale di Asti con quello di Alessandria: “Non lo vogliono neanche gli alessandrini, e non serve a migliorare i servizi. L’accorpamento, per le sue dimensioni, non potrà portare che a un peggioramento, Noi invece vogliamo salvare l’ospedale di Asti e la funzione che svolge”.
Gabriella Aragno, presidente dei consorzi socio-assistenziali di Cuneo, ha ricordato come i consorzi vivano una situazione di abbandono, “senza risorse, senza garanzie e senza una sicurezza per il futuro. Questo è fortemente negativo per gli utenti che i consorzi hanno in carico, e sono i cittadini più deboli”.
Da Novara Valeria Quaglia, Presidente dell’ALSP (Associazione Lotta alla Sofferenza Psichica), ha spiegato che i fondi per la cura del disagio mentale, già ridotti, sono stati pesantemente tagliati, impedendo un serio lavoro terapeutico verso i malati di mente.
Un concetto ribadito da Rita di Lima, dipendente del Sert biellese, per quanto riguarda la lotta alle tossicodipendenze.” Ormai una chimera, senza i fondi necessari”.
Di piccoli ospedali ha parlato Andrea Oddone, Sindaco di Ovada. “Noi siamo favorevoli alla messa in rete dei piccoli ospedali – ha spiegato – ma non è quello che sta facendo la Giunta Cota, che sta invece chiudendo i piccoli ospedali, svuotandoli di funzioni e risorse”.
La necessità di salvaguardare la sanità pubblica è stata ribadita da Gabriele Bagnasco, medico vercellese. “Penso all’ospedale di Vercelli, al processo di ridimensionamento che sta subendo. Ormai spesso ci si rivolge più al privato che all’ospedale pubblico. E questo non è un caso, ma una precisa scelta”.
Dario Tieni, psicologo torinese, ha ricordato il ruolo importante delle nuove professioni in sanità, come lo psicologo “che svolge un ruolo estremamente importante, ma che non viene riconosciuto sul piano contrattuale, con una precarietà così forte da mettere in discussione proprio il nostro ruolo nei servizi sanitari”.
“Da questo palco abbiamo ascoltato parole importanti, si sono sentite critiche ragionate e proposte”, ha concluso il segretario regionale PD Gianfranco Morgando. “Per noi servizi sociali e sanitari sono di fondamentale importanza perché attraverso essi si realizza concretamente l’eguaglianza nella società, si costruisce un tessuto sociale solidale ed equilibrato. Ma questa manifestazione è anche l’occasione per ricordare al centrodestra, sia a livello regionale che nazionale, che occorre un’altra politica se si vuole garantire davvero il futuro del Piemonte e dell’Italia. Cota cambi, finora non ha tutelato la Regione di cui è presidente”.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico