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NOMINA MONFERINO: La montagna ha partorito il topolino.

Aldo Reschigna

Due mesi di dibattito nel Pdl e tra Lega e Pdl si sono risolti con la nomina di Monferino a capo della sanità.
Quando un tecnico assume la responsabilità del più importante assessorato della Regione significa che la politica è debole.
Apparentemente la Lega potrebbe cantare vittoria. Ora al partito di Cota fanno capo tutti i principali assessorati. Il Pdl esce con le ossa rotte, incapace di superare i dissidi interni, paralizzato dai veti incrociati sui nomi da proporre. Lʼipotetico rimpasto è rinviato a settembre.  Se ci sarà, cosa non scontata, servirà ad aumentare il numero degli assessori e i costi della politica.
Dalla vicenda esce però sconfitto tutto il centrodestra, incapace di trasformare la necessità di un rimpasto nella occasione per dare risposte concrete alle inadeguatezze di governo emerse con chiarezza in questo primo anno e sottolineate non solo dallʼopposizione, ma anche da pezzi della maggioranza e della società civile.
I problemi della regione restano tutti. A noi il compito da settembre di ripresentarli allʼattenzione della politica regionale e dellʼopinione pubblica, alla ricerca di una soluzione.

Capogruppo Consiliare Partito Democratico
regione Piemonte

COQ E “ASSUNZIONI” ASL: REGNA L’INCERTEZZA E MANCANO DI RISPOSTE CHIARE

Oggi, rispondendo ad una interrogazione del consigliere Aldo Reschigna in consiglio regionale sulla stabilizzazione del Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna, la Giunta Regionale ha affermato che non ha ancora valutato se la sperimentazione gestionale debba essere stabilizzata e come e quando si farà.
Ritengo inaccettabile – afferma Aldo Reschigna capogruppo regionale del PD in regione – che dopo molti anni di sperimentazione si debba ancora “valutare”, ed ancor più inaccettabile è che tutto ciò avviene dopo che il Consiglio regionale, con un ordine del giorno, ha impegnato la Giunta a farlo con molta celerità.
Non è possibile continuare ad alimentare incertezza ed insicurezza così come sta facendo la Giunta Regionale di Cota mentre parallelamente si annunciano tagli al personale del C.O.Q e mentre sta peggiorano la condizione della sanità nella nostra provincia come dimostrato dall’allungamento dei tempi di attesa per visite ed esami, denunciato in questi giorni dalla stessa Asl sugli organi di informazione.
E non è più accettabile che non ci siano scelte chiare, come sta avvenendo ad esempio anche sul capitolo delle “assunzioni”.
Qualche settimana fa – prosegue Reschigna – ho denunciato il fatto che non era chiaro se la promessa di assunzione dei ginecologi per il punto nascita di Domodossola sarebbe andata in deroga al turn-over o sarebbe andata a discapito dell’assunzione di psichiatri per il servizio di igiene mentale o di cardiologi.
Così purtroppo pare sia, come sembra in una lettera della Direzione dell’assessorato regionale alla sanità di questi giorni che, se fosse vera, crea l’ennesima guerra tra “poveri” mantenendo un servizio sottraendo però risorse ad un altro.
Basta farse, basta incertezze, la sanità del VCO ha bisogno di programmi e non di proclami.
Chi si ricorda – conclude Reschigna – i manifesti della Lega Nord di qualche mese che annunciavano più servizi e meno sprechi? La realtà appare amaramente un’altra.

Aldo Reschigna
PD Ufficio Stampa

COTA AUMENTA IL COSTO DELLA BENZINA! IL FEDERALSIMO CHE AVANZA!

La decisione della maggioranza di varare stamani in Commissione l’aumento delle accise sui carburanti di 2,58 centesimi di euro – una scelta che abbiamo duramente osteggiato nella discussione e con il voto contrario – è una scelta profondamente sbagliata e ingiusta, che ancora una volta sarà pagata in Piemonte soprattutto dai ceti più deboli. (Clicca qui per vedere il video della notizia in TV).
Dopo i ticket, il secondo “regalo” del centrodestra in una settimana.
Originata da una decisione nazionale del centrodestra di far pagare direttamente alle Regioni i danni da eventi calamitosi, o con risorse proprie o autorizzando l’aumento delle accise, il centrodestra ha deciso subito di applicarla per far fronte agli ingenti danni dell’alluvione dello scorso marzo, aumentando i prezzi di benzina, gasolio e Gpl in un momento in cui hanno rotto ogni tetto precedentemente raggiunto, e superato abbondantemente la soglia di 1,5 euro al litro.
La decisione del centrodestra è doppiamente ingiusta perchè il prelievo colpisce soprattutto i ceti più deboli. Non essendo infatti parametrato alle diverse fasce di reddito, ma colpendo tutti nella stessa misura, sarà molto più doloroso per i redditi bassi che per i più elevati.
Il peso dei 27 milioni di euro all’anno che saranno rastrellati con l’aumento ricadrà soprattutto sui meno abbienti.  Inoltre aiuterà l’incremento dell’inflazione, nota come “tassa sulla povertà”.
La scelta del governo Berlusconi di rompere la solidarietà nazionale, imponendo a ciascuna Regione il compito di pagare da sola i propri danni da eventi calamitosi, è stata subito fatta propria dalla Regione Piemonte che, invece di provare a forzare per un cambiamento della norma nazionale, si è accodata, come già fatto in occasione dei tagli dei trasferimenti, alle decisioni del governo.
Un altro segnale di come questa Giunta e questa maggioranza abbiano davvero poca considerazione delle difficoltà in cui si dibattono i cittadini piemontesi.
E’ anche la riprova di come il federalismo fiscale si tradurrà non nell’utilizzo delle risorse proprie da parte delle comunità locali, ma in un aumento delle
tasse per i cittadini e le imprese.
Dichiarazione di Aldo Reschigna
Capogruppo Consiliare Partito Democratico

LA FARSA CONTINUA

Aldo Reschigna

Credo che dopo la video conferenza di stamane la farsa continua.
Adesso ci viene comunicato che dopo l’estate il punto nascita di Domodossola riaprirà: ma “non era pericoloso alla stregua della Thissen” come ha dichiarato il Presidente della Regione Cota non più tardi di Giovedì scorso?
Ed è possibile sapere con quali risorse umane e se le assunzioni disposte per poterlo riaprire sono in deroga rispetto alla delibera della Giunta regionale o se le stesse andranno a diminuire i concorsi previsti per psichiatria o cardiologia?
Sono interrogativi che pongo con una convinzione: ho la sensazione che l’incontro di oggi non abbia risolto nulla ma abbia spostato in là il momento della decisione.
E’ il momento che in questa nostra Provincia si abbandonino i tatticismi e si affronti la vera questione: dobbiamo essere noi nel VCO ad immaginare un progetto di riorganizzazione della sanità ospedaliera equilibrato dentro il quale ci può anche stare il trasferimento dell’area tutela materno infantile a Domodossola in modo definitivo all’interno di un progetto di qualificazione in ambito chirurgico dell’ospedale San Biagio e con la contestuale caratterizzazione in ambito medico dell’ospedale di Verbania.
Solo questo progetto potrà rassicurare definitivamente il nostro territorio.
In questo accordo locale va inserito anche come elemento centrale il tema dei servizi territoriali che stanno soffrendo in modo forte.
E’ bene che di fronte alla confusione in atto sulla sanità da parte della Giunta Regionale nasca un progetto complessivo per la sanità.

Aldo Reschigna
capogruppo PD in consiglio regionale
PD VCO
Ufficio Stampa

Sanità e ruolo dei medici: se ne parla a Verbania.

Domani, martedì 19 luglio, alle ore 21.15 dibattito su : “il ruolo dei medici di famiglia per migliorare l’organizzazione della sanità“, relatore dr. Flavio Ravasio, partecipano Aldo Reschigna cons. regionale e Bruno Lo Duca comitato salute vco.
Tutto questo alla Festa democratica di Verbania in corso sino al 24 luglio presso l’area della “casa del Popolo” a Trobaso.

COTA: IL PUNTO NASCITE DI DOMODOSSOLA PERICOLOSO COME LA THYSSEN!

Roberto Cota uguale a Jean Claude (per sorridere.. si può?)

Le ultime dichiarazioni di Roberto Cota (POTETE VEDERE L’ARTICOLO ALL’INTERNO DELLA RASSEGNA STAMPA NELL’AREA DOCUMENTI)  sul punto nascita di Domodossola dimostrano ancora una volta l’inesistenza di una politica sanitaria della Giunta regionale, incapace di gestire i numerosi conflitti che si aprono sul
territorio anche perché assume provvedimenti senza alcun confronto preventivo con le comunità locali.
E’ allucinante che martedì scorso il direttore generale della sanità ing. Monferino (ma a questo punto viene da chiedersi a quale titolo si presenta ai confronti) abbia ricevuto su iniziativa di un consigliere regionale della Lega nord gli amministratori ossolani e il comitato mamme di Domodossola e abbia autorizzato l’asl ad assumere in deroga quattro medici per la riapertura del servizio nella cittadina, nonché ad aumentare il numero delle ambulanze medicalizzate – da 3 a 4 – per metterne una in pianta stabile sotto l’ospedale di Domodossola per trasferire le partorienti all’ospedale di Verbania, quando finora ha sostenuto la diminuzione delle ambulanze medicalizzate.
Due giorni dopo il presidente Cota, a un dibattito del Pdl, dichiara che il punto nascita di Domodossola è pericoloso come la Thyssen e va chiuso.
E’ ora che la politica sanitaria in questa regione venga affrontata con serietà, non cambiando opinione ogni due giorni.
Cota si convinca che ci vuole coerenza di comportamento. Lo dimostrano i fatti, non è in grado di gestire la sanità.
La risposta a Cota è nella grande manifestazione delle mamme tenutasi ieri sera a Domodossola, che in qualche momento ha fatto riemergere una contrapposizione tra la cittadina e Verbania. Un conflitto che, se si riaprisse, sarebbe pericoloso perché divide un territorio che deve restare unito e farsi promotore di una proposta che non penalizzi alcuna realtà, ma che valorizzi l’intera comunità del VCO.
Del resto le ultime esternazioni del presidente Cota dimostrano come l’obiettivo della protesta non può che essere la politica sanitaria della Giunta e i comportamenti totalmente ambigui e contraddittori del suo presidente.
Aldo Reschigna
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico