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25 aprile: le principali iniziative

image Ricordiamo le principali inizitive nel VCO per festeggiare il 25 Aprile, 65° anniversario della liberazione dell’Italia occupata dai nazi-fascisti, per non scordare mai quanto nefasti furono gli anni della dittatura di Mussolini

Verbania: dalle 09.45 corteo dalla Basilica di San Vittore verso il monumento ai caduti. Ore 10 commemorazione di Vittorio Beltrami, Presidente Ass. Casa della resistenza.
– BICIPace CITTADINA (25 APRILE ore 9,00-12,30) Corteo ciclopacifico “per una memoria del futuro” nel nome della pace e dei diritti di tutti. Partenza dal parcheggio Villa Taranto, passaggio nelle vie di Verbania e arrivo alla Casa della Resistenza.
– "fratelli d’italia, cittadini del mondo" un 25 aprile di …associazioni, musica, parole e danze per il diritto di cittadinanza
a Verbania in piazza San Vittore dalle ore 15: musica dal vivo e danze popolari con NOI CANTASTORIE, letture resistenti
giocoleria e giochi per bambini, stands delle associazioni aderenti, merenda equo-solidale
-.FESTA DEI BAMBINI (ore 14.30 Casa della Resistenza) spettacolo Storia a Pedale (La Furattola)
– LA VOCE DELLA MEMORIA (25 APRILE Ore 21 Centro di Incontro Sant’Anna) Spettacolo teatrale: Per dignità, non per odio” (Ass. Vento di Teatro) Proiezione del Film “l’Ombra del Lago” regia di Werner Weick.
– RIDERE PER SPERARE (22 MAGGIO ore 21 Casa della Resistenza)
La sera del 24 Aprile, alle ore 21, presso la sala grande de "La Casa della Resistenza" a Verbania si svolgerà un evento di esperienze teatrali, letture e musica: Reading di Alberto Patrucco e Adele Pellegatta sui temi della resistenza e della liberazione, con la partecipazione dei musicisti "Los Chitarones"

Domodossola: ore 10 piazza matteooti concentramento, partenza corteo ore 10.15, arrivo in piazza mercato e orazione ufficiale di Paolo Bologna, presidente Anpi.
Villadossola: ore 10.15 in piazza Repubblica ritrovo e corteo per le vie cittadine. Alla fine orazione ufficiale del Presidente del gruppo consigliare in regione Piemonte del PD Aldo Reschigna.
dalle 17 presso il locale Titty Twister (La Lucciola) racconti partigiani di Orfeo Giorgetti e Paolo Bologna. A seguire apericena del partigiano. Dalle 22 concerto con gli Euforika e Skarnermurta (ska da pavia).
Zona Cusio

Omegna- Ore 10,00 – Ritrovo al Circolo di Crusinallo. E da qui corteo con deposizione di omaggi floreali ai Cippi.
Ore 10.30 – Santa Messa presso il cimitero di Crusinallo.
Ore 11.15 – Piazza della Pace, presso il Cimitero di Crusinallo:
saluto dell’Amministrazione Comunale e del Presidente del Consiglio di Quartiere;
intervento di un rappresentante dell’A.N.P.I. Sarà presente la nuova filarmonica Omegnese. Nel corso della giornata si svolgerà presso il Circolo di Crusinallo la Gara Regionale di Bocce ” Trofeo Martiri della Libertà”.

Gravellona Toce
ore 10.14 ritorvo in piazza della resistenza e poi corteo. Alla fine orazione ufficiale di Guido De Carli.

Casale Corte Cerro.
Sabato 24 aprile alle ore 18.00 presentazione dei testi sulla Resistenza locale.
Domenica 25 aprile 2010 alle ore 9.30 ritrovo in Piazza del Municipio. Partenza del corteo al Monumento dei Caduti presso il Cimitero.
Ore 9.45 – Benedizione.
Ore 10.00 – Corteo al monumento dei Caduti presso il Parco delle Rimembranze con deposizione di fiori. Seguiranno le orazioni ufficiali. Corteo alle lapidi dei Caduti in piazza della Chiesa con deposizione di fiori.
Ore 11.00 – Santa Messa nella chiesa parrocchiale
Sarà presente il gruppo musicale “Pietro Mascagni” di Casale Corte Cerro.
Al termine rinfresco offerto dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso.

Madonna del Sasso.
Venerdì 16 aprile, ore 21.00 presso il Circolo ARCI dei Lavoratori di Boleto
presentazione del libro di Cesare Bermani “La battaglia di Novara”, con l’autore e proiezione del film “Novara millenovecentoventidue” realizzato dall’Istituto Storico di Novara.
Domenica 25 aprile, ore 15,30 – Circolo ARCI dei Lavoratori di Boleto
Concerto del gruppo musicale “FOLKAMISERIA”: canti, musiche, storie di libertà e pace; a seguire: cena a buffet.

Cannobio
Sabato 24 aprile:
ORE 11: INAUGURAZIONE MOSTRA "Con le Armi, Senza le Armi", Presentazione della giornata e Saluti del Sindaco di Cannobio, Lettura lettera del Gen. Venturi Ferriolo, ORE 12: A PERITIVO
14.30 Tiziano Maioli: Le vie dei monti: sentieri partigiani nel VCO
15.00 ANPI Verbania – China Ramoni Bussi e Arialdo Catenazzi: La lotta partigiana a Cannobio e in Valle Cannobina
15.30 ANPI Verbania – Gianni Maierna: Presentazione del libro "14 giorni di agosto – Verbania 1944"
16.00 Associazione Casa della Resistenza – Irene Magistrini: La memoria nella nostra storia
16.30 Enrico Franzoni: Sui sentieri dei partigiani – presentazione filmato
Nel corso della manifestazione: Degustazione di prodotti equi e solidali in collaborazione con la bottega di via Umberto I

Sanità in Piemonte: no alla privatizzazione della salute che vuole Cota

image Clicca qui per vedere la conferenza stampa con Aldo reschigna e il segretario regionale Morgando.
Da quanto riferito dai giornali, Cota, nel medio termine, intende modificare il piano sanitario per rendere operativo il “modello degli ospedali riuniti”, cioè la “dipendenza funzionale di piccoli e grandi ospedali sotto le aziende ospedaliere”.
Ciò significa in sostanza che il vero obiettivo del centrodestra sarà quello di introdurre anche in Piemonte un modello in cui le aziende sanitarie locali (ASL) gestiscono la prevenzione e i servizi territoriali, mentre le attività ospedaliere sono assicurate dalle aziende sanitarie ospedaliere (ASO) e da ospedali privati accreditati.
Si tratta di un modello contrario allo spirito delle leggi istitutive del Servizio Sanitario Nazionale, che chiaramente prevedono la presenza nella stessa ASL di servizi ospedalieri, territoriali e di prevenzione, attribuendo invece alle ASO le sole attività ospedaliere con caratteristiche di alta complessità e intensità e tali quindi da assumere una dimensione sovraterritoriale, spesso di riferimento regionale. Se si adottasse il modello lombardo, avremmo almeno le seguenti conseguenze:
– le ASL non sarebbero incentivate ad organizzare servizi territoriali alternativi o preventivi al ricovero ospedaliero, non essendo più a carico loro il costo ospedaliero. Ad esempio i ricoveri impropri in ospedale di anziani non autosufficienti troverebbero meno ostacoli;
– al contrario le ASO avrebbero interesse a ricoverare pazienti e anche a trattenerli più del dovuto al fine di introitare maggiori rette, con l’indiretto consenso delle stesse ASL;
– si faciliterebbe l’offerta di ospedalità privata, che diventerebbe concorrenziale rispetto agli ospedali pubblici o ai presidi. Con il risultato di un eccesso di offerta e di un mancato utilizzo della piena capacità produttiva degli ospedali pubblici.
In sintesi verrebbe meno la presa in carico globale della persona da parte di un’unica Azienda sanitaria e la continuità assistenziale; si incentiverebbero i costi impropri ospedalieri; verrebbe favorita la nascita o la crescita di ospedali privati, quando in Piemonte ve ne sono già troppi.
Se la Lombardia non sfora troppo i bilanci è perché, purtroppo, la sua offerta eccessiva richiama i “viaggi della speranza” di tanti cittadini di altre regioni. Si noti che il modello lombardo non è adottato in alcuna altra regione governata dal centrodestra.
Il Piemonte ha bisogno di continuare l’opera di razionalizzazione avviata dal centrosinistra, non di cambiamenti che sono in realtà autogol o favori ai privati.
PD Piemonte

Aldo Reschigna Presidente del gruppo PD in regione

image "Una bella soddisfazione per il nostro territorio ". È con queste parole che il segreterio dal PD provinciale Lilliana Graziobelli ha commentato la nomina di Aldo Reschigna a Presidente del gruppo del Pd in consiglio regionale. "Un giusto riconoscimento all’impegno e alle capacità che Aldo reschigna ha messo in campo in quetsi anni".
"La nostra sarà una opposizione senza aggettivi – ha dichiarato Aldo Reschigna svolgeremo fino in fondo il nostro ruolo di controllo dell’operato della giunta regionale e della maggioranza in consiglio regionale". Ma non rinunceremo, anche grazie al nuovo regolamento che entra in vigore – ha aggiunto – a sfidare la maggioranza sui contenuti del governo regionale. Non ci schiereremo cioé solo contro, ma rilanceremo le nostre proposte alternative di fronte ai problemi del Piemonte".

Reschigna: apriamo la vertenza del VCO a livello nazionale.

image Cliccando qui un intervista televisia nel merito della lettera aperta presentata da Aldo Reschigna.
Già nelle settimane scorse, intervenendo al Congresso provinciale della CGIL, avevo avviato una riflessione sull’ampiezza della crisi che coinvolge il sistema produttivo del VCO e sul modo con il quale occorre, dal mio punto di vista, affrontarla.
È indubbio che la dimensione che sta assumendo la crisi nel VCO è rilevante; per alcuni aspetti, almeno sul piano quantitativo, è una crisi che assomiglia a quella che nella fine degli anni settanta ed all’inizio degli anni ottanta ha coinvolto il tessile, il siderurgico e la Montefibre di Verbania.
Da quella crisi si è usciti, parzialmente, con strumenti eccezionali e straordinari: i fondi dell’Unione Europea sulle aree di crisi siderurgiche e l’intervento straordinario della GEPI per Montefibre.
Vi è stato uno sforzo di elaborazione locale, valga per tutti, lo studio commissionato all’Università Bocconi dall’allora Provincia di Novara che ha fornito elementi su cui costruire un nuovo sviluppo economico del VCO.
Anche oggi abbiamo bisogno di idee su come impostare una nuova economia del VCO. Idee che non mancano e che oggi sono parte di un patrimonio ampio e condiviso: la ricerca con il Polo Innovativo sulle energie rinnovabili, la riappropriazione della ricchezza locale rappresentata dall’energia idroelettrica a servizio della nuova economia del VCO, il ruolo di Domo Due come asse centrale.
Quello che manca oggi, rispetto a quegli anni, è forse la consapevolezza della gravità della crisi che mette a repentaglio la sicurezza economica di moltissime famiglie.
Se prendiamo i dati delle singole aziende coinvolte, sono dati non eclatanti numericamente parlando (le più grandi superano di poco le cento unità): quello che invece è clamoroso è che la somma di tutte queste singole situazioni è vicina ai numeri della crisi degli anni settanta e ottanta.
E poi vi è il tessuto rappresentato dalle piccole aziende artigiane e industriali che non salgono nemmeno agli “onori della cronaca” ma che ogni giorno chiudono o fanno grande fatica a continuare.
Di fronte a questa situazione non basta più la puntuale presenza che esprime solidarietà o il tentativo che ogni giorno le istituzioni mettono in atto per trovare una soluzione. Non basta.
Ed oggi voglio dire che ho una consapevolezza: da soli non ce la facciamo. È troppo grande la crisi.
Senza interventi straordinari non riusciamo a salvare il salvabile e non riusciremo a far nascere qualcosa di nuovo che ridia sicurezza economiche alle persone coinvolte.
Ecco perché occorre aprire una vertenza VCO a livello nazionale, non per scaricare su qualcun altro le responsabilità ma solo per ottenere strumenti agevolativi che possano aiutare un nuovo sviluppo del nostro territorio.
In questi anni, le nostre vertenze, si sono fermate a Torino o presso la Provincia e Torino e la Provincia dovranno continuare ad esserci.
Non una vertenza è giunta alla dimensione nazionale: mentre altri territori lo hanno fatto.
Aprire una vertenza VCO significa riuscire anzitutto a trasferire i numeri complessivi dei posti di lavoro e delle aziende coinvolte (piccole, medie o piccolissime), significa riuscire a trasferire anche le idee locali, significa soprattutto porre la questione di quali strumenti sono necessari per realizzare quelle idee e quali risorse mettere in campo per mantenere le attività produttive o di attrarne di nuove.
Lancio questo messaggio con la consapevolezza che in questi tempi è in discussione il nostro futuro.
Aldo Reschigna
Consigliere regionale PD

Aldo Reschigna lascia il consiglio comunale di Verbania

image Pubblichiamo la lettera del consigliere regionale Aldo Reschigna
Egregio Signor Presidente Consiglio Comunale di Verbania
con la presente rassegno le dimissioni da Consigliere Comunale della città di Verbania a seguito della mia elezione a consigliere regionale della Regione Piemonte.
Ritengo infatti  giusto  non cumulare incarichi amministrativi differenti, nella consapevolezza che è già  importante per ciascuno svolgere in modo proficuo un solo incarico ed anche per consentire che, all’interno del Consiglio Comunale di  Verbania, vi possano sedere consiglieri che si dedichino esclusivamente alla vita politica e amministrativa di Verbania .
Non mancherà di certo da parte mia, nel ruolo a cui sono stato confermato, l’attenzione nei confronti della città soprattutto in un momento difficile sotto il profilo del lavoro e dello sviluppo  economico e Le posso garantire che, al di là delle posizioni e degli schieramenti politici, troverà sempre nel sottoscritto una persona  disponibile al confronto per tentare di risolvere i problemi  della nostra  città .
Porgo a Lei, ai colleghi del Consiglio Comunale, al Sig. Sindaco ed alla Giunta Comunale il mio saluto, assieme all’augurio di un proficuo lavoro .

Gli eletti del PD in consiglio regionale

• Alessandria – seggi attribuiti al PD: 1. Eletto Rocchino MULIERE (6.702 preferenze) –
• Asti – seggi attribuiti al PD: 1. Eletta Angela MOTTA (5.011 preferenze) –
• Biella – seggi attribuiti al PD: 1. Eletto Gianni Wilmer RONZANI (5.256 preferenze) – c
• Cuneo – seggi attribuiti al PD: 1. Eletto Mino TARICCO (10.116 preferenze) –
• Novara – seggi attribuiti al PD: 1. Eletta Giuliana MANICA (3.999 preferenze) –
• Torino – seggi attribuiti al PD: 6. Eletti: Davide GARIGLIO (13.880 preferenze), Roberto PLACIDO (11.006 preferenze), Nino BOETI (8.169 preferenze), Mauro LAUS (7.541 preferenze), Gianna PENTENERO (6.424 preferenze), Stefano LEPRI (6.097 preferenze) –
• Verbano-Cusio-Ossola – seggi attribuiti al PD: 1. Eletto Aldo RESCHIGNA (7.351 preferenze) –
• Vercelli – seggi attribuiti al PD: nessuno. –