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Istituto Alberghiero Maggia di Stresa. Una sconfitta non realizzare una sede unica. Il gruppo di minoranza in consiglio Provinciale Progetto VCO chiede chiarimenti con una interpellanza.

Abbiamo appreso dal comunicato stampa del Presidente della Provincia che un accordo sembra essere stato raggiunto per il futuro della sede dell’Istituto Alberghiero Maggia, dopo l’incontro ufficiale tra il Presidente Lincio ed il consigliere Albertella con la Sindaca di Stresa Marcella Severino.

Come gruppo di minoranza Progetto VCO non consideriamo questo risultato una vittoria, come si evince dal tono trionfale del comunicato della Provincia, ma piuttosto una sconfitta per gli amministratori sia del Comune di Stresa che della Provincia perche non si é riusciti a realizzare in venti anni un progetto di una sede unica e nuova per l’Istituto Alberghiero Maggia di Stresa, che ricopre un ruolo così importante per il nostro territorio, così come da tutti i Docenti e studenti è stato richiesto in questi anni e per cui hanno lottato e sperato.

Per questo nell’interpellanza chiediamo:

–       quali siano i progetti ed i tempi previsti per la ristrutturazione della sede dell’Istituto Maggia di proprietà della Provincia e quale sistemazione avranno gli studenti durante i lavori in questa sede (rendendoci conto che questa scelta è quanto meno l’unica risposta a breve per realizzare la messa in sicurezza ormai inderogabile).

–       Di avere una maggiore condivisione con tutti gli attori coinvolti, comprese le rappresentanze di docenti e studenti, che in questa fase possono contribuire all’analisi di problemi logistici e funzionali, tra cui il trasporto da e per la sede del Rosmini.

–       Che soluzioni previste ci sono per avere una palestra che sia definitiva e che soddisfi personale docente e studenti.

GRUPPO Consiliare Progetto VCO

Maria Rosa Gnocchi      
Davide Bolognini
Paolo Beltrami               
Mauro Tiboni

Sabato 14 novembre conferenza con Chiamparino sul governo regionale e la politica sanitaria piemontese.

Sabato 14 novembre video conferenza alle 15.30 sul governo regionale e la politica sanitaria piemontese.

Partecipano l’ex Presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’ex assessore alla sanità Antonio Saitta e il Sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

Organizzano i Giovani Democratici Piemontesi.

? – 14 novembre 2020
⏰15:30
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/87864530101
ID riunione: 878 6453 0101

Sanità: basta soffiare sul fuoco. E’ tempo di lavorare tutti per trovare soluzioni, creare coesione ed essere di fattivo aiuto al personale sanitario

Alla luce della crescita esponenziale dei contagi da covid-19 che ha subito una preoccupante impennata, portando a notevoli livelli di stress il sistema sanitario provinciale e regionale, riteniamo necessario che ciascuno, e specialmente chi ha ruoli politici ed amministrativi, faccia con responsabilità la propria parte, lasciando, in questo momento, inutili polemiche in secondo piano.
Pertanto, proviamo a porre al centro della discussione alcuni elementi affinché fungano da stimolo ed aiuto agli organi competenti e coinvolti a livello decisionale e possano concorrere a trovare soluzioni concrete e condivise.

* Posti letto: riteniamo sia necessario avviare una veloce riflessione sulla modalità di reperimento. La saturazione è prevista a breve ed è necessario trovare soluzioni e potenziare sino al totale utilizzo di tutti i posti disponibili, anche privati, prima che ciò accada. Pensiamo che la proposta del Sindaco di Verbania rispetto alla realizzazione in tempi utili di un ospedale da campo possa essere una soluzione a questo problema, soluzione già adottata in altre province senza che questo suscitasse polemiche strumentali.

* Covid Hospital: una proposta ancora valida ed attuale per liberare posti letto per cure a bassa intensità e per permettere un più sereno svolgersi della quarantena anche per chi non ha possibilità di avere distanziamento fisico coi familiari presso il proprio domicilio

* Tamponi: tempi troppo lunghi sia per la realizzazione che per l’ottenimento dei risultati. La Regione investa e si attivi più fortemente in tal senso per raggiungere i livelli quantitativi e qualitativi delle altre Regioni, come è importante attivarsi dando seguito all’appello dell’Ordine dei Medici sul reperimento più veloce dei vaccini influenzali, valido aiuto in questo momento.

* Medicina territoriale: riteniamo sia necessario avere notizie più certe rispetto a come viene integrata territorialmente e a come si sviluppa la catena di comando che la guida poiché la medicina territoriale, integrata con i medici di famiglia e le USCA, ha dimostrato di essere strumento di grande efficacia nel contrasto al virus

* Carenza di personale: vi è grande criticità rispetto a questo tema, la Regione Piemonte chieda supporto al Governo e non promuova iniziative improvvisate che comportano più problemi che risvolti positivi

* Rappresentanza dei Sindaci: riteniamo che questo strumento di incontro debba essere fortemente potenziato e calendarizzato più frequentemente perché possa, sotto l’egida del Prefetto, trasformarsi in una cabina di regia permanente che si incontri con cadenza settimanale per promuovere una corretta linearità istituzionale e produrre uno scambio proficuo, in tempo reale, tra l’ASL e Amministratori

Il tempo che stiamo vivendo è di grande difficoltà e richiede un livello di comunicazione, un livello di solidarietà e di unità di intenti più elevato di ciò che stiamo producendo dal punto di vista politico.
Non è serio che vi siano forze politiche, con responsabilità di governo a livello regionale, occupate esclusivamente a soffiare sul fuoco della legittima e drammatica preoccupazione dei cittadini.
Compito della politica è trovare soluzioni, creare coesione ed essere di fattivo aiuto al personale sanitario a cui è richiesto uno sforzo enorme e a cui ciascuno di noi deve far arrivare il pieno sostegno.
Siamo di fronte alla più grande crisi globale dopo il secondo dopoguerra e questa classe politica è chiamata ad una responsabilità di gestione a cui deve, almeno, cercare di essere all’altezza e di cui ci chiederanno conto la storia e le generazioni future.

La Segreteria Provinciale

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

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Il Presidente Lincio eviti atteggiamenti irresponsabili ed inopportuni. I dati del contagio sono allarmanti.

Il gruppo di minoranza in consiglio provinciale Progetto VCO dissente fortemente e si oppone alla richiesta di uscita dalla zona rossa inviata al presidente Cirio, dal Presidente della Provincia Lincio , che riteniamo basata su una interpretazione soggettiva e non veritiera della reale situazione sanitaria della nostra Provincia.

Oltre ad essere tale richiesta fuori tempo rispetto all’entrata in vigore effettiva del DPCM del 4 novembre, ci stupisce che Lincio, dopo aver negato in questi anni la competenza della Provincia in materia sanitaria, ed essersi rifiutato di intervenire come Provincia nel dibattito sul futuro della nostra sanità e sulla scelta dell’ospedale unico, sia in grado ora anche di interpretare i dati epidemiologici e la situazione sanitaria del territorio della nostra Asl, minimizzando quella che in realtà è purtroppo una situazione che si sta rivelando ben più grave di quella che ci ha colpito nella prima ondata.
Dati, tra l’altro, che vengono forniti alla Regione che a sua volta li invia al Ministero della Salute.

Dati che ci dicono che la curva dei contagi nella nostra Asl è in continuo aumento, così come ricoveri e terapie intensive occupate, e che abbiamo la responsabilità e necessità di tutelare la salute dei nostri cittadini, il sistema sanitario ospedaliero e territoriale e bloccare la diffusione del virus ora, attraverso questo periodo di chiusura che ci indica in zona rossa ed in un area fortemente a rischio tra Lombardia e Svizzera.

Invitiamo il Presidente Lincio ad evitare atteggiamenti irresponsabili ed inopportuni, con un evidente intento politico, lasciando a chi ha competenza in materia sanitaria la decisione.

Siamo consapevoli che questo periodo di chiusura costerà sacrifici a molte imprese ed attività produttive (nonostante gli aiuti di Governo ed enti locali), ma la lotta alla diffusione del COVID 19 viene prima, proprio per permettere in prospettiva una ripresa economica.

Gruppo Provinciale Progetto VCO

Primo anniversario dell’annuncio di Preioni e Icardi sull’assetto degli Ospedali del VCO: nulla si è mosso. Nessun atto ufficiale è stato fatto.

E’ passato un anno, 25 ottobre 2019, dall’annuncio in pompa magna a Tecnoparco dell’assessore alla sanità della regione Piemonte Icardi e del capo gruppo della Lega Preioni sul nuovo progetto di assetto degli Ospedali per il VCO.
Sintetizzando, la loro proposta era: no all’ospedale nuovo e baricentrico messo in campo dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra a Ornavasso collina (con le risorse economiche già disponibili), in alternativa un nuovo ospedale (nei numeri, per noi, di serie b) a Domodossola e la privatizzazione di quello di Verbania senza DEA. Un progetto, tra l’altro, che non faceva minimamente riferimento alla medicina territoriale.
Senza entrare nuovamente nel merito di quella (sbagliata) proposta, commentiamo che siamo a un anno da quell’annuncio e nulla si è mosso. Nulla.
Non una delibera, un documento, un atto di indirizzo, una slide, un pezzo di carta votato, redatto, presentato, nemmeno pensato aggiungiamo noi, dalla Giunta regionale del Presidente Cirio o dal suo Assessore alla sanità.
Non vale nemmeno la scusa dell’emergenza Covid: non servono sforzi speciali per portare avanti un progetto, pensarlo, discuterlo, presentando e/o votando almeno una delibera di Giunta. Se ci si crede.
Evidentemente è un progetto che non andrà da nessuna parte e non vedrà mai la luce. Non ci crede la Giunta regionale, e questo lo si è capito, e forse non ci crede nemmeno chi lo ha proposto, il capo gruppo della Lega Preioni.
Quello che ci preoccupa è che la sanità del VCO è quindi senza un progetto, una visione, una direzione da seguire, con il personale sanitario abbandonato e mai consultato e gli amministratori locali dimenticati. Anzi presi in giro come quelli dell’Ossola chiamati a decidere l’ubicazione di nuovo ospedale, ed ora abbandonati, come tutti.
L’emergenza non può essere la scusa per non discutere e decidere del futuro sanitario del VCO, anche perché le risorse destinate al nuovo ospedale dalla precedente Giunta regionale di centro sinistra erano concrete e, ora, rischiano di sparire nell’immobilismo generato da questa Amministrazione e spostati su altri investimenti in Piemonte.
Se il progetto di Preioni non esiste più è necessario che gli Amministratori e il territorio siano chiamati a discutere di quale idee alternative ha in mente (se le ha) la Giunta Cirio.
Se c’è qualcuno in Regione che si occupa di sanità e ha uno straccio d’idea batta un colpo.
Noi aspettiamo: magari fra altri 365 giorni, ci ritroveremo a scrivere del secondo anniversario.

Alice De Ambrogi
Segretaria provinciale PD
Segreteria provinciale PD VCO