Archivi tag: ospedale

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te

Sul futuro della sanità nel nostro territorio siamo al fai da te. Insieme per un Dono presenta uno studio di fattibilità mentre la regione Piemonte latita e non produce nessun documento formale.

L’associazione Insieme per un Dono ha promosso uno studio di fattibilità per dimostrare che l’area per il futuro ospedale nuovo annunciato, a parole, a Domodossola sorgerà su un terreno geologicamente consono. Affermano che la relazione è stata prodotta da uno studio di “professionisti neutrale” (!?).
Siamo, permetteteci la battuta, all’improvvisazione più assoluta.
Da una parte c’è la strumentalizzazione a carico di una associazione che, sulla carta, dovrebbe rimanere indipendente dai partiti e fare solidarietà e, invece, continua a gettarsi come in passato nell’agone politico attraverso il suo referente, il vice sindaco di destra di Bognanco Davide Bonacci.
Studio di fattibilità che, speriamo, sia stato prodotto gratuitamente e non con i sodi di una associazione di solidarietà sostenuta da tanti cittadini ossolani.
Un medico, Davide Bonacci, che al posto di provare a ragionare su quali servizi sanitari realmente servono a tutti i cittadini del VCO diventa curiosamente geologo per sostenere che il terreno indicato va bene, senza nemmeno citare il nome dello studio “neutrale”; studio che certamente si sarà ricordato di inserire nella relazione anche la presenza della centrale a metano che impedisce, senza il suo costoso spostamento, di sviluppare qualsiasi progetto in merito.
Un vice sindaco (di destra) che promuove studi di fattibilità al posto dell’ente preposto, ovvero la regione Piemonte guidata da amministratori (di destra). Sembra una barzelletta.
Sono passati 100 giorni dall’annuncio fatto dal Presidente Cirio a Tecnoparco e nemmeno un pezzo di carta è emerso dalla regione Piemonte: solo annunci e parole contraddittorie (come ad esempio il tempo per fare il nuovo ospedale: cinque anni per il Sindaco di Domodossola Pizzi, dieci per il capogruppo della lega Preioni).
Ad oggi l’unico documento ancora esistente e ufficiale è quello del 2015, in cui i Sindaci del VCO, a larga maggioranza, hanno deciso per il nuovo e unico ospedale baricentrico nella bassa Ossola.
Dalla Regione ancora il vuoto assoluto.
Anzi no: le fidanzate di consiglieri regionali locali, come affermano nero su bianco organi di stampa in questi giorni, hanno trovato posto in regione come collaboratori di un assessore. Questi si, son fatti concreti! 
PD Domodossola

Nuovo ospedale a Domo costruito sul gasdotto? il Pd interpella Pizzi

Sarà all’ordine del giorno del Consiglio comunale di giovedì  30 gennaio, l’interpellanza firmata dai consiglieri PD Davide Bolognini e Rosario Mauro dedicata al nuovo ospedale.
Come Partito Democratico eravamo e siamo convinti della necessità di un nuovo ospedale, unico e baricentrico, che sia al servizio di tutta la popolazione della provincia del Verbano Cusio Ossola e pertanto che debba avere la condivisione di tutto il Territorio del VCO“, premettono i due consiglieri, rimarcando come dopo la presentazione del piano sanitario del VCO, lo scorso ottobre al Tecnoparco “da allora la Regione non abbia prodotto alcun Atto Ufficiale per rivedere il precedente Piano Sanitario che prevedeva la realizzazione di un nuovo ospedale baricentrico nel territorio del Comune di Ornavasso ed il potenziamento della medicina territoriale con le Case della Salute nei vari Territori, a cominciare dai siti dei due ospedali oggi esistenti, San Biagio e Castelli”. Sono trascorsi quattro mesi durante i quali “si sono susseguite da parte di autorevoli rappresentanti regionali e nazionali vicini a questa Amministrazione una serie di dichiarazioni in contrasto tra loro ed anche in contraddizione con ciò che era stato annunciato al Tecnoparco”.

L’interpellanza prosegue: “Anche il Sindaco di Domodossola, in pubbliche dichiarazioni, ha affermato che starebbe sottoscrivendo un Protocollo d’ Intesa con la Regione Piemonte per l’avvio delle opere di realizzazione del nuovo presidio ospedaliero”, tuttavia “da notizie di stampa è emerso come, differentemente da quanto per mesi annunciato dal primo cittadino domese e dai vertici regionali, il sito potenzialmente interessato dal nuovo presidio ospedaliero presenta notevoli criticità che potrebbero rendere più difficoltoso, se non addirittura inficiare, le opere di cui sopra. Di tali difficoltà, la più importante e preoccupante, risulta essere la presenza del gasdotto di proprietà SNAM che è sicuramente incompatibile con la costruzione di un nuovo presidio ospedaliero”.

“Il Sindaco di Domodossola ha rassicurato pubblicamente la cittadinanza affermando che ha avuto la disponibilità di SNAM allo spostamento del richiamato gasdotto, ma tale affermazione non trova riscontro in nessun atto ufficiale né da parte di SNAM né da parte della Città di Domodossola per quanto di conoscenza degli interpellanti, scrivono Bolognini e Mauro, da qui la lista delle domande a cui cercano risposta dal sindaco. Eccole:

– Se è a conoscenza che presto verrà redatto un nuovo Piano Sanitario per il VCO e che atti formali abbia ricevuto da parte della Regione Piemonte in tal senso;
– Se pensa di rendere partecipe e in quale forma il Consiglio Comunale circa il nuovo Protocollo di Intesa;
– Se il declassamento del Castelli e/o la chiusura del punto nascite domese avverranno prima della realizzazione dell’ ospedale NUOVO;
– Se conferma che bastino cinque anni per la costruzione di un nuovo ospedale tra Domodossola e Villadossola;
– Se è in grado di presentare al Consiglio Comunale Domese gli atti formali che garantiscono la Città di Domodossola rispetto alla disponibilità di SNAM a spostare il richiamato gasdotto;
– Se può garantire il Sindaco di Domodossola al Consiglio Comunale che gli inevitabili oneri derivanti dallo spostamento del gasdotto non saranno a carico delle casse comunali e, nel caso, su quale soggetto ricadrà l’onere economico di tali opere.

Da Ossola 24

Sanità: le strabilianti affermazioni dell’assessore regionale Icardi

Leggiamo con stupore dagli organi d’informazioni le affermazioni di oggi in Consiglio regionale dell’assessore alla sanità Icardi, in materia di rete ospedaliera nel VCO.
Nel confermare la scelta di nuovo ospedale nella “piana dell’Ossola” e del mantenimento di un declassato  Castelli a Verbania (senza DEA – senza l’emergenza – e senza molti reparti), l’assessore infila due “perle” che lasciano stupiti.
La prima riguarda la giustificazione per non proseguire con la proposta della precedente amministrazione regionale per un nuovo ed unico ospedale a Ornavasso: ovvero (testuale) per “l’impossibilità di costruire un ospedale in montagna dove non esiste neanche una strada“. Ovviamente Icardi non sa quel che afferma visto che l’ospedale non è previsto in montagna (!) ma a Ornavasso a circa 300 metri di altezza sul livello del mare! E la nuova strada di accesso (una normalissima strada di poche centinaia di metri), era già prevista nel progetto di massima presentato senza nessun particolare problema!
Ma ancora più singolare la seconda affermazione dove rimarca che “l’ubicazione del nuovo ospedale sarà scelta nella piana dell’Ossola dalla Conferenza dei sindaci”.
Da una parte si ribalta quanto affermato poche settimane fa dove erano i sindaci dell’Ossola a dover decidere, mentre ora dovrebbero essere i Sindaci della Conferenza ASL (come sarebbe giusto). Dall’altra, rimarchiamo che i Sindaci della Conferenza ASL si sono già incontrati e, a maggioranza, hanno detto di NO alla proposta della Regione.
Quindi ci chiediamo come possono i Sindaci votare un’ubicazione e un progetto sul quale si sono detti contrari?
Siamo al pressapochismo con affermazioni che, ancora una volta, sono a ruota libera e non si basano nemmeno su un misero foglio di carta o un documento presentato, ma solo ed unicamente su affermazioni verbali.
Lo ribadiamo: è necessario riprendere l’idea condivisa dalla maggior parte degli amministratori e dalla totalità delle categorie economiche, sociali, sindacali, medici e infermieri: un nuovo ospedale unico baricentrico, efficiente, moderno per rispondere al bisogno di una salute di qualità per tutti i cittadini del VCO.

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Assemblea a VB. No alla privatizzazione del Castelli. Si all’ospedale nuovo baricentrico

Segnaliamo, e invitiamo alla partecipazione, a questa importante assemblea organizzata dal Sindaco della città di Verbania.

Assemblea pubblica sul tema sanità e nuovo Ospedale
Lunedì 21 ottobre 2019 ore 20.45
Palazzo Flaim Verbania Intra

Carissimi,
la prossima riunione, il 25 ottobre, con il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e le notizie apparse in queste ore sugli organi d’informazione rendono necessario questo incontro.
Coerentemente con quanto sempre affermato, riteniamo che l’unica scelta per rilanciare una sanità di qualità per TUTTI i cittadini del VCO, sia quella della costruzione di un nuovo e moderno Ospedale in zona baricentrica nella nostra Provincia. Affiancato dal potenziamento dei servizi territoriali, a partire dalle Case della Salute.
La speranza è che il presidente Cirio e l’Assessore alla sanità regionale abbiano recepito le indicazioni evidenziate dal territorio in queste settimane. Indicazioni chiare e nette arrivate dalle categorie professionali (medici, infermieri ecc), dalla gran parte dei Sindaci di tutto il VCO, dalle categorie economiche e sociali (sindacati, associazioni di categoria ecc), tutte a favore di un nuovo Ospedale con una sede baricentrica.
Il contrario vorrebbe dire l’ennesima battaglia distruttiva tra i territori del VCO e una sanità meno efficiente.
Invito tutti a partecipare all’assemblea di lunedì 21 ottobre, per la massima mobilitazione e per definire assieme il mandato e le indicazioni da ribadire, tutti assieme, al Presidente Cirio.

Cordiali saluti

Silvia Marchionini
Sindaco di Verbania

Le stucchevoli dichiarazioni rese dall’assessore regionale alla sanità Icardi

Trovo stucchevole  che l’assessore regionale alla sanità arrivi a dichiarare, nel comunicato stampa ufficiale della Giunta che il VCO, secondo i parametri di legge nazionale, avrebbe diritto solo a “mezzo ospedale“. 
Non si affrontano temi così delicati con le battute che, peraltro, non trovano riscontro alcuno nelle norme di legge. 
Non è  vero come dice che “abbiamo individuato anche una nuova strada di finanziamento che sarebbe completamente a carico dell’INAIL“. Abbiamo chi?
Quando si sa benissimo che il finanziamento  INAIL è stato frutto del lavoro della precedente giunta regionale di Chiamparino. 
Quanto alla richiesta di tempo per approfondire questo problema, peraltro capibile, rende vera propaganda le certezze che la Lega aveva espresso durante tutta la campagna  elettorale.

Aldo Reschigna

Partito Democratico VCO

Sanità. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.

No alla privatizzazione dell’ospedale Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo #ospedale a Domodossola. No alle proposte del neo assessore regionale Roberto Rosso.
Per il Verbano e il Cusio ospedale di riferimento Borgomanero, ospedale Castelli privatizzato e nuovo ospedale a Domodossola. Sono queste le incredibili parole dell’assessore della giunta piemontese, Roberto Rosso, pronunciate ieri nel VCO.
Come riportato da alcuni organi di stampa testualmente afferma, auspicando l’allargamento della Provincia del VCO all’alto novarese: “l’ospedale di Borgomanero polo di riferimento per Verbano e Cusio, Domodossola per l’Ossola. Verbania potrebbe essere parzialmente privatizzato come il centro ortopedico di quadrante di Omegna».
Una dichiarazione inopportuna questa dell’esponente di Fratelli d’Italia, che segue quelle analoghe fatte da alcuni esponenti della Lega in campagna elettorale.
Lo ribadisco con forza: no alla privatizzazione del Castelli, no al Verbano e al Cusio succursali di Borgomanero(!), no al nuovo ospedale a Domodossola.
L’unica scelta per rilanciare una sanità di qualità per TUTTI i cittadini del VCO è quella della costruzione del nuovo ospedale in zona baricentrica nella nostra provincia.
Mi batterò sino in fondo perché queste proposte assurde, di alcuni esponenti del governo piemontese guidato dal neo Presidente Alberto Cirio, non si realizzino.
In attesa di vedere lo stesso Presidente del Piemonte sul territorio e affrontare questo tema, invito gli esponenti di tutte le forze politiche e gli Amministratori,, a mobilitarsi e a far sentire la propria voce. 
Spero che anche gli alleati dell’assessore Rosso prendano al più presto le distanze da queste affermazioni.

Silvia Marchionini – Sindaco di Verbania