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Incontro pubblico sui temi della riforma Gelmini nella scuola. A Verbania giovedì12 febbraio

image "Quale futuro per le scuole di montagna? Quale futuro per la scuola nel VCO? l’impatto della Riforma Gelmini"
È questo il tema dell’incontro pubblico, aperto a genitori, studenti e ai lavoratori della scuola, organizzato dal partito democratico nella giornata di Giovedì 12 febbraio, alle ore 21 presso Palazzo Flaim a Verbania Intra, alla quale parteciperà Giovanna PENTENERO, Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Piemonte.
È possibile scaricare il volantino con i contenuti delle proposte del PD (cliccare qui) ed anche il PDF dell’invito (cliccare qui).
Interverranno inoltre all’incontro Enrico BORGHI presidente Nazionale UNCEM, Liliana GRAZIOBELLI assessore Provinciale all’Istruzione e Formazione Professionale nel VCO, Gabriella PRANDI Segretaria CGIL Scuola VCO, Aldo RESCHIGNA consigliere Regionale PD.
A presiedere sarà Paolo SULAS coordinatore Circolo PD Verbania.

La nuova legge forestale: convegno a Domodossola

image Giovedì 19 marzo alle ore 21 presso la Sala Fondazione Rosmini in via Canuto a Domodossola, si svolgerà un Incontro sul tema "La nuova legge forestale del Piemonte", organizzato dal Partito Democratico. Per scaricare l’invito cliccare qui.
L’incontro sarà presieduto da Aldo Reschigna,coordinatore provinciale PD VCO.
Parteciperanno Diego Caretti Assessore alla Montagna Provincia del VCO, Marco Travaglini consigliere regionale e Paolo Ravaioli presidente della provincia del Vco.
Conclude Marco Bellion, Presidente III Commissione Montagna e Foreste, Consiglio Regionale del Piemonte.
Il Consiglio regionale, nella seduta del 29 gennaio 2009, ha approvato la nuova legge sulla gestione e promozione economica delle foreste.
Da più di vent’anni era atteso questo importante provvedimento che prevede il riordino della materia forestale nel suo complesso e la semplificazione delle procedure tecnico-amministrative.
Uno degli obiettivi primari sarà quello di sviluppare una gestione attiva delle superfici forestali e di aumentare la produzione del legno in Piemonte.
La nuova legge si prefigge, innanzitutto, le finalità di rendere unica la definizione di bosco.
Al fine di facilitare il recupero delle colture agrarie su terreni da poco abbandonati, è stato stabilito in 10 anni il termine oltre il quale riconoscere effettivo l’insediamento del bosco.

Ancora poco senso di responsabilità del Centro-Destra in Consiglio Provinciale

Ancora una volta i gruppi di minoranza dei partiti di centro-destra del consiglio provinciale del VCO hanno dimostrato poco senso di responsabilità istituzionale.
Abbandonando l’aula hanno dimostrato di mettere davanti agli interessi dei cittadini del VCO i propri interessi di parte politica; c’era l’occasione, venerdì sera al consiglio provinciale aperto, di votare tutti assieme un documento condiviso da tutti, anche dalla minoranza, peraltro votato in tutti i consigli provinciali d’Italia, contro gli attacchi strumentali arrivati da più parti a livello nazionale sul tema della chiusura delle provincie.
Il documento proposto dall’UPI (Unione Provincie Italiane) ribadiva l’importanza dell’esistenza delle provincie, e soprattutto per il nostro territorio, era un documento che difendeva una realtà di montagna, vicina alla gente, come la nostra.
Invece, al momento del voto, con pretestuose argomentazioni, hanno deciso di abbandonare l’aula, facendo così cadere il numero legale (visto l’assenza di due consiglieri di maggioranza, l’uno per malattia e l’altro per un gravissimo lutto familiare): un comportamento che denota l’incapacità di mettere gli interessi di questo territorio davanti a tutto. PD, gruppo consigliare provinciale.

LA NUOVA LEGGE REGIONALE QUADRO SULLO SCI: dibattito a Domodossola

image Si discuterà in un incontro pubblico giovedì 5 febbraio alle ore 21, presso il salone della Fondazione “Rosmini” in via Canuto a Domodossola, di sicurezza sulle piste, sostegno alle stazioni sciistiche, risorse per l’innevamento, ovvero dei contenuti presenti nella nuova legge regionale sullo sci, approvata a Torino il 14 gennaio scorso.
Potete scaricare il Il PDF dell’invito (cliccando qui) e il testo della legge regionale (cliccando qui).
Partecipano all’incontro Aldo RESCHIGNA e Marco TRAVAGLINI Consiglieri regionali, Paolo RAVAIOLI Presidente provincia VCO, Giuseppe GRIECO Assessore provinciale allo sport e Diego CARETTI Assessore provinciale montagna e turismo.
Sono invitati gli amministratori pubblici, gli operatori economici e del settore, le associazioni sportive, le organizzazioni sociali, tutti i cittadini.
L’incontro è organizzato dal Gruppo del consiglio regionale e dal Coordinamento Provinciale Vco del Partito Democratico. (segue)Le norme della nuova legge sullo sci sono state approvate dal Consiglio regionale del Piemonte il 14 gennaio. Tra le principali novità introdotte dalle legge, che per il 2009 stanzia 8 milioni di euro, ci sono: l’assicurazione obbligatoria per i gestori degli impianti per gli infortuni provocati dagli sciatori, il divieto di circolazione per le motoslitte, l’obbligo per chi fa fuori pista di avere con se gli strumenti per essere facilmente individuati in caso di incidente, i contributi per le piccole stazioni, per la messa in sicurezza delle aree in cui si scia e per l’innevamento artificiale. Verrà promossa la creazione di un elenco regionale delle piste e la classificazione delle aree sciabili fatta da una apposita Commissione di cui faranno parte i rappresentanti di tutto il comparto sciistico. Ci sono precisi obblighi (sanzionabili) per gestori e sciatori nel rispettare le norme di sicurezza ed il divieto di circolazione per le motoslitte (salvo i mezzi di servizio) . I trasgressori dovranno pagare forti multe ed il mezzo sarà messo sotto sequestro. Per fare in modo che tutti siano informati sulle nuove regole, la legge prevede anche corsi di aggiornamento per i gestori delle piste, per gli operatori del primo soccorso e per gli sciatori (soprattutto giovani). La nuova legge si occupa anche dello sviluppo delle attività turistiche sulle piste da sci nei mesi estivi: in questo caso, si disciplina l’uso delle mountain-bike, assimilandolo a quello degli sci, con l’applicazione delle stesse norme comportamentali e istituisce apposite aree riservate (i bikepark).  Per l’attuazione della legge, a favore dello sviluppo economico di questo importante comparto del turismo invernale, lo stanziamento del 2009 sarà così ripartito: 5 milioni sono destinati agli interventi di riqualificazione e 3 milioni per le piccole stazioni invernali e la sicurezza delle aree sciabili, che comprendono anche l’innevamento artificiale (per cui sono previsti contributi fino ad un terzo delle spese e rigorose norme di tutela ambientale con il divieto dell’uso di additivi chimici). In Piemonte le stazioni sciistiche sono 53, di cui cinque di grandi dimensioni e le altre piccole o piccolissime, dotate di circa 300 impianti di risalita, collegati con 1.600 km di piste da discesa. I centri del fondo sono una trentina con uno sviluppo di oltre 650 km tracciati per lo sci nordico. È un settore, quello dello sci, dove lavorano – come dipendenti-  duemila persone, ai quali aggiungere i tanti che hanno un lavoro precario, e  che  produce 50 milioni di fatturato diretto  che,considerato l’indotto, arrivano più o meno a 600 milioni di euro. È evidente che il "Piemonte bianco" attendeva con ansia una legge che garantisce l’incremento dei livelli di sicurezza delle aree sciabili, il miglioramento qualitativo degli impianti e delle relative attrezzature, i servizi di soccorso sanitario per gli utenti, gli interventi di manutenzione estiva delle piste e, infine, la riqualificazione ambientale dei complessi sciistici esistenti, agevolando l’utilizzo dell’innevamento programmato. Un attesa forte anche nelle realtà del VCO come Domobianca, Formazza, Macugnaga, San Domenico, la Valle Vigezzo ed il Mottarone: tutte realtà che, da questa legge, non potranno che trarre utili benefici.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd

 

Il futuro delle Comunità Montane: dibattito

image Si svolgerà Lunedì 26 gennaio 2009, alle ore 20.45 presso il Circolo sportivo Cambiaschese a Cambiasca un Incontro pubblico promosso dal Partito Democratico sul tema " La riforma delle Comunità Montane nel Verbano Cusio Ossola". (l’invito è scaricabile cliccando qui).
L’incontro servirà a fare il punto dopo l’approvazione della legge regionale che ha portato a tre il numero delle Comunità Montane nel VCO.
A presiede sarà Guido Boldini, coordinatore Circolo PD Cambiasca e Valle Intrasca.
Parteciperanno Aldo Reschigna consigliere Regione Piemonte, Roberto Suman Sindaco di Ghiffa, Luigi Milani Sindaco di Falmenta,  Silvia Marchionini Sindaco di Cossogno.
Conclude Diego Caretti Assessore alla Montagna della Provincia del VCO.

Emergenza neve: disservizi ai danni della montagna

image Enrico Borghi punta il dito contro i grandi concessionari dei servizi pubblici "mirano al profitto e non all’erogazione del servizi ai cittadini, in montagna salta il sistema"
"Le copiose nevicate di queste ore dimostrano che gli unici baluardi sul territorio al servizio dei cittadini sono gli amministratori locali, mentre dai grandi enti e società concessionari di servizio pubblico arrivano solo disservizi e disattenzioni: così non va, e ci attrezzeremo di conseguenza".
Il presidente dell’Uncem Enrico Borghi prende posizione in merito alle vicende che in queste ore stanno contrassegnando la latitanza di Enel, Anas, Poste e Telecom Italia a fronte delle problematiche sorte con il maltempo che ha colpito soprattutto il Nord Italia. "Ci giungono segnalazioni dalle nostre delegazioni regionali – osserva Borghi – di migliaia di utenze private scollegate alla Telecom senza che nessuno provveda, di prolungate interruzioni nell’erogazione di energia elettrica a famiglie e imprese senza adeguate risposte da parte dell’Enel, per non parlare delle condizioni delle arterie stradali gestite dall’Anas per le quali le lettere di protesta dei sindaci si sprecano e il silenzio del concessionario stradale è assordante.
Se a ciò aggiungiamo le conseguenze per i disservizi delle Poste Italiane, frutto di chiusure unilaterali non concordate con le amministrazioni locali, il quadro dei disservizi ai danni della montagna si completa, e ancora una volta gli amministratori locali vengono lasciati da soli a garantire in un quadro finanziario difficilissimo lo sgombero della neve e la sicurezza delle arterie stradali in montagna."
"Appare evidente – conclude Borghi – che tutto ciò è il frutto di un atteggiamento da parte dei grandi concessionari di servizi pubblici mirante esclusivamente al profitto e non all’erogazione dei servizi a cittadini, famiglie e imprese.
Una logica inaccettabile, che ci spinge a valutare anche la possibilità di intraprendere azioni legali per consentire al territorio montano di essere risarcito dai danni derivati da un sistema che si sta rivelando evidentemente inadeguato".