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Apertura in sicurezza degli eventi sportivi ai tifosi: la regione Piemonte e Cirio si muovano.

In questi giorni alcune regioni si sono attivate per rendere possibile la riapertura alla presenza di tifosi agli eventi sportivi sia negli stadi che nei palazzetti.
Dopo la dichiarazione del Ministro dello Sport Spadafora dei giorni scorsi sulla possibilità di “assistere alle competizioni sportive e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento e mascherine”, alcune regioni, a partire dall’Emilia Romagna e a seguire il Veneto si sono mosse concedendo la possibilità di assistere a questo tipo di eventi ad un numero limitato di spettatori.
Crediamo giusto, nel ritornare alla normalità rispettando le norme anticovid, che anche il mondo dello sport sia messo nelle condizioni di ripartire in sicurezza.
Quello che appare stonato è che, ancora una volta, la regione Piemonte con il Presidente Cirio (visto che la delega in questo caso è regionale nelle more del decreto governativo) sia ancora ferma e non abbia messo in campo iniziative in questo senso.
E’ necessario promuovere un’azione veloce e incisiva confrontandosi con i rappresentanti del mondo dello sport regionali per dare risposte, sapendo che assistere ad eventi sportivi in sicurezza è possibile con la pianificazione di un numero congruo di varchi per l’accesso del pubblico (così da evitare assembramenti), il controllo della temperatura, l’uso delle mascherine, l’obbligo di stare seduti ecc.
Un’azione necessaria, non solo verso i tanti tifosi che attendono, ma anche per dare ossigeno economico alle società sportive di ogni livello, anche a livello territoriale.
Ancora una volta il Piemonte rimane immobile e in balia degli eventi.

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Le Residenze per Anziani abbandonate dalla Regione Piemonte. Aumentano le liste d’attesa e diminuiscono gli inserimenti. Un grave danno per le nostre comunità.

Il contenuto della lettera inviata dalle dieci Residenze per Anziani (RSA) del nostro territorio ai vertici ASL di inizio agosto era chiara: ci avete lasciato soli nella gestione dell’emergenza. Ma tra i tanti temi sollevati nella lettera un’altro era, ed è, è cruciale: i nuovi ingressi nelle strutture e le liste di attesa.
Infatti sono oltre mille gli inserimenti in meno nei primi otto mesi del 2020 rispetto al 2019 in tutta la regione Piemonte, in convenzione con le Asl. Ora però non si può continuare così. Se prima era una questione di gestione dell’emergenza, ora appare una scusa per risparmiare soldi da parte della regione Piemonte sulla pelle dei nostri anziani e delle loro famiglie.
Infatti meno inserimenti di anziani nelle Residenze si traducono in meno soldi versati alle RSA convenzionate dalla regione Piemonte: i calcoli del gruppo PD in Regione segnalano circa trenta milioni di euro (su base annuale) in meno alle RSA dalla Regione dovuti ai meno inserimenti e, purtroppo, anche ai decessi per Covid .
Meno inserimenti significa, purtroppo, che le liste di attesa aumentano. Un duro colpo per quelle famiglie che meritano di avere un servizio efficiente di aiuto e supporto ai propri anziani, dopo anni di sacrifici.
E meno anziani nelle RSA vuol dire anche mettere in difficoltà economica le stesse Residenze che contano ora su minore risorse, mettendo a rischio la loro sopravvivenza, ma anche e soprattutto causando la diminuzione di servizi, perché avendo meno ospiti vengono ridotte le ore di assistenza e l’assistenza ne viene pesantemente penalizzata.
Su questo la Regione tace e non muove un dito, “risparmia” soldi sulla pelle dei nostri anziani.
La regione Piemonte e la Giunta di centro destra, e i suoi esponenti locali, devono invertire al più presto la rotta, muovendosi velocemente per l’attivazione dei nuovi inserimenti in convenzione con le Asl, per diminuire le liste di attesa e aiutare le RSA e le famiglie.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale VCO

Monica Canalis
Vice Segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale

Partito Democratico

Festa de l’Unità La Lucciola a Villadossola il 14 e 15 agosto 2020

Venerdì 14 e sabato 15 agosto 2020 torna per due giorni la Festa de l’Unità La Lucciola Villadossola 14 e 15 agosto
In funzione, sia a mezzogiorno che alla sera, tre punti ristoro con il ristorante, il pesce e la griglia. Previsti intrattenimenti, musica e un incontro pubblico.
Programma
– Venerdì 14, alle ore 18.00 Non per l’Io. Ma per il Noi. Incontro pubblico con Anna Rossomando Vice Presidente del Senato. Introduce Alice De Ambrogi Segretaria provinciale PD VCO. Modera Arianna Parsi, giornalista Eco Risveglio.
– Venerdì 14, alle 21.30 musica con il Duo folk pop Le Mondane
– Sabato 15, pranzo dei pensionati
– Sabato 15 alle 17 musica con gli Hallf Light
– Sabato 15, alle 21.30 musica con il rock’n’roll della band Sound On

Vi aspettiamo! La Festa della Lucciola a #Villadossola

Necessario ricordare il rispetto delle regole, con il distanziamento, l’uso delle mascherine dove necessario, e lavarsi frequentemente le mani. #Invitiamo ad installare sul proprio smartphone la App Immuni, sistema digitale di prevenzione del Covid19 gestito dal ministero della Salute www.immuni.italia.it

Seguici sul canale #Telegram per rimanere sempre aggiornati su eventi e iniziative https://t.me/partitodemocraticoVCO

Canoni idrici a disposizione di tutti i territori dove sono presenti le fonti. Accolta la proposta del Pd per la montagna del Piemonte.

Canoni idrici a disposizione di tutti i territori dove sono presenti le fonti. Accolta la proposta del Pd per la montagna del Piemonte.

È stata la ferma determinazione del Partito Democratico che ha consentito di raggiungere questo traguardo importante per il VCO e la Montagna piemontese. Il testo di legge, approvato oggi, recepisce, infatti, l’impianto della norma a firma Partito Democratico e riscrive nelle fondamenta la proposta della maggioranza.
Con questa legge il 60% per cento dei fondi derivanti dai canoni idrici della provincia del VCO saranno restituiti alla stessa quale provincia; contestualmente il 50%  dei canoni idrici relativi alla Città Metropolitana di Torino e la provincia di Cuneo saranno restituiti ai territori per la manutenzione ordinaria delle strade montane.
Insomma una legge per la montagna piemontese, con le coperture finanziarie e le risorse disponibili!
Questa norma si accompagna, inoltre, a una scelta che viene introdotta nella stessa legge regionale relativa alla costituzione di un fondo perequativo a favore delle Provincie piemontesi che non hanno sul proprio territorio grandi derivazioni idroelettriche.

Sono presenti anche misure riguardanti le maggiori funzioni che vengono affidate alla Provincia del VCO in funzione della sua specificità montana già riconosciuta nella precedente legislatura con la legge regionale 8/ 2015 e poi ancora con la legge regionale 23/2015, sanando una questione aperta da anni e prevista nella legge nazionale Del Rio.

Nessuno può considerarsi padrone di questa importante legge perché senza questo sforzo di costruzione di un’intesa unitaria, probabilmente, non si sarebbe giunti a questo importante traguardo.

Senza peccare di presunzione è più vicina, questa legge, al testo del PD che all’originario testo della Lega a partire dal fatto che mentre prima si faceva tabula rasa del passato, questa mantiene le due leggi fatte nella precedente legislatura e va ad integrazione delle stesse. Non è la legge di un singolo ma il frutto dell’impegno e della volontà di costruire un fatto utile per la montagna piemontese. È una legge nettamente diversa da quella presentata a suo tempo dal consigliere Preioni non solo sotto il profilo dei contenuti finanziari ma anche come impostazione e contenuti.

In particolare in merito alla provincia del VCO non ci sfugge che nella fase transitoria gran parte di queste risorse  che, complessivamente, tra canoni  (8 milioni di euro) e conferma dello stanziamento deciso dalla precedente Giunta regionale  (4 milioni) ammontano a 12 milioni di euro annui dovranno servire per consentire alla Provincia del VCO per completare il piano di riequilibrio economico e finanziario, ma deve essere chiara e forte la consapevolezza che al territorio del VCO e ai suoi amministratori è offerta una grande opportunità che richiede però grandi idee e voglia di costruire politiche per il futuro.

Inoltre, con la legge di riforma delle concessioni idroelettriche a livello nazionale, stiamo anche lavorando per rendere stabile il ritorno degli canoni delle grandi derivazioni sulle province montane, dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha cassato il decreto semplificazioni del 2018 della Lega.

Comunicato stampa – 29 luglio 2020

Alice De Ambrogi, Segretaria Provinciale PD VCO
Raffaele Gallo, Presidente del Gruppo PD in Consiglio Regionale
Paolo Furia, Segretario Regionale PD

Ritardi per esami, prenotazioni, prestazioni sanitarie dell’ASL VCO: così non va! L’assessore alla sanità regionale Icardi assente.

Comunicato Stampa

Ritardi per esami, prenotazioni, prestazioni sanitarie dell’ASL VCO: così non va! Ritornare al più presto a un servizio efficiente. L’assessore alla sanità regionale Icardi assente. Sollecitano un intervento urgente il consigliere regionale Domenico Rossi e la segretaria provinciale PD Alice De Ambrogi

Le numerose proteste che si levano ogni giorno sulle clamorose carenze nei servizi sanitari, post Covid, forniti dall’ASL del VCO sono sotto gli occhi di tutti.
Ritardi, impossibilità di relazionarsi con il servizio telefonico di prenotazione (CUP), esami rimandati, impossibilità di accedere ai servizi basilari come un esame del sangue, con quelli urgenti anch’essi in difficoltà, i Distretti sanitari ancora di fatto al palo, segnalano una situazione delle prestazioni dei servizi sanitari dell’ASL del VCO assolutamente non accettabile. Bisogna al più presto ritornare alla normalità fornendo i servizi con funzionalità ed efficienza, non lasciando i cittadini senza risposte.

Nonostante le grida di allarme arrivate da più parti – dichiara la Segretaria del PD del VCO Alice De Ambrogi – non solo dagli utenti ma anche dai Sindaci e dagli Operatori Sanitari del territorio, nulla sembra muoversi e l’assessore alla sanità regionale Icardi latita nonostante i numerosi solleciti. Si possono intuire le difficoltà nel far ripartire a regime la macchina sanitaria ma, a oltre due mesi dalla fine del lock down, e con i cittadini ormai capaci di gestire le situazioni in materia di distanziamento, uso della mascherina ecc., non si può avere una macchina della sanità locale bloccata e con un motore che gira a bassi regimi.
La situazione risulta un vantaggio solo per i servizi sanitari privati accreditati o meno, ai quali molti cittadini esasperati si rivolgono, lasciando però scoperte le fasce economicamente più deboli che non hanno la possibilità di rivolgersi alle strutture private.
Serve subito una risposta forte dell’assessorato alla sanità regionale unitamente alla Direzione Generale dell’Asl locale. I cittadini, gli amministratori locali, gli operatori sanitari hanno diritto di sapere cosa si sta facendo e i tempi della risoluzione di questi problemi
,” conclude la Segretaria provinciale. 

Nonostante le interpellanze e l’informativa richiesta all’assessore Luigi Icardi in Commissione Sanità – sottolinea il vicepresidente della Commissione Sanità in regione Piemonte Domenico Rossi – non abbiamo ancora ricevuto risposte concrete sulle modalità di recupero delle visite e in vista delle nuove prenotazioni, se non solo una lista delle buone intenzioni. Manca una mappatura delle criticità maggiori e i ritardi delle aziende più in difficoltà vanno ad aumentare i problemi di efficienza del CUP regionale. Il rischio è quello di creare territori e cittadini di serie B, costretti a spostarsi anche per centinaia di chilometri per fare una visita.  Ricordo – conclude il consigliere democratico – che per evitare il sovraccarico di telefonate al CUP, è possibile ricorrere ai canali alternativi come l’app CUP Piemonte o il sito internet della Regione dedicato alle prenotazioni che non presentano al momento disservizi. Per questo abbiamo chiesto che parta al più presto la campagna comunicativa regionale per promuovere tali strumenti ed informarne la cittadinanza tutta”.

Cordiali saluti
Partito Democratico VCO

24 luglio 2020

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Bilancio Provincia del VCO. Grande confusione.

Comunicato Stampa
Bilancio Provincia del VCO. Grande confusione.


Il gruppo consiliare di minoranza Progetto VCO ha votato contro ad un bilancio scritto sulla sabbia in quanto, se non dovessero arrivare i 10 milioni di euro dei canoni idrici, il bilancio non si potrebbe chiudere.
Come già espresso più volte il Partito Democratico del VCO ha sempre offerto massima disponibilità sia a livello locale che regionale per dirimere positivamente la questione, che però, ad oggi non risulta ancora risolta.
La maggioranza provinciale non pontifichi e non scarichi responsabilità sulle amministrazioni regionali e provinciali precedenti che si sono trovate a gestire una situazione difficilissima proprio a causa del nefasto lascito della gestione destro leghista.
I lavori previsti a bilancio per le scuole di secondo grado verranno effettuati grazie ai 500 mila euro stanziati dal Governo per venire incontro alle esigenze create dall’emergenza Covid19.
Curioso, inoltre, che sulla gestione relativa all’Istituto Maggia, certamente di non facile soluzione, chi lamenta come il consigliere Giandomenico Albertella, in altre sedi e ruoli mancata condivisione, abbia ricevuto critiche praticamente ovunque per la mancata condivisione del processo decisionale che ha portato addirittura al voto contrario del Comune di Stresa.

Gruppo Consigliare Progetto VCO
Partito Democratico VCO