Nella legge di stabilità le province interamente montane di Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola manterranno più personale rispetto alle altre per far fronte alle funzioni aggiuntive a loro attribuite dalla legge Delrio, e vengono parificate alle Città Metropolitane.
E’ queѕto іl contenuto dі maggіor rіlіevo per іl noѕtro terrіtorіo contenuto all’іnterno del maxiemendamento, presentato ieri dal governo al Senato e votato questa notte dall’aѕѕemblea dі Palazzo Madama che ora rіmanda l’artіcolato a Montecіtorіo per la conversione definitiva che avverrà entro Natale.
Grazie ad un emendamento presentato dal senatore valtellinese Mauro Delbarba (Pd), la riduzione del personale per le province interamente montane sarà del 30% anziché del 50% come le altre province, nella stessa percentuale delle città metropolitane. Questo consentirà agli enti di poter riordinare la propria pianta organica per far fronte alle cinque funzioni fondamentali a loro attribuite a cui si aggiungono le tre funzioni specifiche (politiche transfrontaliere, sviluppo economico e gestione associata servizi comunali) che la legge Delrio attribuisce alle province interamente montane.
Con questa previsione di legge, pertanto, la Provincia del VCO può ora pensare di riorganizzare il proprio organico sulla base delle proprie competenze, coinvolgendo tutte le altre amministrazioni del territorio (sia statali che regionali che comunali) per la allocazione del personale in esubero, per il quale un emendamento del relatore sen. Giorgio Santini (Pd) ha assicurato la copertura finanziaria della mobilità di due anni.
Ci sono altre due novità importanti nella stabilità per i territori montani: il ripristino dello sconto su gasolio e gpl per le zone montane non metanizzate (originariamente stralciato nella versione originaria varata da Palazzo Chigi) e la copertura finanziaria del fondo emergenze alluvionali che consentirà alle Regioni e agli enti locali interessati dalle alluvioni dei mesi di ottobre e novembre 2014 di far fronte alle spese dі rіprіѕtіno. Condіzіone che, aggancіata all’avvenuta autorіzzazіone da parte dі Bruxelles ad impiegare i fondi europei 2014/2020 per le opere di dissesto idrogeologico, apre prospettive di intervento significative nei territori montani. “Abbіamo fatto la noѕtra parte, e la ѕtabіlіtà che andremo a votare defіnіtіvamente nelle proѕѕіme ore –commenta l’on. Enrіco Borghі. Capogruppo Pd іn VІІІ commіѕѕіone alla Cameraѕancіѕce
ѕul pіano dell’organіzzazіone gіurіdіca del personale la peculiarità delle province montane, abbinandole alle città metropolitane. E’ una cіrcoѕtanza іmportante ѕіa ѕotto іl profіlo gіurіdіco che operatіvo, іn quanto conѕente dі poter іmpoѕtare una rіorganіzzazіone dell’ente portandolo fuorі dalle secche della situazione drammatica in cui è stato messo in collaborazione con la Regione Piemonte. Il tutto senza che nessuno sarà lasciato a casa perdendo il lavoro.
Ciò impone, però, la realizzazione di un piano industriale della pubblica amministrazione del VCO, con la finalizzazione di un riordino di funzioni amministrative tra provincia e unioni di comuni dentro il quale si collochi la
rіallocazіone del perѕonale e іl recupero dі effіcіenza deglі entі. L’autonomіa montana a questo deve servire, e le risorse finanziarie aggiuntive devono essere indirizzare a coprire i costi permanenti dei servizi per i cittadini e non a pagare più burocrazia che oggi mantiene alcune sacche di inefficienza a causa di un mancato processo di riorganizzazione, che deve assolutamente partire avendo la Provincia come motore e coordіnatore”.
Ufficio Stampa on. Enrіco Borghі.
Roma, 20 dicembre 2014
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ODG SU EDILIZIA SCOLASTICA APPROVATO IN CONSIGLIO PROVINCIALE
Nella serata di ieri il Consiglio Provinciale del VCO ha votato all’unanimità il testo dell’ordine del giorno da me presentato a sostegno dell’emendamento alla legge di stabilità 37/40, che mira ad escludere “ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno[…]le spese sostenute dalle province per interventi di edilizia scolastica”.
Non posso che esprimere assoluta soddisfazione per il voto espresso ieri dal consiglio a favore di un tema che deve rimanere in cima all’agenda della politica locale e nazionale.
L’edilizia scolastica, la sicurezza delle scuole dove mandiamo i nostri giovani, sono temi di cui la politica non si dive dimenticare e che devono sempre essere all’ordine del giorno. Specialmente in un momento in cui gli enti locali versano in grave difficoltà finanziarie. Per questa ragione ho presentato l’Ordine del giorno, per tenere alta l’attenzione su un emendamento che, se fatto proprio dal Governo, permetterebbe anche ad interventi bloccati dal patto di stabilità di partire per sanare situazioni che hanno a che fare con la sicurezza dei nostri studenti e con la qualità degli spazi scolastici.
Nell’ordine del giorno ho voluto ricordare anche Vito Scafidi, giovane ragazzo morto a Rivoli nel 2008 a causa di un crollo nel liceo che frequentava. La memoria di questi fatti ci deve muovere all’azione e alla responsabilizzazione e chi ha responsabilità nelle amministrazioni pubbliche deve vigilare perchè fatti drammatici come quello di Vito non possanoe no debbano più accadere. A scuola non si può e non si deve morire.
La Provincia del Vco con il suo Presidente Stefano Costa sono in prima linea su questo tema e si impegneranno a fondo per garantire la sicurezza delle scuole della Provincia.
Riccardo Brezza
Consigliere provinciale PD
Autonomia montana: odg presentato del PD votato in Provincia
Qui di seguito potete trovare il documento votato ieri, martedì 9 dicembre, dal consiglio provinciale all’unanimità sul tema dell’autonomia montana.
ODG presentato dal Gruppo Consiliare del PD “Progetto VCO” alla Provincia del Verbano Cusio Ossola
IL CONSIGLIO PROVINCIALE del V.C.O. PRESO ATTO
Che cinque Amministrazioni Comunali della Provincia del VCO hanno presentato, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 75 della Legge Regionale Statutaria del Piemonte n° 1 del 4 marzo 2005 e dell’articolo 6, Legge Regionale del Piemonte 16 gennaio 1973 n° 4 e s.m.i., la Proposta di Legge regionale “INTERVENTI A FAVORE DEI TERRITORI MONTANI E CONFERIMENTO DI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA AMMINISTRATIVA, REGOLAMENTARE E FINANZIARIA ALLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 8 DELLO STATUTO DEL PIEMONTE E DELL’ARTICOLO 1, COMMI 3, 52, 85 E 86 LEGGE 56 DEL 7 APRILE 2014”.
RITENUTO :
– che l’iniziativa assunta dai cinque Comuni sia il primo passo di un percorso che deve coinvolgere tutto il territorio, l’avvio dell’iter istituzionale che ha come fine l’attribuzione al VCO della specificità montana cosiddetta, prevista dallo Statuto Regionale e ribadita dalla recente Legge Delrio, nonché dalla Riforma Costituzionale in itinere ;
– che la Provincia – in una fase oggettivamente difficile e complessa per ogni aspetto dello sviluppo ed evoluzione comunitaria dell’intero territorio del Verbano Cusio Ossola – non possa sottrarsi al suo ruolo e compito di coordinamento territoriale, di ‘facilitatore’ del dialogo tra tutti gli attori coinvolti nel processo e con tutti gli interlocutori istituzionali, facendo propri i principi ispiratori di autonomia, sussidiarietà e peculiarità del disegno di legge in argomento.
APPROVA e CONDIVIDE
il percorso avviato, per tempi e modalità, nell’incontro del 28 novembre scorso con i sindaci o loro delegati dei tre comuni maggiori e con i presidenti delle Unioni Montane già costituite o in via di costituzione in rappresentanza dei 77 comuni del Verbano Cusio Ossola, per iniziativa propulsiva del Presidente della Provincia, al fine di governare l’intero processo amministrativo sotteso ad una proposta di legge regionale di iniziativa popolare, con un confronto a tutto campo con il territorio nel suo insieme, aprendolo a tutte le componenti della realtà socio-economica della Provincia, associazioni di categoria, ordini professionali e organizzazioni sindacali.
DA MANDATO al Presidente della Provincia del VCO :
– di aprire, parallelamente a quanto previsto dal suddetto crono programma stabilito con le istituzioni del territorio, e peraltro immediatamente, un tavolo di lavoro di approfondimento e discrimine con la Regione Piemonte, al fine di studiare, conciliare e condividere le parti che indiscutibilmente comportano assunzioni di responsabilità istituzionale concordate, in adesione ai precetti costituzionali, legislativi e statutari e finalizzati al riconoscimento di particolari forme di autonomia all’Area Vasta del Verbano Cusio Ossola in quanto territorio interamente montano e confinante per la quasi totalità del proprio territorio con Stati esteri ;
– di mantenere saldamente in capo alla provincia il coordinamento dell’intero processo di proposta e risoluzione del percorso legislativo.
Sanità e Autonomia: intervista al segretario provinciale –
Intervista del segretario provinciale del PD Antonella Trapani dopo l’assemblea degli iscritti dello scorso sabato 6 dicembre.
Assemblea degli iscritti nella quale, oltre a ribadire la posizione del PD in tema di sanità ( cliccare qui per il documento già votato ad ottobre), ha deciso il percorso del PD a sostegno del progetto di autonomia montana.
Proposta da definire in un confronto con la Regione Piemonte partendo dal testo presentato dall’on. Enrico Borghi.
Una decisione da riportare con un apposito ordine del giorno al consiglio provinciale di martedì 9 dicembre.
“E’ stata una riunione combattiva- spiega- discussa per temi generali, l’autonomia, la sanità, ma anche per un chiarimento al nostro interno sui rapporti e la capacità di stare insieme e di trovare i luoghi dove affrontare le discussioni. Il Pd interverrà nel merito della legge sull’autonomia, cercando interlocutori a Torino, siamo convinti che “Vco” deve essere una convinzione anche sociale e non solo politica, le ragioni del nostro stare insieme non possono essere soltanto in base a dove vanno alcuni uffici. L’autonomia poi non potrebbe risolvere i problemi sanitari del Vco, perchè siamo parte di un complesso più grande, regionale. Penso che dobbiamo tornare a sederci ad un tavolo per provare a discutere e trovare un equilibrio per questo territorio
Sgombero neve salvo. Dirottati i 2 milioni destinati al personale
Il Vco riceverà quasi due milioni di euro dalla Regione entro dicembre e prenderà da lì quello che serve per far muovere i mezzi per lo sgombero neve, anche se sono fondi vincolati e destinati ad altre spese già a bilancio.
Soldi in più per far fronte all’emergenza non ce ne sono e così è questa la decisione proposta, votata anche dai sindaci riuniti ieri
sera al Tecnoparco alla ricerca di una soluzione.
Un confronto a tratti teso visto il rischio incombente delle nevicate, anche con la proposta-provocazione messa sul tavolo da più voci di consegnare tutti assieme le fasce tricolori in prefettura per farsi ascoltare.
«Se vengono lasciate le cose da fare ma non i soldi allora è giusto prendere una posizione netta, per dire che così non si può davvero andare avanti e forse chi di dovere se ne accorgerebbe » ha sottolineato il sindaco di Loreglia Paolo Marchesa Grandi, riscontrando il sostegno di diversi sindaci.
Tante le voci, dalla necessità di garantire le strade verso servizi essenziali, ai rischi connessi anche alla mobilità di scuolabus e mezzi pubblici per i prossimi mesi.
Alla fine l’invito a tutti i sindaci che lo volessero ad andare domani
a consegnare il prefettura il documento votato ieri. «Già questa è una forte presa di posizione » hanno sottolineato sia il presidente
della Provincia Stefano Costa che il vicepresidente regionale Aldo
Reschigna.
«Abbiamo messo 25 milioni di euro nel fondo per le funzioni e deleghe delle province piemontesi nell’assestamento di bilancio che voteremo entro una decina di giorni – ha spiegato Reschigna – al Vco vanno 920 mila euro riferiti al 2013 e almeno un altro milione di euro, con l’impegno a girarli concretamente entro dicembre
quindi a farli arrivare subito nelle casse ».
I soldi in realtà «sono già a bilancio come spese per la copertura di
personale e altre funzioni delegate che l’ente svolge in diversi settori» come ha spiegato la responsabile del servizio finanziario della Provincia Delfina Pappadà.
Ed è qui che arriva la «forzatura». «Se non ci sono altri soldi dobbiamo usare per forza questi per pulire la neve, non vedo alternative concrete – ha proposto il sindaco di Cannobio
Giandomenico Albertella – usiamoli per questo anche se dovrebbero andare ad altro, ne va della sicurezza delle persone che è la priorità». «Non vedo altre soluzioni per l’immediato – ha poi sottolineato anche il presidente della Provincia Costa – ci assumiamo l’impegno come Provincia e come assemblea dei sindaci anche se formalmente non ancora costituita a compiere questo passo. Aumenterà il deficit ma siamo già in una situazione che va verso il dissesto. Almeno ci consentirà di attivare le
procedure con le aziende e lavorare per tenere in piedi i servizi».
Articolo da La Stampa del 6.11.2014
PROVINCE ALPINE: CONFRONTO A VOGOGNA
Si terrà al Castello Visconteo di Vogogna, venerdì 24 ottobre, alle ore 20.45 il primo confronto tra le tre “province alpine”, all’indomani del riconoscimento della specificità montana con la legge Delrio e del varo delle nuove amministrazioni dopo il voto
del 12 ottobre, per iniziare a delineare i contenuti del nuovo ente locale, la cui peculiarità legislativa sta facendo molto discutere. Sarà nell’ambito della rassegna “Montagna e Dintorni”, che i protagonisti politici, amministrativi e istituzionali dei nuovi enti si ritroveranno tutti insieme per la prima volta dando vita a un confronto che si preannuncia ricco di novità e certamente di livello nazionale.
Al confronto ossolano, infatti, hanno assicurato la loro partecipazione i presidenti delle “tre sorelle della specificità”, come recita il titolo della serata: Stefano Costa, presidente del Verbano Cusio Ossola, Luca Della Bitta, presidente di Sondrio, e Daniela Larese Fillon, presidente di Belluno.
Insieme a loro i tre parlamentari che a livello nazionale hanno lavorato per la nascita dei nuovi enti: l’on. Enrico Borghi, ossolano e “padrone di casa”, il senatore Mauro Delbarba, valtellinese, e l’on.
Roger De Menech, bellunese.
Interverrà anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, che detiene la delega agli enti locali e al bilancio.
Molto atteso anche l’intervento del dottor Giovanni Vetritto, dirigente del dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La serata avrà il compito di entrare nel merito dei contenuti della riforma, che attribuisce alle tre province alpine di Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola una particolare condizione di autonomia amministrativa sulla base della caratteristica di montanità di tali territori, e di delineare attraverso quali strade sia possibile concretizzare il presupposto legislativo in un contesto economico-finanziario che vede una fortissima compressione della spesa pubblica e una serie di tagli a Regioni ed enti locali.