Come annunciato due giorni fa il Partito Democratico si mobilita sul fronte della crisi della Lagostina, contro i 73 esuberi annunciati.
Lo fa con un presidio alla presenza del responsabile nazionale dei temi del lavoro del PD.
Il presidio si svolgerà giovedì 17 settembre presso largo Cobianchi (Municipio) ad Omegna.
Lo svolgimento sarà il seguente:
ore 09.00, inizio presidio alla presenza dei consiglieri regionali Aldo Reschigna e Marco Travaglini,
ore 10.30, comizio dell’On. Cesare Damiano (responsabile nazionale Lavoro PD, ex ministro del lavoro),
ore 11.00, incontro con le rappresentanze sindacali ed i lavoratori.
Tutti i cittadini sono invitati per portare sostegno e solidarietà ai lavoratori e alle famiglie coinvolte.
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Ad Omegna continuano a litigare: perchénon se ne vanno?
A poche settimane dal rimpasto di giunta siamo di nuovo punto e capo.
Polemiche, attacchi, diatribe, insulti.
Incomprensibili quando queste sono all’interno della stessa maggioranza che governa la città. Ma ad Omegna succede questo da parecchi mesi.
Mentre i problemi della città e dei cittadini passano in secondo piano, la maggioranza di destra è impegnata a scannarsi.
Nuova puntata le polemiche sull’ordinanza anti accottonaggio che PDL e Lega vorrebbero copiare da Verbania e al quale il Sindaco ha, per ora, risposto picche.
Al di la che questo tipo di ordinanze rispondono alle solite logiche di creare "paura" tra i cittadini e non certo aiutano a dare davvero maggiore legalità e sicurezza, rimane in primo piano la completa disegregazione politica di questa maggioranza e del suo rapporto con il sindaco Quaretta.
L’abbiamo detto settimane fa e lo ribadiamo oggi. Litigare impedisce di affrontare i problemi di Omegna. Ne prendano atto.
PD – ufficio stampa
LA CRISI POLITICA DI OMEGNA SI PUO’ SUPERARE SOLO CON LE DIMISSIONI DEL SINDACO
Il Circolo di Omegna del Partito Democratico, vista la disastrosa situazione politica in cui versa la maggioranza di centrodestra omegnese, tra accuse, litigi e spartizioni di posti (leggi: indennità), ribadisce l’invito, per il bene della città e per dare spazio a forze che hanno davvero idee e progetti per il rilancio della città, affinché il Sindaco Quaretta si dimetta.
Il Capogruppo del Partito Democratico di Omegna Alberto Buzio, come corretto istituzionalmente, ribadirà questa richiesta in Consiglio Comunale il 30 luglio, così come stigmatizzerà il ritardo con il quale il Consiglio è stato convocato ed il fatto che, per non fare intervenire tutte le voci del malessere cittadino nei confronti del lavoro della Giunta, non è
stato convocato come consiglio aperto.
Alla nostra città, a tutti i cittadini, di qualsiasi orientamento politico, si annuncia un autunno difficile dal punto di vista economico e sociale e quella che si profila all’orizzonte, una Giunta frutto di un rimpasto e non di un reale confronto politico su idee e progetti, non è la risposta politica adeguata alla situazione. Per senso di responsabilità, per preservare la dignità del ruolo istituzionale che ricopre, oltre che per onestà intellettuale, il Sindaco Antonio Quaretta avrebbe dovuto almeno convocare e ascoltare tutte le componenti politiche presenti in Consiglio Comunale per definire un progetto ampio e, se possibile, condiviso, per affrontare le enormi difficoltà che la città sta attraversando.
Questo non è stato fatto ed è già un segnale di una cultura e di un metodo di lavoro che si è già dimostrato fallimentare.
Il Partito Democratico e la gran parte dei cittadini di Omegna si chiedono: se il centrodestra, ed il Sindaco in particolare, nel corso di questa profonda crisi hanno dimostrato di non essere affidabili, neppure nei confronti dei propri alleati, perché lo dovrebbero essere adesso, e per i prossimi tre anni, per Omegna?
Omegna non merita questa politica fatta solo di posti e spartizioni, che non affronta i problemi seri e reali della città.
Per cambiare davvero, il Partito Democratico di Omegna, dichiarando da sempre la propria disponibilità al dialogo, è pronto a confrontarsi con idee e progetti per il futuro di Omegna. Omegna merita di più e di meglio: attenzione, ascolto, idee, progetti, passione ed impegno.
Il Partito Democratico c’è ed è pronto.
Comunicato Circolo PD Omegna
Ecco il programma della Festa Democratica del Cusio
Sarà collocata presso l’ex fabbrica Bialetti in via Iv Novembre la Festa Democratica del Cusio che aprirà i battenti giovedì 23 giugno per cocludersi lunedì 27. Ecco un assaggio di quello che ci aspetterà:
Giovedì 23
ore 18.00 – apertura festa e presentazione iniziative
ore 18.30 – “La Riforma delle Comunità Montane”. Dibattito con il consigliere
regionale Marco Travaglini e gli amministratori locali
ore 21.30 – si balla con la musica di Paolo Reina
Venerdì 24
ore 18.30 – dibattito “Salvare le imprese e l’occupazione”
con la partecipazione dell’economista Luigi Marconi
ore 21.30 – orchestra di Emanuele Di Bari
Sabato 25
ore 18.30 – dibattito “il Partito Democratico verso il Congresso”
con Aldo Reschigna – coordinatore provinciale
ore 21.30 – orchestra di Emanuele Di Bari
ore 23.00 – gara notturna di scacchi organizzata dal Circolo Scacchistico del Cusio
Domenica 26
ore 18.30 – “Amministrare Omegna e il Cusio” – Incontro con gli Amministratori
ore 21.30 – orchestra di Emanuele Di Bari
Lunedì 27
ore 19.30 – gara podistica non competitiva aperta a tutti
ore 21.30 – si balla con la musica di Paolo Reina
ore 24.00 – chiusura della festa con estrazione premi della sottoscrizione
Festa Democratica del Cusio
Dopo alcuni problemi problemi dovuti all’indisponibilità dell’area di Ramate, ii circoli del Partito Democratico del Cusio hanno deciso di svolgere la FESTA DEMOCRATICA del Cusio presso l’ex fabbrica Bialetti di Omegna Crusinallo in via IV Novembre, da Giovedì 23 luglio a lunedì 27 luglio. Questo è un primo invito a partecipare alla festa; chi volesse viverla da “volontario” è invitato alla riunione organizzativa che avrà questa sera mercoledì 8 luglio presso il Circolo Ferraris di Omegna, alle ore 21.00.
Gli amici e compagni del Cusio
Ruoli incompatibili o, almeno, inopportuni
(Riceviamo e pubblichiamo)
Molte persone, impegnate in politica, non si accontentano di un incarico, ma ne ricoprono molteplici; è un cattivo costume e anche un motivo della disaffezione dei cittadini verso la politica e addirittura verso la partecipazione al voto. I dati delle recenti elezioni (oltre a quelli del referendum) lo confermano.
Sia pure in modo discreto (forse avremmo dovuto insistere maggiormente) abbiamo sottolineato queste incongruenze nei confronti del neo eletto Presidente della Provincia Massimo Nobili, il quale continua a rivestire incarichi incompatibili con il suo attuale ruolo; non si tratta di incompatibilità giuridica (quella prevista dalle leggi), bensì di incompatibilità politica, ma anche funzionale e dunque sostanziale (è praticamente impossibile avere il tempo di occuparsi di altre cose quando si ha un incarico esecutivo in Provincia). Ribadiamo la necessità che Massimo Nobili si dimetta da subito (non alla cosidetta “scadenza naturale” ) da tutte le altre cariche ricoperte. Nella nuova Amministrazione Provinciale ci sono però altri casi simili. Il più grave riguarda il vice Presidente Paolo Marchioni che, come è noto, oltre a tutte le deleghe ricevute, è uno dei cinque consiglieri di amministrazione della più importante azienda italiana che è l’ENI. Qui il problema rasenta anche l’incompatibilità giuridica in quanto l’ENI è azienda controllante della Syndial, ovvero del soggetto che dovrebbe operare la bonifica del sito industriale di Pieve Vergonte; come fa Marchioni, tra l’altro assessore delegato ai problemi legali, difendere la Provincia nelle cause aperte con Syndial, visto che deve anche difendere gli interessi di ENI?
Tra gli assessori provinciali ci sono inoltre altri casi (forse minori) di incompatibilità o inopportunità: ci riferiamo a Cottini e Preioni che sono anche Sindaci ed è difficile conciliare i due ruoli quando, ad esempio, si tratta di intervenire o non intervenire con iniziative della Provincia nei territori di quei Comuni.
Personalmente ritengo (e questo vale in maniera trasversale) che, in uno stesso territorio, a meno che lo preveda espressamente la normativa e sia un compito d’ufficio, nessun amministratore dovrebbe sovrapporre più incarichi amministrativi anche se non vige un formale divieto di legge: invece molti sono contemporaneamente Sindaci, assessori o consiglieri in più enti; mi permetto, sommessamente, di chiedere loro di fare una scelta.
Sarebbe un bel segnale e, nel caso della Provincia, aiuterebbe anche a rendere credibile il ruolo che questo Ente ha e che molti stanno mettendo in dubbio!
Gianni Desanti, circolo PD Omegna.