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Nuovo intervento della Regione per fronteggiare la crisi finanziaria

image I Consiglieri Regionali Aldo Reschigna e Marco Travaglini esprimono apprezzamento per la decisione assunta dalla Giunta Regionale nella seduta del 3 novembre che rafforza il sistema di garanzie che la Regione attraverso il sistema  attua a favore dell’accesso al credito da parte del sistema delle piccole e medie imprese.
È un provvedimento particolarmente importante, proseguono i Consiglieri regionali, in quanto nell’attuale situazione di crisi economica intervenire sul sistema delle garanzie ai finanziamenti significa intervenire su uno degli aspetti più problematici che si stanno evidenziando nel passaggio dalla crisi finanziaria alla crisi economica.
Il provvedimento testimonia l’atteggiamento della Giunta regionale che, di fronte alla grave crisi economica, che sta determinando conseguenze pesanti sull’occupazione, non intende assumere il ruolo di spettatore ma di soggetto che interviene in modo chiaro e deciso.
“Per dare maggiore solidità ai Confidi – annuncia la presidente Mercedes Bresso – è stata approvata il 3 novembre una delibera che stanzia 20 milioni di euro di risorse fresche per aumentare fino ad alcune centinaia di milioni la possibilità di accesso al credito delle imprese e destina al rafforzamento del patrimonio dei consorzi di garanzia i 49 milioni già erogati negli anni scorsi come contributi vari e che avrebbero dovuto essere restituiti”. I Confidi sono consorzi che offrono garanzie alle imprese per favorirne gli investimenti e all’accesso al credito.
“l’obiettivo – afferma il vicepresidente Paolo Peveraro – è favorire il rafforzamento el’aggregazione dei Confidi per consolidarne il ruolo a sostegno del credito alle imprese. In particolare, i cinque di dimensione più significativa, ovvero Eurofidi, Unionfidi, Cogart e quelli di Confartigianato e Confersercenti, anche grazie al contributo regionale potranno intraprendere il percorso che li porterà all’iscrizione nell’elenco speciale degli intermediari finanziari previsto dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Ogni consorzio di garanzia, comunque, verrà sostenuto proporzionalmente alle proprie dimensioni in modo tale che il sistema complessivo dei Confidi piemontesi possa aumentare la propria capacità di garanzia. Inoltre, la Regione chiederà al sistema bancario di ampliare il più possibile la sua funzione di moltiplicatore delle risorse messe a disposizione, in quanto tutte le parti devono compiere uno sforzo per sostenere l’economia”.
“E’ anche allo studio – aggiunge l’assessore Andrea Bairati – un intervento per la riduzione dei tassi di interesse che le imprese pagano alle banche in modo da fronteggiare la crescita dell’indebitamento”.
“La situazione economica del Piemonte – rileva Bresso – è più difficile di quanto appaia: le aziende oltre i 100.000 euro di fatturato presentano dati piuttosto inquietanti in merito al bilancio, all’indebitamento e alla solidità; il credito al consumo è in crescita, oggi ammonta a otto miliardi su base regionale, ed è un segnale di difficoltà delle famiglie che può profilare una caduta della domanda. Su questo fronte stiamo pensando di coinvolgere le fondazioni bancarie e individuando gli strumenti per aumentare il sostegno al reddito dei cassintegrati”.

Comunità Montane: una riforma negli interessi dei cittadini con tre comunità per il VCO.

image E’ stata una settimana di grande passione e sofferenza culminata con il voto finale sulle comunità montane di lunedì sera da parte del Consiglio Regionale.
Il Consiglio Regionale, dopo avere approvato la legge di riforma delle comunità montane a giugno, era chiamato a deliberare sulla individuazione delle stesse entro il tre di novembre pena il commissariamento delle stesse.
Sofferenza, perché per tutta la settimana scorsa ed anche per lunghi tratti della seduta consiliare di lunedì sono emersi tanti particolarismi che hanno rischiato di vanificare il grande progetto di riforma delle comunità montane della Giunta Regionale; particolarismi di cui sono stati protagonisti parte della maggioranza e la quasi totalità della minoranza regionale.
Sembravano persi i riferimenti fondamentali di un vero progetto di riforma: la tutela della particolarità delle aree di montagna, si mischiava con la logica che poneva come elemento fondamentale il fatto che non poteva esserci una provincia senza una propria comunità montana.
Logica che ha portato l’Italia a prevedere comunità montane dappertutto (in mare ed in montagna), logica che ha portato parti crescenti dell’opinione pubblica a porsi in posizione fortemente critica nei confronti dell’esperienza delle comunità montane ed a considerarle, di fatto, enti inutili. Sofferenza che gli argomenti utilizzati, soprattutto per il nostro territorio e per il rapporto tra le due province di Novara e del VCO, sono stati tali da rischiare di aprire solchi di antagonismi impensabili quando invece l’esigenza su tanti temi è quella di operare e cooperare assieme.
Così è stato per noi, ma la stessa logica si usava anche per altre Province ed in particolare per Torino.
Ora si chiude un capitolo con un progetto di riforma vero che ha portato all’approvazione di una delibera con una comunità montana in meno rispetto al massimo stabilito dalla legge regionale di giugno e non come quando in Regione governava il centro destra che era caratterizzata dalla logica del sempre più uno rispetto al punto di partenza.
Non è stato facile anche nel rapporto con le realtà territoriali; per noi consiglieri regionali del VCO sono stati mesi difficili e ci rendiamo conto che molti malumori esistono ancora.
Abbiamo però dimostrato un fatto: che la politica, che per molti è ricerca del consenso immediato, per noi è assunzione di una responsabilità.
l’unica nostra preoccupazione è stata quella di non accettare che per il VCO si usassero dei criteri e per le altre province, invece, criteri diversi.
Questa attenzione l’abbiamo mantenuta anche in momenti di confronti difficili ed accesi.
La scelta delle tre comunità montane per il nostro territorio vuole dire rafforzamento dei poteri locali, obiettivo che perseguiremo anche nella prossima discussione sulla legge sull’autonomia del VCO, significa costruire un processo di semplificazione che potrà portare alla soppressione del Consorzio dei Servizi sociali perché le stesse competenze potranno essere esercitate da un unico ente, vista la coincidenza territoriale.
Inoltre la scelta nel dire no alla richiesta della trasformazione della Comunità Montana Antigorio – Divedro e Formazza in una Unione dei comuni significa, come recita la motivazione della delibera consiliare regionale, impedire che cittadini ed imprese che per i servizi pubblici essenziali (quali la scuola o le poste) o sostegni all’attività economica (interventi possibili dalla Regione solo in ambiti di comunità montane), fossero penalizzati in nome di un’autonomia economica di quel territorio.
Molto si discuterà sulla deliberazione del Consiglio Regionale, noi speriamo anzitutto che la stessa venga attuata da chi ne avrà la responsabilità di amministrazione degli enti con la consapevolezza che viene fornito uno strumento importante per unire il nostro territorio e non per lacerarlo.

Aldo Reschigna
Coordinatore PD VCO

PD Ufficio Stampa

Valle Strona: la regione interviene con una serie di finanziamenti importanti.

image Grande soddisfazione esprimono i consiglieri regionali del Partito democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini per le scelte della giunta regionale che, attraverso l’assessore alla montagna Bruna Sibille, ha annunciato una serie di finanziamenti alla strade della Valle Strona.
“Finalmente – affermano i due consiglieri regionali – grazie anche alla Regione Piemonte, arrivano sul territorio della Valle Strona una serie di finanziamenti economici in grado di dare le prime importanti risposte ai problemi di viabilità della valle. E dopo le interruzioni delle scorse settimane, è un passo importante  nel rispondere alle esigenze dei cittadini di quel territorio.”
Ecco l’elenco degli interventi finanziati:
Lr 54/75 : Comune di Valstrona 115 mila euro per la sistemazione del versante a difesa della località piana di Foriero. 10 mila euro per la manutenzione del rio minore sulla strada di collegamento frazione Chesio.
Lr 18/84: Comune di Valstrona 300 mila euro per le strade comunali, Comune di Massiola 150 mila euro per le strade comunali, Comune di Loreglia 35 mila euro per le strade comunali.
Per quanto concerne la programmazione regionale della Difesa del suolo con fondi del Ministero dell’Ambiente, distribuiti tra i Comuni che ne hanno fatto richiesta e dando priorità ai più urgenti, è stato individuato un intervento di 230 mila euro finalizzato alla realizzazione di barriere paramassi ad alto assorbimento di energia a monte della frazione Inuggio e Sambughetto a protezione delle abitazioni. La Regione appoggia poi, con comunicazione al direttore del Ministero dell’ambiente Mauro Luciani, l’intervento da 560 mila euro finalizzato al  consolidamento del versante a monte della Strada provinciale 52 di Valle Strona tra il chilometro 5+600 e 6+600 tra Chesio e Valstrona. l’ente attuatore dell’intervento, con la realizzazione di barriere paramassi ad alto assorbimento di energia e il consolidamento muri e adeguamento attraversamenti, è la Provincia.
Tutti gli interventi sono già deliberati, come quelli sulla legge 54, in corso di deliberazione come quelli sulla legge 18, inseriti nella programmazione regionale, come quello relativo alle località Inuggio e Sambuchetto, oppure nei fondi che il Ministero concede direttamente agli enti locali che ne fanno richiesta.
PD Ufficio Stampa

Grande partecipazione del VCo alla manifestazione di Roma

image Piu’ di 130 persone dal VCO hanno partecipato a Roma alla manifestazione nazionale del Partito Democratico. È stato un appuntamento democratico molto ben riuscito che, come si vede dalle immagini, ha riempito il Circo Massimo, prima volta assoluta per un partito politico in Italia. Segnale di un Partito Democratico che c’è ed è vivo, semmai ce ne fosse stato bisogno di sottolinearlo.
La delegazione della nostra provincia (molti dei partecipanti alla loro prima manifestazione nazionale), guidata dal coordinatore Aldo Reschigna, è partita venerdì sera a bordo di tre pullman che hanno raggiunto la stazione di Novara dove alle 23.37 è partito un treno speciale sul quale viaggiavano anche i democratici provenienti da Vercelli, Ivrea, Novara e Alessandria.
Il mattino del sabato è stato dedicato alla visita della città fino alle 13 quando la delegazione del Piemonte si è ritrovata in Piazzale Partigiani dove alle 14 è partito il corteo che ha raggiunto il circo Massimo dove alle 17 ha preso la parola il segretario nazionale Valter Veltroni.
La ripartenza da Roma è avvenuta alle 21.00 e l’arrivo a Novara alle 5 del mattino dove tre pullman ci hanno riaccompagnato nella nostra provincia. Le altre foto le potete vedere nella pagina seguente ( segue){mosimage}
 
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Convegno sul federalismo fiscale venerdì31 a Verbania

image Si svolgerà venerdì 31 ottobre, alle ore 21.00 presso palazzo Flaim a Verbania un incontro pubblico su "Federalismo
Fiscale: dalle parole ai fatti
?"
Il programma prevede alle ore 21.00 Introduzione di Aldo Reschigna Coordinatore provinciale PD VCO. A seguire sul tema dialogano Enrico Borghi Presidente nazionale Uncem, e Roberto Cota Capogruppo Lega Nord Camera dei Deputati
Saranno presenti Paolo Ravaioli Presidente della Provincia del VCO e Claudio Zanotti Sindaco di Verbania
Potete scaricare l’invito cliccando qui.

Si inaugura radioterapia e Cattaneo si fà pubblicità indebita.

image Oggi si inaugura il servizio di radioterapia presso l’ospedale Castelli di Verbania ed è l’ennesima occasione per una campagna "pubblicitaria" da parte di Valerio Cattaneo di Forza Italia: ennesima perchénon ci scordiamo le analoghe campagne del 2002, del 2003, del 2004, quando i tabelloni della città sono stati invasi con lo stesso stile dallo stesso personaggio annunciando che entro un anno la radioterapia si sarebbe aperta.
Ed è l’ennesima occasione per gridare contro la Presidente Bresso e la sua visione torinocentrica. Anche questo fatto non nuovo se solo ci ricordiamo che pochi giorni addietro, sempre Valerio Cattaneo, non sapendo cosa dire sulla chiusura delle scuole con meno di cinquanta alunni prevista in una legge di quest’anno e ribadita in un decreto legge sempre di quest’anno, ha risposto che la colpa era della Presidente Bresso e della sua visione torinocentrica.
C’è il rischio che a ripetere le stesse cose su tutti i temi almeno lui si convinca che quella detta è una verità: lo lasciamo
tranquillamente in questo sforzo di autoconvincimento.
Non possiamo però accettare, perchéi fatti non corrispondono alla realtà, che Valerio Cattaneo si arroghi meriti che non gli appartengono.
I fatti dicono che la vicenda di radioterapia nasce nel 2002 come impegno corale di un territorio. I fatti dicono che nonostante la strombazzante campagna pubblicitaria, sua, di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, del
2002, del 2003 e del 2004, la radioterapia si apre oggi.
I fatti ci dicono che la vicenda di radioterapia è stata utilizzata come campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2004 quando veniva annunciato sempre da loro che si sarebbe aperta entro dodici mesi quando in Regione governava il centro destra.
I fatti ci dicono che i dodici mesi del 2004 sono passati senza neanche l’apertura del cantiere.
I fatti ci dicono che nonostante i tanti buchi neri della vicenda non abbiamo mai voluta utilizzarla politicamente per raccontare come una esigenza ed una aspettativa di un territorio, si sia trasformata in una operazione mediatica per costruire consenso politico al centro destra anche baipassando le regole e la correttezza delle istituzioni.
Non abbiamo mai voluto strumentalizzare tutto ciò perchél’unico aspetto che ci interessava era fare in modo che questo servizio diventasse concreto per le persone.
Oggi questo avviene e se la politica fosse una cosa seria tutti dovremmo riconoscere l’impegno di tante persone con collocazioni politiche diverse .
Quando la politica non diventa seria si accontenta delle promesse e spende solo soldi per costruire una campagna mediatica con lo scopo di appropriarsi meriti esclusivi distorcendo la realtà dei fatti.
Continuo a pensare che ciascuno interpreti il proprio modo di fare politica secondo i propri stili.
Aldo Reschigna
Consigliere regionale e coordinatore PD VCO